lunedì 11 novembre 2013

Il piddinismo in un solo paese


Oggi ricorrono due anni dal golpe euro-presidenziale che detronizzò il Papi Re e ci consegnò nelle mani dei serial killer bocconiani, saporito assaggio della dittatura del modernariato, ovverosia il regime del PD e del piddinismo in un solo paese, la cui incarnazione proiettata nel futuro è il mostrino di Firenze fondatore di Bischerology. La shock economy all'italiana.

Confesso che rileggere i miei post di quel novembre 2011 mi causa una notevole dose di vergogna, per la dabbenaggine dimostrata nel considerare la cacciata di B. come la soluzione di tutti i problemi italiani, per tacer del plauso manifestato all'arrivo dei bocconiani, scambiati addirittura per destra liberale. Non voglio giustificarmi perché sono ingiustificabile, ma anche i nativi americani, quando videro i velieri all'orizzonte, scambiarono i conquistadores per dei. 
Una cantonata solenne dovuta in parti uguali al vizio di aver creduto per una vita alla Sinistra e alla mia ignoranza in economia. Ora capisco perché a scuola ai ragazzi non ne insegnino almeno i rudimenti macro. Perché il popolo è meglio non sappia e si faccia guidare dalle Fassine.

Appena i velieri sbarcarono e vedemmo le alabarde e le armature capimmo che il loro interesse era per il nostro oro. Maturammo il sospetto che la spremitura a freddo dei contribuenti italiani ad opera del frantoio Monti servisse più ad oliare le banche, interne e soprattutto estere, detentrici del famigerato debito pubblico, in realtà privato (cose che capisci, appunto, solo se studi i famosi rudimenti).
Giorno dopo giorno scoprimmo che il default imminente, sotto forma di suggestivo baratro, era una scusa; che il "non abbiamo i soldi per pagare gli stipendi a fine anno" come giustificativo del cambio di governo senza passare democraticamente per le urne, anzi calpestandone il risultato precedente, era una fola, che lo spread era l'arma propagandistica giusta per un popolo di ignobili creduloni e che infine Monti era solo l'apripista di qualcosa se possibile peggiore del ventennio v. 2.0. Non che la crisi globale non ci fosse, ci mancherebbe, ma serviva, come la famosa serva di Totò; e lo sapevano, l'avevano sempre saputo che sarebbe servita ad instaurare una nuova forma di governo.

Un regime, questo, che rappresenta il trionfo della creatura mostruosa nata dal matrimonio tra democrazia cristiana e partito comunista. Una cosa al cui confronto l'Anticristo è un bravo ragazzo. Regime che è capace perfino di frantumare una destra che pareva indistruttibile, di inghiottire qualunque opposizione per farsi nebbia tossica che tutto pervade e tutto offusca e che rappresenta il definitivo politicidio di una nazione.
Ci hanno concesso magnanimamente di rivotare a febbraio 2013 non per spirito democratico ma per confermare la solita casta cialtrona di avventizi comperati un tanto al chilo affinché popolassero partiti ormai unificati sotto l'unica bandiera del regime taglia unica. Si, abbiamo rotto loro qualche ovino di quaglia nel paniere con Grillo ma la frittata l'hanno potuta fare lo stesso. Un unicum di finta maggioranza e finta opposizione senza più il disturbo dell'alternanza.

A distanza di due anni dall'eurogolpe, la politica è un informe massa di materia inerte che ci soffoca e lo stato generale dell'economia italiana non è, per altro, per nulla migliorato, anzi.  E questo perché la crisi sistemica, come fenomenale opportunità, ha permesso agli oncologi, ai servi della shock economy, di inocularci il cancro assieme alla chemioterapia. Il notorio risultato di politiche economiche pro-cicliche applicate ad una nazione in recessione, come insegnano i rudimenti.
Le coperte infette portate dai conquistadores, insomma.

