"Allora vedo che non ha capito. Io non sono qui per salvare Rambo da voi. Io sono qui per salvare voi da lui". (Trautman)
Nonostante la resistenza ad oltranza di Hillary che non se ne vuole andare come gli ubriachi a tarda notte nei bar (e speriamo non sia necessario chiamare la forza pubblica), Barack Obama si avvia a diventare il candidato ufficiale per il Partito Democratico (quello originale, americano) alle presidenziali di autunno.
Diciamo la verità. L'unica cosa sicura di questo prossimo cambio di gestione alla White House è che George W. Bush si leverà dai coglioni. Sul resto c'è grande incertezza.
Un'altro fatto quasi ormai assodato è che avremo da una parte un candidato che si chiama come le patatine surgelate e dall'altra uno che ha una pericolosa assonanza con ben due nemici pubblici numero uno d'America. La prima cosa è un vantaggio, la seconda un terribile handicap.
E' già successo che dei giornalai televisivi siano stati colpiti dal lapsus improvviso. "Obama Bin Laden....oops, scusate. Osama." Il secondo nome di Obama è Hussein, come Saddam. Vedrete come giocherà sporco l'inconscio.
Il candidato repubblicano McCain mantiene finora un basso profilo, tenendosi in disparte in attesa che la ex-first lady ceda e il suo giovane contendente democratico si getti nella mischia per passare finalmente al dunque.
Secondo me McCain è comunque avvantaggiato, da qualunque angolazione si guardi la faccenda.
Alle primarie repubblicane non ha dovuto combattere con altri candidati pericolosi, visto che i contendenti erano perfino troppo per i nazisti dell'Illinois.
Lui è stato da subito il più presentabile e presidenziabile: repubblicano si ma non il solito falcaccio ottuso alla Charlton Heston. Un falco dal volto umano, piuttosto.
Un vecchio si, ma ex soldato, che potrebbe rappresentare la riscossa dei reduci, in una nazione che ne conta migliaia, tornati più o meno malconci da guerre combattute non si sa perchè e per conto di chi e sempre a migliaia di chilometri da casa. In fondo sarebbe Rambo presidente. Il Rambo preso a cornate e ingratitudine che vince finalmente la sua guerra.
John è uno che si è fatto cinque anni di prigionia in Vietnam, che cazzo, mica come gli imboscati Reagan e Dubya, uno intento a stanare comunisti dei condotti per l'aria condizionata negli uffici di Hollywood e l'altro a scaldare una sedia grazie alla raccomandazione di papi.
McCain è in grado, vedrete, di convincere gli americani che si può essere ancora repubblicani nonostante le balle di Bush, la guerra fallimentare in Iraq (che lui non a caso non approva) e tutto ciò che questa amministrazione ha fatto di male.
McCain ha un altro vantaggio. Potrà scegliersi, se eletto, il vice che vuole. Non ha Laura Bush attaccata ai maroni.
E infine, si diceva, non sottovalutate le patatine, sono un messaggio subliminale importante. A tutti piacciono le patatine fritte.
Ma perchè poi sto parlando di McCain quando il post è su Obama?
Barack è giovane, bello, di una tonalità di nero giusta, accettabile anche nei saloni della borghesia WASP.
Certo, a differenza di McCain ha questa palla al piede, la signora Clinton, che si era illusa di rappresentare il nuovo dopo ben otto anni vissuti alla Casa Bianca. Se democratici, gli americani vogliono la novità. Il primo presidente nero, appunto, non la terza volta di Hillary.
Barack ha idee molto belle e nobili, per esempio le solite promesse sulla sanità pubblica per tutti e il ritorno a casa dall'Iraq.
Peccato che sulle questioni tipo pace in Medio Oriente non si discosti di una virgola dal solito armamentario dei candidati americani repubblicani o democratici purchessia: "Oh, io amo Israele, Israele ha diritto di difendersi, combatteremo per la sicurezza di Israele, manderemo aiuti ad Israele, noi siamo i migliori amici di Israele, Israele può fare di me e di noi ciò che vuole".
