Non è facile parlare di Giornata della Memoria perché il turbinio di sciocchezze, i rigurgiti di ignoranza e le manifestazioni di bieco machiavellismo sono tali in questi giorni che danno la nausea.
Siamo tutti attorno ad un tavolo e si gioca sporco, si bluffa, si gioca al rialzo, con un cinismo spaventoso. Non fiches, ma milioni di morti buttati sul tavolo verde di una politica che fa sempre più schifo. Politica che all’occorrenza prende la Storia, la trascina in un angolo e la violenta.
I miei morti valgono il doppio dei tuoi, non ti azzardare a confonderli. Se condanniamo il nazismo allora si condanni anche il comunismo e si neghi il valore della Resistenza. Anzi delle Resistenze. Oggi non si deve criticare il presidente ex comunista perché fa il nostro gioco, ha detto che l’antisionismo è uguale all’antisemitismo. Per premio, non gli hanno ricordato per l’ennesima volta di condannare i crimini comunisti.
Dovremmo mettere in galera i negazionisti, bruciare i loro libri e spargervi sopra il sale. I negazionisti sono ricercatori talmente seri che vanno a grattare un muretto dopo sessant’anni ad Auschwitz, dove è stato quasi tutto distrutto e siccome non trovano tracce di veleno nel fazzolettino deducono che nessuno è stato gasato, da nessuna parte. Basterebbe ignorarli e invece li facciamo diventare dei martiri e perfino degli illustri scienziati.
Se chiedessimo ad una persona qualsiasi che ha visto le migliaia di fotografie scattate dai liberatori dei lager nazisti, i grovigli di corpi umani che ti impediscono di dire quello è ebreo, quello zingaro, quello omosessuale, quello dissidente politico, se gli facessimo vedere le fosse riempite dalle ruspe con una marmellata umana di ossa e pelle senza più alcuna umanità e dicessimo loro che esiste chi nega questa realtà quale sarebbe la sua risposta? Direbbe che sono matti. Appunto. Se qualcuno cade nel tranello di credergli fategli vedere quelle foto, quei filmati, portateli sul posto.
Al tavolo da gioco c’è chi gioca pesante con le nostre libertà perché è accecato dal tornaconto politico. Cosa vuol dire che l’antisionismo è uguale all’antisemitismo? Vuol dire che non si potrà più parlare. Che non ci si vuole far amare ma solo temere.
Se chiedessimo a quei poveri corpi nudi senza più dignità cosa ne pensano del cinismo di chi si appropria di loro, della loro sofferenza, che pretende di parlare in loro nome per una specie di contratto in esclusiva, di chi li conta e li riconta perché il loro numero deve essere più grande di tutti di altri genocidi, di chi in nome loro ritiene di poter fare qualsiasi cosa, anche non dover più rispondere di nulla a nessuno, cosa ci risponderebbero?
Se chiedessimo a chi ha sofferto in maniera indicibile se il mondo ha imparato qualcosa dalla loro sofferenza quale sarebbe la risposta? Se anche uno solo di quei milioni di poveri morti potesse ancora parlare ci chiederebbe un’unica cosa: di fare silenzio.
Siamo tutti attorno ad un tavolo e si gioca sporco, si bluffa, si gioca al rialzo, con un cinismo spaventoso. Non fiches, ma milioni di morti buttati sul tavolo verde di una politica che fa sempre più schifo. Politica che all’occorrenza prende la Storia, la trascina in un angolo e la violenta.
I miei morti valgono il doppio dei tuoi, non ti azzardare a confonderli. Se condanniamo il nazismo allora si condanni anche il comunismo e si neghi il valore della Resistenza. Anzi delle Resistenze. Oggi non si deve criticare il presidente ex comunista perché fa il nostro gioco, ha detto che l’antisionismo è uguale all’antisemitismo. Per premio, non gli hanno ricordato per l’ennesima volta di condannare i crimini comunisti.
Dovremmo mettere in galera i negazionisti, bruciare i loro libri e spargervi sopra il sale. I negazionisti sono ricercatori talmente seri che vanno a grattare un muretto dopo sessant’anni ad Auschwitz, dove è stato quasi tutto distrutto e siccome non trovano tracce di veleno nel fazzolettino deducono che nessuno è stato gasato, da nessuna parte. Basterebbe ignorarli e invece li facciamo diventare dei martiri e perfino degli illustri scienziati.
