venerdì 19 gennaio 2007

Qualche fischio che vola

Quante volte è stato fischiato Berlusconi in cinque anni di governo? Moltissime volte, alcune delle quali clamorose, come in occasione del suo ingresso allo stadio di Torino per la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali del 2006. Le bordate successive alla pronuncia del suo nome le sentirono in mondovisione anche nelle Isole Marshall ma, tra il telecronista che cercava di sdrammatizzare e il silenzio sull'accaduto nel successivo TG della sera pensammo di essere invece rimasti vittime di un’allucinazione collettiva, come quella di Fatima con il disco del sole roteante .

Quella non fu comunque l’unica occasione nella quale le labbra degli italiani, in maniera organizzata o spontaneamente, si richiusero a culo di gallina per esprimere sonoramente un concetto universalmente noto all’indirizzo dell’ex presidente del consiglio.
Nel 2004 Silvio fu fischiato ad un raduno sulla musica popolare al Santuario del Divino Amore a Roma. Un anno dopo fu preso di mira dagli artigiani, vil razza dannata, all’assemblea della Confartigianato, e giù fischi. Sempre nel 2005 a Bolzano perse le staffe e rispose con il dito medio alzato all’indirizzo dei rumorosi contestatori.

Ora, perché rivangare le fischiate berlusconiane? Perché da quando è cambiato il governo, ma non l’andazzo in RAI, se prima il fischio sporadico a Berlusconi veniva relegato come notizia di secondo piano rialzato, e data comunque solo se i fischi avevano incrinato i vetri delle finestre, ora la fischiata a Prodi diventa la seconda notizia dopo l’uragano Kyrill o l’attentato a Baghdad.

Prodi fischiato al Motor Show, fischiato all’Università, fischiato in piazza, dal fruttivendolo. Rischia di diventare un gioco di società. Dove lo fischieranno domani? Si accettano scommesse.
Di questo passo se Prodi va in stazione a Bologna e sul primo binario è in partenza l’Eurostar per Roma il TG1 dirà che è stato fischiato anche nella sua città. Consiglierei a Romano di evitare anche lo stadio e i teatri dove canta il tenore Alagna.

E’ democrazia salutare che un leader politico venga fischiato, chiunque egli sia, ed è solo mascalzonaggine propagandistica utilizzare la notizia dell’ennesima fischiata, magari organizzata ad arte con quattro gatti, come riprova che “gli italiani” non amano il tuo rivale.

19 commenti:

  1. E dire che la TV pubblica è in mano ai comunisti, secondo loro. Quando al governo c'era Lui una delle prime cose che ha fatto è stata ripulire la RAI. Cosa aspetta il governo Prodi a fare altrettanto?

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  2. Anonimo17:41

    ABOLIAMO LA RAI

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  3. Anonimo17:52

    In ogni caso, sarà sempre e comunque colpa dei comunisti ^^
    W l'informazione libera, in Iran al confronto mi sa che hanno dei giornalisti seri ;)

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  4. Anonimo00:41

    Grazie lame, iniziavo a credere che i miei ricordi del "Berlusconi fischiato" fossero delle strane allucinazioni, delle mie invenzioni.

    Invece è tutto vero, è successo !

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  5. Anonimo00:59

    1) il principio della popolarità è "parlane male, ma parlane":tutte le volte che nominiamo Berlusca resuscitiamo un fantasma.
    2) il Babau è molto utile alle mamme che vogliono mandare i bambini a letto
    3) certamente Prodi governerà maglio, ma non muterà la linea attuale più di tanto: atlantismo ad oltranza, precariato, alleanze finanziarie, appalti per grandi opere inutili, privatizzazioni dubbie, dipendenza da gruppi occulti e logge coperte, informazione disonesta... Se ti fa felice, ti presento al Divino Marchese ed al suo inseparabile Masoch.

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  6. Kohl a suo tempo si è preso anche le uova.
    E' "tutto compreso".
    Credimi, io temo (oltre prodi stesso) i D'Alema, Rutelli, Mastella, De Gregorio...

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  7. Anonimo09:30

    eh eh cara Lameduck ci sono fischi e fischi...

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  8. Anonimo11:47

    Dice: ci vorrebbe un'informazione più corretta, imparziale, e capace anche di formare.
    Sì, col fischio...
    ciao
    gianfalco

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  9. Anonimo19:21

    La democrazia dell'applausometro. In perfetto stile "la corrida"

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  10. Anonimo19:49

    E' vero quel che dici...inizialmente ho pensato ad una mia paranoia, ma poi mi sono convinto sempre più che la televisione continua a fare propaganda politica di destra, concede più spazio ai rappresentanti della casa del fascio e nulla è cambiato in questi ultimi mesi. Berlusconi ha detto, Berlusconi ha fatto, sempre lui in pole position.