Non una parola sulla Palestina, muso duro con l'Iran e sostanziale appoggio all'agenda estera neocon. Con tutto ciò gliela menano ancora con Farrakhan e le origini musulmane del babbo, poi divenuto ateo convinto.
Tra qualche mese ci caveremo la curiosità di sapere chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti. Speriamo non si finisca al solito con il testa a testa e la mappata di voti afroamericani che sparisce nei diabolici circuiti delle macchinette della Diebold in qualche stato chiave. Florida 2000, Ohio 2004 e il prossimo? Alabama?
Un presidente afroamericano sarebbe bello, come riscatto per una parte enorme della popolazione americana e soprattutto per le facce che farebbero i KuKluxKlan del cazzo ma, provando ad immaginare la scena dell'inauguration, non so, la cosa non mi convince.
Ho paura delle patatine fritte.
Nonostante la resistenza ad oltranza di Hillary che non se ne vuole andare come gli ubriachi a tarda notte nei bar (e speriamo non sia necessario chiamare la forza pubblica), Barack Obama si avvia a diventare il candidato ufficiale per il Partito Democratico (quello originale, americano) alle presidenziali di autunno.
Diciamo la verità. L'unica cosa sicura di questo prossimo cambio di gestione alla White House è che George W. Bush si leverà dai coglioni. Sul resto c'è grande incertezza.
Un'altro fatto quasi ormai assodato è che avremo da una parte un candidato che si chiama come le patatine surgelate e dall'altra uno che ha una pericolosa assonanza con ben due nemici pubblici numero uno d'America. La prima cosa è un vantaggio, la seconda un terribile handicap.
E' già successo che dei giornalai televisivi siano stati colpiti dal lapsus improvviso. "Obama Bin Laden....oops, scusate. Osama." Il secondo nome di Obama è Hussein, come Saddam. Vedrete come giocherà sporco l'inconscio.
Il candidato repubblicano McCain mantiene finora un basso profilo, tenendosi in disparte in attesa che la ex-first lady ceda e il suo giovane contendente democratico si getti nella mischia per passare finalmente al dunque.
Secondo me McCain è comunque avvantaggiato, da qualunque angolazione si guardi la faccenda.
Alle primarie repubblicane non ha dovuto combattere con altri candidati pericolosi, visto che i contendenti erano perfino troppo per i nazisti dell'Illinois.
Lui è stato da subito il più presentabile e presidenziabile: repubblicano si ma non il solito falcaccio ottuso alla Charlton Heston. Un falco dal volto umano, piuttosto.
Un vecchio si, ma ex soldato, che potrebbe rappresentare la riscossa dei reduci, in una nazione che ne conta migliaia, tornati più o meno malconci da guerre combattute non si sa perchè e per conto di chi e sempre a migliaia di chilometri da casa. In fondo sarebbe Rambo presidente. Il Rambo preso a cornate e ingratitudine che vince finalmente la sua guerra.
John è uno che si è fatto cinque anni di prigionia in Vietnam, che cazzo, mica come gli imboscati Reagan e Dubya, uno intento a stanare comunisti dei condotti per l'aria condizionata negli uffici di Hollywood e l'altro a scaldare una sedia grazie alla raccomandazione di papi.
McCain è in grado, vedrete, di convincere gli americani che si può essere ancora repubblicani nonostante le balle di Bush, la guerra fallimentare in Iraq (che lui non a caso non approva) e tutto ciò che questa amministrazione ha fatto di male.
McCain ha un altro vantaggio. Potrà scegliersi, se eletto, il vice che vuole. Non ha Laura Bush attaccata ai maroni.
E infine, si diceva, non sottovalutate le patatine, sono un messaggio subliminale importante. A tutti piacciono le patatine fritte.
Ma perchè poi sto parlando di McCain quando il post è su Obama?
