In questi giorni mi è tornata alla mente la vicenda della nave Vlora che l'otto agosto del 1991 giunse al porto di Bari carica di quasi ventimila immigrati albanesi (che oggi, secondo il logos del ripopolamento verrebbero definiti semplicemente "migranti", non più con l'aggettivazione indicante la nazionalità di provenienza ma con quella neutra, sovranazionale, globalizzante e ad alta carica simbolica di "profughi" e "disperati").
Mi sono ricordata, ripensando a quei tempi, dell'atteggiamento per nulla passivo del governo di allora che, per la cronaca, aveva come presidente del consiglio un certo Andreotti, mentre al Quirinale c'era tale Kossiga con la kappa.
Quello sbarco di clandestini - a tutt'oggi il più grande mai avvenuto in Italia ed apice della "campagna" migratoria degli anni tra il 1990 e il 1992, fu definito allora da alcuni un vero e proprio ricatto ai danni dell'Italia, si disse organizzato dalle autorità albanesi e dalle mafie, svuotando le carceri e approntando una vera e propria bomba umana formata da quasi tutti maschi senza lacci delle scarpe e cinture.
Questo tipo di versione dei fatti è ormai però introvabile, almeno ad una ricerca sommaria sul motore di ricerca monopolista, perché è preponderante la melassa della retorica cattoonunista che vuole il fenomeno migratorio positivo per definizione e ovviamente insindacabile, pena l'apposizione della lettera scarlatta del razzismo e della disumanità sui reprobi ancora attaccati alla primitiva difesa del territorio.
Una cronistoria depilata e un po' meno emotiva e propagandistica dei fatti di quell'agosto la si può però trovare grazie alla preziosa Cronologia della Storia d'Italia dell'Archivio Cipriani, uno degli strumenti più interessanti di controinformazione, dove si possono fare anche ricerche per argomento e per data a partire dal 1943 fino al 2011.
Cito dunque dalla fonte citata:
Mi sono ricordata, ripensando a quei tempi, dell'atteggiamento per nulla passivo del governo di allora che, per la cronaca, aveva come presidente del consiglio un certo Andreotti, mentre al Quirinale c'era tale Kossiga con la kappa.
Quello sbarco di clandestini - a tutt'oggi il più grande mai avvenuto in Italia ed apice della "campagna" migratoria degli anni tra il 1990 e il 1992, fu definito allora da alcuni un vero e proprio ricatto ai danni dell'Italia, si disse organizzato dalle autorità albanesi e dalle mafie, svuotando le carceri e approntando una vera e propria bomba umana formata da quasi tutti maschi senza lacci delle scarpe e cinture.
Questo tipo di versione dei fatti è ormai però introvabile, almeno ad una ricerca sommaria sul motore di ricerca monopolista, perché è preponderante la melassa della retorica cattoonunista che vuole il fenomeno migratorio positivo per definizione e ovviamente insindacabile, pena l'apposizione della lettera scarlatta del razzismo e della disumanità sui reprobi ancora attaccati alla primitiva difesa del territorio.
Una cronistoria depilata e un po' meno emotiva e propagandistica dei fatti di quell'agosto la si può però trovare grazie alla preziosa Cronologia della Storia d'Italia dell'Archivio Cipriani, uno degli strumenti più interessanti di controinformazione, dove si possono fare anche ricerche per argomento e per data a partire dal 1943 fino al 2011.
Cito dunque dalla fonte citata:
8 agosto 1991 - A Bari, sbarcano 17 mila profughi albanesi.
10 agosto - A Tirana (Albania), il governo albanese accetta il sostegno militare italiano per il controllo dei propri porti così da evitare ulteriori esodi di massa; il rimpatrio immediato dei profughi e l’erogazione da parte italiana di 90 miliardi per aiuti di emergenza.
Nell’articolo intitolato "Controesodo tra lacrime e insulti", il quotidiano "Il Corriere della sera" scrive: "Parte la prima nave, la ‘Tiziano’, con 610 profughi e 140 carabinieri. A mani alzate, gli esuli entrano dal portellone posteriore. C’è chi stramaledice il Paese che non ha voluto accoglierlo, chi piange..."
12 agosto - L’Italia concede asilo politico a circa 500 soldati albanesi disertori. A Bari, agli albanesi rinchiusi nello stadio, le autorità italiane offrono un paio di jeans, una maglietta, sigarette Ms e 50 mila lire, purché accettino di essere rimpatriati senza opporre resistenza.
Enzo Biagi, sul quotidiano "Il Corriere della sera", nell’articolo intitolato "Niente spaghetti", scrive: "E’ svanito il sogno degli albanesi, ma anche quello degli italiani. La quinta potenza industriale del mondo non è in grado, in tre giorni, di distribuire diecimila tazze di caffelatte...quei sacchetti di plastica gonfi d’acqua buttati agli assetati, quei panini lanciati dai soldati sulla folla tumultuante, ricordavano lo zoo".
13-14 agosto - A Tirana (Albania), giungono in visita ufficiale il presidente della repubblica Francesco Cossiga, e il ministro degli Esteri, Gianni De Michelis.
1.500 profughi albanesi che rifiutano il rimpatrio, sono smistati nei centri di assistenza con la garanzia che potranno restare in Italia.
