mercoledì 31 gennaio 2007

Veronica gli manda a dire...

Veronica, la Penelope di Arcore, si è rotta le palle e ha inviato una lettera alla “Repubblica”, con preghiera di divulgazione all’esimio consorte e per conoscenza al popolo italiano.

Nei giorni scorsi la sopportazione di questa donna deve aver raggiunto il livello di massa critica e per evitare una reazione a catena che avrebbe rischiato di incenerire l’intera Brianza, ha preso carta, penna e calamaio e ha vergato la sua richiesta di pubbliche scuse al marito per il suo comportamento anti-matrimoniale.
Pensate, non ha potuto nemmeno usufruire del suo giornale personale, “Il Foglio”, viste le tirature da Eco della Val Trompia che non avrebbero dato il giusto risalto al suo epico scazzo. Meglio indirizzare la missiva ad un giornale che è pure anti-Silvio, tiè!

Eh si, la misura era colma. Va bene fare e disfare la tela, ma in pochi giorni le è toccato prima di sentire la rediviva lady delle pentole in fascia protetta alla domenica parlare del ventennale delle imprese erotiche da dieci-e-lode di suo marito. Poi l’anziano ganimede si è fatto cogliere dai microfoni alla serata dei telegatti mentre cantava la romanza alla celeste Aida Yespica e rivolgeva alla telegatta morta Mara Carfagna la fatal frase: “Se non fossi già sposato me la sposerei subito”.
E’ lì che secondo me Veronica non ci ha visto più e alla moglie delle libertà sono saltate le valvole col botto.

Passi la vecchia amante, il palco di corna ostentate dalla Ventura a commento dell’intervista alla vecchia fiamma, ma che lui, lo strenuo difensore della famiglia, faccia pubbliche profferte matrimoniali proprio a colei che nei pianerottoli e nelle portinerie si sussurra malignamente essere la sua nuova, di amante, è troppo. "Son cose poco belle", avrebbe detto la Signora Coriandoli.

Non c’è niente da ridere su ciò che Veronica chiede, r-i-s-p-e-t-t-o come donna. Purtroppo, impegnati come siamo a trovare i burqa nell’occhio altrui non ci rendiamo conto della maleducazione e della trave del maschilismo nel nostro. Non è perché si copre una donna di diamanti grossi come ceci che ci si può permettere di insultarla pubblicamente.

C’è stato un iniziale imbarazzo tra le file berlusconiane alla notizia della lettera aperta all’illustre marito. Non una parola sui giornali della real casa, del cognato e dei parenti tutti. Voci di “complotto” girate nel pomeriggio. L’ira funesta delle cagnette azzurre che si rivolgono alla vera moglie con queste parole sublimi: "Cara signora si vede che non ha cose importanti a cui pensare se per queste scemenze perde tempo a scrivere ad un giornale altrettanto cretino! Suo marito si merita di meglio!", parola della "moglie del presidente".
Evidentemente anche qui aveva ragione Montanelli. Per vaccinarsi da Silvio, anche come marito, bisogna fare la malattia, esserci passate.

Apprendiamo in questo momento che Lui avrebbe chiesto scusa con una lettera, magari dettata dalla penna del Petrarca di Fivizzano, Sandro Bondi.

Possiamo immaginare come finirà questa storia. Già domani lui dirà che è stato frainteso e che non ha mai detto le cose che ha detto alla Carfagna e alla Yespica. Anzi, dirà che quella sera non era neanche ai telegatti, che non conosce quella certa signora Veronica, che lui non chiede scusa e darà la colpa di tutto ai comunisti.

16 commenti:

  1. Anonimo22:02

    Non comprerò più "La Repubblica". Senza alcuna riserva per i trascorsi attacchi alla baionetta contro Berlusconi, oggi dedicava i titoli di testa ed una intera pagina alla Penelope di Arcore, come sagacemente la definisci. Noooooooo, questa è strategia mediatica, gossip da teledipendenti. E gli diamo una mano? A mio modesto avviso, la nostra arma migliore contro questa gente è l'indifferenza

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  2. Sono d'accordo con Candido, anche se credo che, nonostante tutto, continuerò a comprare la Repubblica... Nulla da dire sulla richiesta di rispetto della signora Berlusconi, ma semmai sulle modalità della richiesta. Ammesso che non si tratti davvero di una strategia mediatica, Veronica Lario invece di scomodare il direttore di Repubblica avrebbe fatto meglio a rivolgersi a uno specialista della terapia di coppia.