Barack è giovane, bello, di una tonalità di nero giusta, accettabile anche nei saloni della borghesia WASP.
Certo, a differenza di McCain ha questa palla al piede, la signora Clinton, che si era illusa di rappresentare il nuovo dopo ben otto anni vissuti alla Casa Bianca. Se democratici, gli americani vogliono la novità. Il primo presidente nero, appunto, non la terza volta di Hillary.
Barack ha idee molto belle e nobili, per esempio le solite promesse sulla sanità pubblica per tutti e il ritorno a casa dall'Iraq.
Peccato che sulle questioni tipo pace in Medio Oriente non si discosti di una virgola dal solito armamentario dei candidati americani repubblicani o democratici purchessia: "Oh, io amo Israele, Israele ha diritto di difendersi, combatteremo per la sicurezza di Israele, manderemo aiuti ad Israele, noi siamo i migliori amici di Israele, Israele può fare di me e di noi ciò che vuole".
Non una parola sulla Palestina, muso duro con l'Iran e sostanziale appoggio all'agenda estera neocon. Con tutto ciò gliela menano ancora con Farrakhan e le origini musulmane del babbo, poi divenuto ateo convinto.
Tra qualche mese ci caveremo la curiosità di sapere chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti. Speriamo non si finisca al solito con il testa a testa e la mappata di voti afroamericani che sparisce nei diabolici circuiti delle macchinette della Diebold in qualche stato chiave. Florida 2000, Ohio 2004 e il prossimo? Alabama?
Un presidente afroamericano sarebbe bello, come riscatto per una parte enorme della popolazione americana e soprattutto per le facce che farebbero i KuKluxKlan del cazzo ma, provando ad immaginare la scena dell'inauguration, non so, la cosa non mi convince.
Ho paura delle patatine fritte.
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RispondiEliminanient'altro da aggiungere a parte che
io li odio i nazisti dell'Illinois!
Quella di rimettere nel discorso Israele e la Palestina è una vigliaccata.. adesso mi si riscatena il buon Franz, io mi "reinfervoro", ecc., ecc., vabbè, diciamo tutto già fatto e tiriamo avanti.
RispondiEliminaOgni volta che si parla dei tabù americani (armi, pena di morte, sanità pubblica, ecc..) mi vengono in mente i film di Michael Moore, un demagogo pazzesco, ma un grande nel suo mestiere.. la scena dei malati americani portati a Guantanamo e a Cuba in Sicko è semplicemente geniale.. Sinceramente non credo cambierà granchè, nè che vinca Obama, nè tantomeno con McCain, ma già il fatto che Junior levi le tende credo sia un successo (anche qui rivedere la mitica scena di Junior che legge la storia della capretta mentre mezzo mondo viene giù l'11/9). Ma un po' mi dispiace..pensare che quello era l'uomo più potente del mondo mi consolava un po' sulla situazione della nostra povera Italia.. mal comune mezzo gaudio, no?
Mc Cain visto il suo sorriso emiparetico mi ricorda il prototipo dell'attore Mac Rooney
RispondiEliminaE vai con l'umorismo a tutta birra !
RispondiEliminaA inizio anno, a Obama ho dedicato ricerche per decine di ore per raccogliere tutto quello che si poteva raccogliere sul personaggio: dalla completa biografia, all'albero genealogico ad articoli vari suoi suoi discorsi.
L'ometto non e' perfetto, ma spesso la perfezione e' nemica del bene e rispetto al suo rivale Mc Cain ha piu` vantaggi che svantaggi.
Vantaggi
--------
- e` parecchio piu` giovane;
- non pare di indole guerrafondaia;
- da certe valutazioni fatte, potrebbe essere un po' tirchio, se fosse vero, questa qualita' sarebbe davvero provvidenziale per l'economia U.S.A.;
- fa dei bei discorsi, non si sa quanto ispirati;
- psicologicamente si sente l'unto del signore dopo l'intuizione avuta in una chiesa, cosa questa che, essendo stata propagandata a dovere, potrebbe dare parecchi frutti in certi ambienti statunitensi.