26 agosto - E’ firmato il memorandum d’intesa italo - albanese per l’avvio della ‘operazione Pellicano’, la dislocazione di 700 militari italiani al comando del generale Antonio Quintana in Albania, con il compito di evitare esodi, gestire gli aiuti umanitari, distribuire generi alimentari e assicurare la cooperazione tecnica.
16 settembre - A Trieste, parte la nave militare ‘Golfo del sole’- attraccherà a Durazzo due giorni dopo- con a bordo 500 uomini per l’avvio dell’operazione Pellicano destinata a concludersi, dopo vari rinvii, il 2 dicembre 1993.
23 settembre Da questa data, 800 soldati italiani presidiano i porti albanesi per impedire sbarchi in Italia. (fonte)
E' incredibile quanto sia cambiato il mondo da allora. Un governo che attua addirittura dei rimpatri forzati e senza terze cariche che invochino lo stile di vita del migrante per i propri concittadini. Per non parlare di uno come Gianfranco Fini (ora in fase di scongelamento nei talk-show) che, il 30 agosto, ribadiva la richiesta di reintrodurre la pena capitale in Italia: "Basta con il garantismo, basta con questa larva di Stato impotente, basta con la legge che premia i delinquenti e abbandona i cittadini onesti; pena di morte per i mafiosi". E chi lo riconosce più ora?
Il 1991 del resto fu un anno molto particolare. Fu l'anno del colpo di stato di Boris Eltsin contro Gorbaciov e della nascita della CSI nata dalla dissoluzione dell'URSS. Iniziò la guerra civile nella repubblica jugoslava e a dicembre fu raggiunto l'accordo sul Trattato di Maastricht. Un anno prima era stato compiuto l'Anschluss della RDT a coronamento della riunificazione tedesca e alla Casa Bianca dimorava George Bush sr., il padre di tutti gli Underwood. Un bell'annus horribilis, non c'è che dire. Senza contare che l'anno dopo, celebrato in questi giorni da un'orrida fiction, sarebbe scoppiato il bubbone di Tangentopoli che ci avrebbe consegnato nelle mani del cavaliere di Arcore e del serpentone metamorfico in perenne finta contesa tra di loro. Dieci anni dopo saremmo infine entrati nel tunnel dell'euro.
Riavvolgendo il nastro della cronaca degli anni novanta, in riferimento al fenomeno della migrazione, si rimane basiti dal diverso, rispetto ad oggi, atteggiamento delle autorità e dei politici di entrambi gli schieramenti. Cito, sempre dalla Cronologia dell'Archivio Cipriani, alcune chicche assolute:
30 maggio 1994 - "A Torino, il presidente della circoscrizione San Salvario - quartiere di forte immigrazione - Edoardo Garrone del Pds (una delle tante mutazioni del serpentone metamorfico PCI-PDS-DS-PD, ndr) diffonde un questionario che invita alla delazione anonima circa occupazioni abusive e "situazioni di illegalità presenti nei condomini."maggio 1996 - "A Roma, il sindaco Francesco Rutelli lancia una campagna contro i lavavetri e le zingare che leggono la mano ai passanti. Quanto a queste, dichiara: "Non si può tirare in ballo l’emarginazione sociale, non c’entra nulla! E’ una realtà incivile che non deve continuare" e, aggiunge, "non c’è niente di pittoresco…Basta con queste fattucchiere!" Per i lavavetri, "mi sono rivolto alle organizzazioni sindacali e alle rappresentanze degli stranieri in Italia per regolamentare questo servizio. Chi vorrà continuare a fare questo lavoro potrà farlo solo con un ‘tesserino di cortesia "10 gennaio 1997 - "A Roma, annunciando un nuovo disegno di legge governativo per contenere l’immigrazione, il ministro degli Interni Giorgio Napolitano contesta le cifre fornite dall’inglese "Economist" (secondo cui dalle frontiere italiane, definite "colabrodo", passerebbero centinaia di migliaia di persone) affermando che sono "del tutto arbitrarie, fatte apposta per screditare i nostri controlli. ..Una cosa deve essere chiara, noi non siamo quel paese dalle lunghe coste e dalle facili accoglienze che alcuni vogliono far credere".(fonte)
Ecco, leggendo queste affermazioni si prova lo stesso stato d'animo di coloro che si domandano da sempre cosa causò veramente l'estinzione dei grandi dinosauri. Quale fu l'evento catalizzatore e catastrofico che provocò un totale ribaltamento del punto di vista di questi personaggi. Perché è innegabile che è clamoroso sentire politici disinistra e dichesinistra parlare come un Salvini qualsiasi.
L'evento, o la catena di eventi che avrebbe portato alla femminea passività degli attuali nostri governanti ed alla loro conversione al Culto del Migrante dev'essere comunque iniziata attorno al famigerato anno 2000, quando un altro Bush, con l'aiuto del prossimo presidente degli Stati Uniti, nonché suo fratello, si fottè le elezioni e pose le basi per un bel quindicennio di guerre mediorientali alla conquista del petrolio, annunciate dal proclama PNAC dei neocon e inaugurate dal grande botto dell'undici settembre 2001.
