La domanda non è affatto da poco. E’ possibile che siano stati effettuati dei brogli nelle elezioni politiche italiane del 2006 manipolando i dati relativi alle schede bianche?
E’ la tesi contenuta in un’inchiesta di “Diario” e raccontata in un articolo tratto da L’Unità del 3 novembre.
Il prossimo 24 novembre, allegato a “Diario”, vi sarà un DVD con il film "Uccidete la democrazia. Memorandum sulle elezioni di aprile" girato dal direttore Enrico Deaglio che ricostruisce i misteri irrisolti della notte dello scrutinio dei voti.
Il prossimo 24 novembre, allegato a “Diario”, vi sarà un DVD con il film "Uccidete la democrazia. Memorandum sulle elezioni di aprile" girato dal direttore Enrico Deaglio che ricostruisce i misteri irrisolti della notte dello scrutinio dei voti.
A pochi giorni dal voto di aprile tutti i sondaggi parlavano di un vantaggio di cinque punti del centrosinistra sul centrodestra e di come la vittoria dell’Unione fosse ritenuta scontata e netta. La tendenza veniva confermata dagli exit-polls ma poi, man mano che giungevano i risultati dello scrutinio dei voti effettivi, si osservò un movimento statistico dei dati piuttosto inconsueto, che riporto qui sotto.
Senza oscillazione casuale e fisiologica dei dati, osserviamo una regolare progressione dei voti del centrodestra nel tempo a fronte di una corrispondente regressione di quelli del centrosinistra. In pratica quel pomeriggio del 10 aprile, ogni ora che passava, il centro sinistra scendeva di 0,5 e il centro destra saliva di 0,5.
Anche a occhio e ha chi ha dato solo un esame di statistica, è un andamento molto bizzarro, per usare un eufemismo. Sembra quasi l’avverarsi delle famose “convergenze parallele” del compianto Aldo Moro. L’impossibile che diventa realtà.
Le elezioni si conclusero con la vittoria risicata per soli 25.000 voti del centrosinistra e le accuse di brogli da parte di Berlusconi che ancora oggi ogni tanto chiede vengano ricontate le schede (sapendo benissimo che ciò non è previsto per legge).
Prima dell’annunciata inchiesta di Diario, le stranezze di quei dati elettorali avevano già offerto lo spunto per un libro intitolato “Il Broglio, romanzo simultaneo” scritto da tre giornalisti celati dietro il nom de plume di Agente italiano, dove si sostiene che nella notte dei ministeri e dei misteri i voti delle schede bianche vennero magicamente spostati in direzione non tanto della Casa delle Libertà, ma in direzione esclusiva di Forza Italia. Fantapolitica, si è detto.
Secondo l’inchiesta-dvd di Deaglio, nella notte degli scrutinii vi era molto nervosismo nel centrosinistra. Fassino era scuro in volto e Marco Minniti, entrando al Viminale, avrebbe pronunciato la frase “ci stanno rubando le elezioni”. Si narra di uno scontro furibondo tra l’allora Ministro degli Interni Pisanu e Berlusconi che voleva invalidare le elezioni e di come i rapporti tra i due siano da allora rimasti tesi. Ma cosa era successo?
Una cosa è certa. Dai dati ufficiali del ministero dell'Interno, che non sono ancora stati resi noti nel dettaglio fino ad oggi per le schede bianche e schede nulle, risulta che le schede bianche nelle ultime politiche sono state complessivamente in Italia solo 400 mila, a fronte del ben più consistente numero di 1.600.000 del 2001.
Come se non bastasse, un’altra stranezza riguarda la distribuzione di queste poche schede bianche, che non varia come è normale da regione a regione e da città a città ma è sorprendentemente oscillante su tutto il territorio tra l'1 e il 2 per cento. Secondo le leggi della probabilità una distribuzione così omogenea è da considerarsi altamente improbabile. Già all’indomani delle elezioni i giornali parlarono del mistero delle schede bianche scomparse.
L’inchiesta di Diario entra nel vivo e si rivolge ad un gruppo di esperti per tentare di dipanare la matassa.
Normalmente, quando le prefetture trasmettono i voti al Viminale, le schede bianche non entrano nel conteggio della suddivisione dei seggi e sono considerate un dato di scarsa importanza. Secondo l’esperto informatico americano Clinton Curtis (del quale ho parlato ieri), basta un piccolo software compilato in mezz’ora in grado di spostare i dati delle schede bianche ad un certo raggruppamento politico, e il gioco è fatto. Nel software è anche previsto un comportamento di distribuzione dei dati che simula la casualità, tanto da rendere verosimile il risultato. Realtà? Fantapolitica?