Svantaggi
---------
- su alcune questioni mi e' parso vagamente indeciso rispetto alla risolutezza di Mc Cain; questo potrebbe non essere un difetto, ma anzi un pregio, solo e solo se riuscisse a circondarsi di gente capace e non del tutto delinquente;
- sorvoliamo sugli altri difettucci di poco conto.
Realisticamente, chi diventa presidente U.S.A. se e' realmente indipendente e devia dalla tradizionale politica, non dura molto, basta andare a contare il numero degli attentati subiti dai vari presidenti nell'ultimo secolo.
Sulle macchinette elettroniche non c'e' niente da ipotizzare, sono il sogno dei politici che permette loro opportuni aggiustamente di rotta alla volonta' popolare.
Per loro dignita` (non perche' ne abbiano realmente bisogno) devono solo perfezionarle un po' per rendere non evidenti i trucchi; quelle del 2000 e del 2004 erano delle pacchianate da circo, eppure alla fine il loro sporco lavoro l'hanno fatto lo stesso.
Aiuto, Bush si congratula con Obama (in anticipo).
RispondiEliminaMa perche` si devono trasformare cosi ` ?
@ mr braun
RispondiElimina;-)
@ visa
Io piuttosto mi preoccupo di una cosa. Che farà Bush quando non sarà più presidente? Tornerà a far danni in qualche compagnia petrolifera?
@ pensatoio
vero!
@ adetrax
concordo sia sui pregi che sui difetti.
Fantastico questo post, mette in luce tutta la confusione che un europeo ha all’assistere a queste elezioni, cosi stravaganti, americane. Hollywoodiane direi. Tra una donna e un negro. Anzi mezzo negro, meticcio, anche se blasonato, anzi simil blasonato, ricco da tutte le parti però, e colto. Ma se tu fossi americano, razzista e bigotto e cowboy quindi, e bambola se sei donna ovvio, chi preferiresti votare? Una donna o un nero? Anche se quel nero-bianco è un gran bel fichetto. Sembra un teatrino messo lì apposta per dire lo vedete quanto siamo democratici! Arriverà a capo del mondo libero o una donna o un nero! Obama è un democratico, americano però, nel senso che diamo noi a progressista non lo è: nel senso che diamo noi a quelli che non sono conservatori. Politicamente è poco democratico nel senso che è anche poco liberista. E’ si un liberal, ma non troppo cioè è un democratico in senso americano. Proprio per il suo programma abbastanza conservatore potrebbe anche vincere, ma è un nero e l’altra è una donna, e alla Casa Bianca non arriverà nè lei che resta una donna, e nemmeno lui che neanche se fosse Morgan Freeman. Forse Denzel Washingthon potrebbe farcela, ma neanche. :-D
RispondiEliminaHo un vago e brutto presentimento...vincerà McCain.
RispondiEliminaCi sono due categorie di persone che sperano nella vittoria di McCain: i conservatori e i comunisti italiani.
RispondiEliminaChi sono i comunisti che sperano in una vittoria di McCain?
RispondiEliminaComunque, Lame, il peggio sarà quando i giornalisti diranno: "Osama Bin Laden... ah no, scusate, Obama"
Io sono ottimista, o meglio per una volta voglio esserlo e credo vincerà il soffio d'aria fresca che ha portato Obama.
RispondiEliminaMcCain non mi pare poi così risoluto come tutti lo dipingono e nonostante voglia scostarsi dal partito repubblicano per quanto riguarda la guerra in Iraq, non è che possa allontanarsi più di tanto dalla politica seguita non solo dall'amministrazione Bush figlio ma da tutto il partito.
La decisione importante secondo me per Obama ora sarà se scegliere o no la Clinton come vice.