Se chiedessimo ad una persona qualsiasi che ha visto le migliaia di fotografie scattate dai liberatori dei lager nazisti, i grovigli di corpi umani che ti impediscono di dire quello è ebreo, quello zingaro, quello omosessuale, quello dissidente politico, se gli facessimo vedere le fosse riempite dalle ruspe con una marmellata umana di ossa e pelle senza più alcuna umanità e dicessimo loro che esiste chi nega questa realtà quale sarebbe la sua risposta? Direbbe che sono matti. Appunto. Se qualcuno cade nel tranello di credergli fategli vedere quelle foto, quei filmati, portateli sul posto.
Al tavolo da gioco c’è chi gioca pesante con le nostre libertà perché è accecato dal tornaconto politico. Cosa vuol dire che l’antisionismo è uguale all’antisemitismo? Vuol dire che non si potrà più parlare. Che non ci si vuole far amare ma solo temere.
Se chiedessimo a quei poveri corpi nudi senza più dignità cosa ne pensano del cinismo di chi si appropria di loro, della loro sofferenza, che pretende di parlare in loro nome per una specie di contratto in esclusiva, di chi li conta e li riconta perché il loro numero deve essere più grande di tutti di altri genocidi, di chi in nome loro ritiene di poter fare qualsiasi cosa, anche non dover più rispondere di nulla a nessuno, cosa ci risponderebbero?
Se chiedessimo a chi ha sofferto in maniera indicibile se il mondo ha imparato qualcosa dalla loro sofferenza quale sarebbe la risposta? Se anche uno solo di quei milioni di poveri morti potesse ancora parlare ci chiederebbe un’unica cosa: di fare silenzio.
@lameduck
RispondiEliminaAvevo in mente un discorso, da fare se proprio tirato in questi giorni di celebrazioni, e mi ero ripromesso invece di tacere... mi conforta però che tu dica le cose che penso anch'io.
io credo mi asterrò
RispondiEliminail mondo non ha imparato nulla e io mi sento sconfitta
RispondiEliminaè un'equazione che non è piaciuta nemmeno a me. sionismo e apartenenzaal popolo ebraico non sono sinonimi
RispondiEliminaRiporto il racconto di una ragazza che ho letto su un forum , giusto per far capire che di fronte all'ignoranza ed alla stupidità dilagante non c'è legge o giornata della memoria che tenga.
RispondiElimina..Ma questa gente esiste ancora?!?!...
Allora... premetto che so benissimo che di questa gente ce n'è ancora, l'ho vista spesso coi miei occhi.. Quello che pensavo è che non ce ne fosse ancora così tanta in giro, che fossero piccoli gruppi isolati e "individuabili".. Ma ero troppo ingenua e ottimista...
Intanto se il 3d che ho aperto ha contenuti troppo forti e politici, mi scuso anticipatamente con mod e admin, e capirò se verrà chiuso... Ma penso che certe cose si debbano sapere... Anche se fanno male...
Ciò che mi spinge ad aprire questa discussione è un episodio che mi è accaduto ieri... Io uso da poco msn, e non sapevo dell'opzione di fare discussioni con più partecipanti... Ero in cucina, un mio amico mi aggiunge ad una discussione per farmi fare due risate alla quale era stato a sua volta aggiunto; visto che ero in linea, la discussione si apre e va avanti da sola; il mio amico è uscito subito, così quando io sono arrivata al pc non ho capito cosa stava succendo e comincio a chiedere chi mi avesse aggiunta lì e chi era tutta quella gente che non conoscevo... Questi ragazzi e ragazze incominciano a parlare con me.. Poi mandano il discorso sulla "politica" e mi chiedono cosa penso di fascistelli e di nazi...... Uhm.... La discussione comincia a prendere una brutta piega... Per dirla semplicemente mi sono ritrovata in mezzo ad un branco di nazi-fascisti fanatici e fomentatissimi... I discorsi più leggeri che hanno fatto sono quelli della serie "L'olocausto è stato un errore solo perchè non ha portato a compimento il suo scopo"... "Trilliamo tutti assieme su msn... Funziona un po' come per le fate... Solo che qui a ogni trillo muore uno sporco negro"... Allora... Lì per lì non ci volevo credere, ho cercato di essere seria e parlare tranquillamente, ma questi si sono gasati ancora di più, hanno cominciato con pesantissimi insulti a raffica, cattiverie di ogni tipo, vigliacche "intimidazioni" (perchè tanto non sapranno mai chi sono) della serie "prima o poi ti beccheremo sola per strada... comincia a comprarti il posto al cimitero"...
