Diffidate dei supertestimoni estivi. Specialmente di quelli che riaprono vecchi casi irrisolti ribadendo cose note e stranote e non aggiungendo alcunchè di nuovo ma facendo risuonare le grancasse dei media.
Si fa presto a trovare del marcio, o del Marcinkus, in quell'epoca a cavallo tra i Settanta e gli Ottanta quando l'Italia era in balìa di una simpatica congrega di massoni coperti, banditi della Magliana, servizietti più o meno segreti, camorra, mafia, affaristi senza rete e gerarchi vaticani votati più al dio denaro che a quello con il triangolo in testa. Tutti assieme appassionatamente per costruire l'Italia del futuro, ovvero codesta odierna cloaca.
Non c'è bisogno di supertestimoni e pupe del gangster in vena di nostalgie, basta riandare con la memoria alla storia di quell'epoca e stare attenti a non lasciarsi sopraffare dagli effluvi che emanano dai sepolcri dissigillati.
La signora che ci ha deliziato l'altra sera su tg, giornali e "Chi la visto?" con le nuove sconvolgenti rivelazioni sul caso di Emanuela Orlandi, non convince. Non perchè ha rivelato che a casa Andreotti c'erano mobili antichi e non soluzioni Ikea e neanche quando ha pasticciato con le date, sbarellando di dieci anni abbondanti tra il sequestro di Emanuela e la scomparsa di un bambino, figlio di un "infame" della banda della Magliana. Finito anche lui nella stessa betoniera.
La ex-pupa non convince perchè i suoi racconti saranno pure veri ma sono ricoperti da un pesante strato di millantato credito. A me ha colpito quando ha raccontato che il suo amante le diede cento milioni da spendere in shopping "e guai a te se torni a casa con sole centomila lire". Sarà vero ma puzza di falso lontano un miglio. Le confabulazioni hanno un odore inconfondibile.
Tirare in ballo Marcinkus per il caso Orlandi è troppo facile. Come dare la colpa a Joker di un delitto avvenuto a Gotham City.
Pensate veramente che un alto prelato con il vizio delle ragazzine andrebbe a pasturare a cento metri da casa, in piena media borghesia, con l'abbondanza di disperate senza famiglia che abbondano nei bassifondi? Le ragazze scomparvero perchè molto probabilmente qualcuno volle mandare un messaggio oltretevere. Colpire al cuore lo stato vaticano mirando ad uno dei suoi cittadini con una tecnica mafiosa vecchia come il mondo: la lupara bianca, la sparizione nel nulla.
Perchè allora questa uscita della testimone a venticinque anni di distanza?
Come hanno scritto i giornali romani, nell'auto che una mesata fa ha investito e ucciso due fidanzati a Via Nomentana, c'era la figlia della signora Minardi. Aveva appena avuto un litigio con il suo uomo e da lì poi era scaturita la folle corsa che aveva causato il tragico incidente. Chissà, andare a sbattere vecchi tappeti polverosi su fatti recenti potrebbe essere una tattica. In cambio di un'alleggerimento della posizione di mia figlia io mi faccio tornare la memoria.
Se però voi foste a conoscenza della verità sui misteri d'Italia, e che misteri, li raccontereste ad un PM qualsiasi? E offrendovi in pasto alla stampa ed al massimo di pubblicità, senza timore di finire in uno dei piloni dell'alta velocità a causa delle cose rivelate? Poco credibile.
La cosa veramente sorprendente di questa faccenda a cavallo tra passato e presente, rimane il fatto che Enrico De Pedis, il boss della Magliana amante della Minardi, sia stato sepolto in territorio vaticano nella basilica di Sant'Apollinare, con un privilegio non certo consentito normalmente ad un bandito. Un'anomalia pura che sa di ricompensa per chissà quali favori.
