Mi ingannavi da non so quanto tempo
che ho deciso che doveva finire
Guardami adesso, non imparerò mai?
Non so perchè ma all'improvviso perdo il controllo
Ho un fuoco nell'anima
Appena uno sguardo e sento le campane suonare
Ancora uno sguardo e dimentico tutto o-o-o-oh
Mamma mia, ecco che succede di nuovo
come posso resisterti?
Mamma mia, mi sta accadendo di nuovo
e quanto mi sei mancato
Si, avevo il cuore spezzato
ero triste da quando ci eravamo separati
perchè mai ti ho lasciato andare?
Mamma mia, ora lo so per davvero
che non avrei dovuto lasciarti andare.
L'Economist ha intitolato "Mamma mia" l'articolo dedicato al ritorno di Berlusconi al governo.
Noi che avevamo sedici anni nel 1976 abbiamo immediatamente avuto un sussulto.
Cazzo, era una canzone degli ABBA, il gruppo più atroce che abbia mai calcato le scene e che allora non avremmo ammesso nemmeno sotto tortura che ci potesse piacere anzi, ci facevamo un vanto di disprezzarli con tutte le nostre forze.
"Mamma mia". Già, faceva così il motivetto. Ebbene, la prima cosa stupefacente che si scopre, riesumando dalla memoria i versi della canzone, è che essi sembrano descrivere l'elettore italiano e la sua storia d'amore con Silvio Berlusconi. Ecco spiegata forse l'associazione dell'Economist. Gli ABBA erano dei profeti e non lo sapevamo, ci ammonivano sul nostro futuro e noi li abbiamo derisi per i loro pantaloni a zampa d'elefante, l'ombelico di fuori (!) e le giacche leopardate.
Non solo ma, l'avreste mai detto che qualcuno, riascoltando gli ABBA a distanza di trent'anni potesse, tutto sommato, trovarli non solo gradevoli ma addirittura sublimi, pensando alle volgarità e alla decadenza attuali?
Forse l'estinzione della specie, a questo punto, è l'unica via d'uscita onorevole.
Noi che avevamo sedici anni nel 1976 abbiamo immediatamente avuto un sussulto.
Cazzo, era una canzone degli ABBA, il gruppo più atroce che abbia mai calcato le scene e che allora non avremmo ammesso nemmeno sotto tortura che ci potesse piacere anzi, ci facevamo un vanto di disprezzarli con tutte le nostre forze.
"Mamma mia". Già, faceva così il motivetto. Ebbene, la prima cosa stupefacente che si scopre, riesumando dalla memoria i versi della canzone, è che essi sembrano descrivere l'elettore italiano e la sua storia d'amore con Silvio Berlusconi. Ecco spiegata forse l'associazione dell'Economist. Gli ABBA erano dei profeti e non lo sapevamo, ci ammonivano sul nostro futuro e noi li abbiamo derisi per i loro pantaloni a zampa d'elefante, l'ombelico di fuori (!) e le giacche leopardate.
Non solo ma, l'avreste mai detto che qualcuno, riascoltando gli ABBA a distanza di trent'anni potesse, tutto sommato, trovarli non solo gradevoli ma addirittura sublimi, pensando alle volgarità e alla decadenza attuali?
Forse l'estinzione della specie, a questo punto, è l'unica via d'uscita onorevole.
No, gli Abba No. Erano decadenti allora anche se personalmente ne avevo meno di 16 di anni, ma sono iper decadenti ora. Anche se "mamma mia" lo esclamai ahimè dopo quel fetido lunedi dei risultati delle elezioni. Mamma mia! e lo ridico Mamma mia!
RispondiEliminaLameduck:"Non solo ma, l'avreste mai detto che qualcuno, riascoltando gli ABBA a distanza di trent'anni potesse, tutto sommato, trovarli non solo gradevoli ma addirittura sublimi, pensando alle volgarità e alla decadenza attuali?
Forse l'estinzione della specie, a questo punto, è l'unica via d'uscita onorevole."
E' forse perchè in questo caso un rassegnato revisionismo potrebbe anche essere piacevole? Naaaaaaaaaaa.!
E' perchè perfino difronte agli Abba questo governo è il peggio, di quell'Italianità tutta racchiusa in quel "mamma mia".
Anche Waterloo e Ring Ring non sono male come canzoni in tema ... se penso che gli Abba sono ormai ultrasessantenni mi si stringe il cuore.
RispondiEliminaPer fortuna che Agnetha "la fatina triste" non e' ancora arrivata a quella soglia.
