Per la serie "siamo uomini, anzi principi, o peracottari?" ieri sera è andata in onda una puntata memorabile di "Vespa a Vespa" con protagonista il principe degli aperitivi, nonchè latore assieme al babbo, un certo Vittorio Emanuele, di una richiesta a noi italiani repubblicani di un indennizzo di euro 260.000.000,00. Indennizzo per supposte lesioni della loro libertà, dei diritti della persona e patapim patapam.
Emanuele Filiforme, che quando parla sembra appena uscito dall'anestesia e a volte si perde nei meandri della sintassi ma poverino, con le tate svizzero-tedesche non poteva esercitarsi in italiano più di tanto, era lì nell'alveare di RaiUno per rivendicare il suo diritto ad essere risarcito per il fatto di aver dovuto passare le proprie vacanze nel cantone dell'Appenzello invece che a Fregene. Peccato che per farlo abbia aperto bocca.
Rispondendo alla domanda di Vespa sul perchè mai gli italiani dovrebbero risarcirli con cotale somma il principesso, dimenticandosi di inserire il lobo frontale inanellava una serie letale di corbellerie: "Beh, lo stato ha già tante altre spese inutili...."
Alla domanda sul perchè lui e la sua famiglia si fossero rivolti per lettera al Presidente Pertini con l'appellativo non di presidente ma di senatore, lo sciagurato rispondeva "Beh, sarà stata una dimenticanza." Abbiamo sobbalzato anche quando ha ribadito che "lui ha già condannato gli errori del suo bisnonno". Chiamare errori le leggi razziali che portarono alla emarginazione e quindi alla deportazione dei cittadini ebrei italiani verso i campi di sterminio dimostra che il ragazzo forse non ci fa ma ci è proprio.
Per fortuna, visto che perfino Vespa sembrava provare qualcosa di simile all'indignazione, è arrivato il settimo cavalleggeri, rappresentato dal Presidente della Consulta dei Senatori del Regno, il quale ha rivelato che ciò di cui è stato vittima Filibertuccio si configura come violenza sui minori e l'ha ripetuto più volte.
Oplà, in un attimo siamo diventati una nazione di pedofili che per trent'anni ha abusato ignobilmente di un povero bambino ricco, per giunta di nobili origini. Non si sevizia un principino.
Ci siamo commossi, non pensavamo che dietro a 260.000.000 di euro vi fossero tali nobili, è proprio il caso di dirlo, propositi. Ecco perchè è così, anni e anni di violenze non possono che lasciare tracce.
Di fronte a tali esempi di case regnanti, come se la sono cavata i fautori della repubblica? Alla trasmissione partecipava Cossiga e l'emerito, parlando dei costi della ex reggia del Quirinale, tra i beni rivendicati tra l'altro dai nobili estortori, se n'è uscito con la proposta di vendere il palazzo a Briatore "che ne farebbe un hotel a cinque stelle". Chissà se vendessimo il Colosseo a McDonald's che mega fast-food ci verrebbe fuori.
A questo punto monarchia o repubblica? E' una gara dura.
Emanuele Filiforme, che quando parla sembra appena uscito dall'anestesia e a volte si perde nei meandri della sintassi ma poverino, con le tate svizzero-tedesche non poteva esercitarsi in italiano più di tanto, era lì nell'alveare di RaiUno per rivendicare il suo diritto ad essere risarcito per il fatto di aver dovuto passare le proprie vacanze nel cantone dell'Appenzello invece che a Fregene. Peccato che per farlo abbia aperto bocca.
Rispondendo alla domanda di Vespa sul perchè mai gli italiani dovrebbero risarcirli con cotale somma il principesso, dimenticandosi di inserire il lobo frontale inanellava una serie letale di corbellerie: "Beh, lo stato ha già tante altre spese inutili...."
Alla domanda sul perchè lui e la sua famiglia si fossero rivolti per lettera al Presidente Pertini con l'appellativo non di presidente ma di senatore, lo sciagurato rispondeva "Beh, sarà stata una dimenticanza." Abbiamo sobbalzato anche quando ha ribadito che "lui ha già condannato gli errori del suo bisnonno". Chiamare errori le leggi razziali che portarono alla emarginazione e quindi alla deportazione dei cittadini ebrei italiani verso i campi di sterminio dimostra che il ragazzo forse non ci fa ma ci è proprio.
Per fortuna, visto che perfino Vespa sembrava provare qualcosa di simile all'indignazione, è arrivato il settimo cavalleggeri, rappresentato dal Presidente della Consulta dei Senatori del Regno, il quale ha rivelato che ciò di cui è stato vittima Filibertuccio si configura come violenza sui minori e l'ha ripetuto più volte.