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  3. Io compro l'Unità e se avessi il tempo e la voglia di legger più quotidiani comprerei Repubblica ben volentieri... bel modo fi intendere la libertà di stampa, le scelte spetteranno al direttore o ad un candito (t, non d) qualunque? Repubblica resterà sempre tra i giornali più venduti, comunque. Cara Lame, ti sei persa l'altra frase, detta a non so quale ... miimbarazza usar certe parole con una donna, più o meno il nano ha detto "e a letto faremmo ancor più ..." ma si sa, lui ha l'aureo-appeal!

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  4. Anonimo08:16

    io son sicura che è tutta una messa in scena, da pagliaccio com'è, questa volta ha coinvolto anche la moglie, che non ci illudiamo l'ha sposato e sta con lui da un sacco di tempo, non faccia tanto la "moralista", è il solito giochino per accentrare l'attenzione su di se
    Ma insomma, prima la forzaitaliota della Carminati, che lo osanna come un Rocco Siffredi qualunque, le continue esternazioni fuori luogo, ma veramente pensa che ci siamo bevuti il cervello?
    I telegiornali che parlano solo di questo per non parlare dei quotidiani....che palle!
    barbara

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  5. io mi chiedo: la dignità ce l'hanno se, e solo se, si tange il loro essere personaggi pubblici?

    spendere 1 mld per fuochi d'artificio invece è dignitoso??!!

    dovrebbero andare a piantare agli e cipolle e poi provare solo a riparlare di questa story!

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  6. Secondo me è stata scritta prima la lettera di Silvio e poi quella di Veronica....
    Occhio gente che quello è il Maligno... niente capita per caso e niente gli sfugge di mano... figuriamoci se questo può accadere così, tra le mura domestiche....

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  7. Anonimo12:50

    "l'ira funesta delle cagnette azzurre"

    Ahahahahah. Applausi.

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  8. Anonimo13:02

    @spartacus quirinus
    Per piacere, non farmi dire cose che non mi sogno di dire. Giudicare e criticare è un diritto inalienabile dell'individuo altrettanto inalienabile come la libertà di stampa. Dobbiamo tener conto del nostro giudizio e di quello altrui, per decidere secondo coscienza (sembrano frasi fatte e scontate, ma chiediamoci serenamente quanto poi non ci facciamo condizionare da debolezze ed opportunismi sociali). Così siamo liberi di criticare la coerenza nelle azioni nostre e altrui. Tu dici "bel modo fi intendere la libertà di stampa, le scelte spetteranno al direttore o ad un candito (t, non d) qualunque?" Io rispondo che proprio perchè ritengo quel giornale particolarmente dotato di una personalità considero attentamente le scelte del direttore e mi sforzo di interpretare la linea della redazione. Ora, "La Repubblica" sino a tempi recenti è andata dritta come una freccia al bersaglio, contro Berlusconi (talvolta esagerando a parer mio nei toni personali) e la politica del Centrodestra: adesso si presta ad una piccola operazione di facciata per il nostro ex leader, ma soprattutto si macchia di una brutta caduta di gusto. Dico cose ampiamente condivise, e visto che hai diritto alle tue opinioni contrarie, non comprendo cosa ci sia da risentirsene. La cosa che amareggia chi la pensa come me è che in questa improvvisa tolleranza verso chi demonizzava, da parte de "La Repubblica" ci sono tanti sghei. Apprendo in questi giorni che il padrone della Informazione nella mia Catania, uomo storicamente al centro di molti affari e speculazioni, monopolista aggressivo della pubblicità, legatissimo alla peggiore Destra, stringe accordi proprio con la Repubblica, mirando alla diffusione su Internet. La cosa è molto delicata, perché, a parte la Controinformazione (con tutti i suoi limiti), sarà proprio l'introito pubblicitario a sostenere i giornali digitali, in un mercato che per forza di cose e contrariamente alla orizzontalità della Rete privilegerà i soggetti forti.