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  11. Anonimo21:37

    Quando c'ero io in U.C.la lista studentesca rossa aveva la stanza più grande di tutte quelle assegnate alle varie liste, adirittura avevano più posto della FUCI. Anni '80. Adesso fanno il saluto romano davanti all'aula Magna. Mah. Hanno normalizzato bene,che dici?
    etienne64

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  12. @ ed
    già, cosa aspetta?

    @ candido
    purtroppo rimarrebbero solo Sky e Mediaset, sai che meraviglia!

    @ raqqash
    il problema è che i giornalisti seri li ammazzano. Vedi l'ultimo caso in Turchia.

    @ justfrank
    video canta ;-)

    @ brunius
    le uova se le beccò anche Bush in occasione della prima "inauguration", unico presidente nella storia americana. Si è visto però solo in "Fahrenheit 911" di Michael Moore.

    @ tisbe
    capisco quello che vuoi dire. Alcuni fischi sono più fischi degli altri. ;-)

    @ gianfalco
    :-)

    @ dfc
    si "la Corrida", e hai presente quando c'era quello che faceva schifo? Il casino che si scatenava?

    @ carlo
    e io dico, ma porca paletta, è possibile che un governo sia così coglione da accettare tutto questo? Evidentemente si.

    @ etienne64
    E' venuto male il fax: "andate in UC e fate il saluto a Romano" è diventato "andate in UC e fate il saluto Romano".

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  13. Anonimo13:32

    cara lame ti conosco abbastanza da non dubitare della tua buona fede... e penso pure che hai una discreta culura ed una buona intelligenza. Purtroppo c'è in noi una pigrizia che inclina al conformismo, ma se ami la verità devi sforzarti di assoggettare il tuo giudizio ad una visione più l'ampia, sistemica. Non amo ripetermi e non riprenderò più questo discorso. Il potere dell'informazione in una società tecnologica come la nostra è di FARE il mondo. Naturalmente il primo grado è intervenire nella visione comune, una peculiarità del nostro essere sociali attraverso la cultura. Tutte le TV sono integrate nel sistema che spaccia non soltanto le notizie ed i commenti (tantissimo da dire sui meccanismi che regolano l'epistemologia, mi piacerebbe parlare con te perché questa sede non è opportuna) ma anche il pattern che sta dietro quei fatti e che in ultima analisi è l'imago del nostro esserci nella interezza e coerenza delle possibili esperienze(valori, oggetti, relazioni): in una parola il "sentimento della realtà" , come lo definisco. Ti è ovvio lo sfruttamento economico del mezzo televisivo, quel complesso rappresentato dalla rete del marketing. Come se non fosse abbastanza, emerge una strategia precisa dall'evoluzione dei comportamenti sociali, che producono mutamenti sostanziali nella psicologia individuale. Il significato dell'invasione massiva del nostro privato, l'aspirazione a rappresentarci in un gioco che trascende la nostra individualità, il ricatto concreto di non essere rappresentati, portano abbastanza logicamente tra le braccia del Grande Fratello. Le tue considerazioni sulle reti private non alterano minimamente il quadro dell'Informazione:1) il potere economico dei network ha assoggettato da tempo anche la RAI, e non è realistico pensare di integrare la TV di Stato in una realtà sociale diversa da quella che determina questi processi (cambiare il sistema dal suo interno in tale ambito è un paralogismo: la RAI condivide i soldi della Pubblicità ed il meccanismo perverso dell'Auditel); 2)la censura sulle notizie considerate destabilizzanti cesserebbe con un sostanziale mutamento politico, di cui non ci sono i presupposti; il modello di sviluppo si serve dei media; le rare, bellissime inchieste giornalistiche non provocano effetti apprezzabili sulla pubblica opinione. Stare imbambolati a farsi manipolare dalla televisione non è fruttuoso, mentre si attua la crisi che porrà fine alla nostra epoca. La globalizzazione razionalizza lo sfruttamento di ogni risorsa per assicurare durata all'attuale modello sociale: anche se è molto frustrante constatare che il sistema economico, coerentemente ai suoi principi, esaurirà sè stesso, purtroppo dobbiamo fare antropologia e ricordarci che ogni cultura ha una sorta di muro cieco attorno ai suoi principi, tale da non porla in discussione guardando al di fuori di quel che contiene. Le persone che sanno un po' più a mio giudizio dovrebbero rivolgersi agli altri, non imbambolarsi nelle stesse finzioni. Allora giudico i miei amici ed i miei nemici dal fatto che vogliono rendermi precario a vita, espropriarmi di mente, dignità, autosufficienza, coscienza, che attuano sistemi tremendi per controllarmi, che trasformano l'ambiente in una pattumiera e la comunità delle nazioni in una arena permanente: l'attuale governo italiano, e temo tutti quelli che gli succederanno, sono totalmente integrati al potere che sta assoggettando il mondo. Ora, è ridicolo aspettarsi che la TV smetta di trasmettere trash e propaganda andando contro il mercato che ha creato e la sostiene. Tutte le volte che accendo la TV faccio del male a me stesso (nella migliore delle ipotesi spreco tempo che utilizzerei in modo migliore) e conferisco potere a questi signori. E non vale nemmeno la logica strisciante di chi è rassegnato e pretende addirittura di fare politica a Sinistra: è molto ipocrita (pure essendo in buona fede) rinunciare a Bach per Nino D'Angelo. Concertini rock e rappresentazioni popolari hanno sostituito la cultura in tutte le adunate della Sinistra, finchè l'ignoranza condivisa, la faciloneria dei ragazzini e gli slogan populistici sostituiscono ogni apprezzamento critico: la cosa giusta sarebbe riuscire ad apprezzare egualmente canzonette ed opere d'arte riconoscendo a ciascuna il giusto valore. Se penso alla fatica che hanno sostenuto le masse per emanciparsi, al travaglio storico, mi viene da piangere. Sia come sia, non cadere nell'errore tremendo di pensare che il consenso a Berlusconi nascesse dalle sue reti televisive: è un alibi per lui, che i voti al Sud li ha comprati dalla malavita ed al Nord dagli speculatori rampanti, e per il Centrosinistra che nasconde con la vaghezza dei programmi la sua servitù al potere globale.