La grande avanzata della globalizzazione e della finanza unleashed necessitava di un ampio rimescolamento di popoli, all'insegna dell'allargamento della forbice tra ricchi e poveri, che l'impoverimento generalizzato nato dal ritorno allo sfruttamento ed alla cancellazione progressiva del welfare attraverso le politiche neoliberiste avrebbero reso finalmente possibile.
5 gennaio 2000 - A New York, in sede Onu, è presentato il rapporto "Migrazione di ricambio: una soluzione all’invecchiamento delle popolazioni?", secondo il quale l’Europa, per mantenere l’attuale equilibrio tra popolazione attiva e passiva, dovrebbe accogliere 159 milioni di lavoratori stranieri da oggi al 2025. L’Italia abbisognerebbe di 300.000 nuovi immigrati all’anno per i prossimi 25 anni.
8 novembre 2000 - La sezione italiana dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati raccomanda al governo italiano di non introdurre il reato di "immigrazione clandestina", che finirebbe per colpire anche gli aventi diritto all’asilo politico.(fonte)
Vi ricordate chi, dal 1998 al 2012 ha lavorato per l'UNHCR,? E' facile, dai.
Gli sbarchi di immigrati in Italia, fra il 2004 e il 2005, sarebbero passati da 13.000 a 23.000. Negli ultimi 45 giorni del 2005 il numero degli immigrati annegati nel Mediterraneo fu calcolato tra 1200 e 1700, secondo dati ufficiali. Sarebbero morti annegati, in 10 anni, 20.000 immigrati, diretti prevalentemente verso le coste italiane e spagnole.
Nel 2005 la corte europea dei diritti dell'uomo e il Parlamento europeo condannano l'Italia per le politiche repressive dell'immigrazione clandestina e condanna le espulsioni di massa.
2009 - Il commissario Ue Jacques Barrot invita gli stati membri ad attenersi ai principi europei sulle politiche verso l’immigrazione soffermandosi sul diritto di asilo e sul diritto alla vita, con riferimento ai respingimenti in mare, ritenuti inaccettabili. Invita particolarmente l’Italia a fornire spiegazioni sui respingimenti verso la Libia. (fonte)
Per riassumere. Di fronte al fenomeno della migrazione verso l'Europa di popolazioni provenienti dal Terzo Mondo, nel recente passato destra e sinistra hanno condiviso un atteggiamento che non disdegnava l'uso della dissuasione e della repressione. Lo dimostrano le leggi Turco-Napolitano di centrosinistra e Bossi-Fini di centrodestra. Un atteggiamento normalmente tenuto dalla stragrande maggioranza dei paesi del mondo di fronte ad una invasione.
Per altro, l'ONU, la Chiesa Cattolica, le Associazioni Cattoliche e le istituzioni europee hanno sempre auspicato l'immigrazione senza limiti paludandola dietro la giustificazione umanitaria che oggi arriva ad etichettare qualunque immigrato come profugo, rifugiato e disperato anche se proviene da paesi che attualmente non sono affatto in guerra. Profughirifugiatidisperati che riescono a sciogliere la pesante corazza dei Robertosaviani, normalmente immune, ad esempio, alle sofferenze del popolo palestinese, da sempre rinchiuso nel grande centro di accoglienza e tortura di Gaza.
Non so se troveremo mai l'anello di iridio che indica il preciso momento in cui è stato deciso che l'Europa avrebbe dovuto essere presa d'assalto dai proletari di tutto il mondo anche non uniti ma qualche indizio sui mandanti possiamo cominciare già ad averlo.
E, oggi come ai tempi della Vlora, possiamo aspettarci che le ondate migratorie continuino a fungere da diversivo (sulla pelle degli essei umani coinvolti) per far passare leggi e trattati liberticidi, nascondere i preparativi di nuovi conflitti e riposizionamenti imperiali. Oltre che servire da arma di ricatto da parte di altri paesi per ottenere aiuti. Con la differenza che oggi, rispetto al 1991, i 90 miliardi da spendere non ci sono più. L'eurozona con l'unico euro che ci incatena tutti ci impedisce anche in questo senso di difenderci.
Parlo di diversivi e distrattori perché in questi giorni, forse non è un caso, con il rischio di vedere passare l'odioso Italicum per non parlare del prossimamente nefasto TTIP, non è che si parla un po' troppo di migranti sui media?
Come in tutte le storie, però, non si può nemmeno escludere il colpo di scena. Stasera, ascoltando il TG di Mentana, non credevo alle mie orecchie. Istituzioni europee e governanti fantoccio e perfino L'ONU (!) che, dopo l'ennesima tragedia del mare, auspicano l'intervento in Libia, il blocco navale e l'utilizzo di droni per affondare i barconi degli scafisti. (Ovviamente vuoti ma l'altro giorno che lo disse la Santanchè fu fatto credere che intendesse con i migranti a bordo). E' sorprendente. Soprattutto che nessuno dica che affondare i barconi è da carogne leghiste. Nemmeno i giornalisti, tutti immediatamente schieratisi sul "Forza Drone". Mi aspetto anzi che qualcuno disinistra, di qui alle elezioni locali, rispolveri i toni alla Rutelli ed alla Napolitano versione vintage sull'argomento.