Oplà, in un attimo siamo diventati una nazione di pedofili che per trent'anni ha abusato ignobilmente di un povero bambino ricco, per giunta di nobili origini. Non si sevizia un principino.
Ci siamo commossi, non pensavamo che dietro a 260.000.000 di euro vi fossero tali nobili, è proprio il caso di dirlo, propositi. Ecco perchè è così, anni e anni di violenze non possono che lasciare tracce.
Di fronte a tali esempi di case regnanti, come se la sono cavata i fautori della repubblica? Alla trasmissione partecipava Cossiga e l'emerito, parlando dei costi della ex reggia del Quirinale, tra i beni rivendicati tra l'altro dai nobili estortori, se n'è uscito con la proposta di vendere il palazzo a Briatore "che ne farebbe un hotel a cinque stelle". Chissà se vendessimo il Colosseo a McDonald's che mega fast-food ci verrebbe fuori.
A questo punto monarchia o repubblica? E' una gara dura.
in effetti messa cosi...ci dovrei pensare ;D
RispondiEliminaUna repubblica senza i Lele Mora ed i vari Briatore? Si può?
ciao cara, un abbraccio
...certo che vedere Porta a Porta!!! non è che domani chiedi alla Rai un risarcimento per quello che hai visto!!!????!
RispondiEliminaChissà se con la class action sarà possibile intentare una causa collettiva a loro per tutti i danni causati al popolo italiano?
RispondiEliminaWendy
Forse, dico forse, se invece di essere invitati in TV come prime donne fossero trattati come normali cittadini della Repubblica Italiana (tali sono ed hanno accettato di essere al loro rientro)la gente comune apprezzerebbe molto di piu' l' ottima trasmissione del Dott. Vespa (trasmessa anche su RAI International). A Lei Dott. Vespa; La seguo con interesse, sia in Italia che all'estero.
RispondiEliminaCapitato qui per caso, mi sono fatto grazie a te (e ai Savoia ovviamente) quattro sane risate. Complimenti, scrivi molto bene.
RispondiEliminamolto divertente complimenti....finalmente riesco a capire la grande sofferenza del ragazzo.....
RispondiEliminala cosa più divertente è stato quando il loro avvocato chiamava il "principino"senza titoli ma solo signor.......chissà se nel privato l'avvocato continua a chiamarlo signor??':-)va a finire che questo avvocato è un vero repubblicano ed ha accettato la causa ignobile....solo per bisogno
anna
Brava lameducche! Io ho fatto un post sui Savoia qualche giorno fa, sottolinenando come siano ontologicamente incostituzionali.
RispondiElimina( http://anggeldust.blogspot.com/2007/11/incostituzionali.html )
@ wendy:
scusate se "spammo", ma approfitto per dire che la class action de noantri è un buchetto nell'acqua..! here the post..
( http://anggeldust.blogspot.com/2007/11/lo-zombie-innocuo-della-class-action.html )
p.s. w la repubblica! abbasso i sotrtaceti!
Ciao, sono Vera.
RispondiEliminaComplimenti per quello che hai scritto. Hai reso l'idea.......
Aggiungo: il povero principino che tra le varie corbellerie dette a sostegno dei soldi che hanno chiesto si è inventato anche il suo accento forse ha studiato male la parte, scordando che la sua famiglia, i savoia, hanno sempre parlato francese, essendo quelle le origini, il re, francese parlava, sto coglione.
Ma perchè diamo spazio a certe gente che dovremmo solo dimenticare? certo Vespa da volpone bada solo allo share, non
RispondiEliminaagli italiani che guardano il suo
oramai"gossip di stato".
Cossiga, per favore è già troppo farlo votare, ascoltare pure le stronzate che dice è il colmo.
C'è tanta gente e giovane malata che soffre, sparisse un vecchio politicante, no?
Vive a Ginevra. Caso mai le tate svizzero-fancesi. Ah, e abbiamo pure il "romancio" quale lingua nazionale. La Svizzera, questa sconosciuta.
RispondiEliminadi corbellerie ne hai dette più te che Filiberto, penso che in storia prendevi 3,se ti chiami italiano lo devi alla dinastia Savoia e agli U.S.A.e non ai partigiani, che ti dovresti leggere la carta dei diritti dell'uomo, che siamo tutti eguali, ricchi e poveri, che è facile avere consenso parlando male degli altri, che i figli di Craxi - condannato e scappato all'estero non stanno pagandi le colpe del padre, figuriamoci quelle del nonno.
RispondiElimina...quanti figli di emigranti nati all'estero dovrebbero chiedere risarcimento...? e non sono cresciuti nel lusso a ginevra...Savoia andate al diavolo!!! chiediamo noi risarcimenti per le noie che continuate a darci...
RispondiElimina....le "coglionate" si pagano e quella di averli fatti rientrare in Italia è stata, secondo me, una grossa "Coglionata". I danni andrebbero chiesti a loro.