C'è chi dice che così conquisterebbe i voti dei latinos e dei bianchi borghesi ma dall'altra parte torneremmo ad avere un Clinton, che non è proprio una ventata fresca se consideriamo che dall'89 si sono succedute due famiglie fino al 2008 (Bush-Clinton).
In tutti i casi Obama non potrà fare grossi cambiamenti, anche se è nuovo del mestiere deve stare in occhio se non vuole fare la fine di Kennedy
Esempio la sanità pubblica lo vedo un diritto lontanissimo negli usa.
Anch'io ho visto il film di Michael Moore e sono stata orgogliosa perchè finalmente qualcuno ha fatto vedere a che livello è la sanità cubana che ti cura in quanto Persona e non in base all'assicurazione.
Per il resto Lame...che vuoi che faccia? il voltafaccia con Israele?
Non è mica comunista!! Ahahahaha
;-)
x Giovanni: me la spieghi?
Io tifo per Obama, ma in America chiunque vinca la differenza non è molta...
RispondiEliminaVolevo segnalarti questo articolo:
RispondiEliminaQUEL PROTEZIONISTA DI BARACK OBAMA *di Willem Buiter e Anne Sibert
21.04.2008
Il senatore dell'Illinois è autore di una proposta di legge, il Patriot Employer Act, che prevede tagli alle tasse delle imprese che si impegnano a mantenere la sede negli Stati Uniti, a non mutare il rapporto tra dipendenti in Usa e all'estero e a pagare un salario minimo più alto, oltre a prevedere contributi per fondi pensioni e assicurazione sanitaria. Sarà pure animata da buone intenzioni, ma è una proposta protezionista, reazionaria e inconsistente sotto il profilo economico. Se passerà, finirà per favorire alcune categorie di lavoratori a discapito di chi è davvero povero.
La campagna del senatore Barack Obama è ricca di slogan e di mood music, ma poche sono le di proposte politiche concrete. Eppure il 2 agosto 2007 Obama, insieme ai senatori Dick Durbin, Sherrod Brown e al deputato Jan Schakowsky, ha presentato il Patriot Employer Act, tuttora non approvato dal parlamento. Il 3 febbraio 2008 Obama era a Janesville, in Wisconsin, per un discorso in cui ha decantato quel progetto. Janesville era il posto ideale per lanciare la proposta di legge protezionista: lo stabilimento della General Motor di Janesville è il maggior datore di lavoro della città. L’opportunismo politico dell'intervento ha senza dubbio contribuito a fornirgli il sostegno del 20 febbraio da parte della Teamster Union. (1)
[...]
Fonte: www.lavoce.info
Premetto, così evitiamo poi l'ovvio, NON sono antiamericana, sciocca accusa che serve ai portatori di verità assolute per tacitare l'avversario quando non hanno argomenti, come sempre.
RispondiEliminaSecondo molti articoli letti, e secondo un ben informato amico americano- uno dei pochi 'Lefties' rimasti oltreoceano- McCain non è il moderato da tutti ritratto, in politica estera è un falco puro, soprattutto sull'Iran. Che poi dica che è contrario alle torture perché lui stesso vittima di queste, pfui, e noi ci crediamo che il Pentagono, la CIA e tutti quei bei famosi poteri forti ascolteranno le sue tirate contro la tortura... per certi conservatori americani, soprattutto quelli a destra di tutti, tutto ciò che riguarda i diritti umani e civili è solo "liberal crap", stronzate di sinistra. Vi ricorda qualcuno? La Lega e certa destra nostrana? Certo, niente è così ben globalizzato quanto le teste di... melone marcio. Kissinger, quel bel personaggino che per motivi inspiegabili vinse il Nobel per la Pace (sic!), definì i diritti umani "stupidaggini sentimentali", e lo scrivo così i Franz non dicono che noi paranoici di sinistra inventiamo le cose. ;) Ho partecipato per un paio d'anni ad un forum sul NYTimes, e molti destrorsi scrivevano cose simili, oltre che le bombe atomiche sul Giappone sono state giustissime... no comment.
