venerdì 30 maggio 2008

La pioggia sporca nel Pigneto

Visto che l'argomento interessa, tanto che ci sono stati diversi OT nel post precedente, dirò la mia e dirò che c'è puzza di bruciato in questa storia. Anzi c'è sentore di agents provocateurs.
Per carità, prima che salti su la solita testina di cazzetto anonima, sono esistiti ed esistono picchiatori comunisti, chi lo nega. Mica per niente quando ero piccola si sentiva cantare "il fascio è ancor più bello con la spranga nel cervello".

Però, però, però, questo signore dello sgub di Repubblica sembra uscito da un film di Verdone, da una delle magistrali interpretazioni dell'indimenticato Mario Brega, oppure da un gruppo di comparse di Cinecittà. Poteva vestirsi da gladiatore (nel senso di quelli che stazionano fuori dal Colosseo con la spada e l'elmo di latta) e sarebbe forse stato più credibile.




Prima di tutto il tatuaggio. O ha cercato di farselo cancellare oppure sembra falso. Me lo diceva oggi un amico che se ne intende, visto che credo abbia rimasto solo un decimetro quadro di pelle libera da scritte e simboli. Addirittura abbiamo rievocato assieme quei tatuaggi che si comperavano in edicola da bambini.
Poi la creazione del personaggio.
"Eccome qua, io sarei il nazista che stanno a cercà da tutti i pizzi. Guarda qua. Guarda quanto so' nazista...". La mano sinistra solleva la manica destra del giubbetto di cotone verde che indossa, scoprendo la pelle. L' avambraccio è un unico, grande tatuaggio di Ernesto Che Guevara. "Hai capito? Nazista a me? Io sono nato il primo maggio, il giorno della festa dei lavoratori e al nonno di mia moglie, nel ventennio, i fascisti fecero chiudere la panetteria al Pigneto perché non aveva preso la tessera".
Un communista tanto vero da sembrare finto. Comunque sentiamo come sono andate le cose secondo lui. Ricordo che il raid contro il negozio dell'extracomunitario è stato compiuto la settimana scorsa da una quindicina di incappucciati sprangamuniti, non dal solo cavaliere solitario, come dalla nuova versione da lui riportata.
Alle 17 di sabato, dunque, arriva "Ernesto". Ma non da solo.
«Eh no. Fermati. Fermati qui. Io arrivo da solo. Perché io voglio andare a gonfiare il marocchino da solo. Io quando devo fare a cazzotti non mi porto dietro nessuno. Il problema è che quando arrivo all' angolo con via Macerata non ti trovo una quindicina di ragazzi del quartiere? Tutti incazzati e bardati. Te l' ho detto. Mi vogliono bene. Avevano saputo della tarantella ed erano due giorni che sentivano questa storia di questo portafoglio. Evidentemente volevano starci pure loro e si sono presentati. Non l' ho mica chiamati o invitati».
"Ernesto" fa un cenno al cameriere. Chiede un whiskey di malto scozzese. Un "Oban". Strizza l' occhio. «Lo vedi questo? E' cresciuto con me al Pigneto». «Che stavo a dì? Ah sì, i pischelli. Io davvero non riesco a capire come si sono inventati la storia della svastica. Ma quale svastica? Io questi pischelli non li conosco personalmente, ma mi dicono che sono tutto tranne che fascisti. E, comunque svastiche non ce n' erano. Quei pischelli, per quanto ne so, si fanno il culo dalla mattina alla sera. E hanno solo un problema. Si sono rotti il cazzo di vedere la madre, la sorella o la nonna piangere la sera, perché qualche vigliacco gli ha sputato o gli ha fischiato dietro il culo.
Te lo ripeto, io non l' ho chiamati. Io ce li ho trovati. E poi, scusa tanto sa, ma hai mai visto tu un raid nazista senza una scritta su un muro? Qualcuno si è chiesto perché, se era un raid, nessuno ha toccato per esempio i sette senegalesi che vendevano i cd taroccati in via Macerata? Lo vuoi sapere perché? Perché i senegalesi non avevano fatto niente. Perché sono amici. Perché portano rispetto e quando stava per cominciare il casino al negozio dell' indiano, gli ho detto di mettersi da una parte».
Insomma, un caso di telepatia perchè di solito non ci si porta sempre dietro i passamontagna e le spranghe perchè potrebbero tornare utili. Ci si concia in quel modo con premeditazione per andare a menare. La possibilità che si siano incontrati per caso, suvvia, fa ridere i polli.

