Avendo perso la cerimonia inaugurale e praticamente tutte le gare in programma ho voluto rifarmi guardando la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi.
Belli i fuochi indubbiamente e avrei voluto vedere, visto che eravamo in Cina ma nel complesso credo che un gatto attaccato ai maroni sarebbe stato meglio.
In queste occasioni, che si tratti di Pechino, di Los Angeles o di Casalpalocco, ci si deve sorbire le insopportabili pantomime delle bandiere e i discorsi dei vari caporioni dello sport, per non parlare dell'inno olimpico cantato dal solito piccolo coro.
La parte spettacolo, a parte qualche acrobazia ardita su una specie di Torre di Babele metallica, è stata deludente. Stamburamenti, bambini batteristi, rischio di caduta nell'atmosfera da Palio imminente.
Poi è iniziato il Festival di San Pechino o una brutta edizione dell'Eurofestival vecchi tempi, come preferite, con uno stuolo di cantanti che sicuramente sono famosissimi a casa loro ma che a noi non dicono nulla. Tante Liu Pau Sin e JiJi Da Less Yo rigorosamente in versione occidentale.
A proposito di cantanti, è ufficiale: le cinesi non cantano, miagolano. La conferma ci è venuta dal successivo numero delle sette ragazze (un omaggio subliminale alle "sette sorelle" che governano il mondo?) che hanno appunto miagolato una canzone incomprensibile per alcuni interminabili minuti, dedicandola alla luna. Nell'attesa che finissero, la domanda era: dobbiamo per caso votare il vestito più brutto?
Non è mancato il duetto lirico, con un Placido Domingo che ha cercato inutilmente di scaldare con animo caliente una soprano-gatto del luogo vestita giustamente di cristalli di ghiaccio e che dava l'impressione di avere una scopa in culo.
Insufficiente anche il cambio della guardia tra Pechino e Londra, prossima città ad ospitare la menata olimpica. Una parata di luoghi comuni sugli inglesi (mancava solo il té ma la pioggia e gli ombrelli c'erano) con arrivo di autobus rosso a due piani d'ordinanza dal quale sono fuoriusciti una cantante che ci dicono famosa e un residuato rock come Jimmy Page con la missione di sconciare una canzone mito come "Whole Lotta Love". Se la chitarra faceva ancora la sua porca figura la voce della tipa era totalmente inadeguata. Diciamolo, uno schifo. Arridatece Robert Plant.
Sempre dal bus è spuntato un annoiato ma benedicente David Beckham che, suppongo per la modica cifra di qualche miliardo, ha dato un calcio ad un pallone, poi agguantato da un fortunato cinesino che lo avrà subito messo su Ebay.
Altri cantanti, altri balletti ma noia tanta. Resta il dubbio che il collegamento RAI sia stato interrotto proprio quando stava per arrivare il meglio ma non importa. Quasi due ore sono state più che sufficienti. E se Dio vuole anche ste ming di olimpiadi sono finite, va'.
P.S. A proposito di cover e di "Whole Lotta Love". Altra merce Prince, in un vecchio concerto a Las Vegas e alle prese con il classico zeppeliniano. Ciapa ciapa e porta a ca'.
Belli i fuochi indubbiamente e avrei voluto vedere, visto che eravamo in Cina ma nel complesso credo che un gatto attaccato ai maroni sarebbe stato meglio.
In queste occasioni, che si tratti di Pechino, di Los Angeles o di Casalpalocco, ci si deve sorbire le insopportabili pantomime delle bandiere e i discorsi dei vari caporioni dello sport, per non parlare dell'inno olimpico cantato dal solito piccolo coro.
La parte spettacolo, a parte qualche acrobazia ardita su una specie di Torre di Babele metallica, è stata deludente. Stamburamenti, bambini batteristi, rischio di caduta nell'atmosfera da Palio imminente.
Poi è iniziato il Festival di San Pechino o una brutta edizione dell'Eurofestival vecchi tempi, come preferite, con uno stuolo di cantanti che sicuramente sono famosissimi a casa loro ma che a noi non dicono nulla. Tante Liu Pau Sin e JiJi Da Less Yo rigorosamente in versione occidentale.
A proposito di cantanti, è ufficiale: le cinesi non cantano, miagolano. La conferma ci è venuta dal successivo numero delle sette ragazze (un omaggio subliminale alle "sette sorelle" che governano il mondo?) che hanno appunto miagolato una canzone incomprensibile per alcuni interminabili minuti, dedicandola alla luna. Nell'attesa che finissero, la domanda era: dobbiamo per caso votare il vestito più brutto?