Inoltre, McCain ha fatto alcune gaffe, tra cui quella su al-Qaeda che dall'Iraq sarebbe pronta a prendere controllo sull'Iran, quando, invece, è noto che al-Qaeda è sunnita, e sono gli estremisti sciiti a controllare l'Iran prevalentemente sciita. Cose che un futuro presidente dovrebbe sapere.
Le gaffe ricordano qualcuno? Be', niente può superare il Più Grande Imbecille nella storia presidenziale americana, e dopo di lui McCain sembra un agnellino, ma non mi convince, proprio per niente, ed è ora che i repubblicani si levino dai cabasisi.
Non cambia nulla anche se i democratici vincono? Negli Stati Uniti è sempre la solita solfa, come ricorda Franca? Un po' sì, ahimè è vero, anche gli amati Kennedy e Clinton ne hanno fatte di tutti i colori, e per chi abbia letto Chomsky, Vidal e Blum, o anche intellettuali americani meno radical dei qui citati, è difficle credere che anche con Obama gli Stati Uniti smettano di intromettersi nella politica del globo intero, di fare guerre per giustificare i miliardi di dollari spesi per quelle belle armone che amano tanto e di preporre i loro interessi ad ogni altra cosa, e in Cile ne sanno qualcosa... Ma con i democrats si rischia un pochino meno.
Ricordo che Eisenhower, sicuramente non un liberal dal cuore tenero, disse che il complesso militare-industriale stava prendendo il controllo sugli Stati Uniti. Successo, Dwight, è successo, il controllo è pieno.
Oh ben, la destra nostrana e i filoamericani ad oltranza dicono che sono tutte baggianate e che siamo "comunisti antiamericani". Il che conferma che non conoscere la storia porta ad un'irrefrenabile propensione a dire assurdità e alla cecità sociale e politica. Come scrive Blum, hanno bisogno di "un trapianto di realtà".
Concludo. Forse Obama non sarebbe libero come tutti credono che un Presidente americano sia, va bene, ma io tifo per lui. Che sia vero che il maschilismo negli States è più forte del razzismo, non so, gli studiosi spesso sbagliano su queste teorie nebbiose. Boh...
Ciao.
Aggiungo- scusate la lunghezza.
RispondiEliminaAlcune perle di Rush Limbaugh, il più popolare opinionista (??) di destra degli Stati Uniti.
Sui democratici :" mentre odiano George W Bush, amano Osama bin Laden"
Sui Nativi americani: "ci sono più indiani vivi oggi di quando arrivò Colombo o in ogni periodo nella storia. Questo sembra un genocidio? [...] Queste persone erano dei selvaggi, erano lì ad uccidersi tra loro e a togliere gli scalpi".
Sui latino-americani "un Chavez è un Chavez. Abbiamo sempre avuto dei problemi con loro". I Messicani sono "stupidi e senza capacità"
Sugli afroamericani: " Voglio dire, perché questi imbecilli non hanno lasciato New Orleans prima dell'uragano? Vi dico perché: perché volevano violentare e rubare. [...] Abbiamo questi problemi fin dal procalama di emancipazione" Ecc.
Potrei andare avanti, mi fermo.
Mal comune mezzo gaudio, scrive visa. Mah, a me 'sta gente verrebbe voglia di mandarla dieci anni in una miniera ucraina, o catapultarli in Nigeria...
...e questo sarebbe il più popolare opinionista repubblicano degli stati uniti?
RispondiEliminaA me pare proprio il braccio destro di Kissinger!
Un saluto a tutti e buona serata da Tiziano
RispondiEliminaA me non me ne frega niente dell'america. Non ci starei nemmeno da morto. Un paese che mi terrorizza come un bambino al volante di una ferrari.
RispondiEliminaChiunque vinca, la politica USA non potrà che essere quella di sempre, quella dei poteri forti che hanno interessi in tutto il mondo, dal polo nord al polo sud. Presidente che sgarra presidente che paga. La storia insegna.