Magari è tutto vero, l'episodio dimostrerebbe che gli opposti estremismi a volte si toccano ma Ernesto sparalesto, secondo il tenente Colombo, non la racconta giusta. Fa pensare che cerchi pubblicità, oppure vuole coprire gli altri con la trovata del Che tatuato per far capire che lui è "communista così" e i quindici passavano di lì per caso. Quando le cose puzzano, puzzano.

Intanto, con questa trovata, da oggi in poi qualunque raid neonazista sarà attribuito ai comunisti. Perchè i fascisti non esistono, sono solo nei nostri brutti sogni.

P.S. Anche Maradona fa parte della banda?


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30 commenti:

  1. Anonimo22:03

    Dico il responsabile è reo confesso e dice che non solo l'aggressione non alcuna matrice politica ma che addirittura lui è pure di sinistra e nonostante tutto ancora continuate a voler infamare gli altri!!Certo ci vuole coraggio!!!Per la serie: non so chi è stato quindi sarà stato un fascio, poi scopro che è stato un compagno...ah beh allora la notizia è falsa!! ... che so magari un fascio era passato di li un anno fa ... potrebbe essere stato lui che con la sola forza del pensiero ha mosso la mano del compagno col Che tatuato e ipnotizzandolo gli ha ordinato di colpire ... ecco si sarà andata così ..................

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  2. Anonimo22:08

    Eh, non si sanno esprimere in altro modo, qualcun altro avrebbe messo direttamente una bomba, ma gentile, delicata, giusto per far capire che l'intera storia non era gradita.

    E` probabile che prima dell'atto il tizio abbia sparlato a destra e a sinistra del mazzo tanto che avrebbe fatto al marocchino (moh, lo meno, lo sfondo ...) se non gli avesse ridato il portafogli (cosa ne sapeva poi il marocchino) e qualche banda ha sicuramente pensato bene di aggregarsi (probabilmente ultra` in astinenza di violenza); lo dice lui stesso.

    Sapete come succede, si parla al bar di questo di quello, ecc. e un'occasione per un bel pestaggio non si puo` mica buttare via alla leggera e poi avranno pensato che se il marocchino avesse tirato fuori il coltello e ne avesse fatto uso, loro sarebbero stati felici di essere testimoni e di farlo pentire del gesto.

    Ma si, una bella scena da arancia meccanica al cubo puo` essere un toccasana per ristabilire i giusti rapporti.

    Naturalmente in tutto questo i carabinieri, la polizia, ecc. non esistono !

    Viva il nuovo far west.

    Scusa Lameduck, ma stiamo parlando di un pregiudicato che ha un amico che sa con certezza chi ruba i portafogli e il marocchino interrogato non nega ma ci marcia sopra l'intera faccenda.

    Anche a me la cosa pare un po' inverosimile, pero` della realta` non bisogna mai stupirsi.

    Ora, se la cosa e` avvenuta davanti a testimoni spero che prima o poi emerga una qualche verita` oggettiva.

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  3. @ nera come la pece
    tu parti dal presupposto che Ernesto sia in buona fede. Io trovo la sua ricostruzione fantasiosa e volutamente calcata. Magari hai ragione tu ma, giusto per la cronaca, esistono i millantatori.

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  4. Il personaggio è macchiettistico, poco da dire.
    Però si é riusciti chi involontariamente (Repubblica) chi no n (il pattume al soldo del cainano) a far passare il messaggio laido del. "in Italia non sta succedendo nulla di fascista", intanto alla Sapienza e al Pigneto squadracce, ma il sindaco di Roma pensa alla toponomastica...