Non si contano più le PMI chiuse e il paese viaggia spedito sul binario della deindustrializzazione senza che il settore dei servizi riesca a subentrare riconvertendo i mezzi di produzione. 
Il settore pubblico è sotto la stretta dei tagli alla spesa; la domanda interna è praticamente agonizzante, con la gente che non spende per paura di non avere domani i soldi per curarsi, visto come gli occhi iniettati di sangue della shock economy stanno guatando la sanità pubblica. 
La disoccupazione dilaga come effetto del controllo psicotico dell'inflazione, la recessione di fatto provoca sfiducia, depressione e incertezza. Le banche non concedono il credito al privato ed all'impresa. La pressione fiscale ha raggiunto valori reali prossimi al 70%.
Il mercato immobiliare è paralizzato dal collo in giù, la proprietà privata e pubblica è a rischio asta giudiziaria e ci tocca pure il corralito strisciante della limitazione del contante, giustificato dalla balla spaziale della lotta all'evasione. 
Non si fermeranno finché non avranno prosciugato tutte le nostre ricchezze per consegnarle ai finti amici europei mentre loro nel frattempo si saranno arricchiti ed avranno messo in sicurezza la loro numerosa figliolanza parassitaria. Questo è il loro internazionalismo, non più proletario ma elitario. Pidocchi che si illudono di far parte della classe dominante perché infestano le cucce dei suoi cani da compagnia.

Non contenti di stare distruggendo un popolo e una nazione per la loro infame vocazione al tradimento, insultano la nostra intelligenza promettendo riprese e ricrescite che non verranno, né l'anno prossimo né mai, se continuerà l'applicazione della chemio-austerità.
Perché da questo impasse si esce solo rovesciando come un calzino la politica economica come ci viene suggerito da menti non piddine, invertendo la rotta finora tenuta ed inventandosi un nuovo modello, non basato su un generico neokeynesismo ma sulla sintesi di un secolo di successi ed errori macroeconomici, per ripetere i primi ed evitare i secondi. Cercando di far cessare questa guerra tra ricchi e poveri che non potrà che finire in un massacro epocale se non la fermiamo in tempo.

Non saranno questi politici di regime a portarci fuori dalle secche della recessione. Occorrono soggetti nuovi ma che parlino chiaro e la smettano di praticare l'ambiguità di un'alternativa solo di facciata. Un'entità politica che spazzi via il liberismo selvaggio, l'europeismo peloso, la sudditanza economica e monetaria, insomma il capitalismo assoluto, e si faccia promotore di un una nuova frontiera, un new deal al di sopra delle ideologie che non può che partire dall'uscita dai trattati capestro impostici dal mercantilismo tedesco, dall'euro e perfino da questa Europa fasulla. A salvarci sarà un'arca dove non dovremo aver paura di dividere il posto a fianco con chi non avremmo mai pensato di potere o dovere condividere un'avventura.

Dai fautori di questo regime non dobbiamo attenderci alcun ripensamento. Potrebbe esserci qualcuno che, all'ultimo momento, "l'aveva sempre detto", ovviamente, ma ora che i piddini governano, ed è un trionfo che attendevano da una vita, ora che hanno trasformato la TV da tette&culi in un interminabile dibbattito non stop sulle loro paturnie partitiche, come se ad un popolo sofferente di guerra e depressione fregasse de iRrenzi e dei suoi sparring partners e delle cosmiche nullità cocchiere che pullulano su quel partito di merda, ora che hanno agguantato il potere, insomma, non lo molleranno più se non per salire sulla carretta per Place de la Concorde. Perché il piddinismo in un solo paese dovrà infine piegarsi alle esigenze dell'internazionalismo elitario e farsi shock economy permanente, altro che all'italiana.
Ma è meglio così, Berlusconi è stato un vaccino troppo fiacco per gli italiani, fatto com'era di principi inattivati, e difatti non ha mai attecchito. Questo regime, sintetizzato dall'ibridazione di due specie vive potrà solo ucciderci o immunizzarci per sempre. I primi anticorpi cominciano a vedersi. Propendo per la seconda ipotesi.

