lunedì 7 ottobre 2013

L'asimmetria del tradimento


La parola a più alta frequenza nei prossimi anni sarà tradimento. Se un giorno vi sarà l'auspicato maxiprocesso di Norimberga v. 2.0 gli scranni degli imputati saranno riempiti da una bella razza assortita di politici, economisti, banchieri e i loro emissari, sorprofessori, vecchi tromboni e tamburini della Eurojugend, galoppini, ex-calciatori, sicari prezzolati, esecutori materiali e pali, collaborazionisti e reggitori di moccolo, tutti accomunati dal medesimo capo di imputazione: alto tradimento. Sarà un fenomeno continentale ma la delegazione italiana sarà folta e di altissimo livello. Praticamente il gotha della prima e seconda repubblica. E posso sbilanciarmi dicendo che la maggioranza del gruppone sarà rappresentata da elementi della cosiddetta Sinistra*. Di governo e di finta opposizione, di alleanza per opportunismo e di quella composta da coloro che hanno le visioni e danno i numeri, gli assistiti insomma.

Si parlerà apertamente di tradimento quando gli italiani si accorgeranno di ciò che significherà l'applicazione pratica del Fiscal Compact che impone il pareggio di bilancio in Costituzione, ovvero l'ergastolo dell'austerità e il divieto di applicare politiche espansive in economia. Una follia peggiore del Trattato di Versailles.
La pistola fumante del tradimento da parte di coloro che, invece di difenderlo, hanno venduto il proprio paese ad interessi stranieri molto ben identificabili e a poteri sovranazionali ostili.
Perché sia chiaro agli atti dei futuri rendiconti di giustizia umana e divina, ricordiamo come si sono comportati i maggiori schieramenti politici al momento della ratifica alla Camera del Fiscal Compact.
La Lega ha votato contro. Il PDL ha contato cinque contrari e 43 astenuti ed è il partito che si è maggiormente spaccato sulla decisione. L'Italia dei Valori si è astenuta. Il partito di Fini ha votato a favore tranne un astenuto. A favore senza contrari o astenuti l'Unione di Centro e il PD.

fonte
Non c'è da meravigliarsi. Vedete, qualsiasi cosa l'Europa metta loro davanti, fosse anche la condanna a morte dei loro connazionali, i piddini la firmano perché, da bravi e solerti apprendisti hanno paura di sembrare ancora troppo inesperti e di non venire assunti dopo il periodo di prova, di non passare l'iniziazione.
Se oggi i sondaggi li danno al 32% delle intenzioni di voto, non è perché gli italiani siano diventati improvvisamente di sinistra ma perché il PD si sta spostando sempre più a destra. Una destra antisociale, elitista e smaccatamente reazionaria, pur se paludata da un vomitevole buonismo di facciata agito sul palcoscenico da appositi figuranti pitturati di rosso.
Questa merda non è neppure giusto chiamarla destra, chiamiamola con il suo nome: Reazione.

La galassia di centrodestra, da parte sua, non ha ancora capito il problema rappresentato dalla degenerazione neoplastica del concetto di Europa. Non riesce a mettere a fuoco la necessità di liberarsi dal vincolo dell'euro, se non addirittura da quello della stessa Unione Europea. Forse perché è stata per troppo tempo "rappresentata, stuprata, corrotta da una persona che, da venti anni, pensa solo ai cazzi suoi", come osservava amaramente qualche giorno fa Filippo Rossi.
Purtuttavia, al suo interno, oltre alla Lega, contiene molte più voci critiche, rappresentate da chi ha votato contro (come Guido Crosetto) o si è astenuto (non ci crederete ma tra questi vi è la tanto vituperata Michaela Biancofiore); più dissidenti di quanti ve ne siano obiettivamente nel centrosinistra. Ecco l'asimmetria.
Lo stesso discorso di inadeguatezza si può fare per il M5S (entrato in Parlamento successivamente alla ratifica del trattato) che, a parte proporre un improbabile referendum, non si decide a sposare la battaglia del ripristino della sovranità monetaria, percepita anche dal movimento ancora come troppo "di destra", visto che è nei programmi, ad esempio, di Forza Nuova.

Mi sembra ovvio che, in questo momento, occorrerebbe azzerare tutte le aggettivazioni politico-ideologiche ed unirsi nella soluzione del problema, senza pregiudizi ideologici a fare da zavorra, con tutti coloro che vogliono starci.