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  5. Anonimo00:37

    Ho letto l'intervista di Repubblica con la storiellina dei ragazzini con i volti coperti incontrati per caso che dopo aver ciato il negozio dell'indiano hanno sfasciato altre vetrine perché in quei negozi si spaccia droga. Ma davvero c'è qualcuno che crede a questo cazzaro?

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  6. Anonimo07:29

    Oltre al macchiettismo dell'"Ernesto" mi lascia perplessa che dell'aggressione, avvenuta lo stesso giorno, a christian floris -conduttore di radio deegay-, si siano perse notizie.
    Forse perché nel caso di floris c'era poco da confondere poiché l'aggressione era stata preceduta da una svastica e da una scritta morte ai froci sul muro del palazzo in cui abita, indicanti chiaramente la matrice dell'aggressione, e inoltre l'aggressione stessa è stata accompagnata da una dichiarata intenzione di colpire chi si occupa di tematiche che riguardano gli omosessuali.
    Una notizia da non rilanciare troppo altrimenti si turbano gli animi e gli equilibri con l'ammisione che le aggressioni di stampo fascista ci sono.

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  7. Premesso che gli imbecilli, purtroppo, possono stare da tutte le parti, resta il fatto che la matrice dell'aggressione è fascista.
    I tatuaggi uno se li può fare anche per moda, quando è giovane o per mille altri motivi e non sono sicuramente certificazioni di identità o di qualità.
    Essere fascisti è un problema di mentalità.

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  8. Da pluri-tatuato, esprimo un giudizio negativo sulla qualità del Che Guevara sul braccio di Ernestino: credo che se il mio tatuatore mi avesse fatto un lavoro del genere mi sarei inalberato non poco.
    Dopo la forma, il contenuto: meno male, pensavo di essere una mosca bianca. Questa ricostruzione non convince nemmeno me, ma qui non si tratta di far retromarcia se viene fuori che il colpevole è uno di sinistra, si tratta di credere o meno a un racconto che molto credibile non pare. Sono il primo a criticare - e ferocemente - le manifestazioni di certe frange di sinistra / estrema sinistra, non perché la mia posizione politica sia diametralmente opposta, anzi!, ma perché sono convinto che quando si va troppo sopra le righe e si arriva a usare le mani, le spranghe, i mattoni, ecc. ecc., si sbaglia sempre. E di sicuro la sinistra, soprattutto in questo periodo, non ha bisogno di persone che le facciano cattiva pubblicità.
    Sarò complottista e dietrologo, in conclusione, ma tutta sta storia mi puzza assai.

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  9. Chiedo scusa per il doppio commento, mi è sovvenuta una frase scritta da un grande della letteratura, Isaac Asimov: "La violenza è l'ultimo rifugio dell'incapace".

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  10. @ adetrax
    io sono convinta che gli inquirenti siano meno boccaloni della platea televisiva. Sicuramente faranno luce sull'accaduto con serietà. Il problema sarà se sapremo come è andata a finire.

    @ il russo
    si, anche il sequestro del prof alla Sapienza. Le minacce ai figli.
    "Tu hai figli?" è una frase che può dire tante cose ma al TG diventa inequivocabilmente una minaccia di morte. Una rom entra in un cortile, inequivocabilmente è venuta per rapire un bambino.
    Mai che si desideri andare oltre la propaganda e la frase ad effetto. Ripeto, meno male che chi indaga è più scafato di noi.

    @ fabiana
    oscurare l'aggressione omofoba serve a confermare e dare una dignità al pensiero della ministra Carfagna, per la quale il problema omofobia non esiste e i gay devono ostentare sobrietà.
    Pride si, ma niente calze a rete o paillettes ma gambaletto in filanca e tailleur grigio.
    La credibilità di un ministro dipende ormai da un tailleur. Se lo avesse detto con il perizoma e le scarpe fetish dei vecchi tempi non l'avrebbe considerata nessuno.

    @ franca
    in un blog ho visto di recente una foto della cella di Izzo, il mostro del Circeo. Dietro alla branda c'è una bandiera con Che Guevara. Contaminazioni ideologiche.