30 commenti:

  1. Vivissimi complimenti, sia per il contenuto che per la prosa

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  2. Ah Ba', la voi fa' finita de dì tutte' ste cose giuste e per di più così spiritosamente (sarcasticamente),? Ma che ttte credi che quanno l'Ital-PUD€ si accorge che è arrivato il momento di prendere le distanze da se stesso, te lasceranno ancora parla'?
    Meglio esprimersi in toni allusivi e oracolari, profferendo oscuri anatemi. Un domani 'n'ziamai puoi sempre sostenere tutto e il contrario di tutto :-)

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    1. Caro Quarantotto, hai ragione ma mi sfogo fintanto che si può ancora parlare. E poi il linguaggio esoterico non fa per me. ;-)

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    2. Brava Barbara!!

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  3. Non hai nulla di cui vergognarti cara Lame.
    Io due anni fa scrivevo cose diverse http://www.pleonastico.it/modules/news/article.php?storyid=233 ma, come dice una nostra comune conoscenza, aver avuto ragione non ci salverà.
    C'è chi lo ha capito prima e chi dopo, l'importante è averlo voluto capire. C'è chi ancora non ha capito un tubo...

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  4. Anonimo16:09

    Post esaustivo... ma, come insegnante, mi stimola la parte:

    "Ora capisco perché a scuola ai ragazzi non ne insegnino almeno i rudimenti macro. Perché il popolo è meglio non sappia e si faccia guidare dalle Fassine."

    Insegnare macro ai ragazzi (delle superiori, presumo tu intenda... e comunque negli ITC lo fanno) non risolve niente, purtroppo. Sarebbe solo una disciplina come tutte le altre; come Fisica, il cui apprendimento non impedisce a molti ragazzi (anche brillanti) di bersi tutto d'un fiato apparenti scoop sull'invenzione del moto perpetuo, fenomeni psicocinetici, e robaccia simile che vedi in TV.

    E comunque, personalmente, non ritengo che sia nemmeno necessario.
    Mi spiego. Parli sempre di "Shock Economy", quindi presuppongo che tu sia una grande ammiratrice (come me) del lavoro omonimo di Naomy Klein. Ebbene, quel libro, almeno per me, è stato sufficiente per inquadrare correttamente ciò che stava accadendo in Italia e in Europa dal punto di vista politico. Naturalmente, da completo ignorante in economia, non ero assolutamente in grado di comprendere i meccanismi in atto, ma capivo qual era l'obiettivo generale al quale essi tendevano, poiché tale obiettivo era stato descritto chiaramente da NK in molti scenari.
    In sostanza, credo che, in questo senso, l'unica disciplica veramente fondamentale sia la Storia.
    Purtroppo, dal main-stream viene quasi sempre raccontata la storia (con la "s" piccola). Inoltre, sono sempre più convinto che ragazzi di 16-19 anni non abbiano gli strumenti-interessi per destreggiarsi nel flusso dominante di informazioni che gli vengono riversate addosso.
    (Scusami per questo "rigurgito" di pessimismo, ma lo dico per quello che vedo quotidianamente e per come ricordo me stesso a qull'età)





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    1. quanto alla storia, basti pensare che sulla maggioranza dei libri di testo il concetto di austerità e deflazione dei salari nella germania di bruning è appena nominato e mai spiegato nel dettaglio.
      sicuramente risentiamo delle riforme scolastiche degli anni 90 (92? quella concordata a livello europeo). del resto un impianto come quello attuale ultra mercatista e monetarista doveva rimuovere o quantomeno tralasciare certi passaggi focali.

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    2. Caro insegnante (il nome!), anche per me la lettura di Naomi Klein è stata illuminante e da lì sono partita per informarmi poi sui famosi rudimenti di macro, per giungere alla letteratura critica della teoria neoclassica.
      Si parte purtroppo dal principio che "ai ragazzi non interesserebbe" ma non esistono materie noiose, esistono professori che non sanno spiegarle. Per esperienza personale, le materie nelle quali sono sempre risultata più brillante erano quelle insegnate da professori che sapevano catturarmi e che insegnavano con passione. E ciò valeva anche per miei compagni più distratti e poco propensi allo studio. Il prof giusto riusciva a trarne molto, anche ciò che non ti saresti mai aspettato.