Tornando alla ex sinistra ora Reazione a vocazione ultraliberista, che propugna dei fatti la disparità sociale, la fine del welfare e il primato assoluto del profitto attraverso la dottrina dello shock versione europea: la auspica ma senza avere il coraggio di ammetterlo, come fanno invece i reazionari a viso aperto, ed è perfettamente rappresenta dai commensali che si sono radunati attorno ad un tavolo a cena venerdì 20 settembre: Mario Draghi, GRNP, Enrico Letta e Eugenio Scalfari a casa di quest'ultimo, come raccontavano Dagospia e il Fatto qualche giorno fa. A discutere ancora una volta delle intemperanze di Berlusconi e delle ultime strategie per portare avanti l'agenda mortale europea, immaginiamo.
O magari, ancor peggio, a studiare come tergiversare in attesa di un improbabile arrivo della Cavalleria che invalidi il Fiscal Compact ed altri trattati capestro salvando loro la faccia.

Sono convinta infatti che, tolta una certa percentuale di gente in cattiva fede che si è venduta l'anima per il solito vecchio sterco del demonio, la maggioranza di questa sinistra cialtrona = Reazione abbia approvato il Fiscal Compact senza avere la minima idea delle sue conseguenze, senza nemmeno leggerne il testo, ossia per ignoranza, insipienza e idiozia tintura madre. L'hanno approvato per ordine di scuderia, perché l'ha detto il Partito e il Segretario, poi qualcuno tra più scafati avrà detto: "Si, è una cosa forte, impossibile da realizzare e da criminali. Favorirà solo i più forti ma vedrete che tanto non sarà mai applicato perché qualcosa accadrà nel frattempo. Ci pareremo il culo anche stavolta."

E se stavolta non fosse così?


* Utilizzo i termini sinistra e destra, centrosinistra e centrodestra per comodità ma bisogna tenere presente che lo scontro attuale e ancora più quello del futuro è da considerarsi tra le idee di Progresso e Reazione.

13 commenti:

  1. Questi sono gli ultimi "front-man" del PD:

    Mario Adinolfi (il blogger)
    Laura Puppato (la donna)
    Ivan Scalfarotto (l' omossesuale)
    Debora Serracchiani (la donna/ggiovane)
    Matteo Renzi (il ggggiovane "in gamba")

    Io credo che la politica italiana, ma che dico, mondiale, non abbia mai visto calcare le scene di nullità di tale assolutezza. Non è un caso...

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  2. Anonimo00:25

    Ti sei dimenticata di citare l'informazione tutta. Anche da quelle parti si richiederà una bella sfoltita.

    Teresa

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    1. Quella è rappresentata dai tamburini della Eurojugend.

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  3. Nel frattempo Marine arriva al 40,4%alle elezioni locali di Brignoles regione di Marsiglia. E se fosse davvero lei a far implodere tutto?

    "Il partito di Marine Le Pen è arrivato in testa al primo turnodelle elezioni locali di Brignoles, nella regione di Marsiglia. Una vittoria massiccia che elimina la gauche e lascia indietro il partito di Sarkozy. Il candidato del Front national, Laurent Lopez, infatti, ha ottenuto il 40,4 dei voti davanti alla candidata dell’Ump, Catherine Delzers (20,8%). I due candidati di sinistra sono stati eliminati subito".





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  4. ...sempre brava,insuperabile.