Un’altra domanda inquietante è la seguente. Se furono messi in pratica dei brogli a danno del centrosinistra, come mai non si compì l’opera fino ad eliminare quei residui 25.000 voti che dettero la vittoria all’Unione? Qualcuno forse non eseguì gli ordini ricevuti? Il libro dell’Agente Italiano è forse un messaggio tipo “io so che tu sai che io so”? E soprattutto, perché il centrosinistra non ha denunciato il broglio? Fu un broglio e controbroglio?
Nella famosa intervista e fuga con Lucia Annunziata del 12 marzo Silvio Berlusconi disse: «I brogli rientrano nella professionalità e nella storia della sinistra. Qualcuno di loro si vantò, nel 1996, di aver sottratto a Forza Italia un milione e 705 mila voti...».
Non resta che attendere gli inevitabili spunti polemici che nasceranno dalla pubblicazione dell’inchiesta di Diario e le critiche che pioveranno addosso a Deaglio che si ritrova oggi neo-cospirazionista dopo aver indossato i panni dello smontatore dei misteri del 911 fino all’altro giorno.
Io sinceramente mi augurerei che la storia dei brogli italiani fosse tutto un trip paranoico, ma visti i precedenti delle elezioni americane e il caso recente del Messico, bisognerebbe indagare seriamente, per poter dire un giorno, con certezza, "state tranquilli, i brogli delle elezioni italiane? Una boiata pazzesca".
Ovviamente, come a tutti, anche a me l'esito delle elezioni di aprile ha lasciato qualche dubbio. In effetti le schede bianche sono state drammaticamente poche e tutti sanno come sia facile rendere non bianca una scheda originariamente senza segni: le famose mine sotto le unghie dei rappresntanti di seggio, la scelta di presidenti di seggio "preparati". Ricordo, per averlo vissuto in prima persona, che alle elezioni politiche Forza Italia mandò almeno un rappresentante di lista per seggio, pagandolo bene, diversamente da tutti gli altri partiti che mandano rappresentanti che poi in gran parte devolvono il loro compenso al partito stesso. Molti di questi rappresentanti di Fi hanno presieduto alle operazioni con molta solerzia e sarebbe interessante, se ci fosse qualche giornalista in vena, andare a intervistarne qualcuno. Anche perché molti di loro non erano affatto elettori di Fi, ma erano allettati dal compenso "facile" per due giorni di simil-lavoro
RispondiEliminaCerto...i dubbi sono molti, ed i grafici che mostri sono a dir poco sconcertanti...sono proprio curiosa di sentire cosa ci racconta Deaglio nel DVD.
RispondiEliminabel post fa pensare molto, da divulgare
RispondiEliminaSarebbe interessante recuperare l'andamento dell'afflusso di dati nelle precedenti tornate elettorali... certo è che è molto, molto inconsueto un andamento del genere, così progressivo e stabile.
RispondiEliminaIn pratica è come se si fossero selezionati i voti alla sorgente, ed inviati al viminale prima la maggior parte dei voti al csx e poi quelli a cdx.
Per quel che ricordo dell'esame di Calcolo delle probabilità, mi vien di dire che è molto poco probabile che una cosa accada così, spontaneamente.
Anche quelli che sostengono che questo sia stato causato dal fatto che le regioni più efficienti e rapide nell'invio dei dati siano state le regioni "rosse" ( la destra così ammetteva di prendere voti solo nelle regioni degli sfaticati ??? :) ). Ma anche qui la scusa non regge, perchè nelle regioni rosse il csx prende al max il 65% con picchi del 70%, non si arriva a percentuali bulgare tali da giustificare un grafico del genere; infine regioni come Liguria e Umbria non hanno certo il peso elettorale del Lombardo-veneto.
@ mistok
RispondiEliminaAd onor del vero i rappresentanti di lista pagati sono proprio quelli che non fanno un tubo tutto il giorno, a meno che non ci sia qualcuno a controllarli.