Oggi ho visto intervistare il responsabile della basilica (Opus Dei) che è sbiancato e ha cominciato a balbettare quando gli hanno chiesto se avrebbe avuto niente in contrario a riaprire la tomba di De Pedis. Cosa della quale si comincia a parlare insistentemente da parte degli inquirenti.
Già, anch'io ho avuto questo pensiero. Ci sono documenti che devono assolutamente sparire. Nascondiamoli dentro una tomba. O ancor meglio dentro un cadavere.
C'è materiale per due o tre libri di Dan Brown. La fantasia non manca. Quello di cui si avrebbe bisogno piuttosto è chiarezza e la verità sulla fine di due ragazze, uscite di casa un pomeriggio e ... puf!, sparite nel nulla.
Si fa presto a trovare del marcio, o del Marcinkus, in quell'epoca a cavallo tra i Settanta e gli Ottanta quando l'Italia era in balìa di una simpatica congrega di massoni coperti, banditi della Magliana, servizietti più o meno segreti, camorra, mafia, affaristi senza rete e gerarchi vaticani votati più al dio denaro che a quello con il triangolo in testa. Tutti assieme appassionatamente per costruire l'Italia del futuro, ovvero codesta odierna cloaca.
Non c'è bisogno di supertestimoni e pupe del gangster in vena di nostalgie, basta riandare con la memoria alla storia di quell'epoca e stare attenti a non lasciarsi sopraffare dagli effluvi che emanano dai sepolcri dissigillati.
La signora che ci ha deliziato l'altra sera su tg, giornali e "Chi la visto?" con le nuove sconvolgenti rivelazioni sul caso di Emanuela Orlandi, non convince. Non perchè ha rivelato che a casa Andreotti c'erano mobili antichi e non soluzioni Ikea e neanche quando ha pasticciato con le date, sbarellando di dieci anni abbondanti tra il sequestro di Emanuela e la scomparsa di un bambino, figlio di un "infame" della banda della Magliana. Finito anche lui nella stessa betoniera.
La ex-pupa non convince perchè i suoi racconti saranno pure veri ma sono ricoperti da un pesante strato di millantato credito. A me ha colpito quando ha raccontato che il suo amante le diede cento milioni da spendere in shopping "e guai a te se torni a casa con sole centomila lire". Sarà vero ma puzza di falso lontano un miglio. Le confabulazioni hanno un odore inconfondibile.
Tirare in ballo Marcinkus per il caso Orlandi è troppo facile. Come dare la colpa a Joker di un delitto avvenuto a Gotham City.
Pensate veramente che un alto prelato con il vizio delle ragazzine andrebbe a pasturare a cento metri da casa, in piena media borghesia, con l'abbondanza di disperate senza famiglia che abbondano nei bassifondi? Le ragazze scomparvero perchè molto probabilmente qualcuno volle mandare un messaggio oltretevere. Colpire al cuore lo stato vaticano mirando ad uno dei suoi cittadini con una tecnica mafiosa vecchia come il mondo: la lupara bianca, la sparizione nel nulla.
Perchè allora questa uscita della testimone a venticinque anni di distanza?
Come hanno scritto i giornali romani, nell'auto che una mesata fa ha investito e ucciso due fidanzati a Via Nomentana, c'era la figlia della signora Minardi. Aveva appena avuto un litigio con il suo uomo e da lì poi era scaturita la folle corsa che aveva causato il tragico incidente. Chissà, andare a sbattere vecchi tappeti polverosi su fatti recenti potrebbe essere una tattica. In cambio di un'alleggerimento della posizione di mia figlia io mi faccio tornare la memoria.
Se però voi foste a conoscenza della verità sui misteri d'Italia, e che misteri, li raccontereste ad un PM qualsiasi? E offrendovi in pasto alla stampa ed al massimo di pubblicità, senza timore di finire in uno dei piloni dell'alta velocità a causa delle cose rivelate? Poco credibile.