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    3. @ Luca
      Nel mio libro di testo di storia delle medie (anni 70) ricordo che vi era ampio resoconto spaventoso sulle carriole di Weimar e ovviamente, nessun accenno ai vari Monti di allora che prepararono, con l'austerità, il malcontento e la disoccupazione che portarono a Hitler.

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    4. Adetrax14:17

      @Lameduck

      Giusto per diletto, perchè, prima o poi, non fai (o non ti fai fare) tre grafichini: uno con le percentuali di inflazione nel tempo prima, durante e dopo la Repubblica di Weimar (es. includendo i 15 anni successivi), uno per l'Italia (1900 .. 2000 ... 2013 in Lire equivalenti) ed uno per lo Zimbabwe (es. almeno dal 1990 al 2013) ?

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    5. Adetrax, se fai lo sforzo di guardare a destra, nella colonna dei siti consigliati, troverai ampia scelta di voci ben più autorevoli di me per spiegarti la faccenda dello Zimbabwe, che a te piace tanto, come a tutti i neoclassici.
      A me dell'inflazione non fregancazzo perché è molto peggio la disoccupazione che l'ossessione per contenere l'inflazione si porta dietro. Ma tu lo sai, vero, perché la parte più ricca della popolazione vuole aumentare il numero dei disoccupati?

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    6. Adetrax00:57

      @Lameduck

      "Ma tu lo sai, vero, perché la parte più ricca della popolazione vuole aumentare il numero dei disoccupati?"

      E' ovvio che abbia presente qualche ipotesi al riguardo, una micro sintesi di una di queste (la più banale) l'ho scritta in un commento sottostante, poi ce ne sono di altre perchè è noto che il sistema è orientato agli obiettivi MULTIPLI (multi-scope); magari tu hai teorie più interessanti sulla tendenza in atto. :-)

      A proposito, la ripresina con meno posti di lavoro (per il mantra del più produttività ?) è, nell'attuale contesto italiano, quasi comica ma questo è quello che passa il convento.

      Lo Zimbabwe era solo una proposta per usarlo come esempio per evidenziare qualche dinamica macro-economica; poi, se la cosa non interessa, la si può tranquillamente ignorare.

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    7. adetrax l'iperinflazione era finita nel 1923. per poi arrivare alla famosa deflazione spietata tra il 30 e il 32.

      poi ovviamente l'inflazione riprese, non era allo 0,8% come è ora in europa. la Germania di Hitler dal 33 al 36 è cresciuta a una media del 9% (NOVE PER CENTO!!!) annuo. pensi che una crescita del genere (roba da Cina del decennio scorso) non porti inflazione?

      in quale mondo? bisogna rassegnarsi...la crescita dell'attività economica porta una crescita dell'inflazione. i monetaristi ossessionati devono accettare che difendere la bassa inflazione significa difendere la stagnazione economica e quindi un'alta disoccupazione e quindi il declino del proprio paese e degli standard di vita.

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    8. @Barbara: già negli anni 70??? la trilateral c'è stata nel 1973 se non sbaglio quindi...beh può essere che già dalla metà di quegli anni si avesse imboccato il tunnel culturale del neoliberismo.
      se era così nnei libri di testo degli anni 70 pensa com'è adesso.

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    9. Adetrax22:59

      @Luca Tonelli

      "l'iperinflazione era finita ..."

      D'accordo, ma la cosa interessante è l'andamento delle curve sulle quali si possono innestare dei ragionamenti meno scontati del solito.

      "... difendere la bassa inflazione significa difendere la stagnazione economica ..."

      Ci sono delle correlazioni principali che legano i due fenomeni tuttavia, come per la curva di Phillips, ci sono anche dei parametri secondari che possono influenzare certi andamenti / rapporti.

      Ad es. attualmente in Germania, nonostante la forte ripresa economica, l'inflazione è di circa l'1,4% (d'accordo c'è il discorso dell'Euro usato anche fuori dai suoi confini, ecc.), comunque questo solo per dire che non stiamo parlando di equazioni di primo grado ma di equazioni / derivate ben più complesse.