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  14. @ candido
    io non sto parlando del consenso comperato attivamente sul posto, appoggiandosi alle varie mafie locali, comprese quelle nordiste dei bottegai arrembanti.
    In questi giorni di malattia sto leggendo tutto di un fiato "Gomorra" di Saviano. C'è la descrizione di come gli imprenditori del "Made in Italy", gli stilisti, vanno nel napoletano con le pezze di stoffe e fanno l'asta con le fabbrichette del Sistema (ovvero della Camorra) che offrono lavoro nero per decidere chi gli cucirà gli abiti (di alta moda, mica gli stracci da grande magazzino) al minor prezzo e nel minor tempo possibile. Chi si aggiudica l'asta esegue il lavoro. Gli altri partecipanti hanno diritto a tenersi le stoffe con le quali fabbricheranno gli stessi abiti, questa volta "falsi" da smerciare nei "loro" negozi in tutto il mondo. In soldoni: affinchè l'abito che indosserà Angelina Jolie agli Oscar mi costi quattro soldi in cambio di un ritorno gigantesco in pubblicità, sono disposto a tollerare il mercato parallelo del falso gestito dalla criminalità.
    Salvo poi andare in TV e tuonare contro i falsi che danneggiano il mercato. Oppure prendersela con quattro poveri senegalesi con le Fendi false sulla spiaggia. Come sono solerti le forze dell'ordine in quel caso a reprimere!
    Chiusa la parentesi, per dimostrare che le collusioni mafiose sono a 360°, io rimango convinta che il consenso dell'ultima ora, quello del "voto Berlusconi perchè ha fatto fortuna", "perchè è simpatico", quello in definitiva che fa la differenza te lo conquisti con trent'anni di martellamento continuo di Sandre e Raimondi, di Ruote della Fortuna, di Beautiful e di Marie de Filippi.