Per un po' ho retto, poi la maremmana che è in me è uscita fuori prepotentemente e sono "scaduta" in insulti che dire che mi farebbe arrossire a ripeterli è poco... Ma non ho resistito... Sentivo disgustata tutta la cattiveria di queste persone orribili e ho sentito il bisogno di mandarli dove meritavano di essere mandati nelle maniere più volgari possibili...
Ora, come ho già detto che queste persone ci fossero davvero per me non è una novità perchè le ho viste, ma non pensavo fossero così "diffuse", o perlomeno lo speravo... Chi sta a Roma (e parlo solo di Roma perchè è lì che ho avuto modo di constatare questa realtà) dovrebbe saperlo... Ci sono vie in cui di notte non puoi lontanamente sperare di girare da solo... E non per via di extracomunitari ecc... Ma per via di gruppetti di "teste rasate con l'anfibio bene in mostra e coltello nella tasca", vigliacchi, repressi e violenti che ti prendono di mira e non ci pensano due volte a mandarti in ospedale, ma solo se ti trovano da solo... Chi vive in certe zone sa che si tratta di episodi all'ordine del giorno che il più delle volte non vengono menzionati dall'informazione pubblica... Ed è qui che sta la vergogna, perchè l'Italia e gli Italiani devono sapere con chi condividono "casa loro", e invece troppi sono a non saperlo...
Forse qualcuno conoscerà la canzone "Rigurgito antifascista" dei 99 Posse... Ora, aldilà del loro estremismo che molte volte io non condivido, i soggetti descritti dal testo della canzone (che non posso riportare perchè piena di parolacce) dipingono esattamente l'immagine, l'atteggiamento e la "psiche" di questi esseri violenti... Esseri che a me fanno molta più paura, presi nella loro individualità, dei grandi e sanguinari dittatori, per una semplice differenza di fine dietro a tutto: i grandi dittatori espandono violenza e la inculcano nelle teste di soggetti come questi per accrescere di potere; queste "persone" invece vogliono e fanno violenza per il puro gusto di farlo e di vedere soffrire qualcuno, si organizzano, partono con l'intento di passare una magnifica serata macchiata di sangue della quale potersi vantare con altrettanti esaltati repressi come loro....
Che tristezza....
Scusate se mi sono dilungata, ma l'argomento mi sembra piuttosto delicato; e spero che nessuno, a meno che non faccia parte di gruppi di criminali come questi, si senta offeso o chiamato in causa... Perchè quelli sono criminali puri, niente di più e niente di meno.
bel post
RispondiEliminacondivido il tuo pensiero in maniera più assoluta
Condivido il tuo post.
RispondiEliminaA mio modo di vedere, l'equazione antisionismo=antisemitismo, e viceversa, è pericolosa tanto quanto, se non di più, la proposta di mandare in galera i negazionisti.
Un saluto
Il bello e il brutto delle ricorrenze.
RispondiEliminaPoiché "ricorrono" (se no, che ricorrenze sarebbero?) hanno il difetto della ripetizione, che come tale non può che banalizzare. Non solo, ma compattando in un giorno la rievocazione di qualcosa che dovrebbe essere nostro patrimonio etico ogni giorno, di fatto lo rendono un fatto cerimoniale, un cartoccio.
E questo è il brutto.
Il bello è, però, che non siamo in una comunità angelica: siamo umani. La società con cui ci confrontiamo ogni giorno è imperfetta, e abbiamo pure grossi problemi cognitivi. Per questo sono giunto alla conclusione che anche le cerimonie servono a creare un patrimonio. Anche la forma (il cartoccio di cui sopra) può finire per veicolare un contenuto. Il silenzio indignato lo preferisco per indole. Ma può essere dannoso.