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  5. Nell'elenco ci infilerei anche cananti attori e saltimbanchi, primi della lista:
    1)Francesco De Gregori alcuni stralci dell'intervista al Corriere della Sera
    http://www.corriere.it/politica/13_luglio_31/de-gregori-non-voto-piu-cazzullo_ae273fd8-f9a2-11e2-b6e7-d24d1d92eac2.shtml
    Cos'ha votato alle ultime elezioni?
    «Monti alla Camera e Bersani al Senato. Mi pareva che Monti avesse governato in modo consapevole in un momento difficile. Sono contento di com'è andata? No. Oggi non so cosa farei. Probabilmente non voterei. Con questo sistema, tanto vale scegliere i parlamentari sull'elenco del telefono».
    Ad un certo punto si chiede cos'è oggi la sinistra italiana e si da questa risposta:
    «È un arco cangiante che va dall'idolatria per le piste ciclabili a un sindacalismo vecchio stampo, novecentesco, a tratti incompatibile con la modernità. Che agita in continuazione i feticci del "politicamente corretto", una moda americana di trent'anni fa, e della "Costituzione più bella del mondo". Che si commuove per lo slow food e poi magari, "en passant", strizza l'occhio ai No Tav per provare a fare scouting con i grillini. Tutto questo non è facile da capire, almeno per me»
    Il giornalista gli chiede cosa ne pensa di Letta e dopo aver detto che non riesce a leggere i giornali risponde così:
    Comunque nutro un certo rispetto per il lavoro non facile di Letta e di Alfano. Sono stufo del fatto che, appena si cerca un accordo su una riforma, subito da sinistra si gridi all'"inciucio", al tradimento. Basta con queste sciocchezze. Basta con l'ansia di non avere nemici a sinistra; io ho sempre avuto nemici a sinistra, e non me ne sono mai occupato. Ho votato Pci quando era comunista anche Napolitano. Ma viene il momento in cui la realtà cambia le cose, bisogna distaccarsi da alcune vecchie certezze, lasciare la ciambella di salvataggio ed essere liberi di nuotare, non abbandonando per questo la tua terra d'origine. Non ce la faccio più a sentir recitare la solita solfa "Dì qualcosa di sinistra". Era la bellissima battuta di un vecchio film, non può diventare l'unica bandiera delle anime belle di oggi. Proviamo piuttosto a dire qualcosa di sensato, di importante, di nuovo. Magari scopriremo che è anche di sinistra».
    2)Luciana Littizzetto
    In una intervista rilasciata ad Alessandra Menzani per A
    http://www.leiweb.it/a/2013/luciana-littizzetto-401266177039_2.shtml
    Si parla di tasse. «E di soldi, di spread. Sono temi importanti, per carità, mandano o meno in rovina un Paese, ma manca l'attenzione alle persone. Alla vita».
    Ha votato alle primarie? «No. Renzi e Bersani sono entrambi di valore. Renzi rappresenta il futuro, Bersani la tradizione, uno che pesa, che ragiona»
    Di Monti cosa pensa? «È stato una presenza importante. Ha fatto anche bene. Ora è cambiato. Tutti cambiano in guerra».

    A seguire tanti altri che parlano con il copiaincolla ma del resto si sentono grandi artisti ma sono solo dei poveri buffoni, presuntuosi e saccenti. Se ci penso mi verrebbe voglia di buttare a mare tutti i cd e i video che circolano a casa mia. TRADITORI

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    1. Fiore, capisco l'amarezza ma hai dato risalto all'altra faccia ben sintetizzata col "sieteniente!. Non sono affatto dei traditori, sono quello che sono sempre stati. Uno la brutta copia di Dylan che anche quando ne ha azzeccata qualcuna suonava falsa e opportunista come le sue ultime dichiarazioni. L'altra, segno zodiacale "sgorbio" (più di dentro che di fuori), ha trovato l'America in Italia a causa di un livello di abiezione del gusto massificato mai così spinto. Il popolo gonzo piddino, caduto nell'odio ottuso di B. per l'uso paraculo che ne ha fatto il PD come bau bau acchiappavoti, hanno fatto il resto. Del primo forse rimarrà, per gli inguaribili nostalgici (ne ho in famiglia), qualche discreta canzoncina ipocritamente piagnona; della seconda una striscia di bava maleodorante che non lascerà traccia.

      Quindi non te la prendere, non ne vale assolutamente la pena. Ben altre menti nella storia si sono poi rivelate umanamente delle miserabili persone. Consiglio di risparmiare le energie psichiche per più impegnative pene a cui fare fronte prossimamente. Ce ne sarà tanto bisogno.

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  6. Cara amica Lameduck,

    quando ascolto i nostri politicanti (destra o sinistra non fa differenza) che parlano dell'Europa e dell'euro non riesco a capire se sono cretini o in mala fede.

    Ieri durante la trasmissione Piazza Pulita Franceschini ha detto che semza l'euro l'Italia sarebbe finita.

    Bisognerebbe che qualcuno mostrasse al Franceschini in che stato è l'Italia del suo amato euro. Se facesse un giro fuori dal Palazzo vedrebbe solo fabbriche chiuse o che stanno fallendo. Quando poi si farà il Fiscal Compact finiremmo tutti sui barconi sperando che qualche stato africano ci prenda a pulire i cessi.