La cosa veramente sorprendente di questa faccenda a cavallo tra passato e presente, rimane il fatto che Enrico De Pedis, il boss della Magliana amante della Minardi, sia stato sepolto in territorio vaticano nella basilica di Sant'Apollinare, con un privilegio non certo consentito normalmente ad un bandito. Un'anomalia pura che sa di ricompensa per chissà quali favori.
Oggi ho visto intervistare il responsabile della basilica (Opus Dei) che è sbiancato e ha cominciato a balbettare quando gli hanno chiesto se avrebbe avuto niente in contrario a riaprire la tomba di De Pedis. Cosa della quale si comincia a parlare insistentemente da parte degli inquirenti.
Già, anch'io ho avuto questo pensiero. Ci sono documenti che devono assolutamente sparire. Nascondiamoli dentro una tomba. O ancor meglio dentro un cadavere.
C'è materiale per due o tre libri di Dan Brown. La fantasia non manca. Quello di cui si avrebbe bisogno piuttosto è chiarezza e la verità sulla fine di due ragazze, uscite di casa un pomeriggio e ... puf!, sparite nel nulla.
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Chissà perché ho la vaga sensazione che rimarrà uno dei tanti misteri irrisolti...
RispondiElimina"Tirare in ballo Marcinkus per il caso Orlandi è troppo facile. Come dare la colpa a Joker di un delitto avvenuto a Gotham City." Semplicemente geniale.
RispondiEliminachissa´cosa c´e´di vero. Certo che la signora non sta tanto bene, e´esaurita e forse malata. Ha fatto una minestra. Poi il fatto dei milioni che lui le diede da spendere, forse era per ripulire del denaro sporco. mah!? Io trovo che la cosa piu´vergognosa sia il fatto che la chiesa abbia lasciato seppellire De Pedis in una chiesa, questo non ha veramente commenti.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaPiù sento queste cose e più penso alla verità contenuta nelle Sacre Scritture. Nell'Apocalisse o Rivelazione scritta dall'apostolo Giovanni, si parla dell'impero mondiale della falsa religione, che porta su di sè la colpa di tutti gli omicidi del mondo, sia per aver partecipato direttamente all'uccisione di persone che la contraddicevano (pensiamo all'inquisizione e ad altre persecuzioni) sia indirettamente non avendo mai insegnato realmente alle persone la Parola di Dio e i suoi principi. L'apostolo Giovanni la identifica con una meretrice chiamata Babilonia la Grande, e ne predice anche la distruzione totale, perchè Dio non tollererà per sempre le efferratezze compiute in Suo nome e ha stabilito un giorno per giudicarla. Più che giusto, soprattutto per la sua componente principale, la cristianità , che nasconde i delinquenti morti, come questo della Magliana, nelle chiese!!! E' disgustoso che chi dice di rappresentare Dio in terra si comporti così! Certo, sembra anche strano che questa testimone improvvisamente parli dopo tutti questi anni: non poteva farlo prima o veramente sta cercando di tirare fuori sua figlia da una situazione scomoda! Mah!!
RispondiEliminaCome sempre mi lascia senza parole la posizione della Chiesa, che dovrebbe predicare amore, uguaglianza e rispetto mentre invece è la prima a discriminare...
RispondiEliminaLa vita di un condannato a morte vale meno di quella di un embrione(vedi recenti complimenti elargiti a Bush come difensore della vita), quindi anche la vita di povere ragazze uccise vale meno dei loro traffici segreti, perchè stupirci?
Sullo spazio che i media riservano a certe storie in questo periodo dell'anno penso non ci sia nulla da aggiungere...
papera, mi sa che ti sbagli. Ho letto nonsodove che le confessioni della pupa del gangster risalgono al marzo scorso, quindi prima dell'incidente d'auto. Solo ora sono trapelate sulla stampa (da qui la perquisizione all'AGI).
RispondiEliminaPoi gli svarioni possono essere imputabili alla mente lievemente obnubilata della tipa.
