lunedì 12 gennaio 2009

Laghi di lacrime

Tra qualche giorno lo seppelliranno nel Duomo di Faenza, con tutti gli onori del caso. La notizia mi inquieta e mi rattrista. Penso che non metterò più piede in un luogo dove andrà a riposare (ma ne siamo sicuri? E se per caso esistono un Dio e relativo Inferno?) una persona tanto discussa, sulla quale pende un'accusa nientemeno che di connivenza per crimini contro l'umanità. Non andrò più nello splendido Duomo della mia città se non con estremo fastidio e proprio se costretta. Già l'aver scoperto di aver frequentato le medie nel luogo dove bazzicarono Eichmann e Mengele mi traumatizzò abbastanza, a suo tempo.

Una ventina di anni fa gli diedi perfino la mano. Ero ad un convegno di bioetica qui a Faenza come semplice spettatrice e lui penso mi scambiasse per qualcuna che conosceva perchè venne verso di me e mi salutò con un calorosissimo "Buonasera, signora! Come va?"
Solo tempo dopo lessi cosa si diceva di lui, che avesse avallato i sequestri, le sparizioni, le torture e gli abomini compiuti dai generali argentini con i quali amava giocare a tennis.

Nel 1997 le madri di Plaza de Mayo depositarono una denuncia contro di lui, circostanziata dalle testimonianze di ex torturati, sacerdoti e operatori umanitari. Lo si accusava come minimo di non aver ostacolato l'atroce repressione di almeno 30.000 persone invise alla dittatura fascista.
Gli si attribuisce un discorso nel quale avrebbe di fatto benedetto la guerra sucia:
Il Paese ha un’ideologia tradizionale e quando qualcuno pretende di imporre altre idee diverse ed estranee, la Nazione reagisce come un organismo, con anticorpi che fronteggiano i germi: così nasce la violenza. I soldati adempiono al loro dovere primario di amare Dio e la Patria che si trova in pericolo. Non solo si può parlare di invasione di stranieri, ma anche di invasione di idee che mettono a repentaglio i valori fondamentali. Questo provoca una situazione di emergenza e, in queste circostanze, si può applicare il pensiero di san Tommaso d’Aquino, il quale insegna che in casi del genere l’amore per la Patria si equipara all’amore per Dio”.
Lui si difese sostenendo di non aver saputo, all'epoca, la verità. Strano, per uno che ha sempre occupato posizioni di grande rilievo e importanza strategica nella diplomazia vaticana.
Eppure c'è chi testimonia di averlo visto visitare i luoghi di tortura, non per liberare i prigionieri ma per studiare un modo "cristiano" per conciliare le torture e gli stupri delle prigioniere con la necessità di portare a termine le loro gravidanze. Per dare poi in affidamento i bambini agli stessi assassini delle loro madri. Purchè non andasse sprecata una vita.
Lo scrittore e pacifista cattolico Adolfo Perez Esquivél ha raccontato, in un intervista, che parlando con il cardinale del perchè non fece nulla per salvare i perseguitati lui si schermì: "Che vuole che faccia, non posso fare quello che i vescovi argentini non vogliono fare". Come se l'autorità di un vescovo non fosse inferiore a quella di un Papa eventualmente informato degli atroci crimini in corso nel paese sudamericano.

La denuncia dell'associazione delle Madri di Plaza de Mayo ovviamente cadde nel vuoto, avendo immediatamente il Vaticano brandito l'immunità del cardinale, l'arma infallibile grazie alla quale pedofili, fiancheggiatori di dittature sanguinarie e bancarottieri hanno sempre avuto il cristiano perdono pontificio e la possibilità di sfuggire alla giustizia degli uomini.

Ora che il cardinale Pio Laghi è morto, e non certo per il vezzo che chi muore è sempre una brava persona, la sua reputazione che, per pietà cristiana definiremmo chiacchierata, sta subendo un vero e proprio candeggio mediatico, con cancellazione di tutte le macchie più difficili.