      P.S.
      Oltre ai parametri noti, Borghezio potrebbe aggiungere anche il parametro "propensione media al fancazzo in rapporto alla retribuzione richiesta / ottenuta" ma per questa volta rimandiamo il discorso ad altra occasione in quanto si tratta di "roba" un po' fortina e soprattutto difficile da digerire. :-)

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    10. in Germania non c'è nessuna forte ripresa economica oggigiorno. tant'è che gli investimenti si mantengono bassi (non in rapporto all?Italia ma cmq bassi) e sono calati di molto rispetto al passato. le retribuzioni medie (non quelle fatte considerando soltanto i contratti a tempo indeterminato) si sono abbassate e la domanda interna del paese resta debole.
      tant'è che dal 2000 ad oggi la Germania è cresciuta poco come PIL. fino a prima del 2008 solo l'Italia nell'eurozona era cresciuta di meno.

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    11. Adetrax20:02

      "in Germania non c'è nessuna forte ripresa economica oggigiorno ..."

      Forse mi sono espresso male; nel periodo 2001 - 2008 il redditto procapite medio reale (al netto dell'inflazione) è cresciuto del 16% - 17% (quello italiano è stato enormemente inferiore), poi c'è stato il tonfo del 2009 e poi una ripresa che è durata fino al 2011.

      Nel 2012 e 2013 la Germania effettivamente è cresciuta poco, tuttavia volevo segnalare che in tutto quel periodo di crescita (2001-2008), l'inflazione si è mantenuta bassa, mediamente ben al di sotto del 2% con dei brevi picchi poco oltre il 2,5% nel periodo di massima crescita mentre in Italia l'inflazione nello stesso periodo è stata ben maggiore e con una crescita bassissima fino al 2007 e poi il tonfo che ben conosciamo (con una micro ripresa nel 2010-2011 per poi riprecipitare).

      "... fino a prima del 2008 solo l'Italia nell'eurozona era cresciuta di meno."

      Veramente non è così, forse ti riferisci a qualche periodo pre-Euro (oppure agli ultimi 2 anni).

      Io comunque mi fermo qui, ti lascio l'ultima parola. :-)

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    12. stai facendo confusione. gli stipendi sono calati. il pil è aumentato. significa che è tutto andato in profitti per le imprese e che i lavoratori ne sono stati schiacciati.
      non so che dati tu abbia, che fonte tu segua. ma QUESTO è l'andamento degli stipendi da lavoro dipendente in europa. e la germania è chiaramente il paese in cui sono cresciuti meno che IN TUTTA EUROPA negli ultimi 10 anni. verifica pure:

      http://www.europinione.it/wp-content/uploads/2013/04/economia-tedesca-stipendi.jpg

      ed anche quello che ho detto sulla bassa crescita tedesca (intorno all'1,5% medio) dal 2000 al 2008 è vero. ripeto: solo l'Italia in europa è cresciuta meno in quegli anni. quantomeno fra i paesi degni di menzione.




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  5. Condivido il pessimismo di questo post, e aggiungo che l'intervista di ieri del consigliere economico di Renzi (ex consulente della McKinsey & Company...) delinea una prospettiva di ulteriore, sicuro impoverimento. Si parla di privatizzazioni a raffica, accompagnati da tagli alle pensioni (da 3000 euro in su), per trovare fondi da distribuire ai giovani in forma di semi-elemosina, e abituarli così a un futuro da poveri. Nessuna ipotesi di regolamentazione dei mercati, nè di interventi sulle grandi rendite finanziarie, e ovviamente ancora tenace e ottusa fede nel modello tedesco (deflazione, compressione dei salari, precarizzazione del lavoro).

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  6. Adetrax21:18

    "La disoccupazione dilaga come effetto del controllo psicotico dell'inflazione ..."

    Le due cose sono collegate solo in parte anche se è chiaro che meno inflazione c'è e meno propensione c'è a buttare i soldi in imprese rischiose (e poi i lavoratori costano e "non ci sono soldi", quindi dato che bisogna ridurre le pretese si sente avvicinarsi sempre di più il tintinnio della parolina "mini" che ovviamente richiede un abbinamento con qualcos'altro :-).

