Le tragiche banconote di Stefanos, artista greco |
Che una redattrice incaricata di preparare una scheda sull'euroexit per una trasmissione di propaganda possa sparare una smitragliata di cazzate, ci sta.
Però è inquietante che l'avallo all'operazione venga dato da un docente della Bocconi - uno definito coram populo "uno bravo" e per giunta bravo sui derivati, argomento al cui confronto le superstringhe sono robetta da scuola materna - nel corso per giunta di un'intervista in video, quindi dal contenuto indubitabile. Perché se in economia la redattrice può essere considerata una profana, una che crede davvero che, una volta usciti dall'euro, dovremmo rompere il maialino di terracotta per poter mangiare, il docente bocconiano sicuramente non lo è; è "uno bravo", v'ho detto.
Indi cosa dobbiamo pensare, nel momento in cui le cazzate della signorina profana si mescolano con quelle dell'iniziato, in una cacofonia insopportabile per le nostre orecchie offese da quattro anni di guerra economica: che l'iniziato menta e per giunta sapendo di mentire?
Ecco il documento video, grazie al mirabile lavoro di raccolta su Twitter di Alessandro del Prete.
C'è tutto: il panico, la corsa agli sportelli, la chiusura delle banche, il debito pubblico di 2000 miliardi che, tramutato alchemicamente in lire, si svaluterebbe del 50%. Debito che, dice Minenna, non è più all'estero ma in Italia e nelle tasche dei risparmiatori. Non manca il mutuo che rimarrebbe in euro, quindi il debito privato aumenterebbe. E le materie prime? Danno enorme per le imprese, meno competitività e aumento della disoccupazione. Infine: il problema dell'affidabilità. Insomma, come direbbe er Monnezza, ma chi ve se inculerebbe coa liretta?
Bene. Questa vergogna che mettiamo agli atti ad perpetuam rei memoriam è andata in onda su La7 durante la trasmissione "Di martedì", senza alcun contraddittorio e tra i risolini del conduttore e delle mogli di Dracula intervenute per dissanguare Matteo Salvini della sua infinita pazienza.
A me parrebbe diffusione di notizie false e tendenziose, per non parlare del procurato allarme, ma gli esperti giudicheranno.
Ora però viene il bello. Sentite cosa affermava il magus dei derivati Minenna l'anno scorso in un'intervista pubblicata online su Imolaoggi, a proposito di "non potevano non sapere":
"E' ben noto dalla letteratura economica degli anni ’60 (penso allo splendido lavoro di Mundell sulle aree valutarie ottimali) che l’Unione Europea non aveva tutti i requisiti tecnici per adottare una moneta unica; per la verità io aggiungerei che ne aveva ben pochi. Per oltre 30 anni fior di economisti e premi Nobel hanno evidenziato con chiarezza per le economie dei Paesi europei i rischi connessi all’ancorarsi ad un cambio perennemente fisso, rinunciando al contempo al controllo della politica monetaria. Penso alle lungimiranti riflessioni di Caffè negli anni ’60 o a quanto mi diceva Luigi Spaventa sulla problematicità di un’entrata nell’euro o alla distaccata analisi di Kaldor del rapporto Werner nel 1971 (il primo progetto di Unione monetaria). Credo si sfondi una porta aperta nel constatare che la decisione di procedere verso un’area valutaria comune fu di natura squisitamente politica, e solo ammantata di una giustificazione “tecnica”. "
E sull'ipotesi di uscita dall'euro?
"È una scelta che ha parecchi costi, per via del fatto che non è stata prevista nei Trattati una way-out ordinata dal progetto Euro. Quando si parla dunque di possibile caos a seguito dell’abbandono della moneta unica, con mercati in subbuglio, impossibilità da parte del governo di accedere ai mercati internazionali dei capitali, gravi ripercussioni sulla credibilità del Paese, rischio di parziale interruzione del commercio con l’estero, i rischi nel breve termine sono reali e tangibili.Per quanto riguarda il medio-lungo periodo, c’è da discutere: c’è chi ritiene che la svalutazione della nuova lira che inevitabilmente seguirebbe, otterrebbe solo il risultato di dimezzare la ricchezza finanziaria delle famiglie italiane, far crescere l’inflazione e mandare in quasi default il sistema bancario in quanto il debito pubblico è stato nazionalizzato e quindi una sua ristrutturazione abbatterebbe il valore degli attivi delle banche. Una quota crescente di economisti sostiene invece che il recupero della sovranità monetaria permetterebbe di ammortizzare questi problemi, mentre l’industria nazionale potrebbe recuperare spazi rispetto alla domanda interna ed estera, rilanciando con decisione il PIL.Di sicuro, i costi di un’uscita dall’Euro vanno valutati comparativamente con i costi che derivano dal rimanere nell’Euro a queste condizioni. Dal 2011 in poi, questi sono cresciuti a dismisura (il PIL nominale sarà quest’anno alla terza riduzione consecutiva, fenomeno storicamente avvenuto soltanto negli anni 1940-1945), e saranno ulteriormente in crescita, se il governo deciderà di rispettare le assurde condizioni del Fiscal Compact. La spirale recessiva non si arresterà, rendendo di conseguenza l’opzione di uscita dall’Euro più sopportabile in prospettiva."