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Per quanto riguarda il rapporto peccaminoso con il suddetto, c'e' poco da commentare, in quanto lo stesso ha sicuramente guadagnato 20 anni di vita per il solo fatto di essere riuscito a fare il colpaccio e di avere 5 anni di divertimento assicurato.
Complimenti, un'altra iniezione di benefico superego, se ne sentiva proprio la mancanza !
Gli italiani non hanno mai abbandonato berlusconi, stai descrivendo un tuo esasperato sogno. Perdere le elezioni dopo cinque anni di governo mediocre con una minoranza di 20 mila voti alla camera e 200 mila voti in più al senato, quando le proiezioni parlavano di percentuali bulgare a favore delle inistre, ti pare un abbandono?
RispondiEliminaForse per molti questo triste motivetto e` piu` adatto al momento.
RispondiEliminaL'esclamazione "Mamma mia!" è una frase idiomatica italiana divenuta oramai internazionale al pari , per es. di "dolce vita".
RispondiEliminaPiù che agli Abba credo, da modesto studioso e ex studente di linguistica, che questa espressione debba la sua diffusione alla commedia musicale omonima di Broadway , la quale da molti anni tiene cartellone in tutto il mondo e che è stata vista fino ad oggi, sembra, da più di 30 milioni di spettatori.
Per passare alla sostanza del problema penso che per noi italiani, compatiti e sbeggggiati oramai in tutto il mondo, ci sia, prima di tutto, da piangere, poi da elaborare il lutto, infine da riprenderci.
Mai rassegnarsi!
anche questo, come il precedente, mi pare un post a "doppio gusto" che a mio parere si può applicare anche ai tempi del prodi bis.
RispondiEliminatwo gustis is meglj che one.
In qualità di gaio difendo gli Abba. La mia categoria li ha riconosciuti come geni indiscussi dalle origini.
RispondiEliminaDa segnalare, citazione colta: in "Priscilla, la regina del deserto" Felicia usava portare al collo, come reliquia, un salino con dentro un pezzetto di cacca degli Abba!
berlusconi quà, berlusconi là, berlusconi al mattino, berlusconi alla sera............., sei proprio ipnotizzata come il topo davanti al serpente.
RispondiEliminapensa che così facendo non fai altro che agevolarlo.......contenta te
Uso le musichine del decennio 68/78 come fossero una macchina del tempo.
RispondiEliminaMi distraggono dalle miserie attuali.
Lo ammetto: degli Abba ci ho l'intera discografia...vuoi che te ne incarti un paio d'etti?
Ammazza quant'erano truzzi!
RispondiEliminaGià, ma la domanda è perché gli italiani amano tanto Berlusconi?
RispondiEliminaLa risposta non credo possa essere perché sono tutti cretini (se non altro per una questione statistica).
etienne64
Forse hai proprio ragione. Darwinismo docet.
RispondiEliminaCiao e buon ponte per il 25 aprile da Maria
RispondiEliminawww.raffem.com/AgnethaFaltskogNew.htm
RispondiEliminaInvece a me gli Abba piacevano moltissimo. E ancora adesso li ascolto con piacere
RispondiEliminaMusicalmente Middle of the road
Mamma mia...
RispondiElimina@ nike
RispondiEliminail senso del post era un po' questo, infatti.
@ adetrax
Anche "Fernando" non era male.
@ arabafenice
se proprio vogliamo applicare l'ottuso bipartisanesimo a tutto...;-)
@ sam
di Agnetha, per la precisione.
@ cittadini liberi e felici
vedremo cosa riuscirà a fare il tuo amato cavaliere. Lo aspettiamo tutti al varco. Tu no, forse. Anche se non farà un cazzo sarai contento lo stesso.
@ dimanga
ma si, non sarà peggio della musica house.
Gli Abba sono considerati decadenti in Italia. Qui sono stati disprezzati, specialmente dai critici musicali (noti per la loro ignoranza in materia).
RispondiEliminaOggi che il mondo li ha rivalutati qui continuiamo (non tutti) a considerarli decadenti. Forse perché siamo diventati un popolo di noiosi, convinti che nei 70 gli unici a portare i pantaloni a zampa d'elefante sono stati i "Cugini di campagna"...
La loro musica continua a vivere e viene citata da infinità di artisti (rigorosamente non italiani!).
Noi abbiamo il governo che ci meritiamo e forse è per questo che qui gli Abba non piacciono: perché gli Abba stanno a Berlusconi come il cioccolato sta alla cacca...
ottuso bipartisanesimo? mi pare solo guardare in faccia la realtà, con lo sforzo di non essere troppo faziosi.
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