Delle ombre di quando era nunzio in Argentina, dal 1974 al 1980, non ne parlano il Resto del Carlino, il Corriere e la Reuters, per il quale il cardinale Laghi diventa addirittura un"inviato di pace del Papa". L'esperienza argentina scompare, desaparecida.
La Repubblica si arrampica sugli specchi: "dal '76 all' '80 nunzio in Argentina (dove i suoi tentativi di mitigare la durezza della dittatura militare furono criticati fino all'accusa di connivenza con i sanguinari generali)".
La Stampa aggiunge il prelavaggio: giocava si a tennis ma con Bush padre. Spariscono invece le voléé e i serve and volley con il generale Massera, il criminale.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel messaggio di cordoglio, rende omaggio "alla sua passione per le grandi questioni internazionali". E nel centrodestra manca poco che lo vogliano santo subito.

Solo l'Unità e l'informazione alternativa raccontano i retroscena del soggiorno argentino del nunzio Laghi, già documentati in passato da decine di pubblicazioni su una delle pagine più buie del secolo appena trascorso. A chi conosce la storia del Sudamerica torturato dagli interessi delle multinazionali e dagli sgherri addestratati alla Escola de las Americas, il cardinale è sempre stato un personaggio di primo piano.
Le connivenze del Vaticano con le dittature fasciste non sono del resto una novità. Tutti ricordiamo la visita affettuosa di Karol Wojtyla al boia Pinochet e la durezza con la quale il Papa polacco ignorò le lacrime di Monsignor Romero, vescovo venuto in Vaticano in cerca di conforto ed aiuto per il suo popolo, invitato a non ribellarsi contro il regime di El Salvador e quindi martire assassinato da uno squadrone della morte, sull'altare.

Forse solo il Dio che Pio Laghi diceva di rappresentare in terra potrebbe conoscere la verità sul suo operato. Di fatto, la giustizia degli uomini è rimasta a bocca asciutta, essendocisi avvalsi del privilegio dei potenti di evitare il giudizio.
Ho l'impressione che la verità sarà sepolta e sigillata assieme al cadavere e, assieme a loro, anche la sete di giustizia di trentamila anime.



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17 commenti:

  1. Brava Lame!
    Almeno c'è qualcuna che non dimentica...
    La 'memoria storica' è un privilegio, tenuto in vita da pochi (ormai): io ricordo anche l'11 settembre 1973 (avevo 12 anni) e forse da quella data (ora dimenticata dai più e sostituita con l'altrettanto tragico 11/9/2001) nacque la nuova dittatura di Stato... globalizzata.
    Notte
    Luciano Bubbola

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  2. @ anonimo ma neanche tanto
    hai finito? Stai meglio, ora? Su, da bravo, vai. Passi lunghi e ben distesi.

    Siete tutti pregati di non rispondere a 'sto scemo.

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  3. @ Luciano
    io avevo un anno di più.
    Sono anni che non si dimenticano per chi ha cuore.
    Notte anche a te. Ciao!

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  4. Arriverà la Storia, con i suoi grandi passi, con le sue grandi visioni.
    E saprà giudicare con giustizia e con durezza.
    O forse dimenticherà tutto.
    D'altra parte gli esseri umani sono importanti come i topi. E questo perché altri esseri umani li trattano da topi.
    E quello che è importante non è il giudizio del 2100, ma il giudizio del 2008. Perché ogni giudizio futuro nasce oggi, qui.
    Certe notizie angosciano solo...

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  5. Anonimo00:11

    Brava Lame,complimenti!
    Ce ne volessero di giornaliste come te...ciao;-)

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  6. sei sempre brava, davvero
    un caro saluto

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  7. Beh, Dio (il suo) vede e provvede. In mancanza di una migliore giustizia.