Non è mancato il duetto lirico, con un Placido Domingo che ha cercato inutilmente di scaldare con animo caliente una soprano-gatto del luogo vestita giustamente di cristalli di ghiaccio e che dava l'impressione di avere una scopa in culo.
Insufficiente anche il cambio della guardia tra Pechino e Londra, prossima città ad ospitare la menata olimpica. Una parata di luoghi comuni sugli inglesi (mancava solo il té ma la pioggia e gli ombrelli c'erano) con arrivo di autobus rosso a due piani d'ordinanza dal quale sono fuoriusciti una cantante che ci dicono famosa e un residuato rock come Jimmy Page con la missione di sconciare una canzone mito come "Whole Lotta Love". Se la chitarra faceva ancora la sua porca figura la voce della tipa era totalmente inadeguata. Diciamolo, uno schifo. Arridatece Robert Plant.
Sempre dal bus è spuntato un annoiato ma benedicente David Beckham che, suppongo per la modica cifra di qualche miliardo, ha dato un calcio ad un pallone, poi agguantato da un fortunato cinesino che lo avrà subito messo su Ebay.
Altri cantanti, altri balletti ma noia tanta. Resta il dubbio che il collegamento RAI sia stato interrotto proprio quando stava per arrivare il meglio ma non importa. Quasi due ore sono state più che sufficienti. E se Dio vuole anche ste ming di olimpiadi sono finite, va'.
P.S. A proposito di cover e di "Whole Lotta Love". Altra merce Prince, in un vecchio concerto a Las Vegas e alle prese con il classico zeppeliniano. Ciapa ciapa e porta a ca'.
Vorrei segnalare un blog di interesse per il modo in cui tratta certi argomenti :
RispondiEliminahttp://traboccomentale.blogspot.com/
In breve gli atleti non si sono lamentati dell'inquinamento e tutto è andato più o meno come doveva andare; anche i cinesi hanno avuto la loro piccola soddisfazione di ospitare le olimpiadi e forse qualcosa di buono ne avranno ricavato.
RispondiEliminaSe la finissero con l'ossessione del Tibet sarebbe anche meglio, purtroppo continuano a lamentarsi anche se il Dalai Lama incontra Carla Bruni che non mi risulta avere cariche istituzionali.
La cerimonia di apertura era molto più bella
RispondiEliminaDire però che le cantanti cinesi miagolino mi sembra però un po'...provinciale ?
Comunque la cosa davvero di cattivo gusto di questa cerimonia finale era il sindaco di Londra :
una specie di ibrido tra Fonzie e Ritchie, con il bacino del protagonista dei Flinstones...
Ken il rosso sarebbe strato altra cosa...
Ken il rosso grazie a Dio è andato a piantar fagioli, mestiere che conosce benissimo.
RispondiElimina"Aridatece" se scrive co' una ere, sennò è erore!
RispondiEliminaP.s. A li mortè: sei sempre forte.
x Anonimo
RispondiEliminaIl sindaco attuale i fagioli li mangia e si sentono i pesanti effetti....
Le Limpiadi ha me mi piacino tanto.
RispondiEliminaPecato che sono cent'ani che non ne fano più.
Però a ghen tante bele putele ca volan,cantan,tamburan,tromban e len bone a acender el foco.
Ma che brave putele.
La cerimonia di chiusura è stata parecchio lunga e noiosa a parte qualche figura fatta dai 3000 figuranti circensi.
RispondiEliminaPoi il passo della palla a Londra è stato veramente l'apice della rottura di maroni.
Nel complesso però secondo me le olimpiadi sono state un successo per la Cina.
Tutti, fra gli atleti e gli addetti ai media, hanno ammirato la loro organizzazione e la disciplina.
Chi aveva detto che non ci sarebbero stati record per via del clima si è dovuto ricredere.
Nell'insieme si ricorderanno.
La cerimonia d'apertura ha avuto degli ottimi momenti.
RispondiEliminaLe olimpiadi sono state ottime da ogni punto di vista, sia organizzativo sia tecnico.
Secondo me per la Cina sono state un vero successo...
@ anonimo
RispondiEliminalo visiterò senz'altro. (Firmati!)
@ adetrax
non sottovalutare la pelliccetta di Carla Bruni. ;-)
@ pensatoio
miagolano, miagolano, si lasci servire da me. ;-)
@ dimanga
grazie, anche per la corezione!
@ francesca
sinceramente da Londra ci si sarebbe aspettato qualcosina di più.
@ franca
bisogna vedere quanto ci avevano investito e se ne hanno avuto un ritorno.