    Ciao Davide

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    1. Sinceramente, malafede o buonafede, giunti a questo punto non ci deve interessare... qui bisogna fare il processo al risultato e non alle intenzione. E poi diciamocelo, se sono in malafede è vergognoso, se in buonafede è anche peggio perché vuole dire che siamo governati da degli stupidi. E come diceva Cipolla lo stupido è il tipo di persona più pericolosa in assoluto.

      http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_M._Cipolla#Le_leggi_fondamentali_della_stupidit.C3.A0_umana

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  7. Qualcuno la chiama Neurimberga...

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  8. Non dare tregua ai demosinistri traditori del popolo italiano e chiudergli tutti gli spazi è lo stile che preferisco e tu da tempo lo stai facendo egregiamente. Ennesimo post eccellente con il quale concordo in toto.


    Per i duri di cervice, e come rafforzativo del post, mi permetto di aggiungere una famosa DENUNCIA ad hoc presentata dall'Avv. Paola Musu il 2/04/2012 e in seguito da altri cittadini (Barnard ci si è tuffato per mera ambizione personale e non fa testo...).

    I reati che si ravvisano sono i seguenti:

    241 c.p. attentato contro l’integrità, l’indipendenza o l’unità dello Stato;
    270 c.p. associazioni sovversive;
    283 c.p. attentato contro la Costituzione dello Stato;
    287 c.p. usurpazione di potere politico;
    289 c.p. attentato contro gli organi costituzionali;
    294 c.p. attentato contro i diritti politici del cittadino;
    304 c.p. cospirazione politica mediante accordo;
    305 c.p. cospirazione politica mediante associazione.


    Inoltre nel 2005 (!) Marco Della Luna nel suo libro €uroSchiavi (pietra miliare, a seguire tutto il resto...) aveva formulato:

    "...una denuncia penale per crimini di assoggettamento dell’Italia al potere straniero ed eversione della Costituzione mediante la cessione a privati e a potenze esterne (BCE) della sovranità monetaria. Indicavo come autori dei fatti i vertici politici e le autorità monetarie. Ipotizzavo i reati di cui agli art. 241, 283 e 416 bis (associazione mafiosa). Tra l’altro, scrivevo:
    «Attentato all’indipendenza dello Stato (art. 241 CP): [I]. Chiunque commette un fatto diretto a sottoporre il territorio dello Stato o una parte di esso alla sovranità di uno Stato straniero, ovvero a menomare l’indipendenza dello Stato, è punito con l’ergastolo."


    QUI il commento alla denuncia dell'Avv. Musu da parte di Marco della Luna e le correzioni che ritiene necessarie per aggirare la legge del 2006 con la quale "...le istituzioni reagirono prontamente, e si misero al sicuro, con una legge che ha sanato il loro operato passato e futuro. Così l’opera di eversione costituzionale e di sottoposizione dell’Italia a poteri esterni è potuta progredire."

    Ovviamente quanto sopra è pura accademia visto che le denunce di questo tenore credo abbiano intrapreso l'iter di diventare utili rotoli multivelo.

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  9. alessandro16:48

    sarebbe interessante trovare la fonte con tutti i nomi di coloro che hanno votato il fiscal compact oppure di tutti gli astenuti e contrari, giusto "per non dimenticare" nel caso di un nuovo processo di Neurimberga! Tra l'altro per capire la bontà di un provvedimento basta vedere in quale lingua è coniato: tutte le peggiori porcate hanno sempre nomi inglesi: fiscal compact, spending review, service tax, ecc. giusto per evitare che la gente ne comprenda una cippa! inoltre un termine inglese non evoca le associazioni di idee che potrebbe invece richiamare il nome per esteso in lingua italiana, come per esempio patto di bilancio europeo, revisione della spesa e tassa sui servizi locali. E' come dire COMINTERN anzichè Internazionale Comunista: immaginiamo quante associazioni di idee stimola la parola Comunista. Sottrarre il numero dei vocaboli o definirli con inglesismi o termini sintetici è una bella tecnica da paraculi per eliminare le sfumature di pensiero.

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    1. La fonte c'è. Basta cliccare sotto all'immagine su "fonte". ;-)

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