Qualcosa sembra cambiare. Chissà. Che qualcuno nelle stanze dorate si sia accorto che 150 milioni di migranti sono effettivamente un po' troppi?
P.S. Inutile che vi aggiunga che le politiche di accoglienza e welfare che rischiano di favorire il migrante rispetto all'autoctono, per non parlare dell'incitamento alla denatalità di quest'ultimo attraverso l'applicazione della shock economy, sono incostituzionali, come puntualizza egregiamente Luciano Barra Caracciolo.
P.S. Inutile che vi aggiunga che le politiche di accoglienza e welfare che rischiano di favorire il migrante rispetto all'autoctono, per non parlare dell'incitamento alla denatalità di quest'ultimo attraverso l'applicazione della shock economy, sono incostituzionali, come puntualizza egregiamente Luciano Barra Caracciolo.
Sostiene Von Mises
RispondiEliminaI mandanti? Ma li conosciamo già, si chiamano "Mafia Capitale"
Una questione che non riesco a spiegarmi e che mi pare interessante e’ la seguente. Nel 1970 o nel 1980 in Africa c’era altrettanta miseria, altrettanta fame, altrettante guerre di adesso, mi pare.
RispondiEliminaLe barche le avevano gia’ inventate. Come mai nessuno attraversava il canale di Sicilia?
Andamenti demografici e cambi ai vertici di potere. Negli anni '80 era normale dare una mano ai 4 venditappeti marocchini in giro durante la stagione estiva (e che poi tornavano a casa a spendere per la famiglia le care lirette guadagnate). Stavamo tutti meglio e i governanti non si sarebbero mai sognati di farne entrare 100.000.
EliminaE i governanti dei vari Paesi africani (altrettanto brutali e corrotti di quelli di adesso, per quelli che lo sono), non avevano ancora mangiato la foglia di un esubero di manovalanza da usare come arma di ricatto o di scambio con i soldi e le ideologie dei nostri capoccia.
Soqquadro
Il problema si chiama neoliberismo e lotta di classe. Le oligarchie finanziarie che dirigono le politiche europee non solo la incentivano l'immigrazione ma addirittura la finanziano. L'immigrazione di massa è uno dei metodi più efficaci per distruggere i diritti dei lavoratori. Questo schema però è stato possibile attuarlo solo con l affermarsi del modello neoliberista che ha avuto corso solo dopo gli anni 80. Io mi ricordo a fine anni 80 come i politici nostrani si dessero un gran da fare per poter far arrivare in Italia centinaia di miglia di immigrati quasi come se ce ne fosse una necessità urgente ed impellente.
EliminaE allora, Michele, la mia domanda è: perché la sinistra ha incoraggiato l'affermarsi del modello neoliberista?
EliminaPerché è venduta. Più semplice di cosi. Gli stolti votano a "sinistra" credendo di votare la parte che fa i loro interessi E invece è il contrario Bisogna riconoscere che i liberisti sono veramente bravi e scaltri a fare i loro interessi al contrario della "plebe" che è veramente tonta ed abile solo a darsi le martellate nei piedi
EliminaSemplicemente non vogliono spendere per l'ordine pubblico (qui) e pensano che i droni siano più convenienti, o comunque...indovinate chi li fabbrica.
RispondiEliminaE quando i droni lavoreranno con la solita "precisione chirurgica" ci sarà tanto altro materiale per dibattiti roventi e ulteriore distrazione di massa,
Sostiene Von Mises
EliminaPotremmo fare come propone Ron Paul negli USA,
ritiro delle truppe impiegate all'estero e impiegarle per presidiare i confini.
Il mantenimento del'ordine pubblico presuppone uno Stato di Diritto i cui confini sono internazionalmente riconosciuti a garanzia propria e degli stati confinanti. Quando non si riconosce piu' ad uno Stato nazionale di difendersi e' come se la legittimita' dello Stato non fosse piu' riconosciuta. In tale contesto difendere l'ordine pubblico e' impossibile. Se non si vuole la militarizzazione della societa', l'unica cosa e' presidiare i confini. Poi non ci sara' bisogno di alcuna legge speciale o di mandare i militari per strada. Ovviamente il motore del disconoscimento degli Stati nazione e delle loro legittime prerogative e' quello che prima li aveva riconosciuti: l'ONU.
EliminaG. Stallman
PS
EliminaVa da se che se l'ONU non ti riconosce non si capisce perche' bisogna continuare a riconoscerlo in quanto alta autorita' internazionale.
G.Stallman
Alcune precisazioni necessarie:
RispondiElimina1. La Chiesa Cattolica in quanto tale non auspica fenomeni migratori incontrollati. Detto questo, la salute, la sicurezza e la dignità di ogni essere umano rimangono il parametro ultimo di riferimento, specie nelle situazioni di emergenza.
2. Le Associazioni Cattoliche non sono la Chiesa Cattolica.
a buon intenditor... le religioni "tutte" avrebbero dovuto perlomeno intuire quello che da alcuni secoli gli si sta urlando e che qui riassumo " ci avete rotto i coglioni ( fatevi le vostre riunioni dove cazzo vi pare ma evitate di riassumerci le vostre linee guida) . yuki
RispondiEliminaeh, un minuscolo refuso... e' UNHCR, non UNHACR....