Altresì, potrebbe essere anche un boccone avvelenato, nel gergo dei servizi: ovvero, viene fornita una verità parziale, mescolata a balle, per avvisare qualcuno o intrappolare qualcun altro.
Boh.
Con sto caldo a stuzzicare il Vaticano.
RispondiEliminaChe gente.
Non sanno che gli anziani col caldo devono bere tanto e stare all'ombra?
ci sono dei criminali anche peggiori, seppelliti in vaticano...
RispondiElimina@ debora
RispondiEliminaGrazie per la precisazione. Mi ero fidata troppo dei giornali romani che davano per scontato il nesso tra incidente della figlia e testimonianza della Minardi.
Uhm, ho letto anch'io su Repubblica adesso che effettivamente le prime dichiarazioni della Minardi risalgono al 14 marzo scorso (l'incidente che ha coinvolto la figlia è di un mese fa, di maggio). E' anche vero che le dichiarazioni a "Chi l'ha visto" risalgono a due anni fa.
Sarebbe interessante sapere che cosa ha fatto riesplodere l'interesse per questa testimone nel marzo scorso.
E' vero senz'altro che in queste cose si va per messaggi più o meno occulti. Chi vuol intendere intenda.
Come tutte le persone che hanno scritto trovo ripugnante e vergognoso che De Pedis sia seppellito nella cripta della Basilica. Ma non mi stupisco, in fondo la Chiesa è andata incontro in segno di perdono a criminali ben peggiori di questo.
RispondiEliminaL'importante è che non fosse divorziato, no?
Secondo me si dovrebbe aprire la bara poi forse capiremo perchè dopo tanti anni hanno fatto tornare fuori questa storia che comunque temo rimarrà irrisolta.
Il custode della chiesa, non so se è quello che ha sbiancato perché l'ho sentito alla radio, ha detto che De Pedris "non disturba".
RispondiEliminaMa la cosa più allucinante l'ho letta in un commento da Blondet: se fanno il dna alla salma scoprono che è la figlia segreta di Giovanni Paolo II. Ti rendi conto? Le mie contorsioni sono nulla al confronto!
In un commento da Blondet dicono anche che la tomba di De Pedis potrebbe essere vuota. In fin dei conti mica male l'idea per svignarsela all'inglese, farsi seppellire là ove non potranno chiedere riesumazioni per verificare... E il Vaticano acconsente, in cambio del silenzio.
RispondiEliminaSe è così, non riusciranno mai a farla aprire.
Uno
Scusa ma perché la signora avrebbe parlato per "coprire" la figlia? mica è imputata di omicidio, non guidava lei l'auto che ha investito i due fidanzati.
RispondiEliminaFino a quando la Chiesa non chiarirà in maniera convincente la ragione per la quale un criminale è seppellito in una Basilica, ogni ipotesi, compresa quella del coinvolgimento di Marcinkus, è verosimile. La spiegazione secondo cui Renatino sarebbe stato un benefattore della chiesa è poco convincente e, se vera, molto grave, visto che i proventi delle sue attività erano di origine illecita. Se si preferisce dare questa versione è, con tutta evidenza, solo per coprire altre e ben più gravi ragioni.
Avete sentito? Estumuleranno la salma e la cremeranno. Così se c'è nascosto qualcosa sarà fatto sparire per sempre con una bella fiammata.
RispondiEliminaHo sentito anch'io. Tagliano la testa al toro.
RispondiEliminaNulla di nuovo sotto il sole.
Ciao Lameduck, complimenti per il post segnalatomi da "Il Pensatoio" dopo che ieri sera ne avevamo scritto sul nostro Khayyam's Blog. Se ti può interessare, ecco il link, dicci che ne pensi: http://khayyamsblog.blogspot.com/2008/07/perch-la-minardi-parla-solo-ora-de.html.
RispondiEliminaUn caro saluto, complimenti per il blog.
Roberto.