Essendo stato scrutatore un paio di volte so bene che quelli più rompip.... sono i militanti di partito, pignoli, puntigliosi, fastidiosi come zanzare alle tre di notte :)
Ovviamente questi stanno quasi sempre al csx, perchè è raro trovare uno di destra che "lavora" aggratis... tanto che nella mia sezione era direttamente la candidata ( alle comunali ) con suo marito a frantumarci i cosiddetti durante lo spoglio, cosa che nn poteva fare, tanto che la Presidente di seggio minacciò di chiamare i Vigili per allontanarli.
Come diceva venticinque anni fa un direttore di banca torinese ad un cassiere visibilmente provato da una notte insonne:
RispondiElimina"Speruma ca quadra..."
Il primo grafico l'avevo trovato su internet (forse da dot.coma) qualche giorno dopo e lo conservo con cura.
RispondiEliminaGià lui, di per se, è inquietante.
Uhuh ma dai Lame che fai osi dire certe cose?
RispondiEliminaMi meraviglio non si siano già scatenati i paladini della destra inorriditi e offesi da tali affermazioni.
Io rimango della mia idea. La massa dei politici è disonesta, tutti a casa si ricomincia da capo. Abbassando stipendi e levando mille privilegi da Russia zarista.
uhm....
RispondiElimina( USA ) chi ben comincia...
RispondiElimina00:24 "Sconosciuta": la figlia di Clinton rischia di non votare
Chelsea Clinton ha per poco perso il diritto di votare. La figlia dell'ex presidente e della senatrice di New York (che si è ricandidata) si è presentata al seggio della West 20/esima Strada di Manhattan, ma il suo nome non figurava sulle liste elettorali dei cittadini registrati. Il registro col nome di Chelsea era stato spedito al distretto sbagliato, e in questo modo alla ex Prima Figlia è stato inizialmente negato l'accesso alla cabina di voto. Poi, come sempre in questi casi, le è stato permesso di votare "sub judice". Il suo voto, cioé sarà conteggiato dopo alcuni accertamenti
Da repubblica.it
questi repubblicani brogliano in modo tanto spudorato da non far votare nemmeno la figlia di Clinton ahahah...
che bello, lo voglio!
RispondiEliminaMoolto interessante ed altrettanto inquietante.
RispondiEliminaUn dubbio: supponibilmente, se un broglio c'é stato, questo avrebbe dovuto operare nella trasmissione dei dati dalle prefetture al Viminale. Forse si potrebbe campionare i dati pervenuti alle prefetture dai singoli seggi e quelli risultanti al Viminale.
Questa è come la barzelletta che non avreste fatto condoni...infatti come siete arrivati al governo, zac: è arrivato il condono! ;)
RispondiEliminaDivertente...
@ camelot
RispondiEliminasei sempre fuori tema. ;-) Che c'entrano i condoni, dimmi piuttosto se non è strana la faccenda delle schede bianche sparite. Pensa se fosse successo con al governo la sinistra...!
Però non mi pare che si parli di schede bianche sparite.ce ne sono state poche è vero,ma da qui a dire che questo sia frutto di un broglio....
RispondiEliminaIl mistero D'Apicella...
RispondiElimina@ coyote giallo
RispondiEliminasparite nel senso che se di solito sono più di un milione e mezzo e ora si riducono ad un quarto qualcuno può chiedersi dove siano finite le altre. E poi è soprattutto l'omogeneità della distribuzione delle 400.000 schede bianche che è strana.
Molto interessante.
RispondiEliminaOttimo post.
RispondiEliminaVolendo spendere anch'io i miei due cents sulla faccenda, ho pensato di dirottare qui da te chi fra i miei tre lettori volesse maggiori dettagli.
Chi nomina Apicella sta fermo un giro e perde un albergo in Parco della Vittoria...
RispondiElimina@ ubimario
grazie per la citazione
Nemmeno il Referendum sulla istituzione della Repubblica quadrò i conti...Ad ogni modo, è fatta.
RispondiEliminaIo che vivo in mezzo al voto di scambio continuo ad arrovellarmi senza risultato, allo scopo di trovare un modo in cui due minorati mentali, delinquenti o menefreghisti non facciano maggioranza su di me.
Va però detto che la sinistra negli ultimi mesi ci aveva messo del suo per perdere terreno....
RispondiEliminapoi distribuzione è strana,ma piu' di molto non si può ricavare...
Fantapolitica? Questa faccenda puzza sempre più. Molto interessanti i grafici...
