venerdì 27 luglio 2007

Il barbecue non è roba per signorine

Oh, oggi ho voglia di un bell’articolo serio, da vera giornalista. Basta parlare di cose impegnate, di storia, nostalgie del passato, controinformazione e inchieste scottanti.

Di scottante in questo articolo ci sono solo le Griglie… Roventi del 2° campionato di barbecue che si è svolto ieri a Caorle e che ha visto la partecipazione di 130 team da tutto il mondo e la messa a disposizione di ben 600 chili di carne per i maestri della grigliata. Dando un’occhiata all’immancabile servizio che oggi il TG2 ha dedicato alla gustosa manifestazione, ho notato, ovviamente, che la stragrande maggioranza degli sfidanti erano maschi.

Diciamo la verità. Noi donne potremo anche andare in guerra, giocare a calcio e dirigere un’azienda, ma quando si tratta di cuocere salsicce, fiorentine, castrato in cosciotto e bacchetta, spiedini e arrosticini, bisogna lasciar fare agli uomini.
Nella mia regione non si sgarra e vedere una donna che governi la graticola è un evento quasi impossibile e al limite, oserei dire, del sacrilegio. Quando si parla di cucina tradizionale, da noi esiste una rigida divisione del lavoro.
Noi donne stiamo in cucina a tirare la sfoglia con e' s-ciadùr (leggere la s-c separata, con la c dolce) ovvero il “cristiano duro” (e te pareva che non c'era la metafora...), a cuocere le “minestre” e magari deliziare la compagnia con qualche dolce rigorosamente preparato con le nostre mani, ma la cottura delle carni è roba da maschi.

Pare che la discriminante sia l’accensione del fuoco. Ci vogliono virile destrezza per appicciare la carbonella e maschio vigore per alimentare le prime deboli fiammelle. Assolutamente vietato fare gli sboroni e dare fuoco al carbone con l’alcool, anche per evitare di trascorrere le successive ore invece che a tavola, al pronto soccorso grandi ustionati. E' consentita però la diavolina in modica quantità.

Una volta creata la brace, la successiva fase vede la sapiente messa sulla graticola delle varie qualità di carne a seconda dei rispettivi tempi di cottura, la loro rigiratura, l’eventuale spennellatura con olio ed erbe profumate e soprattutto una serie di robuste sventolate con l’apposito ventaglio (da noi rigorosamente in piume di gallina o altro volatile da cortile, un oggetto bellissimo ed ormai raro da trovare).
Siccome non c'è barbecue romagnolo senza i pomodori, sono indicatissimi quelli rossi e maturi, schiacciati e bitorzoluti che io riesco a trovare a volte al mercato da qualche anziano ortolano. Una volta arrostiti vengono conditi con sale, pepe e olio e gustati assieme alle carni.

Il barbecue è un lavoro da uomini anche perché governare le fiamme e le carni ad un calore prossimo a quello infernale richiede grande forza d’animo e attitudine da altoforno. Togliersi la maglietta e restare in virile torso nudo è a quel punto necessario. Cosa impossibile, ve ne renderete conto, per una gentile signora.

Aggiungo infine che, una volta cotte le carni e lasciata la brace a consumarsi lentamente, è consentito al cuoco ormai madido di sudore e stremato dalla fatica, di sedersi democraticamente assieme ai commensali per godere anche lui del lauto pasto. Sempre che gli altri gli abbiano lasciato un arrosticino bruciacchiato e per colmo di generosità un pezzo di salsiccia e un pomodorino, ormai freddi.

Siccome non esiste regola senza eccezione, ora che mi viene in mente vi dirò che la bisteccona da 500 grammi di chianina che mangiai tempo fa e che avrebbe fatto diventare carnivoro anche un indiano adoratore della vacca sacra, mi fu cotta in maniera assolutamente paradisiaca da una gentilissima signora, che gestisce la celeberrima trattoria “Da Marianaza” a Faenza assieme alle sue due figlie. Non ditelo però ai romagnoli maschi, ci rimarrebbero troppo male.

11 commenti:

  1. Anonimo15:49

    Anche da noi in Umbria c'è questa rigida divisione del lavoro..
    io sono per la mescolanza..
    Un sorriso incarne
    Mister X di Comicomix

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  2. La grigliata è una di quelle cose per cui non mi straccerei le vesti invocando la parità dei sessi.
    Tutto quel fumo, tutti quegli odori buonissimi, ma che ti riempiono e quando ti siedi a tavola, sudata e accaldata, ti senti già piena.
    Va benissimo che sia un "lavora da uomo"...

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  3. Io la carne preferisco mangiarla comodamente seduto
    Nè minestre, nè bistecche.
    Sono asessuato
    e sfaticato.

    Pensatoio

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  4. Sul Gargano c'è più democrazia che da voi... Da noi arrostiscono sia uomini che donne, non esiste distinzione di sesso.
    Anzi, precisamete nella mia famiglia, arrostiscono solo le donne... Ricordo ancora mia madre assieme alle sue sorelle arrostire chili e chili di carne per delle orde di mashi affamati! Però loro erano più furbe: mentre arrostivano, tra una chiacchiera e l'altra, mangiavano...

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  5. Anonimo18:56

    Ho visto parecchie ragazze sgraticolare in canottiera (io prefeirvo a torso nudo, però pazienza) e accebdere abilemnte il fuoco con diavolina e ventaglio.
    Ah sì, ogni tanto anche mia madre ronzava attorno al barbecue. :)

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  6. Ho capito, la Romagna si va configurando come una enclave di Talebani in Italia! ;-)

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  7. No, se ci penso, non ho mai assistito alla scena di una donna che si occupa del barbecue con gli uomini rilassati ad aspettare, senza reclamare il forchettone-scettro che ritengono gli spetti di diritto. un pò come il governo del camino e il telecomando...

    P.S. Complimenti sinceri per il tuo intelligente e ironico blog.

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  8. @ arabafenice
    grazie, sei molto gentile!

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  9. Anonimo16:38

    Cena con compagni di laboratorio.
    La nonna della padroncina di casa, chiamata alla sacra funzione di accensione del fuoco, si addormenta e non arriva più.
    "C' 'o vedimmo nuie!" (ci pensiamo noi!), hanno esclamato in coro due dei maschietti presenti, tra cui il sottoscritto.
    Ci abbiamo messo un'ora e mezza, ma vuoi mettere la soddisfazione... :-)

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  10. apprezzo sempre la scelta delle immagini nel tuo blog, questa mi piace moltissimo, ho sempre subito il fascino di questo genere di illustrazioni, dove l'hai scovata?

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  11. @ cima
    sembra quasi "L'isola dei famosi" quando gli tolgono i fiammiferi.

    @ nonnapapera
    l'ho trovata in rete, casualmente. Non sono sicura che sia una delle "pin-up" di Vargas, ma potrebbe.

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