    @ kendalen
    il Che di Diego si, che è tatuato bene. Non è questione di essere complottisti ma di avere gli allarmi antibufala funzionanti.
    Ciao, pluritatuato! ;-)

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  11. il quartiere del Pigneto é un microcoscmo, cattolico, romanista, dove chi ci abitava una volta si dichiarava: né di destra, né di sinistra, ma della "pagnotta". E trovo che questo tipo sia abbastanza verosimile, per lo meno io ne ho conosciuti di persone come lui, e difatti a proposito del
    Che tatuato, c'è un video in cui, a un certo punto, dichiara: sono per i grandi uomini, io.
    Poi è chiaro che ha sparato cazzate. Ci sono dei punti d'incontro nel quartiere, sempre gli stessi da almeno quarant'anni, dove si sa tutto di tutti, ed é scontato che il tipo sia andato lì a cercar sostegno. Un'altra dichiarazione sballata é la citazione del film di Pasolini girata al bar Necci: é la prima volta che la sento! E mi pare tanto una licenza giornalistica.
    Quello che trovo davvero preoccupante é il messaggio che ha voluto far passare Repubblica a questa intervista: Ha il Che tatuato, quindi non é un fascio.

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  12. Siete uno spettacolo. Quando il complottismo diventa un disturbo della personalità.
    Al pigneto lo sapevano tutti chi c'era dietro il raid neonazista, tanto è che al corteo antifascista prontamente inscenato dalle coscienze democratiche di rifondazione e centri sociali vari, gli esponenti del centrosinsitra più svegli non hanno aderito per evitare lo sputtanamento che ne sarebbe conseguito a colpevoli individuati.
    Anche la polizia aveva subito lasciato trapelare che la pista politica c'entrava poco.
    Ma come si fa a non strumentalizzare una squallida storia di borgata e a non rinnovare il gagliardo spirito dell'antifascismo unico presidio allo squadrismo promosso da Alemanno?

    e allora se non sono stati i fasci sono stati gli ultras, che poi è la stessa cosa. Fino al finto tatuaggio. Matrix reloaded!

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  13. Anonimo14:09

    http://pensatoio.ilcannocchiale.it/post/1923831.html
    Anche a me sembra na' puttanata.
    Quanto prenderà de galera (questa è una domanda interessante) ?

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  14. Questo mi ricorda quel personaggio di romanzo criminale che adorava i grandi uomini.Infatti nell'intervista lo ha detto.Lui raccontandosi dice che ha il tatuaggio perché gli piacciono i miti e che la politica non c'entra.Per lui uno vale l'altro e forse il Che è più bello di altri. l'ideologia in quanto tale non c'entra.Peccato che quel "buon senso" sia così prossimo al fascismo.

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  15. Anonimo15:55

    Uh, da romana credo che qui siano storie di "territorio". La piccola delinquenza delle "borgate storiche", fatta più di bulli spacconi che di veri malviventi, è pronta a lavare con sangue e vendette ogni sgarro ai propri piccoli loschi affari nella via e nella piazza.
    Questioni di concorrenza, insomma. Ma magari sbaglio.

    RispondiElimina
  16. Uh, da romana credo che qui siano storie di "territorio". La piccola delinquenza delle "borgate storiche", fatta più di bulli spacconi che di veri malviventi, è pronta a lavare con sangue e vendette ogni sgarro ai propri piccoli loschi affari nella via e nella piazza.
    Questioni di concorrenza, insomma[...]