RispondiElimina... dunque... dunque... dal 1998 al 2012.... uhm... c'è l'ho qui sulla lingua, mannaggia, anzi no, sui coglioni...
RispondiEliminaNessun colpo di scena, semplicemente le elezioni in una regione in bilico (Liguria). Genova per ora ha priorità rispetto alla liberazione dell'Africa da una popolazione abusivamente occupante territori ricchi di risorse minerarie.
RispondiEliminaSostiene Von Mises
RispondiEliminacon tutto il rispetto per Caracciolo, ma perchè leggere la costituzione per affermare che queste politiche sono sbagliate? Bastava leggere Hoppe per capirlo.
Ma come sig. V.M. io non l'ho mai visto sbracciarsi per la nostra Costituzione.....e ora? Ma guarda le sorprese! Ah, mi scusi, non c'è ne è bisogno... di leggerla...la Costituzione! Ora ho capito! Come vanno i profitti?Grazie. Claudio
RispondiEliminacito
RispondiElimina"Qualcosa sembra cambiare. Chissà. Che qualcuno nelle stanze dorate si sia accorto che 150 milioni di migranti sono effettivamente un po' troppi?"
per loro sono troppo pochi, non vedo quindi alcun cambiamento di rotta o barlume di speranza, raschieremo il fondo nel momento in cui approveranno lo ius soli e secondo me manca davvero poco (ci penseranno i 5s a farlo passare)
sulla questione albanese la versione ufficiosa mi è stata più volte confermata dagli stessi albanesi con cui più volte ho affrontato la questione : aprirono le carceri ed entrambi i governi erano d'accordo
oggi sta accadendo la stessa cosa ma con numeri infinitamente più grandi...
Davide (lelamedispadaccinonero.blogspot.it)
Citazione:
RispondiElimina"Non so se troveremo mai l'anello di iridio che indica il preciso momento in cui è stato deciso che l'Europa avrebbe dovuto essere presa d'assalto dai proletari di tutto il mondo anche non uniti ma qualche indizio sui mandanti possiamo cominciare già ad averlo.
E, oggi come ai tempi della Vlora, possiamo aspettarci che le ondate migratorie continuino a fungere da diversivo (sulla pelle degli essei umani coinvolti) per far passare leggi e trattati liberticidi, nascondere i preparativi di nuovi conflitti e riposizionamenti imperiali."
Beh che dire Lameduck. Tra la tua retorica e quella di un Salvini ci corre molto poco. La stessa bandiera dell'"invasione" sventolata, la stessa maniera di deviare il discorso insinuando che tutto ciò serve a "coprire" porcate più immonde. La tua è una riedizione del solito frame in cui, attraverso la classificazione degli esseri umani in profughi che scappano da miseria e guerre e gente che vede un'invasione (magari organizzata dai poteri occulti) da fermare per conservare i propri privilegi, si generano paura, xenofobia e razzismo. Perchè non proviamo a cambiare visione?
Machissenefrega dei motivi per i quali una persona si sposta. Se è valido il principio del libero movimento dei capitali, deve esserlo anche per le persone. Io ho scelto di vivere in un altro paese rispetto a quello di nascita, l'ho fatto per l'unica ragione di voler vedere un posto diverso, per sentirmi cittadino del mondo. E mi sembra la ragione più valida che c'è. Nessuno mi ha chiesto niente, ma solo perchè sono europeo, sono privilegiato. Quindi rivendico ad alta voce il diritto di qualsiasi essere umano di muoversi liberamente seguendo i propri tiramenti di culo. E' una questione di diritti umani che devono essere uguali per tutti. Qualcuno, tanti anni fa, proclamava che "nostra patria è il mondo intero e nostra legge la libertà". Sono convinto che il mondo sarebbe un posto migliore seguendo queste parole. A dispetto di quelli che la pensano come voi.
@ Riccardo Micco
RispondiEliminaCaro Riccardo, nel tuo ragionamento c'è una contraddizione grossa come il mondo che non vedi. Quindi te la spiego.
Se tu sostieni il diritto umano a "prendere" il territorio altrui, e se sostieni pure il diritto umano di "libero movimento" dei capitali e delle persone, allora qualcun altro, usando lo stesso TUO ragionamento, sosterrà il diritto umano a "prendere" le cose altrui (comprese le tue), ed il diritto al "libero movimento" della titolarità delle proprietà (comprese le tue). Infatti, per quale assurdo motivo potresti sostenere che un territorio è occupabile ma una casa o qualsiasi altro bene no? O in base a cosa potresti dire che i capitali si possono liberamente muovere, ma i soldi del tuo conto corrente devono stare li fermi dove sono? Con tutti i poveretti che ci sono poi ? Sei ancora d'accordo con le tue idee?
Sostiene Von Mises
EliminaConcordo. Tant'è che come ben spiegava Hoppe, il libero scambio è una cosa, l'immigrazione è un'altra.