Quanto al paragone antisionismo-antisemitismo, semplicemente non lo condivido. Anche perché, mi pare, sminuisca l'immensa gravità dell'antisemitismo.
Sull'equivalenza tra antisemitismo e antisionismo non mi esprimo, perchè mi sembra un'emerita cavolata.
RispondiEliminaSul negazionismo come reato non saprei, so solo che quando sento queste cose mi sento male per chi c'è passato e se queste teorie non sono il pensiero di una persona, ma servono da base per creare altro, allora non so proprio se è così sbagliato.
Non si tratta più di libera espressione, per quanto disdicevole, ma si tratta di diffondere tesi per arrivare ad altro, cosa che è comunque inquadrabile nell'istigazione a reati di vario genere.
laura
Bello e commovente.
RispondiEliminaCiao
Ssstttt, parlate sottovoce, vi potrebbero sentire...
RispondiElimina"Il buio ha preso il posto del coraggio di vedere, paura al posto della verità
Si parla sotto voce o nel chiuso delle stanze, nessuno canta più di libertà
Adesso che è una colpa solo avere un'opinione, che più sicuro poi non si sa mai
Che quello emarginato pure è un terrorista o forse è un poliziotto e non lo sai" P. Bertoli
Sinceramente sono preoccupato per questo tipo di leggi, anche se in questo caso si vuole difendere il ricordo della Shoah.
RispondiEliminaAnche per la legge non esiste la "verità" ma la "verità processuale", e credo che ricorrere ad una legge per sancire qual è la vera Storia possa essere pericoloso: con questo tipo di leggi la libertà d'opinione e di ricerca storica sono seriamente minacciate. Ad esempio la Francia prima di noi ha fatto una legge del genere che però fra l’altro obbliga gli insegnanti a spiegare, e illustrare «il ruolo positivo della presenza francese oltremare, in particolare in Africa del Nord».
Io credo che l'unica cosa che si può fare è vietare manifestazioni di razzismo.
Ciao.
@ justfrank
RispondiEliminaMolto interessante questa testimonianza, grazie per averla postata! Sono pronta a scommettere che il vero antisemitismo si coltiva in quell'area, come da sempre, ma naturalmente è più comodo evitare di guardare in casa propria e blaterare sul presunto antisemitismo di sinistra.
@ fulvialeopardi
io non sopporto più la frase: "Per non dimenticare". Il giorno dopo hanno già dimenticato cosa non dovevano dimenticare.
@ meslier
oppure lo rendono un feticcio, un vessillo da sventolare contro la tifoseria opposta. Io non sopporto questa strumentalizzazione. La trovo oscena, tanto più che i poveri morti non possono difendersi.
@ laura
però, in un certo senso, ci dicono anche che odiare gli arabi non sarebbe poi tanto male. La Fallaci ha scritto cose disgustose eppure nessuno ha pensato di considerarle razziste.
@ carlo
bella citazione.
@ giuseppe T.
parliamoci chiaro, i negazionisti sono quattro gatti i cui libri sono difficilmente reperibili. Mai potranno sognare di parlare in televisione. Su Internet è decisamente più facile trovare i loro scritti deliranti ma comunque si tratta di una conoscenza se non proprio esoterica, quantomeno di nicchia. Vogliamo paragonare la loro potenza di fuoco a quella dei media tradizionali? Secondo me è un falso problema. In realtà si vuole arrivare all'equazione antisemitismo=antisionismo, cioè vietato criticare Israele (e ciò vale anche per gli stessi ebrei critici del sionismo che ogni giorno vengono zittiti a colpi di anatema).
io sono dell'idea che il razzismo non si puo' bandire per legge.
RispondiEliminaNon si può bandire il razzismo per legge perchè
RispondiElimina1 - con una leggina non cancelli l'odio e l'ignoranza dalla faccia della Terra, magari...
2 - vietare per legge un'opinione, per quanto orrenda, fa passare il concetto che si possa tappare la bocca a chi esprime idee attualmente considerate sconvenienti, ma non sbagliate in assoluto.
In altre parole, è così che fanno le dittature, e non mi piace.