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  15. Anonimo17:53

    @lameduck
    non mi sono spiegato: metti la testa fuori dalla scatola e guarda come funziona il gioco. La TV è uno strumento del potere e non puoi sperare che sia utilizzata in modo diverso se prima non cambi quel potere. Tu idealizzi Berlusconi come un tremendo feticcio mediatico, ma penso che in realtà egli non dipende tanto dal marketing di immagine come tu paventi. Sono pretesti, alibi che si rafforzano quando convengono ad una opposizione inetta. La dimostrazione è che il Polo non ha ceduto per le troppo deboli spinte innovative del Centrosinistra (che ancora deve annunciare il suo rimedio per uscire dalla crisi)ma per il proprio sfinimento, per la sua incapacità a governare. Ha costruito la sua scalata su cose molto più concrete (come del resto dimostri di sapere)e semmai quel tipo di consenso alla Beautiful è colla quanto lo sputo, un tratto superficiale degli indecisi che si celano nella loro debolezza, manifestando devozione all'uomo forte del momento mentre intanto spiano dove porta il vento. Sono quelli che affollavano le piazze e poi hanno fatto vilipendio del cadavere del Duce. Lo stesso tipo di qualunquismo che prostra tanti qualunquisti davanti a Prodi-Salvatore-della-Patria: ma tu pensi realmente che il Club di Londra, la Goldman Sachs, logge coperte e circoli esclusivi siano circoli operai oppure associazioni filantropiche? Hai idea dell'assetto attuale del Parlamento Europeo, dove le multinazionali passano le veline, foraggiando le partitocrazie in cambio di GROSSI favori? Ti sei chiesta il perché della continuità di indirizzo in settori cruciali dell'economia malgrado le contrapposizioni in area di governo? Cara Lame, non ci girare intorno: il primo dei problemi è il modello di sviluppo e invece la stragrande maggioranza della nostra classe politica non osa discutere le scelte che altri hanno deciso. La TV alimenta i consumi e i miti di questo sistema e intanto fornisce consenso, rende idiota una buona parte di umanità, scoraggia di fatto aggregazione e socializzazione. Non facciamo i perbenisti: se anche fosse possibile migliorare l'attuale società senza sovvertirne i rapporti di classe, tutto quel che vedi ed è reale ha i giorni contati. Non credo di essere più intelligente dei padroni del vapore, penso che loro abbiano procrastinato il termine e lo gestiscono ovviamente a proprio vantaggio: vuol dire che i cocci saranno soltanto dei soggetti deboli, che stanno già pagando precarizzazione, disagi e una qualità della vita di merda. E nel frattempo continuiamo a concentrarci sul capocondominio di turno, che sia bravo o ladro, e dimentichiamoci pure del padrone del palazzo. Lame, Berlusca è un incredibile OGM tra scemenza mediatica (l'ennesimo motivo per buttarla nel cesso la scatola a transistor), consumismo, assuefazione alla criminalità della classe politica e sfiducia nell'ipotesi che tutto questo si possa cambiare. Ma stai tranquilla che da questa pozza primordiale e maleodorante sarebbe venuto fuori, comunque, qualcosa di aberrante. Come dire che il Fascismo e i suoi guai sono a monte di Mussolini. Spegni la televisione. Continua a votare con la puzza sotto il naso. Chiediti ogni mattina quando ti svegli come rimpiazzare questo mondo con uno migliore.

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  16. @ candido
    Lo so benissimo che il problema è nel sistema e che la tv riflette le necessità di quel sistema. Con me sfondi una porta aperta. Solo ribadisco, e sono testarda come un mulo, non sottovalutare il potere della propaganda. Non l'ho scoperto io. Già negli anni 30 un certo Goebbels era molto interessato ad una scatola per la produzione di immagini.
    Diciamo le stesse cose, il problema non siamo noi che la televisione simao capaci ancora di spegnerla, ma di coloro che pendono dalle sue labbra e si bevono tutto il latte avvelenato che nel cola. Perchè Berlusconi ha fatto la sceneggiata dell'ICI nell'ultimo confronto tv con Prodi? E guarda che ha rischiato di rivincere (tentativi di brogli a parte).
    Come cambiare questo mondo. Credi che non mi piacerebbe? Ma possiamo cambiarlo in quattro gatti già nel mezzo del cammin di lor vita? I giovani in cosa credono?

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  17. Anonimo00:35

    Una galleria della serata fischiante di Berlusconi a Torino.

    http://www.repubblica.it/2006/a/gallerie/olimpiadi2006/belfir/1.html

    Avviso: le immagini 2 e 3 non sono per bambini ! :) Ma troppo sfiziose... non mi ricordavo proprio di quell'episodio.

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  18. Anonimo00:36

    Uff... link tagliato

    http://www.repubblica.it/2006/a/gallerie/olimpiadi2006/belfir/9.html

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  19. Anonimo00:38

    Ah, non ho sbagliato io, è blogger che taglia i link lunghi...

    cmq. finisce per /belfir/1.html

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