Fantastico. Avete anche voi l'impressione che ci troviamo tipicamente di fronte a chi utilizza due livelli di comunicazione per due diversi tipi di fruitori del messaggio?
Il primo livello, da salotto bono televisivo in prima serata, rivolto al popolaccio da sterminare, stravolge il concetto affinché chi ascolta venga terrorizzato e non disturbi i manovratori, e il secondo, se non proprio esoterico, è comunque rivolto a chi qualcosa potrebbe conoscere, quindi smentirti se neghi l'evidenza che la zona euro non è proprio un'area valutaria ottimale.
C'è chi mi dice sempre: "Ma perché non spegni la televisione invece di farti il sangue marcio?" Lo farei volentieri, ma poi se leggo i Minenna solo su Imolaoggi o sui libri sto tranquilla e non mi preoccupo.
Gentile Signora Anatra Zoppa,
RispondiEliminariguardo all'intervista al bocconiano che Lei ha abilmente scovato, vorrei fare 2 considerazioni :
1) non mi pare che il soggetto sia così sprovveduto come ci ha voluto far credere oggi il Maestro
2) Lei vede "due livelli di comunicazione" ma io non li vedo, nell'intervista televisiva il bocconiano conferma quello che aveva detto nell'intervista cioè che "i rischi nel breve termine sono reali e tangibili". Naturalemente Lei potrà non essere d'accordo e credere che non ci siano rischi nell'uscire dall'€ ma questo è un altro discorso
peter, dio bono, senti una cosa: "i costi di un’uscita dall’Euro vanno valutati comparativamente con i costi che derivano dal rimanere nell’Euro a queste condizioni" cosa significa? Che va tenuto conto che DENTRO L'EURO qualche problemino c'è, no?. Ecco, vedi traccia di questa giusta considerazione nel filmato? Io no, e perché? perché non ve n'è traccia, semplice. E' palese che il servizio televisivo sia tagliato su misura per quelli che "l'uscita dall'euro è una cazzata", mentre gli argomenti veri vengano invece usati nell'intervista, lontano dagli occhi del popolo (bue). Lo vedi benissimo anche tu, e non prendiamoci in giro dai.
Elimina"E' palese che il servizio televisivo sia tagliato su misura per quelli che "l'uscita dall'euro è una cazzata".
EliminaSì ma tu puoi provare che è stata una scelta del bocconiano ?
Peter, ricorda cosa suggeriva Pitagora agli apprendisti.
EliminaUn tecnico dovrebbe avere due linguaggi, o registri, in base al pubblico che ha di fronte. Non, sostanzialmente, DUE TESI diverse.
EliminaOra, anche supponendo che noi siamo tutti degli ignoranti in materia economica e ammettendo di non cogliere il sottile cambio di paradigma per il popolo bue che è avvenuto nel silenzio dei media (prima l'Euro era la panacea mentre oggi è semplicemente diventato il minore dei mali), non riesci proprio ad intravedere dietro la moneta unica un progetto globalista che tende ad allontanare la sovranità dal popolo?
EliminaProprio non riesci a notare nessuna affinità fra il Fiscal Compact, il TTIP (e la sua malefica clausola ISDS), la perdita della sovranità monetaria, l'ingerenza delle potenti lobbyes economiche come Businnes Europe, le politiche filo-americane?
peter, Orazio ha ragione, non è questione di adattare il linguaggio, è questione di non cambiare tesi per compiacere l'interlocutore. Se davvero il prof bocconiano avesse voluto dire ciò in tv ciò che intendeva nella sua intervista scritta, avrebbe trovato il modo. Stranamente la tesi di fondo di Bagnai non è mai interpretabile, è sempre chiara e palese. Qui invece no, si gioca con le parole, con i tagli del servizio, blablabla. Ma la distanza siderale tra le due interviste varca abbondantemente la soglia della buona fede.