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  9. @ Candido
    io l'ho comperata stamattina... ma solo per Tex Willer!

    @ simone ramella
    io credo alla spontaneità della cosa. Non credo al complotto in questo caso. Credo che lei si sia sentita ferita dal susseguirsi di comari che si sono permesse di intromettersi nel suo matrimonio. Io lessi tempo fa che la Carfagna era assurta agli onori del Parlamento perchè amante di Berlusconi. Come l'ho letto io potrebbe averlo letto anche Veronica e quando suo marito si è permesso di dire quella frase non ci ha visto più. Come ha detto Franca Rame, se fosse stato suo marito gli avrebbe dato un rullo di legnate.
    Credimi, da donna posso comprendere il suo gesto.

    @ spartacus
    come si dice, di solito chi parla tanto fa poco. ;-)

    @ barbara
    il paragone con Rocco Siffredi mi pare un pò forte. Soprattutto viste le foto "nature" del cavaliere che circolano. ;-)

    @ ape
    solo per il fatto che lo sopporta da 27 anni dovrebbe essere fatta santa e martire subito. Lascia pure che l'abbia ricoperta d'oro, ma a che prezzo!

    @ seb_1
    no, non credo al complotto. E' una vendetta da moglie tradita che è stufa di mandar giù le sue fanfaronate.

    @ settantasette
    un pò di Faber non guasta...

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  10. Anonimo15:25

    Si apprende oggi che la spintanea e commovente lettera d'amore del nano, scritta a macchina affinchè non siano possibili, in futuro, perizie calligrafiche, è stato composta a più mani: Gianni Letta nel suo abituale ruolo di Chupa Chupa; Bonaiuti nella sua classica imitazione del Paolini dei preservativi; ma l'apporto più prezioso sembra che lo abbia dato l'Avv.to Ghedini, quello che ha una faccia che mette allegria come solo la carogna rinsecchita di un topo riuscirebbe a fare.

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  11. Anonimo16:15

    Ok sul suo "sentirsi una donna ferita",ma doveva scriverlo ai giornali?!?
    Non bastava una legnata privata davanti ai figli?
    Comunque ho letto che era da un po' che le cose tra i due non vanno benissimo....

    Coyote Giallo

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  12. @ tafanus
    si, Ghedini, che nonostante prenda gustose parcelle non mette su un grammo.
    Ciao e benvenuto!

    @ coyote giallo
    una legnata privata??? E come schivava le 88 guardie del corpo, Bondi compreso, che si sarebbero frapposte tra il nodoso randello e Lui? E' Veronica, mica "La Sposa" con la katana.

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  13. Anonimo11:24

    "Ghedini, quello che ha una faccia che mette allegria come solo la carogna rinsecchita di un topo riuscirebbe a fare"

    Ahahahah!!! Aiuto, non riesco a smettere di ridere!!! :-))

    A proposito della moglie opraia, ma io mi chiedo, perchè darle uno spazio pubblico per una questione che è solo privata??? Si dà per scontato che a tutti noi (o almeno a buona parte di noi) freghi quacosa delle treversie matrimoniali del puffo...ma si sa, abituati come siamo ai grandi fratelli...aveva ragione ieri sera Gianni Mura dalla Dandini: avrebbero dovuto metterla nello spazio "lettere al direttore", tra la signora che si lamente per i ritardi dei treni e il signore che protesta per la pensione di 300 euro (oops, non erano 512??).

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  14. Che profonda tristezza.

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  15. Anonimo19:14

    Eh già, siamo di fronte all'ennesima sceneggiata all'italiana...
    Semplicemente patetico...

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  16. Anonimo19:17

    A proposito, non l'ho fatto apposta a scegliere il nome del blog come il tuo, cercando con google me ne sono accorto solo dopo, sorry...

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