    Sono borgatari, assolutamente d’accordo. E super d’accordo con Lameduck che “qualcosa puzza”. Non è una questione di complottismo tipo “disturbo di personalità” come il troll più sopra ha detto. La faccenda è più complessa . Forse il bullo-Che Guevara è mandato, ma mandato per qualcosa che forse capiremo più avanti. Quello che sappiamo è che questa gente colpisce trasversalmente alla destra che abbiamo al governo. E alla quale fa molto, ma molto comodo.
    Che questo bullo abbia il Che Guevara tatuato non cambia nulla. E qui devo dire che comperare ancora La Repubblica, non solo ti fa buttare i soldi, ma ti fa lanciare ad ogni articolo che leggi il giornale contro il muro;problema mio, infatti non lo compero più:ci provi, e ci riprovi a leggere, e a rileggere, perchè pensi forse sono ignorante, e non capisco anche se siamo rimasti in pochi a chiedercelo. Ti accorgi che leggere La Repubblica e leggere un qualsiasi tabloid, un giornale qualsiasi di gossip, sarebbe uguale. E questo non è certo una novità. Ma la speranza è sempre l’ultima a morire.

    Anche se abito da tutt’ altra parte che Roma, e decisamente fuori confine, anche del nord-est dal quale provengo, questa “cosa dei bulli” che NON sono fascisti mi ha decisamente rotto i coglioni, perdona Lameduck il francesismo: i bulli sono fascisti, punto. Mi spiego; queste testine sono andati a votare in massa la destra che abbiamo al governo, questa gente ignorante che vive in periferia è la destra quella vera, fisica, quella che mena. Aggiungo che questa mentalità che sembrerebbe dilagare oggi in Italia “da bulli”, “di destra”, “da boneheads”, “da naziskin”, uguale. Sempre testine sono. In realtà è la cultura mafiosa. Almeno all’estero viene vista così.

    Mentalità mafiosa, , tutta italiana. Bene. Probabile. Perchè l’altra cosa che mi viene in mente sono proprio le bestie , tipo Gangs of New York, che lottano per il territorio del quale parlava prima Debora. La domanda è: ma porca miseria, ma è vero che siamo mafiosi, e non c’è nulla da fare, e questo avvento delle destre non ha fatto altro che leggerci nel DNA? Non che la destra non vinca in tutto il mondo, ma la nostra nuova destra è decisamente la peggiore quella del Berlusconi imprenditore, e quella di quei farabutti dei leghisti.

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  17. Anonimo00:55

    non ho sentito l'intervista,ma se davvero ha detto che 1-non c'entra la politica,2-che ammira i grandi uomini,3-se sono andati a "punire lo spaccio",4-e se ha il che tatuato,è SICURAMENTE un fascista.Date retta a me che me ne intendo,senza complottismi.

    Ps;comunque quella del Pigneto resta un'aggressione razzista al 100%.

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  18. Anonimo00:59

    sono l'anonimo del post di sopra;riguardando la foto ho visto il braccialetto;adesso sono certo,quello è un fascista,magari di quelli "sociali,di sinistra" ma è fascista.
    Ci scommetto un miliardo di euro ,vediamo chi me li offre.Ciao,max.

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  19. i links non funzionavano nel precedente post.
    Gangs of New YorkGangs of New York è un film del 2002, diretto da Martin Scorsese: Nella seconda metà dell' 800, il degradato quartiere dei Five Points a New York è teatro di violente competizioni tra bande criminali che intendono assicurarsi il dominio del territorio.

    Che Guevara
    [...] Anche a prescindere dalle sue convinzioni politiche, la sua immagine di eterno ribelle, di sognatore poco incline alla mediazione con un mondo pieno di ingiustizie, ha conquistato generazioni di giovani in tutto il mondo.

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  20. Anonimo13:27

    Lame che fai provochi?
    Mi parli della ministra garfagna che a mio avviso rappresenta un tipo di donna che fa abbastanza ribrezzo: una che ha bisogno dell'avallo dell'uomo per avere successo (e per avere quell'avallo ha dato via la sua dignità e probabilmente non solo la dignità) e che si pone supinamente su posizioni molto maschili (chissà cosa ne pensa del taglio di 20 mln di euro dei fondi contro la violenza delle donne? Probabilmente niente, perché per lei la famiglia è il nucleo sano della società nonostante sia stradimostrato statisticamente che la maggior parte delle violenze avvengano in famiglia).
    Una donna che, raggiunta la notorietà per aver usato il perizoma (quando era vestita) e le scarpe fetish, ora, poiché indossa un tailleur, ripudia lustrini e nudità e si ammanta di pudore e moralismo.
    Molto ipocrita. Molto cattolica, molto italiana...