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  8. Rinfrescare sempre la memoria,
    da appassionato di calcio ricordo lo schifo del mondiale del 1978, fatto vincere all'Argentina, dell'ignavia degli arbitri, di Licio Gelli in tribuna nella finale dietro a Videla, di alcuni teppisti travestiti da calciatori nella squadra di casa, dei commenti deliranti dei giornali di allora che volevano i militari per le strade in italia per l'ordine pubblico(ci siamo arrivati con 30 anni di ritardo), e degli unici due calciatori che si rifiutarono di parteciparvi per non stringere la mano a degli assassini: Breitner della Germania e Cruijff dell'Olanda.

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  9. O.T.
    date un'occhiata a questo sito:
    http://stoptheism.com/Default.asp?M=21
    Vittorio Arrigoni è stato indicato come target per l'esercito israeliano.
    Questa la mail da inviare al consolato d'Israele
    consolato.telaviv@esteri.it

    Gentile sig. Console presso il Consolato di Tel Aviv, la presente (già
    inviata alla dott.ssa Ermellin della DGIT del MAE) per rendervi noto che in
    sito vicino all'esercito israeliano (http://stoptheism.com/) si incita
    l'IDF a rendere il connazionale Vittorio Arrigoni un target. Vittorio
    Arrigoni si trova attualmente come volontario all'interno della Striscia di
    Gaza. Come chiesto alla dott.ssa Ermellin chiediamo che vengano fatti i
    passi necessari presso le autorità israeliane affinché si accerti chi
    sono gli amministratori del suddetto sito e si perseguiscano. Si chiede
    anche di diffidare preventivamente le autorità israeliane a compiere atti
    illegittimi verso Vittorio Arrigoni specificando che non verranno tollerati
    "incidenti" di sorta.
    In attesa di un cortese riscontro vi auguro buon lavoro

    Se non sei filosionista sei un militante di hamas.

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  10. Anonimo09:54

    Ho letto di lui assieme al caso di Monsignor Romero interessandomi all'America latina.
    Le Madri di Mayo non si sono arrese ma non purtroppo non spetta a loro nemmeno un minimo di giustizia.
    Devo dire che quando Giovanni Paolo II ha inacontrato Pinochet con il tappeto rosso e tutti gli onori del caso mi sono sentita rabbrividire per dirla "religiosamente".
    E pure lui è morto a più di 90 anni..resta solo la giustizia divina per chi ci crede.
    L'atteggiamento della Chiesa è talmente raccapricciante...
    Mi fa' piacere che c'è qualcun'altro che ricorda l'11 settembre 1973.

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  11. Per un periodo abbiamo sperato che Napolitano si svegliasse dal suo sonno. Sarebbe stato meglio se avesse continuato a dormire.
    E' proprio vero che al peggio non c'è mai fine...

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  12. Cara Franca,
    l'ipocrisia dei politici (di destra e di sinistra) e le ferree regole della 'Ragion di Stato' non conoscono né il decoro, né il dovuto silenzio pudico... purtroppo!
    Luciano Bubbola

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  13. Anonimo19:20

    Sbagli Lame, la verità non è sepolta la verità è qui lampante e finchè ci sarà una madre de plaza de mayo sarà viva e si tramanderà ai figli. E quando, perchè lo faranno, vorranno proporlo santo tornerà più forte che mai la verità.
    Lui è sepolto non le sue colpe che restano scolpite.
    prim

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  14. Anonimo19:48

    Napolitano crede di essere il Papa.
    Scrive sempre discorsi ecumenici

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  15. Ma noooo,
    Ma che tristezza.
    C'è da gioire, da andarci in chiesa.
    Con uno spritz, o una coppettina di champagne, e brindare felici e sereni, che al mondo ora, c'è un pedofilo bastardo di meno e i bimbi di tutto il mondo possono dormire più sereni, speranzosi che ne schiattino altri e non si sa mai che magari schiatta anche la grande nasella!!.
    E poi brindo doppo che se c'è un dio e se questo dio lo ha preso in paradiso brindo doppio, che all'inferno almeno non lo incontrerò!

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  16. Anonimo23:12

    Ha da scoppiargli la cassa.

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  17. Anonimo22:28

    O forse il prelato quei carceri li frequentava per torturare egli stesso.

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