Il buonsenso, spero, farà sì che leggi del genere nella pratica vengano poi rispolverate molto di rado... del resto l'Italia non è la prima nazione democratica che adotta misure del genere.
concordo in pieno
RispondiEliminaCiao Lameduck,
RispondiEliminache dire?...mi associo in toto alle tue parole.
Un saluto.
Mi fa piacere vedere che le ricorrenze siano sempre più mal tollerate.
RispondiEliminaPensatoio
Forse sono stato frainteso. La mia non era una critica a favore dei negazionisti ma contro questo tipo di leggi. Sono d'accordo che è pericolosa l'equazione antisemitismo=antisionismo, però credo che scrivere la storia mediante la legge non sia meno pericoloso.
RispondiEliminaL'esempio della Francia secondo me evidenzia come si possa ricorrere a questo tipo di leggi per convenienza, ricordi le rivolte delle periferie?
Ora immagina se la destra dovesse di nuovo governare, come utilizzerà questo tipo di legge? In cinque anni hanno sempre detto (e non solo berlusconi) che la storia del dopo guerra è stata scritta dai comunisti e quindi non è corretta, oltre al fatto di dire che il comunismo non è da meno al nazismo: non si può lasciare allo stato e alla magistratura il potere di dire qual è la vera Storia.
Ciao.
condivido completamente il tuo post e non ho nulla da aggiungere!
RispondiElimina@ dfc
RispondiEliminaesatto, bisogna educare alla tolleranza e all'eguaglianza.
@ justfrank
si, penso anch'io che mettere in galera chi divulga il negazionismo serva purtroppo solo a dare valore a teorie che di valore non ne hanno alcuno. E loro, i negazionisti, diventano dei martiri.
@ lou mogghe
ricambio il saluto ;-)
@ giuseppe t.
no, no, nessun fraintendimento. Ho capito benissimo ciò che volevi dire e concordo. ;-)
@ fulvialeopardi
grazie, anche a te. ;-)
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaIntervengo un po' a scoppio ritardato, ma mi sembra che non sia stato preso in considerazione un aspetto. Sono d'accordo che le leggi non devono cercare la verità storica e tantomeno affermarla. Del resto il famoso provvedimento, come ho scritto qui, è più che altro solo una revisione delle norme già in vigore. L'aspetto che mi preme è quello sull'equazione antisionismo=antisemitismo. Credo che la cosa sia molto meno peregrina di quanto appaia. E' un'affermazione politica. E' la sintesi di un giudizio sulla realtà attuale nella quale l'antisionismo è usato, in lugo dell'antisemitismo, per combattere lo Stato di Israele e la politica occidentale, e, soprattutto, per affermare nell'ambito islamico una nuova rotta conflittuale irriducibile. Così poi l'antisemitismo di Ahmadinejad diventa molto più che folclore persiano per cercare di scardinare il fronte occidentale facendo leva sulla posizione di relativa debolezza della componente ebraica, ancora sottoposta a giudizi e pregiudizi. Non a caso spesso ricorda come l'olocausto, se ma c'è stato, è comunque una responsabilità dei popoli occidentali. Allora il monito di Napolitano va letto per quello che è: un intervento politico, non un giudizio storico o filosofico, la necessità di comprendere bene tutti gli aspetti del confronto aspro che viene combattuto adesso. Le posizioni aberranti e negazionisti non sono quindi un aspetto marginale, anche se i loro sostenitori sono pochi, isolati e derisi (come deve essere). Sono posizioni che occorre combattere con la politica e anche (clausewitzianamente) con la guerra, se necessario. Cara Lameduck, volevo chiederti di scambiare i link, ma dopo questo intervento non so se ti va ;)
RispondiElimina@ hari seldon
RispondiEliminacaro riccardo, prima di tutto benvenuto nel mio blog, sono contenta che tu sia capitato nella tana della papera ;-)
Avevo letto il tuo post ma ti ringrazio di avermelo riproposto. Penso vi siano diversi ordini di problemi. Il primo: il negazionismo, per intenderci quelli che sostengono che l'olocausto non è mai esistito. Senza se e senza ma da sommergere con i pernacchi di Eduardiana memoria. Ho avuto modo di leggere alcune delle "teorie" di questi signori e semplicemente non hanno alcun valore scientifico. Come antidoto alle loro affermazioni, che sono credibili quanto quelle di David Icke sui rettiliani, bisogna solo mostrare le migliaia di documenti e testimonianze che dimostrano ciò che è accaduto veramente. L'ignoranza si combatte con l'educazione. Il materiale di studio non manca di certo.