Udite, udite!
"Noi del Fronte Sociale Nazionale non possiamo che sperare che le prossime elezioni americane siano vinte dal partito democratico e magari da Barak Obama."
http://www.frontenazionale.it/Nel-Territorio/119.html
Anche stavolta in sintonia con il FN, che ne dici Lame, non capita un po' troppo spesso?
@ nike
RispondiEliminacerto che il fisicaccio di Will Smith... ;-)
(Recentemente ammirato in "Io sono leggenda").
@ ed
anche tu credi nel potere della Patata Fritta, vero?
@ giovanni
sinceramente anche a me sfugge il senso del nesso dei comunisti che tiferebbero McCain.
@ skeight
;-)
@ morpheus
un democratico come Truman lanciò le bombe sul Giappone e un superfalco come Nixon aprì la distensione con la Cina. Non sono i presidenti che contano ma chi hanno alle spalle. Nixon fu catafottuto fuori dalla Casa Bianca da quel bastardo di Kissinger che si salvò il culo sacrificando il pazzoide che la notte andava a discutere con gli studenti che manifestavano contro la guerra.
Amo sempre ricordare una frase dell'Uomo che Fuma: "Non osi minacciarmi, Mulder, i presidenti passano, io resto."
Rush Limbaugh mi sembra la versione softcore di Borghezio.
Un mucchio di oscenità ma senza i primissimi piani dei genitali.
@ tiziano
ciao, benvenuto! Buona serata!
@ franz
Viverci? Mah, chi può dirlo? Comunque a me l'America piace. L'imprinting cinematografico non è acqua fresca.
Vedi Lame, sono sempre stato disinteressato alla cinematografia, ma la costa atlantica americana l'ho vissuta quasi tutta già negli anni '60. Uno dei primi traumi lo vissi quando un poliziotto puntò una pistola di almeno 30 cm sotto il mento di un negro per farlo retrocedere fino al cellulare. La sua colpa era di averci leggermente tamponato. Forse ero troppo provinciale e ora sarebbe stato diverso. Ma l'impatto di quegli anni fu forte anche nei momenti più belli. Insomma l'America allora era esagerata in tutto. E forse, lo è ancora. Meglio la romagna, credimi.
RispondiEliminaSenti Lame, sto seguendo Anno Zero, e ti confesso che fino a che i tuoi amici manderanno in TV quell'odiosa faccia veramente da culo di Travaglio, resterete emarginati. Mi spiace per te.
Lameduck
RispondiEliminaSul tuo commento, era proprio ciò che intendevo quando dicevo che Obama, se sarà eletto, non sarà libero come tutti, molti, credono un presidente americano sia. Chi sta dietro, i poteri forti, è ciò che conta. I neocons sono ancora lì, come lo sono i theocons, altrettanto preoccupanti.
Per chiudere, cito versi di Sweet Neo Con dei Rolling Stones:
You call yourself a Christian
I think that you're a hypocrite
You say you are a patriot
I think that you're a crock of shit
It's liberty for all
'Cause democracy's our style
Unless you are against us
Then it's prison without trial
Ciao
P.S.
RispondiEliminaXFiles mi manca. ;-)
@ franz
RispondiEliminadai, non dirmi che preferisci San Piero in Bagno al Grand Canyon!
Non ti piace il cinema? Ecco perchè sei, senza offesa, un provinciale. Il cinema apre la mente, perfino quello di Chuck Norris.
Se Travaglio ha la faccia come il culo, Ferrara cos'è, una colonscopia?
@ morpheus
parliamoci chiaro, l'ultimo presidente che ha cercato di fare di testa sua è stato Kennedy, con i risultati che abbiamo visto. Da Johnson a Bush sono stati tutti modesti impiegati al servizio del CMI (complesso militare industriale).
X-Files? Un mito assoluto. Ogni tanto mi riguardo qualche episodio. A luglio dovrebbe uscire il secondo film tratto dalla serie.