RispondiEliminaVisto i precedenti del passato governo, non mi meraviglio affatto dei possibili brogli. Ciò che mi scandalizza di più, è il silenzio delle sinistre sempre passive e silenti ad ogni abuso di potere commesso dal nostro "amatissimo" ex premier.
RispondiEliminaGli Italiani dovrebbero leggere di più i libri di Travaglio, per capire in che razza di paese corrotto viviamo.
NN SO CHE DIRE........
RispondiEliminaCOMUNQUE ,VOLENDO PENSARE IN BUONA FEDE, CONSIDERO I DATI DELLE SCHEDE BIANCHE OVVERO LA LORO DRASTICA DIMINUZIONE, L'UNICO PREGIO DI UNA LEGGE ELETTORALE (PER LEGGE ELETTORALE INTENDO SIA IL METODO MATEMATICO PER TRASFORMARE I VOTI IN SEGGI, CHE LA DISCIPLINA DELL'INTERO PROCEDIMENTO ELETTORALE CHE VA DALLA CAMPAGNA ELETTORALE ALLA DIVULGAZIONE DEL RISULTATO ELOTTORALE, QUINDI ANCHE LA TRASMISSIONE SEZIONE PER SEZIONE AL VIMINALE DEI DATI ELETTORALI) PER MOLTI VERSI DA CONSIDERARSI QUANTO MENO PESSIMA.
TUTTAVIA NONOSTANTE QUESTO E' DIFFICILE PENSARE CHE NN CI SIA STATA UNA QUALCHE IRREGOLARITA' NELLO SPOGLIO ELETTORALE.
Stamattina dalle mie parti è impossibile trovare Diario e soprattutto il suo prezioso allegato!!
RispondiEliminaBoicottaggio anche in questo caso? Mah?!
Buona giornata...e coraggio: sta per arrivare il weekend! ;-)
Bel post, bel blog. Complimenti!
RispondiEliminasaluti
Mirco
http://mirco1977.splinder.com/
@ Stefania
RispondiEliminaPare sia andato subito esaurito. Beh, una copia omaggio il buon Deaglio me la potrebbe mandare... (e che genovesi siamo?) ;-)
@ mirco
grazie, ciao!
Sarò un po' lungo ma voglio prescindere dalla fattibilità tecnica dei brogli (ovviamente inesistente, in forma elettronica, come ben sa chiunque conosca i meccanismi elettorali italiani, ancora allo stato cartaceo) e fare queste considerazioni.
RispondiEliminaAl Senato la CDL ha vinto per circa 400000 voti, mentre alla Camera ha perso per circa 24000 voti. E' da aprile che cerco qualcuno che mi spieghi da cosa dipende questa differenza. Oggi, "grazie" a Deaglio, ci sono quattro possibili risposte.
1) I "gggiovani" hanno votato in massa per l'Unione. Tali voti sono in tutto circa 4 milioni, quindi lo scarto tra le due coalizioni su tale voto dovrebbe essere stato pari al 10% per convalidare tale risposta. Questo è possibile, ma non verificabile (a meno di - poco affidabili - sondaggi mirati). L'unica evidenza è quella storica, secondo cui nelle tre elezioni precedenti (anche se con un sistema elettorale diverso) il centrodestra aveva sempre fatto MOLTO MEGLIO alla Camera che al Senato.
Oppure, 2) ha ragione Deaglio e sono stati fatti brogli dal malvagio Silvio sia alla Camera che al Senato, ma quelli alla Camera sarebbero stati bloccati all'ultimo tuffo dal tremebondo Pisanu. Ma allora, se questo fosse vero, le schede bianche (miracolosamente trasformate in voti per FI) dovrebbero essere MENO al Senato (dove i brogli sarebbero giunti a compimento) che alla Camera (dove i brogli sarebbero stati incompleti). Invece la "teoria" di Deaglio si basa anche sul fatto che è accaduto il contrario, cioè che, nonostante il corpo elettorale sia più numeroso, le bianche siano state meno alla Camera! (Il fatto invece che le bianche siano meno rispetto alle elezioni precedenti conta invece poco o nulls, visto il nuovo e molto più semplice sistema elettorale). Questo confuta irrimediabilmente la risposta 2) e ci porta alla prossima risposta.