RispondiEliminaAnche Vespa ha toccato il fondo con simili trasmissioni.
L'ho già detto altrove, non ricordo però dove. I Savoia sono, molto probabilmente, la casa regnante che ci meritiamo... Un po' come i nostri politici...
RispondiEliminaChe Dio benedica gli anonimi e li mantenga in salute.
RispondiEliminaSui Savoia? Beh, Già che ho nimanto(invano) l'altissimo... che Dio li baci freddi!
in realtà cossiga ha detto molto di più. per prima cosa si è vantato di tutte le volte che ha cercato di buttare nel cesso l'art. 13 delle disposizioni transitorie della ns costituzione, cercando di far rientrare i savoia in italia. poi, lampo di genio...si rivolge a em. filiberto chimandolo sig....poi ci ripensa e dice "se vuole la chiamo principe"...ma che?! cossiga ha fatto la figura del cicisbeo di casa savoia...e agli italiani ha fatto fare la solita figura di sterco...mah...
RispondiEliminasaluti
alessandro
La vera notizia è che Cossiga sia ancora vivo.
RispondiEliminaalle brutte figure noi italiani siamo abituati. non c'è un nostro rappresentante che possa essere definito presentabile. Quanto ai Savoia rispondo con la battuta di Crozza che suona pressapoco così: "Se i Savoia chiedono il risarcimento per essere stati fuori dall'Italia, quanto dovremmo chiedere noi italiani per tutto il tempo che in Italia ci siamo stati?"
RispondiElimina@ rinascitanazionale
RispondiEliminaciao a te, carissimo!
@ liberamente
non conta perchè l'ho visto in differita sul sito web. La vera sofferenza è guardarlo davanti alla TV. ;-)
@ anonimo qui per caso
ti ringrazio molto, ciao!
@ anna
in privato lo chiama sire, secondo me.
@ gg
e ti pareva che si poteva avere una class action come si deve? Vado a leggere il tuo post. Ciao
@ anonimo svizzero
le migliori tate sono quelle di lingua tedesca, anche se uno vive a Ginevra, fìdati. ;-)
@ lupo sordo
ahimé, hai ragione.
@ alessandro
mi viene un dubbio, ma è lo stesso Kossiga o un clone?
# arabafenice
io dopo tutto sto bene in Italia. Sono stata in Svizzera diverse volte ma mi è sempre venuta una tristezza... Bellissima, per carità, ma dopo un po' troppo ordinata.
Come ho già detto più volte in giro nel vari blog: ben ci sta!
RispondiEliminaPotevamo lasciarli dov'erano!
Perchè in Parlamento siamo stati gli unici (PRC) che hanno votato contro al loro rientro in Italia?
Nella vita, si sa, si raccoglie quello che si semina.
Repubblica, comunque.. ;-)
RispondiEliminaL'idea del Colosseo come fast-food non è male, la proporrò ai miei "amici" americani. Se vuoi, facciamo a mezzo.
Parlando di biscotti:
I savoiardi nel tiramisù...
I Savoia nel tirami giù.
Un sorriso savoiardo
Almeno una cosa buona in Italia. Che con una monarchia così il dubbio non si pone ! :-)
RispondiEliminaBella parlare di questo smidollato.
RispondiEliminaMa se ignorassimo l'oblio annullerebbe lui e quelli come lui.
NO?
Non mi sono indignata perché sono talmente patetici da far quasi pena. E se un paese si vede da chi lo governa (o lo governava) altro che pizza e mandolino...
RispondiEliminaNoto che, come da programma, la manovra aggirante continua e prima o poi, a forza di "comparsate" nei vari programmi di approfondimento / intrattenimento ci troveremo qualcosa di spiacevole nel posteriore.
RispondiEliminaIl metodo e` ultracollaudato, la prima volta fa male ma poi ci si abitua.
Non lo so ma alle volte ho l'impressione che alle persone piaccia soffrire della "sindrome di Stoccolma".
Non sono contrario a una discussione sul fatto che qualche bene di casa Savoia possa essere restituito anche a loro, ma alle modalita` della richiesta.
Certo, se l'operazione "pizzo" andasse in porto, consentirebbe ai due Savoia una bella scalata verso l'olimpo dei potenti che possono permettersi tutto in perfetta ambientazione fantozziana.
A quel punto il giovane E.F. non sarebbe piu` un povero ex perseguitato politico garbato e apparentemente impacciato; mi dispiace per lui, ma anche se "tiene famiglia" ed e` in stato di necessita`, io lo preferisco cosi` com'e` adesso :-)
P.S. chissa` perche` tutti vogliono venire in Italia per scappare da quei brutti posti pieni di noioso ordine e stupida legalita`.