lunedì 16 luglio 2007

Alì Bin Laden e i 40 dottori?

Prendo spunto da un articolo di Pressante che racconta delle ultime rivelazioni sulle cellule di Al Qaeda in Gran Bretagna.
Pare che colà i terroristi si nascondano non nelle moschee ma tra cateteri e fleboclisi, a tramare contro la perfida Albione e l’intero Occidente. Non in cliniche private di lusso, per potersi togliere il gusto così di fare qualche clistere a tradimento a magnati e profittatori dei popoli del terzo mondo, ma nel servizio sanitario nazionale, o di quello che ne è rimasto dopo la cura della gran gnocca Margaret negli anni ‘80.

Gli ultimi arrestati, racconta il giornale impegnato “The Mirror”, erano medici pure bravi di origine palestinese o pakistana che però sotto sotto tramavano le più orrende azioni terroristiche. Per fortuna che l’MI5 vigila e sa sempre dove andare a pescare questi sospetti. Pare quasi che abbia un sesto senso. I media hanno il compito poi di raccontare ”umaronnamia” a cosa siamo scampati.
Forse volevano sciogliere del Guttalax nell’acquedotto di Londra e si erano messi d’accordo per ingessare a tutti l’arto sbagliato? No, preparavano attentati dinamitardi ma con risultati per fortuna scadenti, come dimostrano le ultime rudimentali bombe trovate a Londra.
Ofele' fa el to meste’
, dicono a Milano.
Certo che queste storie, tra gli shampoo esplosivi dell’anno scorso e i terroristi della mutua di quest’anno fanno pensare che gli 007 inglesi abbiano veramente troppa fantasia.

Non che non vi sia una certa tradizione medica in Al Qaeda. Il noto Ayman al-Zawahari, attualmente gran capo in sostituzione del probabilmente defunto Bin Laden, era al seguito appunto di Osama come medico personale quando questi si fece ricoverare per una decina di giorni a Dubai, lui si in un ospedale americano di lusso, per farsi curare i reni da un professorone “ammerecano” ed era tutto un via vai di visite, fiori e pastarelle da parte dell’FBI e della CIA. Era il luglio 2001, mentre a Genova stavano per roteare i manganelli e il principe del terrore stava già evidentemente pregustando il botto delle due torri. Questa notizia, davvero sorprendente alla luce degli avvenimenti successivi, fu pubblicata dopo l’11 settembre da “Le Figaro” e nessuno l’ha mai ufficialmente smentita.


5 commenti:

  1. Cazzo, quella della CIA a Dubai non la sapevo...

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  2. Anonimo21:35

    vorrei avere 1/10 della tua ironia :-)

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  3. Per questo immagino Bin Bin Tortellin a giocare su una spiaggia di Dubai ;-)

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  4. Viviamo in un mondo di merda dove, per giunta, i potenti la spalano su di noi...

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  5. La diagnosi di Al Zawahiri :
    "prima fanno suffumigi al petrolio e poi protestano che gli brucia il culo..."

    Pensatoio

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