3) ha ragione Deaglio, ma i brogli sono stati tentati SOLO alla Camera e non al Senato. Questo spiegherebbe perché appunto le bianche siano risultate di meno alla Camera. A parte il fatto che non si capisce perché in un sistema bicamerale perfetto un partito tenterebbe i brogli per una sola delle due camere (per giunta, quella storicamente più favorevole!), questa soluzione ci riporta però al problema della risposta 1), aggravando anzi l'onere della prova: secondo tale tesi, i giovani avrebbero in realtà votato ancora più in massa per l'Unione tanto che non solo avrebbero, sia pur di pochissimo, ribaltato il "meno 400000" del Senato ma addirittura avrebbero prodotto un margine ancora più ampio a vantaggio dell'Unione, poi quasi del tutto cancellato dai brogli del malvagio Silvio. Tutto può essere, per carità, anche che i giovani abbiano effettivamente plebiscitato Prodi (visti i numeri, lo scarto sul voto giovane dovrebbe essere pari ad OLTRE il 10% per convalidare tale risposta), ma qualcuno dovrebbe produrre una qualche evidenza empirica al riguardo (caro Mannheimer, lo facciamo questo sondaggino sul voto giovane ad Aprile, o no?).
Infine l'ultima possibilità: 4) ha ragione Deaglio, i brogli alla Camera ci sono stati, solo che non li ha fatti la CdL ma qualcun altro, e solo "all'ultimo tuffo", evitando per un pelo una sconfitta clamorosa. Questa è la spiegazione più semplice per l'esito elettorale di Aprile, coerente con i numeri delle elezioni precedenti e con tutti i dati elettorali noti. Per la regola logica del rasoio di Occam sarebbe quindi questa la spiegazione da preferire, salvo dimostrazione del contrario. In fondo, lo stesso Deaglio dice che quella fatidica notte un allarmato Minniti avrebbe mobilitato la struttura elettorale del partito. E se tale telefonata, invece che per avvertire le "truppe" di osservatori ai seggi di stare con gli occhi aperti per scongiurare i brogli della CDL, avesse avuto un contenuto, diciamo, "leggermente diverso", indotto dalla constatazione che i risultati del Senato avevano clamorosamente ribaltato tutti i pronostici ed anche alla Camera ci si stava inesorabilmente avviando al sorpasso (come ben ricorderà chiunque abbia seguito lo spoglio notturno)? L'immagine della granitica certezza dimostrata dai politici dell'Unione durante la notte elettorale riguardo al loro successo finale alla Camera anche DOPO che al Senato c'era stato il sorpasso (andatevi a rivedere le registrazioni delle varie trasmissioni elettorali) mi accompagna da allora. Ma come facevano quelli ad essere così sicuri? Modestamente, quassù nell'empireo del liberismo, a quel punto della notte, eravamo casomai sicuri dell'esito CONTRARIO, proprio perché in passato il voto per la Camera era sempre stato più favorevole al centrodestra. E se Deaglio in realtà ci avesse svelato un Minniti versione Russel Crowe nel "Gladiatore"? Ricordate la fatidica frase? "Al mio segnale, scatenate l'inferno", ... anzi, le matite copiative! AH
@ adam hayek
RispondiEliminaScusa la battutaccia, ma sei parente di Salma?
Tornando alle cose serie, capisco che in queste ore si stiano scatenando i trapezisti della libertà ma la tua versione dei fatti - perchè non lo dici chiaro e tondo che pensi che i brogli li abbia fatti la sinistra, non mi sembra più semplice occamianamente dell'ipotesi "brogli tentati da Berlusconi e fatti fallire da qualcuno (Pisanu, servizi, ecc)."
