martedì 25 agosto 2009

Un briciolo di responsabilizzazione, perdinci!

Trovo veramente fastidioso che in questo paese nessuno più accetti di assumersi la responsabilità delle proprie azioni e, quando succede una disgrazia, la colpa non sia mai delle circostanze, del fato o dei propri errori ma sempre degli altri, dello Stato, della collettività, della magistratura e dei massimi sistemi. Anche se nella disgrazia c'è stato un concorso di colpa nostra, di scarsa valutazione del rischio, semplice incoscienza o stupidità conclamata.
Come quelli che si schiantano contro il platano perchè messaggiano al cellulare con una mano, guidano con l'altra, fumano e programmano il navigatore. Tutti a dire: "Maledetto alberaccio, perchè gli ti sei parato contro?"

Quando vado in montagna non infilo la mano sotto ogni sasso che vedo a margine del sentiero perchè so che una vipera che se ne sta buona buona lì sotto a farsi i cavoli suoi potrebbe aversene a male e mordermi. E' una cosa che non faccio perchè so che è pericolosa. Una vipera può sempre mordermi lo stesso ma almeno so che non sono stata io a darle l'idea.
Allo stesso modo, non do retta a chiunque, quando attraverso la strada guardo a destra e a sinistra, non infilo le dita nella presa di corrente, non faccio il bagno in mare nell'ora della digestione.

Noi bambini anni '60 siamo stati cresciuti sotto il terrorismo del: "non accettare le caramelle dagli sconosciuti", "non accettare di seguire sconosciuti nemmeno se ti dicono che tua madre è moribonda all'ospedale e ti accompagneranno da lei", "non appartarsi con gli sconosciuti".
Magari poi ci è successo lo stesso qualcosa di brutto perchè il colpevole era il meno sospettabile, con un bel colpo di scena alla Hitchcock era qualcuno della tua stessa famiglia ma intanto ci siamo cautelati il più possibile verso altri brutti incontri, quelli con i generici malintenzionati modello standard.

Oggi invece, siccome i figli non bisogna stressarli con questo tipo di raccomandazioni da vecchie cariatidi, devono essere spensierati e vivere la loro vita spericolata senza cinture, regole e divieti, nemmeno le semplici raccomandazioni, magari in uno stato semicosciente da bimbominkia a cui tutto è concesso e cui nulla potrà mai accadere di male, in una sorta di delirio di onnipotenza, succede che una ragazzina di sedici anni si ubriachi come una ceppa e accetti di appartarsi con un ragazzotto appena conosciuto, finendo per essere stuprata.

Quando si fanno le giustissime campagne contro l'abuso di alcool dei minori, c'è nessuno che si prenda la briga di spiegare agli adolescenti che due degli effetti collaterali dell'ubriacatura sono la perdita di coscienza e di consapevolezza di ciò che ci sta accadendo intorno e la caduta dei freni inibitori?
Significa rovinar loro la serata raccomandare di non mettersi (soprattutto le ragazzine) in condizioni di poter essere facilmente sopraffatte? Vogliamo dirlo che non ci si dovrebbe sbronzare perchè si corre il rischio, tra le altre cose, di essere stuprate?

In un altro caso, un padre disperato dice che qualcuno dovrà rispondere del fatto che sua figlia ha attraversato i binari e non ha sentito il treno che arrivava perchè aveva su le cuffiette dell'i-Pod. Magari si potrebbe suggerire alla Apple di scrivere sulla confezione: "Ricordati che con le cuffiette e la musica a tutto volume è meglio non attraversare i binari. E nemmeno la strada o il cortile, sveglia!"
Ma mio Dio, non sarà che questi ragazzini bisognerebbe anche un attimo addestrarli alla più elementare tecnica di sopravvivenza, quella che ogni specie animale insegna ai propri cuccioli? Roba come "stai vicino agli altri", "non ti allontanare", "questo non lo devi mangiare", "non ti avvicinare al fuoco perchè brucia", ecc.

I genitori considerano i figli dei geni nati già preprogrammati di tutto lo scibile conosciuto e già pronti per l'uso. Alcuni di essi invece sono degli emeriti cretini. Voi non ve ne rendete conto perchè l'amor genitoriale è cieco ma gli altri si. Hanno bisogno di insegnamento ed addestramento perchè a volte non ci arrivano, non ci pensano proprio e bisogna dir loro cosa fare.
I genitori non li addestrano perchè hanno paura di dover dire loro dei no. Noi abbiamo mandato giù più no che Ciokorì, da piccoli. Però oggi qualche rischio siamo in grado di riconoscerlo in tempo. Stando in campana non si eviteranno tutte le disgrazie, ma le più stupide forse si.

47 commenti:

  1. Sarò strano. ma credo che l'occasione non faccia l'uomo ladro: se uno è un delinquente la tizia la stupra lo stesso, brilla o non brilla, trascinata di peso o disorientata grazie alla sbornia.
    Questo vago "se l'è cercata" che si legge neanche troppo tra le righe è folle, perché a questo punto anche quelle che si ostinano a passeggiare nei parchi od a girare senza un energumeno accanto se la cercherebbero.
    Si è sbronzata a sedici anni, anche io lo feci ed ero in condizioni tali che chiunque avrebbe potuto farmi qualsiasi cosa. Per fortuna sono un uomo ed anche piuttosto peloso, rischio di meno.
    La ragazzina si è fidata del tizio appena conosciuto a causa dei fumi alcolici, non è una che c'è stata e poi ha cambiato idea (cosa peraltro lecita).
    Sarò stranissimo, ma far sesso con una donna ubriaca mi farebbe sentire uno stupratore ed in più rischierei di sguazzare nel suo vomito.
    E no, non amo robe tipo 2 girls 1 cup.

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  2. @ GM
    Io sto dicendo che, a volte, una raccomandazione in più da parte degli adulti non guasterebbe. Per esempio un "no, alla tua età non devi bere". Punto.

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  3. Davidone22:52

    Non è un argomento facile ma capisco ciò che Lame vuole dire.
    Diciamo che se uno ha un figlio o una figlia con la tendenza a correre dei rischi dovrebbe impegnarsi il doppio per evitare che si caccino nei guai. Non dare la colpa alla Apple per aver creato l'i-Pod. Con tutto il rispetto per il dolore di un padre, esistono anche le azioni incoscienti. Chiunque può commetterle ma il dovere dei genitori è addestrare i figli a riconoscere il pericolo e possibilmente evitarlo.
    Ridurre il post ad un "se l'è cercata" dimostra che non se n'è capito lo spirito e la relativa provocazione. Consiglio una doppia lettura del post.

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  4. Un bambino, nel giocare, urtò il tavolo, si fece male a un ginocchio e si infuriò:
    -"Stupido tavolo!"

    Il padre aveva promesso a quel bambino di portargli un gironaletto illustrato, ma se ne scordò.

    Il bambino si mise a piangere; il padre si innervosì e si infuriò:
    -"Stupido bambino!"

    Il tavolo fu molto contento.

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  5. Adetrax22:53

    Concordo al 100%.

    Il fattaccio della ragazza sotto il treno deve essere successo qualche giorno fa, oltretutto le sbarre erano abbassate e per non attendere qualche minuto ha attraversato lo stesso; e dire che il padre si era speso parecchio per segnalare la pericolosità dell'attraversamento.

    Credo che questa incoscienza (che non è coraggio ovviamente) sia in parte dovuta al mondo finto in cui molti bambini e adolescenti sono allevati e in parte al cattivo esempio che ricevono da molti adulti.

    Voglio dire che alla centesima visione del cartone animato con personaggi che sono investiti da auto, treni, ecc. o cadono in burroni profondi 1000 metri e poi, dopo la bua, ritornano normali, si verifica probabilmente un serio scollamento con la realtà, tanto più forte quanto prima comincia la visione.

    Stessa cosa per i bambini che vedono tutti i giorni persone che passano con il semaforo rosso (soprattutto pedonale) e non succede niente (non un richiamo, una multa, una riprovazione, nulla).

    Il vero dramma però è che i genitori non percepiscono la gravità della loro disattenzione.

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  6. Il fenomeno dello scaribarile ha raggiunto livelli vomitevoli, in questo paese. Il caso della ragazza travolta dal treno perché attraversava i binari con le sbarre abbassate (!!!) e le cuffie ben piantate nelle orecchie ha dell'incredibile, tanto più se poi il genitore sbraita sulle responsabilità di terzi. Uno così è da internare a vita.

    Grande articolo, ovviamente.

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  7. Anonimo00:22

    UNA SOCIETA' SANA E' QUELLA CHE HA IL "CULTO" DELLA PREVENZIONE, PREVENIRE E' UN PRINCIPIO ETICO FONDAMENTALE CHE DIVENTA IMPERATIVO ETICO, CIOE' DOVERE ASSOLUTO, QUESTA INFATTI E' LA CONDIZIONE DELL'UOMO SULLA TERRA, E' EVIDENTE CHE NON POSSIAMO EVITARE TUTTE LE DISGRAZIE MA SICURAMENTE DOBBIAMO FARE DI TUTTO, PER QUANTO UMANAMENTE POSSIBILE PER EVITARLE, DA QUI SCATURISCE LA RESPONSABILITA' PERSONALE, OGNUNO RISPETTO AL RUOLO CHE RICOPRE; UN ES. ECLATANTE SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI E' STATO IL TERREMOTO IN ABBRUZZO, SE LE STRUTTURE FOSSERO STATE COSTRUITE BENE MOLTE VITE SI SAREBBERO SALVATE, IL PRINCIPIO COMUNQUE E' LO STESSO SIA NELLE PICCOLE CHE NELLE GRANDI COSE.IL VERO PROGRESSO CONSISTE PROPRIO IN QUESTO SENSO DEL BENE COMUNE E DELLA PREVENZIONE, PURTROPPO LA NOSTRA SOCIETA' E' ALLO SBANDO PERCHE' HA PERSO QUESTA SENSIBILITA'.

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  8. Anonimo00:58

    La Apple è stata fortunata, questa volta, che sia toccato ad una utente italiana anzichè americana. Ad ogni buon conto, ha assunto i 10 studi legali più costosi d'america per prepararsi ad eventuali richieste di danni...

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  9. Concordo con tutto quanto scritto
    nell'articolo:le ultime generazioni
    mancano totalmente della capacita'
    di avvertire i pericoli anche piu'
    evidenti e questo non perche'siano
    meno intelligenti di quanto lo fossimo noi ma perche'sono state cresciute all'insegna delle teorie
    educative progressiste,che hanno tolto loro la capacita' di distinguere il bene dal male,cio' che e' pericoloso da cio' che non lo e'.I figli non si sgridano,non si picchiano,non si redarguiscono
    mai:cosi' facendo come possiamo poi pretendere che si comportino bene,che abbiano dei freni inibitori e dei limiti?Crescendo
    i figli nella bambagia come fanno oggi i genitori non fa certo loro bene perche' quando poi scoprono il mondo ne rimangono sconvolti e traumatizzati.Non dico delle sberle,ma qualche no ogni tanto anche in maniera perentoria ad un figlio non puo' fare che bene,senza bisogno di passare per bacchettoni per questo.

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  10. Lameduck, pensi che i genitori le dicessero "vai pure ad ubriacarti"?.
    E` normale e non incosciente bere, a quell'età non si conoscono i propri limiti e si finisce con l'ubriacarsi.
    Per capire quanto si è in grado di reggere bisogna arrivare a sentirsi alticci, mica lo si fa calcolando peso corporeo e volume alcolico di tutte le bevande ingerite.
    Non è normale paragonare il bere quando si esce in compagnia degli amici (la ragazzina non era sola) all'attraversare i binari senza guardare e con le cuffie.
    Le teste di cavolo scriteriate ci son sempre state, i ragazzini ci son sempre crepati sotto i treni.
    E da sempre si dice che certe ragazze se la vanno a cercare.

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  11. Marcello02:50

    Abito vicino a quel passaggio a livello e nemmeno io ho mai aspettato che le sbarre si alzassero. Anche perché vengono chiuse un quarto d’ora prima che passi il treno e di treni ne passano venti al giorno… Ma non è questo il punto. I giovani hanno poca paura della morte e del dolore perché raramente ne vedono le conseguenze. Sembra paradossale perché i media ci bombardano di cadaveri, ma quelli dei film rientrano nella dimensione della favola, della finzione. Le immagini di cadaveri e ferite VERE vengono censurate accuratamente, come e più del porno. La morte è oscena, non può essere mostrata… il nonno muore da solo in ospizio, il motociclista sull’asfalto è subito ricoperto da un telo, i bambini non possono entrare nel reparto ortopedia… il pericolo è percepito solo a livello cerebrale, si cresce senza la consapevolezza emotiva del pericolo, quella che ti fa fare un salto indietro, che ti fa dire "meglio di no"

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  12. nakadomi09:42

    Cara Lameduck,
    sono sostanzialmente d'accordo con te... quello che non capisco è il perchè i genitori di oggi non sono bravi a educare i propri figli nello stesso modo in cui loro stessi sono stati educati. Perchè, correggimi se sbaglio, i genitori di oggi sono quelli come te e me cresciuti quando c'era un solo canale televisivo e quando c'erano più divieti che permessi e quando i giocattoli li portava una volta all'anno la Befana o Babbo Natale! Non sarà forse che il ruolo educativo dei genitori di oggi si è notevolmente ridotto in percentuale a favore di quello sempre più influente e invadente dei modelli televisivi che invadono la vita dei nostri figli e dal quale è sempre più difficile proteggersi?

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  13. wwonderwoman09:46

    Sono un ex ragazza e adesso sono felice di essere stata allevata con tanti divieti e poche concessioni anche se allora non me ne rendevo conto, infatti consideravo i miei genitori degli aguzzini arretrati e "matusa"(termine molto in voga all'epoca)Ma, grazie a loro,certamente non mi sono mai trovata in situazioni pericolose per la mia incolumita' fisica e psichica, forse sono stata solo fortunata o forse ho riconosciuto il pericolo prima che si materializzasse.
    Morale della favola: i genitori devono comportarsi da genitori non
    da amici dei figli, devono trasmettere valori e certezze, educazione e rispetto e devono saper dire anche "no", naturalmente motivandolo; c'è un tempo per ogni cosa e sedici anni sono veramente pochi per bruciarsi
    la vita!!!!

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  14. Anonimo09:59

    Hai perfettamente ragione! Ormai ci siamo talmente "americanizzati" che siamo diventati anche noi rincoglioniti come loro. Se in America compri un micronde, nelle istruzioni c'e' scritto che non e' adatto ad asciugare il gatto!!! E se non c'e' scritto e tu lo fai, dopo puoi far causa alla casa produttrice!
    Anche qui abbiamo bisogno di queste scritte: attenzione con l'Ipod non attraversare i binari, Non bere alcool quando si guida, non correre quando c'e' la nebbia (perche' un altro bel titolone autunnale di solito e' NEBBIA KILLER!!! e non "brutto coglione, perche' non sei andato piu' piano visto che c'era una nebbia che nemmeno la Madonna ci vedeva"!
    Cosi' e' l'Italia....
    W l'Italia!

    Nicola

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  15. Il fatto è che finche i genitori si comporteranno come se i loro figli siano perfetti e intoccabili non dovremo stupirci di cose come la ragazza investita dal treno.
    Io sono nato nel 1984, ma vedo uno scollamento totale tra la mia generazione e gli adolescenti di adesso (e non sono passati duecento anni).
    Quando a scuola i professori mi davano un 4 io tornavo a casa e i miei genitori mi facevano un c**o così. Adesso invece uno torna a casa con un 4 ed è colpa del professore, perché mio figlio è bravo e intelligente e figuriamoci se può prendere un voto così basso. Stesso discorso per il treno. Figuriamoci se mia figlia è così cogliona da non guardare se il treno sta arrivando. E' colpa del treno, ovviamente.
    E se un'altra beve come un lavandino e poi trova il malintenzionato che se ne approfitta... beh, non dico che sia colpa sua e neanche che se la sia andata a cercare di proposito, però cazzo... al tg non danno mai le notizie importanti, ma gli stupri te li passano tutti...

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  16. Anonimo10:17

    ragionando con la parte del cervello che non sia quella emotiva e a voler essere cinici,sempre nel rispetto del dolore altrui,si potrebbe dire che questa scarsita' di percezione del rischio sia riconducibile a semplice ma tremenda selezione naturale?ho scritto una cosa orribile ,lo so,sono genitore anch'io e so anche che e'un compito difficilissimo allevare ed educare figli e non sempre le disgrazie sono imputabili a loro.se per esempio si prende una famiglia anche con due soli figli,stessa educazione stessa scuola stesso retaggio culturale uno potra' sempre crescere storto nonostante il prodigarsi dei genitori

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  17. Anonimo10:17

    Alcuni anni fà un noto neurochirurgo, alla richiesta del figlio quattordicenne dell'acquisto di un motorino, porto il ragazzo nel suo reparto e gli fece vedere gli effetti che causavano gli incidenti in motocicletta, allora non era obbligatorio il casco. Non so se il ragazzo abbia rinunciato al motorino ma di certo ci è andato molto ma molto piano.

    Luca

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  18. SIFONE cantore10:56

    lameduck al ministero dell'infanzia istruzione e riconversione dei bimbiminkia!!! scherzi a parte, anche se sembrano parole da vecchio imbolsito con la muffa e la polvere del tempo, penso che questi ragazzi di oggi siano completamente vuoti di cervello responsabilità e tutte le belle cosine che di solito compongono una società civile...prova ne è la vita d tutti i giorni...ieri si era con mia moglie e bimbina ad un parco acquatico pieno di gente, si faceva la fila come tutti, quando sono arrivati un gruppetto di bimbiminkia dai 14 ai 18 anni, che con fare strafottente ed aria da bulletti del quartierino sono passati davanti a tutti minacciando i presenti con sguardi da cagnacci feroci e strafottenza da somari...evviva la gioventùùùù

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  19. Fiore10:59

    Mi spiace di leggere questo tuo post, Lameduck, ti leggo sempre con molta vicinanza ma stavolta concordo appieno con GM. Chissà perchè si mette in discussione la vittima, quando si tratta di stupro, della sua educazione e dei suoi genitori e non l'educazione e i genitori del colpevole, lo stupratore.
    E' una storia vecchia e pericolosa, che porta su un crinale culturale in discesa per tutte le donne, che siamo tutte vittime potenziali di stupro, ubriache o no, jeans o minigonna, qualsiasi siano stati i nostri genitori. Il bel documentario "processo per stupro" rischia di tornare attuale, visto che nelle aule dei tribunali le sentenze di assoluzione agli stupratori si stanno facendo frequenti... Lo stupro è la conseguenza di una cultura del rapporto tra i sessi e non uno sbocco irrefrenabile come si vuol far credere.

    La ragazzina ha dichiarato di essere oltretutto astemia e quindi la storia dell'ubriacatura non è nemmeno vera. Ma di questo non si dovrebbe nemmeno parlare, a parer mio, non è e non deve essere influente il fatto che una abbia o meno bevuto e quanto. Conta solo se sia consenziente: il rapporto sessuale lo voleva o no? Il resto è fumo negli occhi.

    Se vogliamo parlare di educazione, ripeto, preferisco parlare di quella dello stupratore: meno facile, più complesso che prescrivere ai genitori di terrorizzare le figlie femmine. Ma più civile. E' giusto mettere in guardia dai pericoli, ma quando il fattaccio accade la vittima va difesa sempre.

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  20. Posto che lo stupro è un reato orribile e spesso capita anche se prendi tutte le precauzioni (Come le molestie sessuali: alle volte puoi anche essere una suora, ma il porco lo trovi lo stesso) è vero che in altri casi, come quello del'ipod, i ragazzi finiscono in situazioni pericolose perché i genitori non li massacrano - come hanno fatto i nostri - di divieti. In alcuni genitori l'idea è che a tutto deve pensare la società, non loro. Capita lo stesso a scuola: da te, che sei insegnante, pretendono che reggi la classe e assicuri ai loro figli un ambiente libero da qualsivoglia piccolo ostacolo,e, nel contempo, che tu riesca a far rispettare quelle regole che loro, a casa, non impongono minimamente ai figli, perché rischierebbero di "perderne" l'affetto. Ecco, forse i genitori della nuova generazione sono schiavi di questo ricatto emotivo: pensano che se si impongono i figli non li ameranno più, e loro, in fondo, li hanno messi al mondo per questo.

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  21. Anonimo11:35

    anni fa correvo in bicicletta e tutti i giorni facevo ore di allenamenti sulla strada. Una delle cose che assolutamente gli allenatori ci impedivano di fare era usare delle cuffie per ascoltare la musica. Sentire i rumori della strada era fondamentale per evitare incidenti...dover scartare una buca pericolosa e sentire che dietro non ci fosse una macchina era importante per salvarsi la pelle. Oggi invece vedo un sacco di corridori e amatori in giro in bici con l'auricolare nell'orecchio..nello stesso momento leggo tutti i giorni sul giornale di qualche ciclista investito...sarà forse solo una coincidenza ma sono convinto che le buone abitudini ci salvino la vita più spesso di quanto crediamo. Credo inoltre che ci siano centinaia di ragazze ubriache che tutti i w-e vengono più o meno consapevolmente "abusate" da qualche loro coetaneo ubriaco, alcune poi si rendono conto e denunciano la cosa altre invece fanno finta di nulla.

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  22. Il discorso è spinosissimo. Si cerca di mediare, tra concessioni e divieti, questa è la verità, e lo dico da madre di un tredicenne in piena ebollizione pre adolescenziale. Si cerca di responsabilizzarli - impresa irta di difficoltà - evitando loro il "perchè no!" che tanto spesso ha funestato la nostra adolescenza, quando le proibizioni non erano aggirabili, nè i nostri genitori avvertivano l'esigenza di giustificarle. "Perchè no." E lì finiva la discussione, tutt'al più seguite da qualche porta sbattuta con rabbia.
    Dopo di che, io rimango sbigottita di fronte al numero di ragazzini ubriachi marci che mi capita di incontrare in certe serate del sabato; mi è addirittura e capitato di riconoscere - con quale sbalordimento! - in quei gruppetti schiamazzanti più di un compagno di scuola del figlio. Poco più grandi di lui eran quelli che, qualche me se fa, a pochi chilometri da casa mia, si sono divertiti a trascorrere la notte devastando la sala di attesa di una stazione ferroviaria, naturalmente sbronzi come biglie, e i cui genitori - chi l'avrebbe detto? - hanno espresso stupore e meraviglia, perchè "mio figlio è un bravo ragazzo, non so che cosa gli sia preso".
    Gli ha preso che cresce, che forse sarebbe il caso di chiarirgli che esiste un'infinità di modi per divertirsi senza ubriacarsi e sbriciolare vetrine o incendiare cassonetti, che a guidare in uno stato pericolosamente vicino al coma etilico SI MUORE e si rischia di AMMAZZARE QUALCUNO, che se ti tiri indietro non fai la figura del fesso, che - anche se ti costa sforzo - non devi necessariamente uniformarti alle decisioni del branco. E magari, prima di uscire, mi dici dove vai e con chi, per favore, e stabiliamo a che ora devi essere di ritorno.
    So bene che i divieti non risolvono automaticamente i problemi nè forniscono le risposte giuste. So pure che le leggendarie e perfino esasperanti raccomandazioni che i nostri genitori ci infliggevano da mane a sera non sono un'assicurazione contro rischi e pericoli.
    Nemmeno il lassismo esaperato, però, pare che funzioni.

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  23. Anonimo11:40

    potrei essere un nonno x età ma sono un padre di due figli adulti ma se siamo arrivati al punto di dare la colpa alla società se passi sotto le sbarre abbassate e rimani sotto il treno vuol dire che abbiamo sbagliato nella educazione dei figli.

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  24. Anonimo11:45

    Sono d'accordo con lameduck,noto che i ragazzini d'oggi (la maggior parte), si lasciano trascinare molto facilmente. Puoi fare tutte le raccomandazioni o privazioni di questo mondo, non serviranno a nulla, quando sono tra di loro vogliono provare di tutto e adeguarsi al gruppo.sono molto sbadati, superficiali,inconscienti,strafottenti. Incominciano a far sesso a 12anni ma ancora la bocca gli puzza di latte! Hanno il fisico da Ragazzi ma dentro son bambini! e alcool e droghe è l'unico modo per divertirsi!
    I genitori,bhe alcuni non hanno colpe, altri sarebbero proprio da prendere e far loro qualche lezione anche se è il mestiere più difficile! Per me manca il DIALOGO in questa Società!!! Le campagne pubblicitarie servono a ben poco,loro NEANCHE le ascoltano!Tutto inizia dai genitori e già all'età di 4 anni dalla scuola! Queto è il mio parere anche se a criticare siamo bravi tutti!

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  25. @ Nibelunga: che hanno tolto loro la capacita' di distinguere il bene dal male,cio' che e' pericoloso da cio' che non lo e'

    Adesso finalmente mi si apre uno spirafglio di comprensione. Non riuscivo, infatti, a capire perche', nonostante tutto, in Italia la gente continuasse imperterrita a votare per papi e per quei cerebrolesi razzisti della lega.

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  26. lolle14:21

    Purtroppo, la colpa di tanta "leggerezza" è da ricercarsi quasi unicamente nei genitori, incapaci di stabilire e far rispettare semplici regole ai propri figli. Quando io ero adolescente, potevo scordarmi le uscite serali e i divieti erano all’ordine del giorno. Ed io, non sono poi così vecchia, classe ‘81, questo per far capire che le cose sono cambiate nel giro di pochissimo tempo!

    Quando esco la sera, spesso mi capita di vedere in giro, anche in tarda notte, ragazzini di 13-15 anni al massimo. Come è possibile? I genitori dove sono?

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  27. cuorerossoA16:23

    @ GM -Non sono d'accordo con te. A parte che trovo eccessivo essere fuori casa,alle 4 del mattino. sbarellata dura, alla veneranda età di 16 anni. E gà qui scatta la prima domanda: quali sono i patti sanciti fra sta figliola e i genitori? Quali i paletti (obbligatori a quella età)?
    Non condivido la frase "se uno è delinquente la stupra lo stesso". Perchè anche il ragazzo aveva appena diciannove anni e se la ragazzina fosse stata sobria avrebbe messo in atto strategie, che, in uno stato di lucidità, si attivano anche d'istinto.
    Purtroppo tra i ragazzini serpeggia la noia più totale e la politica dello sballo è l'unica politica che trionfa nel nostro paese, dove coloro che dovrebbero essere degli esempi (le varie figure di riferimento educative, religiose, politiche ecc.) propongono modelli veramente discutibili, senza morale ede etica.
    Per un genitore è molto meno stressante fornire denaro che discutere ore sul fatto che indossare un paio di scarpe da 300 euro a 15 anni è vergognoso.
    E' molto meno stressante prendere unn sonnifero e andarsene a letto che discutere ore per volere sapere dove va il proprio figlio e soprattutto sapere a che ora ritorna e, se tarda, aspettarlo in piedi e mettere in atto punizioni.
    Si applica, semplicemente il: ciao amore, divertiti!

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  28. spirafglio18:35

    L'Italia e la sua tolleranza anche con chi la disprezza sempre e comunque... perché non andare nell'incantevole e libera Cuba?

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  29. moncher19:46

    Sono assolutamente d'accordo con Fiore e GM.

    Trovo molto condivisibile in generale il discorso sulla responsabilizzazione; anche io come qualcuno che mi ha preceduto nel commentare, pur essendo giovane, avverto uno scollamento tra la mia generazione e quelle che sono seguite a distanza di qualche anno. Ma questo discorso sulla responsabilizzazione non può prendere la piega "se non sei prudente al 100%, te la sei andata a cercare". E la responsabilizzazione di chi gli stupri non dovrebbe commetterli dove la mettiamo?

    Sai di cosa dovremmo stare a discutere a proposito di responsabilizzazione? Sai di cosa dovrebbe parlare un post con un titolo come questo?
    Dovremmo, in un paese normale, essere ragionevolmente certi che lo stupratore passi buona parte della sua vita in galera e dovremmo stare a discutere sulle conseguenze dell'azione stupro. Dovremmo stare a parlare di genitori che dovrebbero dire ai figli che a stuprare le ragazzine, ubriache o non ubriache, si rischia di passare molti anni in galera. Dovremmo stare a dire "Hai stuprato una ragazza? Ora affronti le conseguenze delle tue azioni". Questo è prima di tutto la responsabilizzazione.
    Lameduck, mi meraviglio di te, sempre dalla parte delle donne.... o se lo stupratore è romeno le cose cambiano?


    [postilla: ma che bip c'entra il commento di kiara di notte?]

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  30. Certo CuorerossoA, è vero che i giovani d'oggi ecc. ecc.
    Lo noto anche io che sempre di più sono quelli che non hanno orari di rientro (si badi però: la ragazzina aveva 16 anni e non 12; una o due volte all'anno, come nel caso di una festa di paese, ci può stare il ritorno all'alba), che i genitori sono spesso lassisti e che i giovinetti si danno a comportamenti sempre più esagerati.
    Però dal brontolare sui costumi odierni ed il fare collegamenti causa-effetto ce ne passa.
    Ripeto: se uno vuole stuprare la ragazzina lo fa e ci riesce pure con facilità, sempre che non si ritrovi davanti una campionessa di arti marziali.
    Tirare in ballo sempre la stessa solfa della "cultura dello sballo" vecchia di almeno 40 anni è assolutamente inutile e non sfiora nemmeno il fulcro della questione. Si rinuncia ad ogni analisi stigmatizzando comportamenti leciti (non tutto ciò che non condividiamo è illecito) e collegandoli con nessi causali decisamente traballanti.
    Di "sballo facile" e "gioventù sregolata" ne parlano i servizi preconfezionati dai cinegiornali di propaganda in occasione di ogni caso di cronaca nera in ambito under 20 (ma anche under 30).
    E` insensato dire che se una si sbronza rischia di essere stuprata, infatti quasi sempre le donne sono fisicamente meno forti degli uomini e quindi c'è poco da fare anche se lucide.
    Quand'ero ragazzino le gonne erano più lunghe e le ragazzine non limonavano tra loro per far eccitare i maschi della compagnia; non condivido certi atteggiamenti, però non me ne esco dicendo che questi comportamenti causano gli stupri.
    Sarebbe corretto dire che se una ha la vagina rischia di essere stuprata: mi pare che almeno il 60% delle utero munite abbia subito almeno una molestia sessuale nella vita, non è poco eh.

    Ora che ci penso mi viene anche da chiedere dove cavolo erano i cosiddetti amici della ragazza mentre questa era tanto ubriaca da barcollare.
    Hanno lasciato da sola un'amica in difficoltà che nemmeno si reggeva in piedi, però tutti a tirare fuori il petto nel momento del linciaggio.
    Sarò strano, ma io gli amici brilli li tenevo sempre sott'occhio.

    Resta il fatto che l'unica causa dello stupro è la volontà delinquenziale dello stupratore, magari esaltata da un'educazione schifosamente patriarcale e maschilista che spesso viene impartita in questo Paese.

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  31. Adetrax01:02

    @GM
    ... la ragazzina aveva 16 anni e non 12; una o due volte all'anno, come nel caso di una festa di paese, ci può stare il ritorno all'alba ...

    No, non ci può stare per niente.

    1) Il rientro entro le 23.00 in caso di feste o le 21.00 nei casi normali NON è materia di discussione.

    2) I minorenni NON devono bere e tantomeno ubriacarsi o peggio ancora drogarsi, specie le ragazze, perchè reggono l'alcool molto meno dei maschi, perchè a lungo andare l'alcool gli brucia i pochi neuroni che hanno e può indurre a comportamenti violenti e perchè a quell'età basta un niente per fare delle scemate di cui pentirsi.

    3) Dico, proprio il ragazzo rumeno si doveva scegliere ?

    Nulla contro i rumeni, ma se non conosci bene ma molto bene chi hai di fronte (e non puoi approfondirlo alle 4 di mattina) allora non stai gestendo i rischi; cioè il tipo potrebbe essere anche stato a contatto con bande in cui era normale stuprare la ragazzetta riottosa di turno oppure potrebbe essersi visto tutti i filmetti italiani trash degli anni '70 e in questo caso cosa volete che abbia dedotto da tutto ciò ?

    Insomma care ragazze, se violate scientemente tutti i consigli che il buon senso comune vi da, allora non lamentatevi e ditelo che non temete lo stupro.

    Dall'altra parte ci dovrebbe essere pari o maggiore responsabilizzazione ma molti dei soggetti potenzialmente pericolosi spesso non hanno situazioni familiari normali.

    Per quanto riguarda la prevenzione e la sicurezza in generale, nominiamole queste norme che tutti i lavoratori (e di solito almeno un genitore lo è) dovrebbero conoscere: ovvero la vecchia 626/94 e il dlgs. 81/08.

    Non è una cattiva idea far sapere agli adolescenti (diciamo dai 13-14 anni in poi) che esistono norme sulla sicurezza; magari se le leggono qualcosa in testa gli rimane ed evitano di concludere che tutti i no nascano nella mente deviata dei loro "vecchi".

    Lo spirito delle sopracitate leggi dovrebbe far quindi capire che passeggiare con l'IPOD a tutto volume rientra fra le cose vietate o comunque fortemente sconsigliate ai fini della sicurezza dei pedoni; per i minori che non fanno distinzioni fra passeggiare in un prato di campagna o attraversare strade di città ultra-trafficate, la cosa è assolutamente verboten.

    Nel mondo anglosassone c'è il culto del what if ... ovvero che cosa succede se ... faccio questo piuttosto che quest'altro ?

    Qui no, l'esercizio del "what if" in tema di sicurezza pare quasi un'azione inutile e dispendiosa ed è per questo che andrebbe maggiormente esercitata.

    Per concludere ritengo che, per fortuna, il dialogo con i minori è ancora abbastanza semplice da gestire; basta usare i termini giusti per capirsi, ad esempio esiste il no italiano, il no inglese e il nein tedesco e con quest'ultimo il destinatario dovrebbe capire che la discussione su un dato argomento è chiusa.

    RispondiElimina
  32. morpheus01:18

    Ciao. Innazitutto, ho scritto prima di partire credendo di essermi firmata Morpheus come al solito, invece ho fatto qualche cavolata e risulto 'anonimo' (commentavo su sant'Agostino e vari e la RU)

    Dici ironicamente che la Apple dovrebbe mettere un avvertimento sulle istruzioni. Be', saprai che negli Stati Uniti le ditte che fabbricano forni a microonde scrivono di non metterci il gatto ad asciugare perché qualche genio assoluto l'ha fatto... Forse la Apple scriverà di evitare di ascoltare la musica alta (e basta) soprattutto se si è in mezzo ai binari.

    Ma su una cosa non sono d'accordo- non mi dilungo perché ti ha già risposto GM, con il quale sono d'accordo- non sono solo uomo e peloso-: non è l'occasione a fare l'uomo ladro e, in questo caso, stupratore. Sono sicura che tu lo sappia quindi non insisto. Diciamo che la sbronza mette la donna ulteriormente a rischio, ma parliamo anche di sfiga, siamo onesti... Uno dice 'non ubricarti e stai attenta a chi frequenti', e questo era un amico dello zio...
    Io mi sono presa una tale sbronza a 18 anni, senza neanche cercarla perchè mi facevano ridere queste pose stupide, che da allora non ne ho più presa una. Però, non è che non abbia visto sbronze in altre, a quell'età. Non è la sbronza che crea il vero pericolo, è il maschio. Punto. Predico al coro, credo. Ma sulle mancanze idiote dei genitori... chi non è d'accordo?

    RispondiElimina
  33. filippo02:11

    @ GM dice: se uno vuole stuprare la ragazzina lo fa e ci riesce pure con facilità...

    forse io non sono normale, chiedo scusa! ma non riuscirei a vioentare una donna che si oppone. nel senso che non mi verrebbe la voglia... o dritto se preferisci.

    Ciao Lameduck

    RispondiElimina
  34. filippo02:16

    @ Chiara di Notte - Klára ha detto...

    mi si apre uno spirafglio di comprensione. la gente continua imperterrita a votare per papi e per quei cerebrolesi razzisti della lega.

    Perchè mescolare sempre l'odio politico al sano commentare?

    RispondiElimina
  35. Anonimo09:05

    che tutto questo dipenda dal fatto che la percezione che hanno i ragazzi dell'autorevolezza dei grandi sia minima?
    Io credo che l'esempio sia sempre il miglior sistema pedagogico, quindi, fossi un adolescente oggi, mediamente dovrei aver avuto insegnamento a calpestare qualunque regola di comportamento prudente. Vogliamo parlare di cellulari e automobili, limiti di velocità o della strage di escursionisti maggiorenni e vaccinati in montagna?O degli incidenti sul lavoro, alcuni dei quali almeno non hanno alcuna attinenza con l'equazione maggior costo minor profitto. Con l'imprudenza e la mancanza di comprensione delle regole di sicurezza si. Insomma, mi ricorda prepotentemente l'episodio de "I mostri" con Tognazzi-padre che insegna al figlio ad essere furbo e ad infrangere qualunque regola e che si conclude con l'inquadratura del trafiletto in cronaca: "UCCIDE IL PADRE DOPO AVERLO DERUBATO"
    paolo
    p.s. sono nato nel 63, cerco di sforzarmi a ricordare come ero a 16 anni e nonostante un educazione fatta di tanti "non far questo e non far quello" tutta 'sta prudenza, anche tra i miei coetanei, mica me la ricordo. Per esempio mi ricordo che uno dei divertimenti maggiori dei bambini cresciuti nel periodo del boom edilizio era andare a giocare nei cantieri e mi ricordo di amici e conoscenti morti o feriti in incidenti stradali o annegati in fiumi o laghetti.

    RispondiElimina
  36. Cachorro Quente09:55

    I ragazzini sono incoscienti per natura. Pensate alle campagne dell'Italia di non poi tanti anni fa, piene di dodicenni-tredicenni che stavano fuori casa dall'alba al tramonto facendo di tutto per rompersi l'osso del collo cadendo da un albero, o annegare, o infilarsi in un pozzo, o finire sotto un treno...

    ...e ogni tanto sicuramente rubavano una bozza di grappa dai genitori e si storcevano.

    Durante l'adolescenza, dicono gli psicologi, si "corteggia la morte" (ed è poi quello che raccontano tutte le fiabe e, più recentemente, horror e slasher movies).

    Quello che si può fare è tentare di ridurre il danno. Non so come, però.

    RispondiElimina
  37. Anonimo14:32

    @cachorro
    "ridurre il danno" penso sia questo quello che e' l'obbligo del genitore non certo proibire visto che si otterrebbe solo l'effetto opposto.da ragazzino i miei dicevano "attento alla droga!!!"non sapendo minimamente di cosa stessero parlando e io mi chiedevo "che cazzo e' poi sta droga?" morale della favola ho provato di tutto dalla maria all'eroina all'lsd per finire con la coca.sono stato fortunato non ho mai subito dipendenza alcuna,diciamo che mi divertivo a sballare,ancora adesso qualche canna la faccio.la cosa positiva e'che ho fatto esperienza ed una cosa ho capito che con le droghe compreso l'alcool non e' importante la quantita' ma il come ci si sballa.questo ho cercato di far capire ai figli.voglio anche aggiungere che i figli la loro prima volta (perche' ricordatevi che e'inevitabile che prima o poi sballino)me la sono venuta a raccontare

    RispondiElimina
  38. Filippo, tu non riusciresti a violentare una donna che si oppone??? Guarda che si dice "violentare" proprio perchè la vittima si oppone e per vincere la difesa le si usa violenza, diciamo allora che tu non riusciresti mai a violentare. Punto.
    E ci mancherebbe pure.

    Adetrax, i tuoi "non se ne parla" sono leciti quando ti riferisci ai TUOI figli per i quali tu e tua moglie avete il diritto/dovere di decidere i paletti.
    Ma non è che se uno permette ai figli di bere la birra o dà degli orari più normali (certe feste cominciano dopo cena, che senso ha andarsene dopo un'oretta scarsa?) è per forza un genitore degenerato.
    L'educazione è ben altra cosa rispetto a divieti irragionevoli (orari ridicoli e divieto anche solo di bere un bicchiere di birra), si spiegano le motivazioni e si cerca di non mettere il ragazzino in condizione tale da disobbedire per forza. Perché è questa la conseguenza dei verboten irragionevoli: si forza il figlio a disubbidire a regole idiote e non utili ed alla fine il pargolo finisce anche per non rispettare le altre ben più sensate, tanto ormai il genitore ha perso credibilità con le sue richieste immotivate.
    Il tuo punto sul rumeno è incommentabile, la tua disquisizione su bande e robe varie è una digressione romanzesca che non c'entra niente.
    La frase «insomma care ragazze, se violate scientemente tutti i consigli che il buon senso comune vi da, allora non lamentatevi e ditelo che non temete lo stupro» evidenzia come sei al di fuori della realtà, come se il senso comune dicesse che chi beve firma un contratto in bianco per uno stupro e chi esce e fa tardi la sera si merita le peggiori cose del mondo.+
    E dico che sei fuori dalla realtà solo perchè non voglio pensare che dietro alle tue asserzioni basate sul nulla ci sia soltanto una visione autoritaria e maschilista della società.
    Parli di educazione e comunicazione dei minori come una cosa facile fatta di NO, complimenti sei un ottimo pedagogista. Questa visione banalissima di rapporti complicatissimi la dice lunga sulla tua conoscenza dell'argomento di cui si tratta.
    Tante parole per dire niente, in che diavolo di mondo vivi?

    Rossoalrosso: sinceramente non ricordo se i miei mi abbiano mai detto di non drogarmi, forse era una cosa implicita; resta il fatto che non ho mai neanche fumato una sigaretta (mi fanno davvero schifo).

    RispondiElimina
  39. Anonimo18:31

    @GM
    e' chiaro che la mia esperienza non vale per tutti(e qui mi rifaccio al mio primo commento)pero' come dice giustamente cachorro si puo' e si deve cercare di ridurre il danno e l'unica maniera e'di informarsi prima per informare poi non certo proibire.quando tu sai che l'eroina da assuefazione mentale gia' dal primo buco e che la dipendenza fisica subentra solo piu' tardi perche' ti ostini a ricercare quel totale benessere psicofisico che ti regala la prima pera e che non ti regalera' mai piu',questo lo puoi dire ai figli.poi si sa la vita non e' mai come la si vorrebbe pero' tu come genitore hai fatto una parte del tuo dovere

    RispondiElimina
  40. mario18:48

    Appunto che cosa c'entra l'esternazione di kiara di notte?
    Polemica per polemica di polveroni non c'è proprio bisogno!

    RispondiElimina
  41. Adetrax22:33

    @GM

    Che reazione :-), ma non c'è alcun problema perchè effettivamente ha un po' di ragione avendo io tralasciato la forma; sicuramente ho dimenticato un "dal mio punto di vista" + qualche elasticità in più negli orari estivi o in contesti sicuri, per il resto ho scritto quello che penso.

    La mia non era affatto una improbabile critica personale ma solo una reazione alla moda delle ore piccole e delle sbronze pesanti condite col fumo e chissà cos'altro (ci sono stati vari casi nell'ultimo mese), il tutto riferito ai minorenni si intende (poi ognuno fa come ritiene opportuno).

    Il tuo punto sul rumeno è incommentabile, la tua disquisizione su bande e robe varie è una digressione romanzesca ...

    Erano esempi ipotetici per far capire che un tizio che non si conosce bene potrebbe anche essere jack lo squartatore; certo si deve e si può avere fiducia nel prossimo ma quando si sommano varie condizioni di rischio bisogna mettere in conto il fatto che certe probabilità aumentano sensibilmente e se poi, una volta ogni tanto, succede il fattaccio bisogna prenderne atto.

    Insomma si vuole considerare anche il fatto che alcuni stranieri (ma anche molti italiani), soprattutto se giovani o appena arrivati, "possono eventualmente avere una nozione estremamente vaga della legge e del diritto" ?

    Spesso è così vaga che si supera di poco quella della legge della giungla.

    Oltre a questo è cosa stranota che per facilitare certi approcci ravvicinati, si usi occasionalmente l'alcool in quantità o la droga dello stupro (così detta perchè incolore e insapore può essere diluita nelle bevande e fa perdere memoria per parecchie ore di quello che poi succede).

    Queste e altre cose le sedicenni le sanno ?

    Sono informate a sufficienza prima di avere il permesso di partecipare a contesti inusuali ?

    Evidentemente no o non abbastanza.

    ... evidenzia come sei al di fuori della realtà, come se il senso comune dicesse che chi beve firma un contratto in bianco per uno stupro e chi esce e fa tardi la sera si merita le peggiori cose del mondo ...

    E' ovvio che non si firma un contratto in bianco ma solo si aumenta un rischio teorico di non riuscire a reagire a sufficienza se dovesse succedere qualcosa in un contesto "a rischio" (e per "una" adolescente il rischio aumenta parecchio), esattamente come quando ci si mette alla guida di un auto dopo aver bevuto 4 o più birre da mezzo litro; a parte il fatto che la legge sanziona la cosa, può anche non succedere niente ma, in caso di imprevisto (provocato da terzi), una mancanza di decisione, un ritardo nei riflessi di mezzo o un secondo può fare la differenza.

    Per quanto riguarda i no ai minori io li motivo sempre e a più riprese in modo che le ragioni possano essere capite e metabolizzate ma a un certo punto bisogna anche sapersi irrigidire quando si nota che i soggetti tendono a spingersi ben oltre un ragionevole limite solo perchè anche i loro conoscenti fanno così e loro si sentono "discriminati" se non li seguono.

    Ogni tanto mi sento talebano, ma oggi sono di buon umore e quindi faccio una battuta.

    Sono certo che per convincere i talebani più restii ad accettare i costumi e le "evidenti" ragioni occidentali basterebbe far vedere loro i video istruttivi, es. di Maury Povich, (a mio giudizio parecchio finti e costruiti ma divertenti nella loro follia) che gli USA destinano ai loro teleutenti dopo averli innondati di pornografia, droga e violenza.

    Esempi di innocenti creaturine:
    http://www.youtube.com/watch?v=8pv4aYUFBh8

    Roba da benedire le bimbeminkia nostrane.

    RispondiElimina
  42. Anonimo22:37

    termino il mio commento interrotto per impegni
    dicevo che se a scuola si facesse informazione su queste ed altre cosa come educazione civica e stradale oltre che togliere molto fascino alle varie trasgressioni lo stato farebbe solo il suo dovere. manca la volonta' politica, non c'e' rispetto per le nuove generazioni' si sfruttano le debolezze giovanili solo per interessi commerciali e non mi sto riferendo solo a questo governo.vorrei aggiungere anche la chiesa che le sue belle colpe le ha, eccome!!

    RispondiElimina
  43. Adetrax22:46

    @moncher, filippo, mario

    Secondo me il commento di Chiara è da intendersi come una nota a margine ma non è totalmente fuori tema (e poi è breve).

    Probabilmente vuol solo ricordare che molti fenomeni possono essere collegati fra loro e che la mancanza di responsabilità o del senso del pericolo spesso si estende anche dove può far danni seri e non si determina dall'oggi al domani (almeno questo è quello che ho capito).

    Certo è che la condotta di papi non è esattamente il modello di riferimento ideale per le sedicenni ;-)

    In ogni caso siamo nel campo delle opinioni personali.

    RispondiElimina
  44. Tanti commenti e molto interessanti.

    @ Marcello
    E' verissimo ciò che dici. I giovani non sanno cos'è la morte, non ne hanno mai sentito l'odore. Si sentono invulnerabili e rischiano perchè una certa cultura vorrebbe preservarli dagli aspetti più brutti della vita. Per carità, non facciamo vedere i vecchi brutti e pisciosi negli ospizi, le persone ridotte in coma dagli incidenti, i morti ingialliti dal cancro in obitorio, siamo tutti belli e felici di comsumare. Paradossalmente poi i ragazzini sono attratti da un'idea totalmente fittizia della morte, quella dei film horror, degli Emo, delle felpe con i teschietti e di Halloween. Qualcosa che con la morte vera non ha nulla a che fare, essendo un'estetizzazione totalmente gratuita e fallace.

    @ Luca
    conosco anch'io persone che hanno condotto i figli adolescenti in alcune comunità dove risiedono tossici dal cervello totalmente fuso e che trascorrono la giornata scuotendo la testa contro la parete. Sono usciti dalla visita parecchio scossi e hanno cominciato a tempestare i genitori di domande sugli effetti della droga.

    @ Fiore
    L'episodio di stupro di cui parlo non è quello di Ferragosto. La ragazzina che si era appartata con il rumeno alla festa paesana era effettivamente sbronza. Tanto da rendersi conto della violenza subita solo notando in seguito macchie di sangue addosso. Ti rendi conto di quanto doveva aver bevuto? Nessuno che l'abbia fermata, che l'abbia consigliata.
    Io non ho detto nel post che le donne se la cercano. Però se io mi ubriaco e salgo in macchina con uno sconosciuto per andarmi ad appartare in camporella e quello mi stupra, ME LA SONO CERCATA.
    Tu dici che la vittima va difesa sempre. Certo, però se si evitano le situazioni a rischio (bere come una spugna fino a perdere conoscenza), forse è meglio.

    @ Galatea
    Che mi dici, a proposito di affettività, di quei ragazzini che con i genitori sono come le slot-machines: inserisci la moneta loro ti sorridono. Niente moneta, tu non esisti?

    @ Morpheus
    E' evidente che può capitare di essere stuprata anche dal bellissimo ragazzo che ti piace tanto e che volevi solo cominciare a conoscere con una prima uscita.
    D'altra parte si correrebbe il rischio di dire che tutti gli uomini sono stupratori e questo non è vero. L'occasione fa, non solo il ladro.
    Perchè, ad esempio, non insegnare alle ragazzine che i maschi sono bombe ad orologeria pronte ad esplodere e che se togli la sicura con provocazioni anche se non hai intenzione di andare fino in fondo rischi che la bomba ti esploda in mano? ;-)

    RispondiElimina
  45. @ Paolo
    quell'episodio dei "Mostri" con Tognazzi padre e figlio (per davvero, era Ricky) è di straordinaria attualità. La cosa tragica è che, per chi si ricorda il film, il bambino era quasi un santo, educatissimo e pieno di virtù ma viene rovinato dal cattivo esempio del padre. "Ma papà!"

    @ Adetrax
    E' così. Uno dei responsabili della degenerazione culturale italiana è senza dubbio Silvio Berlusconi. Non è l'unico ma
    è sicuramente tra i più colpevoli.
    Che piaccia o meno ai suoi fans.

    RispondiElimina
  46. Felice15:40

    Lameduck, dici:

    "Io non ho detto nel post che le donne se la cercano. Però se io mi ubriaco e salgo in macchina con uno sconosciuto per andarmi ad appartare in camporella e quello mi stupra, ME LA SONO CERCATA."

    Ecco è quel PERO' che mi fa dire di non poter essere assolutamente d'accordo. I motivi li ho esposti già, non mi ripeto. Rimarco solo che per nessun altro reato si ragionerebbe in questi termini. Sei stato borseggiato? Proprio in borsa li dovevi tenere... Ti svaligiano la casa? Embè, non l'hai messa la porta blindata e la telecamera...

    Quando una coppia di turisti stranieri che aveva campeggiato nella campagna laziale venne brutalmente assalita, derubata e violentata (lei), qualche politico argomentò allo stesso modo "se la sono andata a cercare". Tuttoapposto, gli diamo degli irresponsabili e cambiamo canale.

    Una riflessione seria sulla responsabilizzazione non può essere agita sulla pelle di una ragazzina violata. Lei sola porterà dentro di sè in modo indelebile la drammatica ferita dell'aggressione. Ciò che conta è solo che lei quel rapporto non lo voleva e gli è stato imposto con la forza. Da ora si guarderà le spalle, sempre, e avrà sempre paura degli altri, non riuscirà a stare sola ma avrà timore di stare in gruppo. La lezione a lei è stata già inflitta. Leggere, anche per caso, un giorno, il tuo post, la farà sentire ancora più sudicia di quanto già quel ragazzo l'abbia fatta sentire quella sera. Lo trovo, scusami, indifendibile.

    RispondiElimina
  47. Complimenti Felice, sottoscrivo ogni parola.

    RispondiElimina

SI PREGA DI NON LASCIARE COMMENTI ANONIMI MA DI FIRMARSI (anche con un nome di fantasia).


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