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  21. Anonimo14:09

    Siamo alle solite. Come quando cadde Ceausescu e la sua cricca che, guardacaso, era fascista. hahahaha Ridicola e coerentemente patetica.
    ops! scusa Lame, non per fare lo spocchioso ma "...credo abbia rimasto..." no eh, queste grettezze lasciale a noi leghisti.

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  22. @ max
    in effetti una persona veramente di sinistra non direbbe mai che la politica non c'entra. Il peggior difetto della sinistra è proprio quello di politicizzare tutto. Sul braccialetto non so ma il tatuaggio è falso. "Trasferelli", si chiamavano?

    @ nike
    Vidi "Gangs of New York" anni fa. Un film forse sottovalutato di Scorsese. Sicuramente un efficace ritratto di una società tribale che non si sa come è diventata la prima linea dell'impero. Nel senso che non si sa come siano sopravvissuti a loro stessi.

    @ fabiana
    Molto ipocrita. Molto cattolica, molto italiana...

    Si sarebbe da fare la rima ma mi astengo.

    @ franz ovvero ur_ca
    Ti sembrerà strano ma non hai idea di quanto rimpiangono Ceausescu certe badanti romene quando hanno a che fare con vecchietti come te. ;-)

    RispondiElimina
  23. Anonimo21:33

    @lameduck;
    tranquilla,quello lì è certificato fascista(abbronzato,aggressivo,"apolitico",ama gli uomini strong come il che,braccialetto d'oro o dorato,tuta con scritta Italia ,fa le "spedizioni punitive" esemplari,...troppi elementi coincidono,se quello è di sinistra io sono napoleone
    ciao,Napoleone;-)

    RispondiElimina
  24. Anonimo22:17

    Ecco,vedi cosa salta fuori..una giornalista delll'AGI,Simona,è stata testimone oculare del fatto del pigneto e dice che erano fascisti o nazisti,ma i giornali credono di più al pregiudicato col Che tatuato,che strano..

    http://emiliaromagna.indymedia.org/node/2745

    Sir Pent (direttore dello zoo di londra)

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  25. Anonimo22:56

    Grazie al tuo blog scopro un mondo di redivivi. Folkloristici davvero. Ma li hai proprio attirati tutti come mosche. Tranquilla Lame, che fosse fascista oppure comunista non cambia granchè, una raza una faza.

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  26. Anonimo09:22

    @anonimo
    Il racconto della giornalista AGI, mi sembra oltre che lacunoso (probabilmente perche' non puo' dire di piu') anche ripetitivo o comunque e' stato riportato come tale.

    Come fa a dire che il soggetto poteva pure esserci ma che lei non l'ha visto ?

    Il concetto di c'era o non c'era si riferisce necessariamente alla sua entrata nel negozio, altrimenti se ha fatto il passante il suo ruolo e' nullo.

    Se questo e' il modo di riportare le notizie, mi sembra che ci sia ancora molta strada da fare verso la trasparenza e la chiarezza.

    Attendiamo pure l'esito delle indagini ma ho l'impressione che continuando cosi' restera' solo il solito fumo di Londra.

    RispondiElimina
  27. Anonimo09:28

    Non si scrive: "abbia rimasto", ma: "gli sia rimasto"

    RispondiElimina
  28. Anonimo12:20

    Credo che il Che si sia rivoltato nella tomba una volta in più per questo.
    Come se bastasse un tatuaggio ad acquisire i valori e gli ideali che Ernesto aveva sul serio.
    Bhè può essere che il romano in questione abbia fatto come Maroni da comunista alla Lega e il tatoo è rimasto...
    Che pena!

    RispondiElimina
  29. @ la maestrina
    gli errori di grammatica li faccio apposta. Per non umiliare i miei lettori e far godere quelli che leggono i post solo cercando gli errori di grammatica. Matita rossa o matita blu?

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  30. Anonimo12:57

    ah, Franz ovvero Ur-ca
    ora capisco tutto...

    RispondiElimina

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