Quando il campanello dell'Europa suona, i cagnolini iniziano a salivare. Ce lo ha insegnato Pavlov con i suoi studi sul condizionamento operante.
Questa è anche una storia di clamorosi risvegli che ricorda quella degli encefalitici letargici narrata da Oliver Sacks ed immortalata nel cinema da Robert De Niro e Robin Williams.
Mi riferisco al risveglio delle coscienze sull'episodio dell'assalto alla scuola Diaz durante il G8 di Genova. Quella lunga notte che, ricordate, D'Alema definì subito "cilena", con quel sorriso baffetto che ha sempre dato l'idea di sapere tante cose, più di quelle che sanno i suoi compagni di partito, diciamo.
Il campanellino l'ha suonato la Corte Europea di Strasburgo, che ha dichiarato che quell'irruzione e l'aggressione a freddo ai manifestanti, durante la quale il giornalista inglese Mark Covell quasi ci rimise la pelle, fu "tortura" ed emettendo una severa condanna del comportamento dell'Italia in quel frangente. Per restare in tema: bastonata più o bastonata meno, a questo paese, ormai che vuoi che sia?
Capirete, gliel'ha detto l'Europa. Da quell'esatto momento ed al pronunciamento della parola tortura, tutti coloro che da anni tacciono, promettono commissioni di inchiesta e poi se le rimangiano, perché non sono stati al governo e non hanno potuto, poverini, ma anche si, e soprattutto quando ci sono stati; tutti quelli insomma che hanno sempre saputo ma non sapevano o se c'erano dormivano, si sono levati in piedi, salivando appunto, a dichiarare la loro assoluta accettazione di questa sentenza, si sono cosparsi il capo di cenere e infine hanno dichiarato che "l'avevano sempre detto".
Figli di puttana. La commissione d'inchiesta sul G8 era perfino in quel libraccio giallo di promesse da marinaio che era il programma elettorale di uno dei loro governi, assieme alla legge sul conflitto di interessi. Poi diedero la colpa allo sbirro Di Pietro del perché la commissione non fu fatta, ma erano tutti d'accordo, come sempre.
Almeno la destra, che le mani nella merda, per usare una locuzione di attualità, ce le mise fino al gomito allora, adesso tace. Ma dovreste sentire la sinistra. La sinistra che, negando il proprio servizio d'ordine, allora mandò, si può ormai dire quasi con certezza consapevolmente, i manifestanti pacifici allo sbaraglio ed a trovarsi intrappolati tra i due fuochi di una polizia mai così violenta (ed il perché di quella violenza non è ancora stato spiegato perché nessuno di loro ne ha chiesto i motivi) e di contestatori altrettanto violenti mescolati ad orde di infiltrati e agents provocateurs. La sinistra che ora esprime il suo sdegno per l'alta carica ricoperta dall'ex capo della polizia di quei giorni De Gennaro, attualmente ai vertici di Finmeccanica, nominato fin dal 2013 da Enrico "Staisereno" Letta e confermato dal Dio Renzi, nonché già indagato per i fatti del G8 ed assolto dalle autorità competenti.
Sarà l'argomento che provoca l'immedesimazione, ma giocano pure ai poliziotti. Nella parte del poliziotto buono Orfini, che compie la grande scoperta scientifica di dove sta De Gennaro e si lamenta che il bosone l'aveva in realtà scoperto nel 2013 ma lo ha annunciato solo adesso perché voleva lasciarne l'onore all'Europa. Ora finalmente, che liberazione, può esprimere "vergogna".
Nella parte invece del poliziotto cattivo ovviamente Renzi, che non può mica sbilanciarsi troppo, con le sue conoscenze nelle segrete stanze, e che si prende, come da copione, lo sdegno dei soliti SEL e frange estreme (ma de che?) e del M5S che, sveglio com'è, dovrebbe capire meglio o farsi spiegare cosa fu il G8 e di cosa fu antefatto.
Si potrebbe riassumere bene la mentalità di coloro che allora lasciarono fare, per quella vecchia storia della sovranità limitata, e mi riferisco ai politici, perché per la legge della catena di comando le forze dell'ordine eseguono i loro ordini, con il seguente concetto: "Alla Diaz esagerammo, è vero, ma ce lo chiese l'Impero. Ora possiamo finalmente ammetterlo, ce lo chiede l'Europa".
Per i fatti dei G8 il M5S invoca il tribunale internazionale dell'Aja per processare "Berlusconi, Fini e Scajola come Ratko Mladic". Per l'assalto armato e il pluriomicidio nel tribunale di Milano Di Pietro fa intendere che B. ne è responsabile a causa della sua politica delegittimante della magistratura. Abbiamo risolto.
RispondiEliminaFirmato : che tristezza
Condivido la tristezza.
EliminaE la Lega?.... Stando alla lettura fatta con il metro di giudizio adottato si può dire che è a favore della tortura. Non so se quella europea o quella italiana?
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