Io credo che la realtà sia troppo complessa per ridurla ad un principio così "tagliente" come quello di Occam. E poi io, per ragioni tarantiniane, ti dirò, a quello di Occam preferisco il Rasoio di Mr. Blonde. ;-)
Se vuoi ti spiego coem viene fuori il grafico dei voti alla Camera (per il Senato la storia è simile). Allora, supponi di avere 1000 voti, divisi in 10 pacchetti da 100. Tali pacchetti affluiscono 1 ogni ora. Supponi ora che il primo pacchetto da 100 che arriva dia questo risultato: Unione 59, CdL 41. Dopodiché, tutti i pacchetti successivi, sempre da 100, danno come risultato Unione 49, CdL 51. Risultato finale: Unione 500, CdL 500, cioè un pareggio (ovvero, l'esito alla Camera, ché di pareggio, sul piano statistico, si tratta). Se plotti l'andamento dei voti (basta Excel per farlo) ottieni proprio il tuo grafico "sorprendente". Dirai, ma hai scelto una distrubuzione dei voti ad hoc, statisticamente improbabile. Rispondo: per nulla! E' la distrubuzione di arrivo dei voti al Viminale considerando che le prime sezioni arrivate sono state quelle (come da tradizione) toscane ed emiliane. Poi sono arrivate tutte le altre, ed in ogni singolo pacchetto di sezioni la CdL era, sia pur sempre solo marginalmente, sempre avanti. Puoi facilmente verificare, perché le info sull'afflusso dei dati sono sul sito del Viminale. Questo, ripeto, sia alla Camera che al Senato. A questo punto la vera domanda è: perché il sorpasso si è realizzato solo al Senato e non alla Camera, diversamente dall'esperienza delle votazioni precedenti? E così si torna al mio post, che ancora attende risposta, in particolare per quanto concerne il voto "gggiovane" presunto "de sinistra". Detto questo, tutta la questione Deaglio è una bufala colossale perché come è arcinoto i voti sono contati dalle Corti d'Appello sulla base dei verbali cartacei, mentre i dati elettronici del Viminale hanno solo scopo informativo e del tutto ufficioso. Quindi se uno vuol fare davvero i brogli deve agire sui verbali cartacei (come peraltro scritto nel libro da cui Deaglio ha tratto il film) oppure a livello di scrutinio nei seggi, non certo su fantomatici file che le Corti d'Appello nemmeno vedono. E sull'abilità di "certi" scrutatori di truccare i risultati, ti invito a leggere il recente libro di Velardi!
RispondiElimina@ adam
RispondiEliminaUn risultato costante di 49-51 in statistica mi è stato insegnato essere poco probabile. Statistici di professione che hanno commentato i grafici sono rimasti molto perplessi.
I grafici dicono una cosa diversa. Che ora per ora uno schieramento andava perdendo voti a favore dell'altro, con assoluta costanza. Normalmente si ha un'oscillazione per cui i voti provenienti dalla Toscana rossa avrebbero dovuto momentaneamente segnare un vantaggio per il centrosinistra e quelli, poniamo dalla Sicilia il contrario. Di fronte ad un risultato di parità c'è un altalenarsi fisiologico del vantaggio. Secondo te quindi, ogni ora che passava arrivavano solo i voti dalle regioni pro-CdL? Mi sembra altrettanto improbabile.
Evidentemente non sono stato abbastanza chiaro, e me ne scuso. Quello che dico è che, una volta tolti i voti del grosso delle sezioni rosse (e che queste siano state le prime ad arrivare è un fatto, oltre che un dato tradizionale), i voti restanti sono nettamente a favore della CdL (per assurdo, immagina i risultati elettorali di un'Italia priva delle regioni centrali...). Quindi è statisticamente del tutto normale che, distribuendosi casualmente nel loro arrivo, tali voti segnino una costante, e pressoché regolare, rimonta della CdL. Nel mio banale esempietto, a colpi di "51 a 49" ogni volta; nella realtà ci saranno state ovviamente delle oscillazioni (che non puoi vedere nel grafico perché troppo piccole), ma con chiaro un trend pro-CdL. Gli illustri statitisci che hanno commentato la tabella hanno evidentemente trascurato il fatto che il blocco di voti iniziale nettamente a vantaggio dell'Unione era anche quello delle SOLE sezioni (sempre in senso statistico: non mi tirar fuori che nella sezione x della Garbatella o di Scampia votano massicciamente a sinistra e che tale sezione ha chiuso per ultima!) in tutta Italia dove l'Unione gode appunto di un grande vantaggio. In tutte le altre, nel complesso, vince la CdL, ma chiaramente tali sezioni si sono spalmate su molte più ore di scrutinio. D'altra parte, che il voto dell'Unione sia geograficamente molto concentrato (centro Italia e grandi città), mentre quello della CdL è distribuito più uniformemente sul territorio nazionale, non lo scopro certo io. E' almeno dal 1994 che è così.
RispondiElimina@ adam
RispondiEliminamah sarà, ma rimane sempre un grafico che non convince, comunque si voglia raccontare la storia.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/11_Novembre/28/deaglio.shtml QED.
RispondiEliminaHa ragione adam,è tutto regolare.
RispondiElimina