Secondo punto: l'antisemitismo. Certo che esiste, come esiste il razzismo, il pregiudizio, l'ìdea di superiorità. Anche qui l'arma elettiva è l'educazione, l'insegnamento alla tolleranza e alla conoscenza dell'altro da sé.
Terzo punto: l'antisionismo. Qui mi permetto di dissentire. Il sionismo è una dottrina politica, l'ultima sopravvissuta di quelle ottocentesche, e come tale è criticabilissima. L'errore che si fa è di creare un legame indissolubile tra l'ebraismo e il sionismo. Ed è qui che l'antisemitismo eventuale si lega all'antisionismo in un abbraccio mortale. Ma solo se lo rendiamo possibile. Perchè non siamo a conoscenza dei tanti movimenti pacifisti israeliani che auspicano un superamento del sionismo classico? Un nome per tutti, Uri Avnery.
Perchè chi parla di Israele sui media è sempre uno sfegatato sionista e mai qualcuno che la pensi diversamente? Poi parli con amici ebrei americani e rimani di sasso per come dicono peste e corna del sionismo e di come non solo abbia rovinato Israele ma rischi di mettere a repentaglio la sicurezza degli ebrei nel mondo e degli stessi Stati Uniti. Quel deficiente di Ahmadinejad lo dimostra. Ma ti sembra realisticamente possibile che lui possa distruggere Israele quando cinque minuti dopo l'Iran sarebbe una landa desolata di macerie?
Io penso che il fallimento del sionismo, che intravvedo nell'essere stato incapace di dare pace ad un popolo perseguitato per secoli e nell'aver creato disuguaglianze e ingiustizie in Palestina, non sia ben compreso e soprattutto accettato dai sionisti stessi. Temo altresì l'instaurazione del tabu culturale di incriticabilità di Israele e della sua non nominabilità se non in senso positivo. Non nominare Israele invano. Da tabu a dogma.
Io mi auguro che questa fase senile del sionismo lasci il campo ad una nuova frontiera, dove le voci più diverse dell'ebraismo possano trovare nuove idee da sviluppare attorno al concetto di stato ebraico. Come già accade in varie parti del mondo, nel silenzio più assoluto dei media.
Sullo scambio di link, perchè non dovrebbe farmi piacere? ;-)
Scusa la logorrea.
Capisco il tuo punto di vista sull'antisionismo, ma non lo condivido. Oggi questa posizione non è la critica, legittima e talvolta anche giustificata allo Stato di Israele, è invece il tentativo di eliminare questa entità statuale. E, come sai, non c'è solo l'iraniano (che starei attento a sottovalutare), ma un continuo di azioni politiche e terroristiche che hanno come unico scopo quello di far fallire ogni tentativo di colloquio, non dico di pace.
RispondiElimina... ma non vedo ancora il mio link :-(
@ riccardo
RispondiEliminal'importante dovrebbe essere, secondo me, non pensare che non c'è altra soluzione per Israele oltre il sionismo. Ce ne sono molte altre, tutte da prendere in considerazione e la maggior parte viene proprio da israeliani.
Sul diritto di Israele a difendersi mi pare non ci siano dubbi e credo che abbia mezzi per farlo.
Adesso il link c'è, avevi dubbi? ;-)
...ma infatti non parlavo del negazionismo in sè, hai ragione, il tuo discorso non fa una piega. Però se queste teorie servono per istigare le persone a commettere alcuni reati e non rimangono semplici esternazioni, non ne sono più sicura: entriamo poi nel penale, cioè come e quando si può inquadrare un comportamento nell'istigazione ad un reato (omicidio, etc.), figura che, a dire il vero già esiste in termini generici, ma adesso, nel caso, se ne costituirebbe una specifica.
RispondiEliminaComunque è un dubbio, non ho la certezza di cosa sia giusto o meno.
laura