    Un'inflazione sotto l'1% equivale a virtù fra l'1 ed il 2 siamo in una zona grigia, fra il 2% ed il 3% siamo in zona stimolo, oltre il 3% siamo in zone "sospette", quando si sconfina oltre il 10% bisogna stare attenti a non scivolare dritti giù in Africa (battuta); detto questo perchè non provare per un trimestre l'ebbrezza di una vera deflazione, es. un -0,1% ?

    Ma si, per una volta nella vita, un bel congelamento economico ("freeze") potrebbe schiarire per bene le idee. :-)

    Comunque Draghi ha già annunciato giorni fa di aver diminuito il tasso del prestito da 0,50% a 0,25%, quindi in teoria, con la diminuzione del costo del denaro, lo stesso sarà più accessibile per chi lo vorrà (banche, ecc.) e poi ha confermato che l'inflazione rimarrà bassa a lungo (evviva).

    In questo contesto, è bene risottolineare che quand'anche fosse possibile una ripresa (al massimo una ripresina), questa dovrebbe essere preceduta da un netto aumento del senso civico comune e da un forte, o meglio, fortissimo inasprimento delle pene per i reati ambientali (visti i danni fatti negli ultimi 40 anni); sembra che le cose non siano collegate ma invece lo sono (è un concetto molto semplice che però, per vari motivi, resta astruso a molte persone).

    In breve, la fiammata economica che qualcuno vorrebbe senza curarsi né del contesto né degli effetti collaterali non sarebbe assolutamente desiderabile se il sopracitato senso civico medio (pari a quello del paleolitico e quindi più o meno inesistente) non aumentasse nettamente di un paio di ordini di grandezza dato che negli ultimi 5-6 anni NON si è registrato alcun progresso significativo (anzi forse qualche regresso) nello stesso, cosa che da sola sarebbe sufficiente ad invocare un'immediata diminuzione di un altro -15% / -20% del PIL (volendo andare con la mano leggera) senza la minima esitazione.

    E' bene prestare attenzione a questo punto del rispetto e della sostenibilità perchè su questo si intersecano vie che possono portare a destinazioni molto ma molto spiacevoli con altre parecchio più virtuose ed intelligenti, quindi anche se queste vie si avvicinano per dei tratti, è opportuno saperle distinguere e soprattutto NON SOTTOVALUTARLE.

    "A salvarci sarà un'arca dove non dovremo aver paura di dividere il posto a fianco con chi non avremmo mai pensato di potere o dovere condividere un'avventura ..."

    Frase alquanto sibillina, comunque senza patti chiari e super-blindati non ci si dovrebbe accompagnare a nessuno.

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    1. aLTRO che sibillina, ripassati la Curva di Phillips.

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    2. Adetrax13:53

      "A salvarci sarà un'arca ..."

      Con il "sibillina" mi riferivo alla sopracitata espressione e comunque, parlando di alternative, l'Europa a due velocità è stata prevista in sede europea fin da quest'estate (sulla scia della "good company" e "bad company").

      Diminuire il costo del lavoro significa, nella sostanza, massimizzare il plus-valore ed il rendimento dei capitali investiti.

      P.S.
      E' inutile leggere "Der Kapital", poi comunque si è visto come sono stati applicati certi principi sotto lo stalinismo.

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  7. " Confesso che rileggere i miei post di quel*novembre 2011*
     mi causa una notevole dose di vergogna, per la dabbenaggine dimostrata nel considerare la cacciata di B. come la soluzione di tutti i problemi italiani, per tacer del plauso manifestato all'arrivo dei bocconiani, scambiati addirittura per destra liberale. Non voglio giustificarmi perché sono ingiustificabile, ma anche i nativi americani, quando videro i velieri all'orizzonte, scambiarono i conquistadores per dei..."
    Ce la siamo bevuta in tanti..ma per fortuna ci siamo ripigliati...