Anche lì, dipende da come si manipola il significato delle parole. Anche un sistema di cambi flessibili e, all'occorrenza, di dazi dognanali garantisce il liberissimo scambio. Basta che il cliente paghi il dazio e il fornitore accetti il rischio di cambio che la loro libertà di scambiarsi anche l'anima rimane intatta e garantita al 100%. Non vedo traccia di proibizioni in tutto ciò, eppure è stato tutto abolito... chissà perchè.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaSostiene Von Mises
EliminaSulla flessibilità sono d'accordo. Sui dazi ci sarebbe da discutere: http://francescosimoncelli.blogspot.it/2011/12/scardinare-la-teoria-protezionista.html
In ogni caso, con una pressione fiscale reale al 70% non vedo molte prospettive nè in termini di consumi nè in termini di scambio.
archivio la stampa
RispondiElimina[IMG]http://i60.tinypic.com/kdmv78.jpg[/IMG]
http://i60.tinypic.com/kdmv78.jpg
Grazie, ho rilanciato questo prezioso ritaglio su Twitter.
Elimina@Guido: certo che continuo con le mie convinzioni, e le ribadisco. Tu continui ad essere prigioniero del discorso "occupazione", "invasione", "appropriazione", come se fossimo nell'epoca delle tribù mongole di Gengis Khan. E' un discorso tossico che porta solo alla xenofobia (nel migliore dei casi). Credi forse che le persone che migrano in giro per il mondo, me compreso, siano guidati da sete di "conquista"? Disintossicatevi, gente. Davvero non capisco come possiate vivere con questa negatività che trasmettete, dà solo una grande tristezza.
RispondiEliminaE ricordatevi che anche i mongoli alla fine, vennero "assorbiti" nei paesi che conquistarono. Ne furono conquistati.
che discorso di destra. son sicuro che o fai l'impiegato statale o sei un prenditore taliano. quelli stile coop.
Elimina@ Riccardo Leggi meno Severgnini caro mio, e sii più onesto anche con te stesso.
EliminaPerchè anche tu come, anzi molto di più che i migranti di cui si parla qui, sei un prenditore netto. Infatti giri il mondo dopo essere stato mantenuto a sbafo (scuola, trasporti, sanità etc) per anni con i soldi - anche - miei, di certo solo in minima parte tuoi o dei tuoi. Inizia a rimborsare tutto alla comunità che hai lasciato senza rendere nulla (100.000 euro, sei sei laureato, sono il minimo che dovresti restituire), poi vedi di ospitare in casa tua, ovunque sia, un paio di migranti a tua scelta (quelli che girano senza sete di conquista come dici tu) e soprattutto a tue spese finchè non si sentiranno conquistati dalla tua nuova patria, poi forse inizierò io a liberarmi dai discorsi che mi tengono prigioniero. Siamo stufi di chi fa bei discorsi col portafoglio altrui, chiaro?
Questo post lo incornicio.
RispondiEliminaNon ti sarò mai abbastanza grato per questo archivio storico dell'ipocrisia.
E pensare che è gia tutto programmato: l'Italia diventa una zona agricola (i migranti arrivano per questo), a forte vocazione turistica, magari patrimonio dell'umanità.
Tutte le capacità tecnicomanufatturiere le stanno attendendo nervosamente al nord (europa).
Non stiamo forse vivendo nel migliore dei mondi possibili?
oggi ci stanno togliendo gli ulivi, domani chissà
Eliminae tu ritieni che diventeremo una Nazione agricola?
magari fosse come tu dici...
Magari??!! Cosa intendi, che vogliono proprio annientarci? L'industria è ormai disastrata...che ci resta?
EliminaSe non saranno ulivi saranno patate, si sa, i crucchi le amano.
Il Piano Morgenthau insegna.
EliminaPrima del Piano Morgenthau c'e' quello Kaufman, esposto nel libello "Germany must perish" che prevedeva la riduzione della Germania a nazione agro-pastorale e la vasectomizzazione di tutti i maschi tedeschi.
EliminaL' "umanizzazione" di questi deliri paranoici ha previsto invece la separazione della Prussia dalla Germania e il "lavaggio del carattere" dei tedeschi per renderli meno bellicosi. Si sa che Hitler voleva che i tedeschi diventassero tutti un po' prussiani. La vasectomizzazione e' stata invece piu' "umanamente" realizzata attraverso le politiche anti-familiari, la promozione dell'omosessualita e di ogni altra pratica sessuale ludica e non riproduttiva.
Tutte cose che non riguardano solo la Germania, mi pare...
Quanto alla depressione dell'agricoltura locale, la logica e' quella della globalizzazione: l'interdipendenza. Quando si vuole favorire un mercato se ne deprime un altro con mezzi decisamente fantascientifici che richiederebbero un approfondimento a parte.
Anche qui, la distruzione che dovrebbe essere temporanea, diventa definitiva quando la durata di questi "embarghi" nascosti supera un certo limite o quando i mezzi per deprimere i mercati risultano troppo tossici (chimica) o particolarmente aggressivi (introduzione di drastiche variazioni climatiche e conseguente proliferazione di parassiti).
E' sempre molto peggio di quanto pensiamo di rappresentarcelo.
G. Stallman
PS
Eliminadimentico sempre qualcosa... il fatto che la Germania sia leader nella produzione di tecnologia, filosofia e pratiche ecologiche; il fatto che i tedeschi sembrino i piu' inclini ad accettare pratiche sessuali come quelle "sado-maso" ed oltre... vorra' ben dire qualcosa.
