Questo utente di Facebook, che ho il piacere di non conoscere, dà pubblicamente dei "rimbecilliti" a me e ad Andrea Cionci come pretesto per imbrattare lo studio sulla sede impedita di Benedetto XVI e screditare chi lo porta avanti, comportandosi come quelli che fanno irruzione nei musei e gettano la pummarola sui quadri gridando contro il cambiamento climatico, condividendone la medesima rilevanza intellettuale.
Tra l'altro ci qualifica come sedevacantisti, il che è assolutamente falso e fuori luogo. Nessuno di coloro che ritengono che Benedetto XVI si fosse al fine posto in sede impedita a seguito di pressioni interne ed esterne ormai insostenibili, rimanendo però il legittimo papa fino alla sua morte e scismando così il suo illegittimo successore, può essere considerato sedevacantista. Il sedevacantismo alligna in quel tradizionalismo cattolico che non riconosce de facto come legittimi tutti i papi post-conciliari, Benedetto XVI e Francesco compresi.
Ho l'impressione che l'accusa gratuita di "sedevacantismo", letta in questi giorni su tanti titoli di giornali a commento della scomunica di padre Natale Santonocito, sia uno spin bello e buono che però si smonta in due minuti senza problemi, come ha di recente fatto in un suo video serale padre Giorgio Maria Faré in risposta all'articolo di Franca Giansoldati.
Non siamo sedevacantisti a differenza, ad esempio, di mons. Viganò, per il quale tutti i papi postconciliari sono da considerare agenti del male modernista, e che periodicamente riciccia vecchie fanfaluche, tratte da riviste senza un rigo di fonti bibliografiche, riguardo a papi fantasma come il Siri del 1958 o a papi legittimi attenzionati dalla Buoncostume. Viganò considera illegittimo Bergoglio ma anche Benedetto XVI e su su fino a Roncalli, mettendo tutti a bollire nel medesimo atanor dell'anticonciliarismo. Eppure nessuno si sogna di attaccarlo come scismatico.
Per tornare a questo Dario Chioli. Se uno, perché si sta annoiando e deve passarsi la giornata, si mette ad insultare e fare gaslighting di basso livello prendendosi confidenze inappropriate con degli sconosciuti che però sono persone serie e rispettabili e dare dello scismatico ad un sacerdote che sta pagando di persona le sue libere scelte di coscienza, è un conto; ma se vuole confutare seriamente una tesi altrui dovrebbe prima informarsi bene su di essa e su coloro che la propugnano. Se poi gli offesi, avendo un onore da difendere, e sentendosi in dovere di difendere anche quello di chi è stato ingiuriato assieme a loro, gli rispondono, come è loro diritto, e ci si mette a rigirare frittate facendo le vittime, si finisce per qualificarsi come meri provocatori.
Invece di scusarsi e basta con me, Cionci e anche con padre Natale Santonocito, e nonostante abbia iniziato lui la querelle, ora difatti Chioli fa la vittima e si giustifica con il metodo del "peggio el tacon del buso" dicendo che non mi avrebbe dato della rimbecillita "se non avessi ospitato ripetutamente video sedevacantisti".
Per chiarire la questione, e perché suocera intenda. Io sul mio canale Youtube ospito chi mi pare e ripetutamente e coltivo le mie amicizie con chi mi pare, e se a qualcuno non sta bene, visto che questo utente condivide ben 51 amici con me su FB, può benissimo disiscriversi dal canale e togliermi l'amicizia. Non c'è problema.
Non c'è nulla che venga pubblicato sul mio canale che non sia da me approvato e condiviso, e chi vorrebbe insinuare un mio rimbecillimento o rinfanciullimento, può tenersi il suo gaslighting, con tanti saluti.
In definitiva, per costoro i quali si gettano nella battaglia già persa in partenza della negazione pervicace della sede impedita di Benedetto XVI, mi pare si possa coniare il termine di fedevacantisti. Essi infatti paiono escludere la motivazione escatologica del gesto di Benedetto XVI teso alla salvezza della Chiesa che non è altro che la conseguenza della fede nella promessa di Cristo del "non praevalebunt".
Riguardo inoltre al bulleggiare invece che argomentare di Chioli, aveva ragione Andy Warhol quando nel 1968 disse, riferendosi al futuro: "Ognuno avrà il suo quarto d'ora di celebrità".
Costui oggi lo ha avuto. Passiamo oltre. Domani è un altro giorno.