EliminaL'obiettivo di Peter è rompere i coglioni a Bagnai. Beato lui che ha tutto questo tempo;
EliminaIn ogni caso, le perversioni, se non producono danni a persone, meritano rispetto.
(Però, scusa eh...si gioca ad armi pari:l'anonimato non è il massimo se si vuole entrare seriamentene nel dibattito.)
Tornando al tema: "Sì ma tu puoi provare che è stata una scelta del bocconiano ?"
E chi se ne frega?
Il bocconiano ha un bel sito dove potrà scrivere: "Hanno distorto il mio discorso. Questo è quello che volevo dire..."
Noi, che siamo persone per bene, gli chiederemo scusa, e lo accoglieremo a braccia aperte.
"Lei vede "due livelli di comunicazione" ma io non li vedo"
Elimina…Lui era fisso che scrutava nella notte
quand gh’è passaa davanti a lù un carabinier,
insòmma un ghisa, trii carriba e un metronotte,
nanca una piega lú l'ha fà, nanca un plissé.
… duro mestiere quello del palo nella banda dell’ortica! ….
@ Orazio e Simone
EliminaCosì come non vedo "due livelli di comunicazione" non vedo "DUE TESI diverse".
Nell'intervista su Imolaoggi il bocconiano sostiene che nel breve termine i rischi derivanti dall’abbandono della moneta unica sono "sono reali e tangibili" ( "possibile caos a seguito dell’abbandono della moneta unica, con mercati in subbuglio, impossibilità da parte del governo di accedere ai mercati internazionali dei capitali, gravi ripercussioni sulla credibilità del Paese, rischio di parziale interruzione del commercio con l’estero" ).
Nell'intervista televisiva il bocconiano ribadisce quelli che secondo lui sono i rischi "reali e tangibili" nel breve termine derivanti dell’abbandono della moneta unica.
Quindi la tesi è sempre la stessa : nel breve periodo i rischi sono "reali e tangibili".
Nell'intervista televisiva mancano le considerazioni (che invece sono presenti nell'intervista su Imolaoggi) sull'eventuale abbandono della moneta unica nell'ottica del medio-lungo periodo ma non sappiamo se questa mancanza sia da imputare all'intervistato o a chi ha curato e montato il servizio (personalmente propendo per la seconda ipotesi).
Peter, non è che ogni volta devi negare l'evidenza eh. Che tu non abbia altro scopo che dar contro a Bagnai ormai è palese. Se poi tu volessi anche giustificare questa tua personale crociata, magari risulteresti un filo più credibile. Così facendo, invece, la prima dormanda che sorge spontanea è quale interesse tu abbia nel mantenere questo stato di cose...
EliminaAlfredo
@ Alfredo
EliminaQuello che per te è evidente non è detto che lo sia per davvero e poi non sono io quello che ha interese a mantenere questo stato di cose, anche in questo caso l'evidenza può essere apparente ed ingannare
http://gufinomics.blogspot.it/2015/05/il-gatekeeper-dell-quello-vero.html
Malfidati! Ha azzeccato il tasso di conversione 1:1, eins zu eins.
RispondiEliminaE poi che fatica a riprogramma' tutti sti bancomatte! Solo a pensarce, me sento stanco...
Turi
Bella la banconota con Dante.
EliminaSarebbe mica male come banconota .....mah chissà.
Robin
Le Final Four di Eurolega di basket saranno trasmesse in esclusiva su Fox Sports 2. L’appuntamento con le semifinali è fissato per venerdì 15 maggio a partire dalle ore 18.00 con CSKA-Olympiacos Pireo, a seguire alle ore 21.00 Real Madrid-Fenerbahce. Le vincenti si scontreranno in finale domenica 17 maggio in diretta esclusiva su Fox Sports 2 HD alle ore 21.00 (alle 18.00 live anche la finalina per il terzo e quarto posto).
EliminaE' un messaggio in codice o vuoi solo fare lo spiritoso?
Eliminax Barbara: se la domanda è rivolta a me, non ho scritto io il commento con gli appuntamenti sportivi.
EliminaTuri
...e anche Foscolo, e Mazzini, e Garibaldi.... dei PATRIOTI!!!! ... va' in malora l'€uro che ci mangia vivi!
RispondiEliminaIn 4 anni personaggi come Minenna, Monti, Boeri, etc. hanno distrutto la loro reputazione e quella dell'unica seria università privata italiana per sostenere delle posizioni insostenibili. Praticamente dei disonesti idioti:
RispondiEliminaOnesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità.
Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero.