Ieri la nostra amata Mistress Angela Merkel ci ha galvanizzati quando ha affermato che la crisi durerà almeno altri cinque anni e che, "dovremo trattenere il fiato" per tutto quel tempo. Immagino milioni di europei che diventano blu come i Puffi ma contenti come pasque perché così potranno salvare l'euro.
Euro che, allo stato attuale, è risultato utile e proficuo solo per la Germania e i paesi nordici suoi satelliti economici. Euro che sta servendo a quei paesi per papparsi quelli terroni del sud (ma a noi avevano raccontato un'altra storia, altri professori in passato).
Per mantenere lustro e appeal da Quarto Reich alla Germania - è incredibile come la storia non insegni nulla e l'Europa le stia riconsegnando per la terza volta in un secolo il cerino acceso - ed evitarle l'inflazione (la fissazione fobica del liberismo e l'inconscio babau per ogni tedesco) l'euro sta però immiserendo le classi lavoratrici tedesche più povere. Eh si, perché non si possono fare le nozze con i fichi secchi e la vera ricchezza di un paese si vede da come tratta le sue classi più povere.
La Germania che, per paura dell'inflazione che "aprirebbe la strada al nazismo politico", si dice, rischia di lasciar rientrare definitivamente dalla porta posteriore il nazismo peggiore, quello industriale. Il momento più alto dello sfruttamento capitalistico di ogni tempo, opportunamente obnubilato dagli altri crimini da coloro che sono venuti dopo, che non è mai sparito completamente, assieme al razzismo, come continua a denunciare imperterrito "faccia da turco" Gunter Wallraff.
La Germania che, per paura dell'inflazione che "aprirebbe la strada al nazismo politico", si dice, rischia di lasciar rientrare definitivamente dalla porta posteriore il nazismo peggiore, quello industriale. Il momento più alto dello sfruttamento capitalistico di ogni tempo, opportunamente obnubilato dagli altri crimini da coloro che sono venuti dopo, che non è mai sparito completamente, assieme al razzismo, come continua a denunciare imperterrito "faccia da turco" Gunter Wallraff.
Il tanto mitizzato mercato del lavoro tedesco nasconde, dietro le fanfare mediatiche e i gridolini di piacere degli economisti e politici nostrani (soprattutto quelli di centrosinistra) che vorrebbero arianizzare anche noi una volta per tutte, parecchie ombre.
Se vi raccontano che la disoccupazione in Germania è ai livelli più bassi dell'ultimo ventennio, cosa certamente vera, dovrebbero anche raccontarvi come sono riusciti a diminuirla; a furia di moderazione salariale, il precariato dei mini-jobs si sta allargando sempre più. Premendo sui disoccupati affinché trovino un lavoro ad ogni costo, come risultato c'è gente che lavora per 55 centesimi all'ora soprattutto nelle regioni dell'Ex Germania comunista.
E' la solita Legge della Zia Ricca per la quale, se sei povero, devi adattarti a qualunque lavoro perché, tanto, che bisogni hai? E' la meravigliosa immagine della forbice liberista che si allarga sempre di più ma prima o poi si spezzerà.
La Germania non ha quindi un problema con i redditi medio-alti dei lavoratori - che sono quelli che gli entusiasti del modello tedesco hanno in mente quando lo incensano - ed è vero che un operaio specializzato Volkswagen guadagna più di uno FIAT. Il problema, grosso come un casa, la Germania lo ha con le fasce più basse del lavoro salariato, che spesso si trovano nello stesso stabilimento dell'operaio privilegiato. Bisogna dirlo. Quasi cinque milioni di lavoratori che vivono con 400 euro netti al mese e con datori di lavoro che non hanno alcuna intenzione di farli uscire dal precariato ma ce li intrappolano per sempre. Tanto lo stato compensa in parte per non farli morire di fame. Salari da Lumperproletariat che, prima o poi, qualcuno vorrà estendere anche alle fasce più privilegiate di lavoratori, visto che l'effetto deflattivo sta già contagiando l'intero mercato del lavoro e i fantasmi di Krupp e I.G.Farben sono sempre in agguato.
Ma, a questo punto, se anche gli altri paesi europei seguissero la Germania nelle politiche deflazionistiche dei salari - le cosiddette riforme dei bocconari nostrani e dei loro volonterosi carnefici ABC - succederebbe una cosa clamorosa. Sparirebbe la domanda, non rimarrebbe più nessuno al quale importare le merci tedesche. Perché, con 'sto cavolo che il mercato si autoregola e se c'è chi esporta dovrà esserci per forza chi importa.
Quindi questi cinque anni servono forse alla Mistress e a chi eventualmente la sostituirà, per prendere tempo e studiare il modo di evitare il tracollo inevitabile che forse, dalla Cina con furore, sgonfierà la bolla tedesca e renderà inutili tutti gli sforzi deflattivi fatti finora?
Noi tratteniamo pure il fiato, tanto l'euro che ci stringe al collo, aiuta.
Se vi raccontano che la disoccupazione in Germania è ai livelli più bassi dell'ultimo ventennio, cosa certamente vera, dovrebbero anche raccontarvi come sono riusciti a diminuirla; a furia di moderazione salariale, il precariato dei mini-jobs si sta allargando sempre più. Premendo sui disoccupati affinché trovino un lavoro ad ogni costo, come risultato c'è gente che lavora per 55 centesimi all'ora soprattutto nelle regioni dell'Ex Germania comunista.
E' la solita Legge della Zia Ricca per la quale, se sei povero, devi adattarti a qualunque lavoro perché, tanto, che bisogni hai? E' la meravigliosa immagine della forbice liberista che si allarga sempre di più ma prima o poi si spezzerà.
La Germania non ha quindi un problema con i redditi medio-alti dei lavoratori - che sono quelli che gli entusiasti del modello tedesco hanno in mente quando lo incensano - ed è vero che un operaio specializzato Volkswagen guadagna più di uno FIAT. Il problema, grosso come un casa, la Germania lo ha con le fasce più basse del lavoro salariato, che spesso si trovano nello stesso stabilimento dell'operaio privilegiato. Bisogna dirlo. Quasi cinque milioni di lavoratori che vivono con 400 euro netti al mese e con datori di lavoro che non hanno alcuna intenzione di farli uscire dal precariato ma ce li intrappolano per sempre. Tanto lo stato compensa in parte per non farli morire di fame. Salari da Lumperproletariat che, prima o poi, qualcuno vorrà estendere anche alle fasce più privilegiate di lavoratori, visto che l'effetto deflattivo sta già contagiando l'intero mercato del lavoro e i fantasmi di Krupp e I.G.Farben sono sempre in agguato.
Ma, a questo punto, se anche gli altri paesi europei seguissero la Germania nelle politiche deflazionistiche dei salari - le cosiddette riforme dei bocconari nostrani e dei loro volonterosi carnefici ABC - succederebbe una cosa clamorosa. Sparirebbe la domanda, non rimarrebbe più nessuno al quale importare le merci tedesche. Perché, con 'sto cavolo che il mercato si autoregola e se c'è chi esporta dovrà esserci per forza chi importa.
Quindi questi cinque anni servono forse alla Mistress e a chi eventualmente la sostituirà, per prendere tempo e studiare il modo di evitare il tracollo inevitabile che forse, dalla Cina con furore, sgonfierà la bolla tedesca e renderà inutili tutti gli sforzi deflattivi fatti finora?
Noi tratteniamo pure il fiato, tanto l'euro che ci stringe al collo, aiuta.
Cara amica Lameduck,
RispondiEliminavoglio ricordarti che la Germania si oppose in tutti i modi all'ingresso dell'Italia nell'euro. Il governo Prodi batte i pugni sul tavolo e alla fine la Germania fu costretta ad accettare l'ingresso dell'Italia. Però pose una pesante condizione: la banca centrale non avrebbe potuto aiutare gli stati in difficoltà.
Ricordo che autorevoli economisti disserero che una moneta comune senza una vera banca centrale era un grave pericolo per i paesi più deboli in caso di crisi: finchè c'è il bel tempo non ci sono problemi, ma se piove gli stati deboli a differenza di quelli forti si sarebbero trovati senza ombrello. Nonostante questo tutti i partiti italiani (tranne la lega) hanno voluto l'euro. A questo punto dare la colpa ai tedeschi è ridicolo, semmai dovremo prenderci a schiaffi fra di noi.
Il problema è che finonora ha solo piovuto, ma ora potrebbe arrivare la grandine e noi siamo senza ombrello. A questo punto vale la pena ragionare seriamente se conviene ancora stare nell'euro.
Ciao Davide
Scusa Davide, ma pensi che gli Italiani avrebbero accettato i sacrifici dell'euro senza un po' di teatro da parte della Germania che ha finto di non volerci?
RispondiEliminaCara amica Lameduck,
RispondiElimina"Scusa Davide, ma pensi che gli Italiani avrebbero accettato i sacrifici dell'euro senza un po' di teatro da parte della Germania che ha finto di non volerci?"
In realtà i tedeschi non ci volevano per davvero nell'euro. Temevano di dover pagare parte del nostro debito pubblico.
Il fatto che abbiano vietato alla banca centrale di intervenire a favore dei paesi deboli deriva proprio da questo timore.
Poi è verissimo che i tedeschi ci hanno guadagnato dall'euro, anche perchè hanno politici seri che difendono gli interessi tedeschi in Europa, e non quattro arlecchini come abbiamo noi italiani.
Ciao Davide
Ossignùr, è l'invasione degli eurominkia!
RispondiEliminaCara amica Lameduck,
RispondiElimina"Ossignùr, è l'invasione degli eurominkia!"
Comunque non discendono dai papiminkia, perchè Silvio è sempre stato euro-scettico.
Ciao Davide
No, era solo un euro-opportunista, come sempre.
RispondiEliminaCara amica Lameduck,
RispondiElimina"No, era solo un euro-opportunista, come sempre."
Però le cose che ha detto sull'euro e sulla Germania, non sono poi così infondate.
Ciao Davide
"... che non è mai sparito completamente, assieme al razzismo" ...
RispondiEliminaStabiliamo una cosa: l'essere umano adulto senziente è naturalmente e salutariamente un po' razzista / diffidente ed è altrettanto chiaro che dal punto di vista "igienico" questo è spesso un atteggiamento salva-vita, cosa che i bimbi-minkia, in quanto tali, non possono sapere / presumere, quindi evitiamo gli avvitamenti ideologici soprattutto se assimilati dall'alto in maniera un po' troppo automatica.
Al di la dello stereotipato razzismo, forse è il caso di ricordare che ci sono decine o centinaia di malattie nuove o di ritorno portate da immigrati e turisti della domenica che invece di stare fermi in un posto, si spostano annualmente in zone a rischio senza adeguate profilassi e poi ritornano in Europa SENZA applicare l'indispensabile quarantena, ecc. (in breve se ne fregano tutti ma prima o poi su questo tema arriverà la resa dei conti).
Sempre in tema di razzismo il potere detesta fare distinzioni ed incappare nella sua stessa ideologia discriminatoria proprio perchè è ferocemente "razzista e classista" ma non vuol farlo capire, soprattutto ai livelli medio-bassi, e quindi si spende in tutta una serie di rappresentazioni e direttive che cercano di dimostrare il contrario.
In effetti desidera solo trattare tutta la massa, per classi e all'interno di una classe nessuno deve rompere le scatole con piagnistei e rivendicazioni varie ... tutti uguali è meglio, non si perde tempo.
Sui motivi per cui lo stesso favorisce le emigrazioni / immigrazioni non ci soffermiamo troppo in quanto tali motivi potrebbero essere parecchi (es. divide et impera, instabilità sociale, concorrenza nel lavoro, ecc.) e per nulla edificanti.
In ogni caso la pervicacia con la quale i governi dei paesi europei (eccetto la Grecia nell'ultimo anno) hanno continuato ad accettare immigrati anche in anni di crisi nera e disoccupazione alle stelle dovrebbe rendere evidenti almeno alcuni degli obiettivi del potere stesso.
Tornando al tema dei MICRO-LAVORI, sono personalmente favorevole, dopotutto si chiede che i disoccupati da più di tot mesi, accettino un micro-lavoro per non perdere il sussidio e soprattutto per NON mangiare a sbafo senza fare quasi nulla dalla mattina alla sera, cosa che in Italia ed altri paesi popolati da "untermensch" pare essere invece la regola.
RispondiEliminaTanto per fare un esempio di uno fra le centinaia di possibili micro-lavori, in Italia il turista può trovare dei paesaggi e delle intere periferie che, osservate da vicino, risultano essere ridotte ad autentici LETAMAI, posti che nessuno, tantomeno le municipalizzate ultra-privatizzate, si sogna di ripulire / bonificare se non con mezzi totalmente inefficaci pensati appunto da gente inetta o più probabilmente "malefica".
Sorvoliamo però sulle modalità con le quali si formano questi rifiuti all'aperto perchè questo è un argomento che richiederebbe una trattazione a parte, dato che interessa la psicopatologia e la composizione genetica delle persone presenti in Italia (il paese del male per antonomasia).
"... l'effetto deflattivo sta già contagiando l'intero mercato del lavoro" ...
RispondiEliminaNell'attuale contesto italiano, la deflazione dovrebbe essere considerata come qualcosa di desiderabile per motivi che prima o poi spiegheremo meglio (quelle che seguono sono considerazioni un po' scherzose).
Nel mondo protestante il debito è considerato un peccato così come lo è la povertà e chi si rotola nei vizi della sua indigenza in quanto questo dimostra la disapprovazione divina per l'operato e la vita di quelle persone.
L'inflazione è parimenti sospetta perchè erode il capitale che si assume essere frutto dell'onesto lavoro quotidiano e quindi non può che essere generata dal maligno !
In questo senso, l'Italia è la dimostrazione stessa del peccato, essendo un paese pieno di debiti che consuma più di quello che produce dissipando ricchezze in malgoverno e condotte crapulone.
In quest'ottica la deflazione (derivante anche dalla "chiusura di certi rubinetti di soldi"), la punizione ed il dolore sono gli unici rimedi che potrebbero "parzialmente" redimere i popoli dell'Europa del sud.
Popoli la cui origine remota di buona parte di essi, riferita a qualche migliaio di anni fa si situa NON di rado in zone che ora sono "aride e desolate" (semi-aride in realtà) ... ovvero le tipiche terre dei peccatori !
Questo avverrà per i prossimi 6 anni poi più avanti forse ci sarà anche la purificazione finale (come ben descritto dalle visioni della "Casaleggio & A.").
"... e i fantasmi di Krupp e I.G.Farben sono sempre in agguato" ...
Ah, ah, ah, ma quali "fantasmi", "esse" esistono realmente ... scusate, ma è stra-noto che il mondo economico è pieno di compagnie "nazi" globalizzate, sapeste quanti progressi hanno fatto ... da un bel po' di tempo si chiamano anche "multinazionali", ed operano soprattutto nel campo farmaceutico, alimentare e chimico inclusi i prodotti per l'agricoltura (pesticidi e produzione di sostanze tossiche sono spesso roba loro).
Non tutte le multinazionali sono nazi (ovvero hanno politiche "nazi"), ma una discreta percentuale lo è ... si è NOTATO qualcosa di strano negli ultimi 40-50 anni ?
Lameduck!, Davide fa il primo intervento veritiero della sua vita bloggistica e tu me lo tratti così?
RispondiEliminaSe mi posso aggiungere a Davide in un inedito duo, devo rammentare che forse l’Italia è nella merda perché ha avuto un governo di merda, perché chi non paga le tasse è un figo, perché la mafia fa quello che vuole, perché la corruzione fa lievitare i prezzi di tutto quello che lo Stato fa, perché la scuola è disastrata, perché il modello di vita per il popolo bue ai politici ancora lo suggerisce il Vaticano, nel terzo millennio dopo Cristo. Perché gli imprenditori sono diventati la cosa più gretta che ci sia al mondo, che non desiderano più “anche” soddisfazioni dal loro lavoro, ma solo soldi da portare alle Cayman. Perché gli aventi diritto si ostinano a votare i politici più infimi, o perché non capiscono o perché sperano di racimolare qualche briciola dal banchetto pubblico, dandosi la mazzata nelle palle da soli e felici.
Non è l’euro il problema, con la lira o con i Balboas panamensi l’Italia sarebbe allo stesso punto, sull’orlo del baratro: è un problema di tutta la società, è il problema di rifare la società, che non si risolve tornando alla liretta, svalutando e aumentando l’inflazione: visione questa perlomeno miope, o visione di chi in modo aberrante considera l’economia il regolatore assoluto della vita degli uomini, cosa che non è e non dovrebbe essere. Mai.
Il problema attuale italiano è ben oltre i poteri e gli studi dell’economia, qui siamo nel campo dell’antropologia sociale e culturale, e il problema si risolve solo cambiando le teste della gente. Cosa un pochino più complicata.
Eppoi quando mai gli economisti, tutti gli economisti, ne hanno imbroccata una?, hanno ragione solo con il senno di poi o in previsioni che mai saranno realtà: qualcuno mi faccia l’esempio di una crisi economica evitata perché prevista dagli economisti.
In più li vediamo proprio ora i professori di economia al governo che bravi che sono, che cose giuste che fanno. Non credere - Lameduck - che se l’economista è di una corrente di pensiero diversa dica le cose giuste: dice solo le cose più convenienti per lui e per il suo ego, più che altro per contrapporsi agli altri e guadagnare visibilità: prova a metterlo al governo e vedrai i danni che farà.
Salazar, i difetti italiani che hai elencato ci affliggono dalla notte dei tempi. La corruzzzzzzione esiste in tutto il mondo e purtroppo anche le mafie, così il malgoverno e la burocrazia.
RispondiEliminaCiò che ci frega adesso, ed è per questo che martello su questo punto, è l'esserci agganciati ad una moneta troppo forte a cambio fisso e ad una serie di trattati capestro dell'Europa che non ci permettono più di usare quel meraviglioso spirito di adattamento e creatività che ci contraddistinguono. Non è questione di strane teorie economiche, è questione di buon senso e di fondamenti basilari di economia.
O si rinegozia Maastricht e si lascia libertà di manovra monetaria all'interno dell'eurozona, oppure uno dopo l'altro, anche la signora Germania, andremo a carte e quarantanove.
Caro amico Salazar,
RispondiElimina"qualcuno mi faccia l’esempio di una crisi economica evitata perché prevista dagli economisti."
Quando chiesero al grande Keynes di fare una teoria di lungo periodo (in grado di spiegare l'evoluzione dell'economia), rispose che nel lungo periodo saremmo stati tutti morti.
Poi aggiunse che il potere profetico degli economisti non era maggiore di quello che può avere una persona di buona cultura. Quindi solo il Padreterno conosce il futuro e su questo gli economisti non possono essere giudicati.
Anche se tutto quello che hai detto è vero, nel caso in esame l'Euro, per come è strutturato, può diventare un cappio per l'Italia.
So benissimo che il ritorno alla lira può provocare molti problemi, ma a questo punto bisogna valutare seriamente qual è la soluzione meno dannosa.
Ciao Davide
Davide, mi stai guarendo! Mi citi perfino Keynes!! Miracoloooo!
RispondiEliminaCara amica Lameduck,
RispondiElimina"Davide, mi stai guarendo! Mi citi perfino Keynes!! Miracoloooo!"
Se avessi un po' di fede sapresti che i miracoli esistono.
Ciao Davide
“usare quel meraviglioso spirito di adattamento e creatività che ci contraddistinguono”
RispondiEliminaManiera poetico romantica per dire svalutare fini all’osso la nuova lira prossima ventura e rinata.
Svalutare serve per l’estero, nel mercato, economia e lavoro interni al Paese non è che cambi molto: l’inflazione sale, i salari nominali salgono ma il potere di acquisto diminuisce, quindi – presumibilmente – tutto rimane più o meno là, salvo a svenarsi per comprare prodotti importati.
Ma facilita le esportazioni – dicono - perché i costi di produzione risultano più bassi causa le monete forti degli Stati dove esportiamo (a parte che pagheremmo carissime le materie prime, tanto per dire).
Occhei, benissimo: ma fino al 2007 l’Italia era sesta al mondo per valore delle esportazioni (470 miliardi di $) dietro ai soliti colossi USA, China, Jap, Deutschland Deutschland e Francia.
Un limite fisico più che economico, direi: 60 milioni di abitanti e pochissime materie prime contro Stati pieni di gente e di infinite materie prime.
Ma – però - guarda che caso strano: nel 2007 l’euro c’era, eccome, niente liretta all’epoca.
Che forse questo sia perché l’Italia non esporta bruscolini che se si pagano meno se ne vendono assai di più, ma perché esporta cose care, di alto livello, dove più del prezzo c’entra la qualità?
E allora come la mettiamo?, e cosa è successo dopo il 2007?, epperchmmai dovremmo svalutare e non riprovare a farlo con l’euro come nel 2007, magari con una politica economica nazionale un cincino illuminata?
Allora, tralasciando per un attimo le soluzioni pan-europee più simili al concetto di ammucchiata selvaggia pro NWO, vorrei solo far notare un piccolo particolare che ben si raccorda con quando detto da Davide e Salazar, ovvero che se le PRODUZIONI di beni continuano a spostarsi all'ESTERO e se i CONSUMATORI italiani scelgono sempre più PRODOTTI ESTERI, anche il cambio di moneta + svalutazione potrebbe non servire a molto (se non nel breve periodo di 6-18 mesi).
RispondiEliminaTralasciando i mille motivi per cui l'esodo imprenditoriale è avvenuto ed avviene, bisognerebbe cominciare a ragionare "anche" sulle RESPONSABILITA` dei CONSUMATORI a prescindere dalle attività ostili e nemiche del governo in carica, responsabilità che comportano:
- scelta molto informata negli acquisti;
- punizione totale e prolungata nel tempo per chi fa tradisce la fiducia dei consumatori (cioè il 90% tanto per cominciare);
- incoraggiamento all'autarchia, ove possibile, e contemporanea attività di controllo sulle modalità produttive dei beni stessi.
Tutte queste sarebbero solo attività minimali di difesa dalle aggressioni del commercio selvaggio ma per attuarle occorrerebbe impegno e coesione, esattamente quello che il potere combatte con estremo successo usando i ben noti sistemi e con il ben noto risultato: masters 10, slaves 0.
In ogni caso bisognerebbe ragionare anche su cosa può produrre un'Italia inquinata, sporca e nemica non solo dei turisti ma anche dell'agricoltura biologica, delle fabbriche con cicli di produzione sufficientemente puliti, del riciclo, ecc.
Probabilmente nulla di buono, dato che l'unico chiodo fisso dell'imprenditoria nazionale sono gli inceneritori tossici (retaggio del preistorico taglia e brucia) ed appunto per questo l'economia italiana dovrebbe essere "terminata" senza indugio, altro che ripresa economica, qui bisognerebbe buttare palate di sabbia sull'incendio piuttosto che l'alcool rappresentato dalla svalutazione e dalla ripresa artificiale.
Suvvia, quando esistono decine di milioni di persone che non hanno neanche le conoscenze minimali sui vari tipi di materiali, ci possiamo stupire di quello che possono partorire le menti imprenditoriali e politiche che nascono dall'orrendo sottobosco medio-orientale ?
I politici seguono direttive da "night drive" ed evidentemente sono e ragionano come l'immigrata Ruby (rif. TV "servizio pubblico" di qualche tempo fa) condividendo con lei molti atteggiamenti "costruttivi" (per modo di dire) fra cui:
- la sincerità invertita;
- il denaro è tutto;
- dell'Italia non gliene frega niente.
Affermazione forte quella del governo immigrato ?
No, troppo debole, perchè un governo che mette l'IMU sulla prima casa, sugli stabilimenti industriali, sulle stalle agricole, ecc. e contemporaneamente taglia alcuni milioni di euro ai malati di SLA (per mezza ala grezza di un F35 ?) ... senza interessarsi delle ECO-MAFIE, dei soldi dovuti dai gestori di certe macchinette da gioco e di decine di altri possibili recuperi di introiti o è del tutto incapace di intendere e di volere oppure lo fa apposta.
A questo proposito, durante una delle tante lezioncine universitarie tenute da Prodi nell'ultimo anno, uno studente aveva chiesto all'esimio professore perchè non si poteva fare qualcosa di più per tutti quei giri di soldi sospetti movimentati attorno ai paradisi fiscali (es. isole Cayman, ecc.) e Prodi disse che:
"purtroppo quelle erano e sono zone grigie che NON si possono eliminare ... perchè evidentemente servono".
Ah, bene, ottima spiegazione, evidentemente servono come gli F35, le mafie e tutto il resto perchè alla fine quello che sembra contare è solo questa divisione fra cose che servono e cose che NON servono (all'NWO ?).
NOTA: dietro al governo Monti c'è anche un po' di pensiero "prodiano" ... le tasse di Prodi !!!
Distinguere i materiali?
RispondiEliminaE che ne dici Adetrax di questa “leggina” del premio di maggioranza solo dopo il 42,5%?, dichiaratamente fatta apposta per non farlo prendere a Grillo, il premio, non l’ombrello di Altan, abbondantemente preso da tutti, meno quelli che fanno le leggi, gli amici loro e gli amici degli amici.
Sai una cosa, se prima non ci pensavo proprio a votare per Grillo, adesso il pensiero comincia a fiorire.
@Salazar
RispondiEliminaCosa vuoi che dica ... solo che tu hai una grandissima fortuna: quella di non dover assistere in diretta alla divulgazione televisiva ed ormai quasi quotidiana di notizie "che voi umani non potete nemmeno immaginare".
Stasera, dopo molti mesi, ho ceduto alla tentazione di guardare una parte di Ballarò e, sinceramente, non posso che considerare una sottostima benevola quello che ho scritto nei commenti precedenti.
Tralasciando altre notizie che danno la quasi certezza sull'esistenza di un lato "rettile / serpiforme" di molti politici e funzionari pubblici, i cosiddetti sondaggi sui futuri orientamenti di voto, riportano che, secondo il 29% degli intervistati, Berlusconi (benchè sia stato un po' "birichino") potrebbe ancora fare il Presidente del Consiglio, che il PdL è meglio del M5s perchè altrimenti con i grillini si rischierebbe l'instabilità parlamentare e che un'ottima scelta per il futuro sarebbe il PD con Bersani come premier avendo il 43% delle preferenze; tuttavia al momento attuale il preferito in assoluto è Monti con oltre il 50% delle preferenze ... ecco appunto, "Monti forever" come auspica Marchionne. :-)
A questo punto è inutile aggiungere altro ... fine delle trasmissioni e buonanotte a tutti. :-)
Dopo le elezioni americane. Tutto sommato, pensare che il pretaccio asservito all' NRA l' abbia preso in the ass dalla classe operaia mi provoca una bella sensazione.
RispondiEliminaPer dire, i loro equivalenti itagliani han finito per votare la lega...
Barbard nell'articolo pubblicato su DonChisciotte dice esattemente le stesse cose http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11062
RispondiElimina@ Pietro
RispondiEliminaSi, certo, però non è solo Barnard che lo dice e nemmeno la MMT. L'economia classica che più classica non si può l'aveva previsto già anni fa. Voglio dire, non c'è alcun bisogno di inventarsi teorie nuove. Basta il vecchio Maynard, per dirne uno.