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  8. @Barbara
    tralascio i complimenti in merito alla tua consolidata bravura per soffermarmi sull'aspetto che ritengo più significativo di questo post che oltre al contenuto ineccepibile,anche se sono daccordo con l'obiezione dell'anonimo(perche?) professore,rivela la tua apertura mentale ,quel non fossilizzarsi che ti permette di essere sempre alla ricerca di una possibile verità e l'impegno che metti nel rendere i tuoi lettori partecipi di questa,non per niente sei la mia blogger preferita anche se mai ti perdonerò di aver gettato pure il bimbo oltre all'acqua sporca :-)
    ma credo che a tal proposito presto avremo tempo e modo di discuterne.

    grazie di tutto, Beppino

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Beppi', sei un tesoro. Ebbene si, si può cambiare idea e non bisogna vergognarsene, soprattutto quando ci si rende conto di essere stati ingannati da ciò in cui credevamo. Esiste una coerenza ma solo quella dell'onestà.

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  9. massimo alberti10:44

    beata te che propendi per la seconda ipotesi...io leggo questo post un'ora dopo che claudio borghi a unomattina ha spiegato per infinitesima volta il funzionamento del MES e dodici h circa dopo che Alemanno a piazzapulita ha detto con riserva che dall'euro si puo anche uscire ma alla fine ci sara uno dico uno che cambiera idea su QUESTA impalcatura europea germanocentrica per non dire di peggio saluti uomo di poca fede

    RispondiElimina
  10. Caro amico Massimo,

    "dopo che Alemanno a piazzapulita ha detto con riserva che dall'euro si puo anche uscire"

    Surreale il dialogo tra Alemanno e Mieli a piazzapulita. Mieli a difesa dell'euro ha sostenuto che la Grecia è rimasta comunque nell'euro. Alemanno ha fatto notare che questa permanenza nell'euro non è stata tanto salvifica, perchè ormai la grande maggioranza dei greci è ridotta in miseria.

    Ciao Davide

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Adetrax00:18

      Stendiamo un velo pietoso su alcune cose che sono state dette da certe parti, cose che, occasionalmente, hanno rasentato la farneticazione; comunque i discorsetti sullo smorzare i toni non è il caso di proporli ancora.

      Alemanno ha dimostrato l'ovvio, ovvero che le cose si sanno ma, purtroppo, bisogna fare altrimenti (la politica è una cosa sporca); in ogni caso basta con questi ventenni-trentenni che cadono dal pero. :-)

      Con il servizio sull'evasione cinese siamo sempre in zona "vecchia pubblicità sinistra con bambino cinese in braccio". :-)

      Comunque tutto fa brodo per dare addosso al CONTANTE (nero e sporco); occhio italioti perchè questa è una psyop internazionale e dato che ogni tipo di problema è sempre antropologico non si può che concludere che senza le giuste conoscenze antropologiche non si può risolvere quasi nulla. :-)

      Ed ora la sintesi.

      B. "L'Italia è un paese di merda". (da intercettazioni ... la bocca della verità :-)

      B. "Il nero è vera economia".

      Papa: "Il lavoro schiavo è vera moneta". (nell'ambito di un discorso esemplificativo)

      Papa: "dea tangente", "denaro che procura pane sporco"

      Operaia: "politici, fate tutti schifo".

      Blob.

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    2. A pensar male si fa peccato, ma ogni tanto ci si azzecca ..
      Se n'è 'ndato con la scatola (nera) nella gobba, il "nostro" caro Giulio, lasciando qualche "perla" di saggezza direttamente applicabile a due fatti di cronaca:

      i. F Hollande non ancora sufficientemente disciplinato alle "riforme" necessarie (deflazione salariali, taglio dello welfare, aumento della tassazione .. lassù gli asterix e i bretoni mica scherzano) è stato declassato nel rating da Moody (da AA+ a AA stabile)

      ii. G Alemanno, lo squadrista rautiano, appena schierato anti-euro è stato preventivamente, puntualmente asfaltato dallo scandalo ATAC Roma (scandalo noto & doveroso con qualche appunto su una tempistica dello scoppio)

      Blitzrieg dell' €uroKommando dispiegati «per servire dio e il ee e anche per diventare ricchi» (H Cortes) spiegando che il loro interesse per l'oro è solo per le proprietà terapeutiche e non per le loro tasche.

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