G. Stallman
guardate:
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=aYgmhO9QJFc
a proposito di profughi che provengono da paesi bombardati da Francia, Inghilterra e USA, leggete ( quello sopra sono io):
Eliminahttp://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14973
Gik
e po ci si meraviglia che ci siano profughi :
RispondiEliminahttp://www.imolaoggi.it/2015/04/24/ucraina-battaglione-azov-crocifigge-un-uomo-e-lo-brucia-vivo/
Gik
Gentile Sig.ra Tamperi,
RispondiEliminaho trovato molto interessante, comprensivo e ben scritto il suo articolo; tuttavia le scrivo questo commento non a titolo (solamente) elogiativo: piuttosto per indicarle un paio di interventi sull'argomento, da parte di personaggi di rilievo, che in tempi passati avevo aggiunto in archivio e che oggi possono aggiungere dettaglio al quadro da lei efficacemente tratteggiato. Uno dell'allora presidente del Copasir, on. Massimo D'Alema, del 2011; l'altro dell'allora vicepresidente di confindustria, Anna Maria Artoni, del 2005. Nel caso le interessassero come posso fornirle i testi degli interventi suddetti?
Leonardo C.
Puoi eventualmente inviarmeli via mail [lame1960@email.it]. Grazie.
EliminaVeramente ottimo articolo. Una cosa che mi faceva riflettere era proprio il senso di colpa comparativo, descritto dall'articolo di Barra Carracciolo che ha ripreso il tuo: ad esempio vorrei sottoporre alla vostra attenzione questi articoli di La Repubblica edizione genovese del 30 aprile 2015 a firma di Aldo Lampani,
RispondiEliminahttps://fbcdn-sphotos-f-a.akamaihd.net/hphotos-ak-xap1/v/t1.0-9/11182253_774678715981471_5585502997798579379_n.jpg?oh=c9b6faf7c200922e2e488d44075377b6&oe=55D9957A&__gda__=1439629222_6a23de10d225087e5f39e5e35a2c5c25
ove si dice, ad esempio, che "L'Italia non è il Mali, ma si continua a parlare degli italiani - e dei genovesi - come una moltitudine di affamati e disperati". Più sotto si afferma che in Liguria "nessuno soffre di fame o sete o vive con 1,25 dollari (meno di un euro) al giorno, condizioni queste per conclamare "assoluta" la povertà". A parte che mi sfugge il concetto di Lampani di povertà assoluta come di colui che vive sotto 1,25 dollari al giorno (e chi vive da disoccupato con 3 dollari al giorno e deve pagare un affitto di 600 per un loculo di 20 metri quadri?)...Beh, certo se i paragoni sono con il Mali...allora prima di agire e fare qualcosa dovremmo aspettare di diventare noi italiani vero e proprio terzo mondo?
L'articolista poi ci sciorina che non è vero che siamo poveri perchè in Liguria disponiamo ad esempio "di 78 miliardi di risparmi e 289 miliardi di beni immobili."; cifre da verificare, ma anche fossero vere qual'è la loro distribuzione? Chi possiede 20.000 euro come risparmi di una vita è paragonabile a chi ne possiede 900.000? Non serve sapere che la Liguria possiede "grandi" risparmi se poi questi sono concentrati tutti in poche mani. L'articolista prosegue "L'80% dei suoi abitanti ha una casa". Andando avanti capiamo dove vuol arrivare l'articolista quando ci viene a dire che in Liguria non è vero che esiste la povertà: "Certo qualche risposta arriva dalle recenti indagini messe in opera dalla Guardia di Finanza, dall'Agenzia delle Entrate, dagli uffici comunali preposti. Sin dalle prime indagini hanno scoperto percentuali altissime di furbetti dell'Isee - dai benefici per l'università a quelli per l'asilo, dall'accompagnamento all'esenzione del ticket sanitario - che hanno depredato la solidarietà pubblica."
A me la storiella dell'altissimo tasso di "furbetti" dell'Isee sembra la stessa della propaganda degli italiani tutti baby pensionati, oppure tutti evasori fiscali, una propaganda autorazzista che più fonti hanno decisamente confutato, e che vede il nostro grado di evasione fiscale in linea con gli altri paesi europei.
Per non parlare del fatto che la vera evasione fiscale non è quella del tabaccaio che, subissato di tasse, cerca di sopravvivere non pagandole, ma quella dei multimiliardari che portano i loro soldi nei paradisi fiscali.
RispondiEliminaPer non parlare del fatto che dal 2015 è stato introdotto un nuovo Isee che prevede controlli più serrati e che quindi la percentuale di "furbetti" è comunque destinata a calare.
A me sembra di capire che l'articolista voglia insinuare che, dato che gli italiani, e i liguri, sono in realtà quasi tutti dei falsi poveri disonesti e "furbetti", la prossima mannaia "de sinistra" avallata da La Repubblica sia destinata ad abbattersi proprio su "quell'80% dei suoi abitanti che ha una casa"(nel caso della Liguria) e che quindi non vive nelle condizioni di povertà assoluta con 1,25 dollari al giorno "come in Mali".
Sembra di capire che questi proprietari di case "disonesti", "infidi" e "furbetti", che magari si sono comprati casa dopo decenni di mutuo e lavorando come muli, dovranno espiare le proprie colpe cedendo, prima o poi, quello che si sono meritati, perchè il paragone che ci viene propinato è quello che in Mali non hanno nemmeno i soldi per mangiare!
Ma vorrei sapere se invece storie come la mia andranno mai a finire su "La Repubblica". Io quest'anno ho compilato il nuovo Isee e il mio reddito e patrimonio mi posizionano sotto la soglia della povertà e avrei diritto a chiedere il bonus sociale luce e gas. Mentre per quanto riguarda il bonus luce ho presentato domanda al comune di Genova, per quel che riguarda l'elemosina del bonus gas (perchè avere 30 euro all'anno dallo Stato come aiuto nelle bollette del gas vuol dire ricevere l'elemosina) sono 3 mesi che giro invano tutti i Caf del Comune di Genova e tutti mi rifiutano di accettare la domanda opponendomi le scuse più svariate, come, ad esempio:"non ci hanno rinnovato la convenzione per erogare il servizio", "telefoni a questo numero" che on risponde mai, oppure "noi facciamo il bonus gas solo a chi ha compilato l'isee con noi". Quindi io che avrei tutti i diritti a ottenere il bonus gas dopo aver compilato l'isee che presuppone controlli serrati sul mio reddito e patrimonio, nondimeno non riesco ad ottenere nemmeno l'elemosina di 30 euro all'anno che mi spetterebbe. Ecco, quando io che vivo questa situazione mi imbatto in articoli che affermano che gli italiani sarebbero tutti o quasi "furbetti" che depredano "l'enorme" contributo della solidarietà dello Stato, mi viene uno scatto di rabbia violenta e mi trattengo a stento da atti inconsulti verso tali giornalisti.
Comunque anche la storiella degli italiani quasi tutti proprietari di case mi sembra la solita storiella propagandistica che vuole spacciare il popolo italiano come popolo più ricco e privilegiato di quello che è in realtà, al fine di giustificare misure sempre più draconiane che finiranno con il spolparlo sempre di più.
RispondiEliminaSemplicemente a me sembra che il conteggio dei proprietari di case si basi sui "capifamiglia" e non su "tutti gli italiani". Infatti, come potrebbe essere possibile avere 80 o 90% di italiani proprietari di case se non conteggiando, in una famiglia con figli minorenni o maggiorenni, anche questi come "proprietari di case"?
Come afferma questo sito,
http://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2011/07/19/29220-8-famiglie-su-10-hanno-una-casa-propria-ma-e-il-5-del-totale
sarebbe più appropriato dire che "precisamente è il 79,1% delle famiglie ad essere proprietario di casa", che è diverso dal dire che "quell'80% dei suoi abitanti che ha una casa".
Questo sito afferma inoltre che "il valore totale delle abitazioni è in mano al 5% dei proprietari più "ricchi"" il che ridimensiona un po la pretesa di coloro che affermerebbero che l'80% degli italiani sono proprietari di case. Se fosse vero che l'80% degli italiani ha una casa di proprietà allora quasi tutti i figli se ne andrebbero a vivere da soli all'età di 18 anni, mentre la realtà che vediamo intorno è che tali figli a 40 anni sono costretti a stare nella casa di proprietà dei genitori perché non trovano lavoro (o se lo trovano è precario) e non possono quindi pagarsi un affitto/mutuo.
A me sembra proprio di vivere in una realtà orwelliana, dove la manipolazione delle percezioni è funzionale a ridurci in schiavitù. Infatti, se secondo il giornale La Repubblica, siamo tutti ricchi proprietari di case, falsi poveri, falsi invalidi, a cosa serve il welfare state? A nulla! Anche se il giornalista ammette comunque che il nostro servizio sanitario o la cassa integrazione hanno aiutato qualcuno in periodo di crisi, se però tutti o quasi i beneficiari sarebbero proprietari di casa, "furbetti" e disonesti che si approfitterebbero della solidarietà statale che in realtà non si meritano, il welfare state sarebbe per lo più uno spreco inutile; il tutto portato avanti anche con il senso di colpa comparativo, che ci dice che non saremmo allo stesso livello dell'Africa e tutti abbiamo comunque più di 1,25 dollari al giorno per vivere (e quindi i proprietari di casa si dovrebbero vendere la casa per pagarsi da mangiare); l'articolo sembra più o meno esplicitamente insinuare che, anche se in teoria qualcuno ne avrebbe diritto perchè autenticamente povero, il welfare state e l'aiuto ai poveri, come il reddito minimo, sarebbero comunque molto difficili da gestire e sui poveri ci vorrebbero controlli polizieschi per colpire chi sgarra (mentre sugli evasori multimiliardari l'articolista non ha nulla da dire) e sarebbe quindi forse meglio non dispiegarli (o ridurli) a causa della maggioranza degli italiani evasori, "furbetti", ladri, corrotti, baby pensionati, nullafacenti, approfittatori ecc. ecc.
Il frame di giornali come La Repubblica è proprio questo; nel tempo del vincolo esterno, dell'euro, della deindustrializzazione, della precarietà, del fiscal compact, del pareggio di bilancio forzato, la propaganda più reazionaria e fascista di taglio ai servizi pubblici è spacciata come una cosa "de sinistra"