martedì 6 marzo 2007

50 anni da primula

Cinquant’anni e non sentirli. Anche perché forse si è già morti da sei anni, con tanto di necrologio apparso sul giornale egiziano Al-Wafd e l’ultima intercettazione vocale della CIA sicuramente autentica risalenti nientemeno che al dicembre del 2001.
Del resto nel mese di luglio di quell’anno non se la passava tanto bene nell’ospedale americano di Dubai dove era ricoverato per una grave malattia e dove i suoi amici della CIA gli portavano le pastarelle.
Osama Bin Laden, lo sceicco ricercato dall’FBI per una moltitudine di reati, dall’abigeato alla circonvenzione di incapace ma non, stranamente, per l’attentato dell’11 settembre, compie 50 anni il prossimo 10 marzo.
Ce lo hanno ricordato oggi solerti i telegiornali. Meno male, perché stavamo proprio per dimenticarci di mandargli una cartolina d’auguri nella caverna superaccessoriata dove si nasconde assieme al Dr. No e al Joker.
Vivo o morto che sia, ma in fin dei conti poco importa, Osama come logo vende ancora bene e si porta anche in primavera, soprattutto quando si devono abolire le notizie per non disturbare le opinioni.

Tutto ciò mentre a casa nostra si vota il “lascia o raddoppia” sull’Afghanistan con il rischio inciucione e D’Alema si accorge che quella è una missione di pace… eterna per i civili e si turba. A turbarsi troppo si diventa ciechi. Dopo aver definito la bastardata degli USA su Calipari “un’occasione perduta”, un’altro gran bel colpo di reni del turbo-ministro degli esteri.
Ha dipinto bene la situazione cloro nel suo post odierno.

Sempre a proposito di Afghanistan, è sfuggito a molti un numero del TG1 di qualche giorno fa, quando il premier dolce-e-gabbana Karzai è venuto a Roma ed è stato intervistato, si fa per dire, dall’inviata Tiziana Ferrario.
Dalla posizione a pelle di leone nella quale di trovava non era facile per la giornalista fare domande, così si è limitata alle solite frasi fatte: “ma come la trovo bene, è appena diventato papà, sappiamo”. Proprio su questo fenomenale scoop la Tiziana ha tirato fuori un pacchettino regalo che ha porto al puerpero Karzai, con le parole: “da parte della redazione del TG1 per il suo bambino”.
Non so, a me è sembrato un po’ eccessivo, un po’ troppo confidenziale, soprattutto da parte della stessa giornalista che in una trasmissione, credo di Santoro, aveva ammesso che siamo andati lì per liberare le donne e i burqa ci sono ancora”.
Da allora mi chiedo cosa mai ci sarà stato dentro il pacchettino ma intanto, sarà un caso, la Ferrario è stata promossa a conduttrice serale del TG1.
Sinceramente, ma ce l’avreste vista l’Oriana a fare gli auguri di neopapà e a porgere un bubbolo della Chicco al generale Giap?

4 commenti:

  1. Anonimo21:07

    Cerco di immaginarmi la Ferrario che intervista Bin Laden dicendo: "Sappiamo che ha avuto un figlio, ecco un pensiero da parte del Tg1", e gli regala un aeroplanino...

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  2. Mah credo abbiano mandato l'avvente Ferrario per "tediare troppo con delle domande il povero Karzai, che si sa di grane ne ha abbastanza

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  3. Anonimo20:39

    Leggerti è un piacere senza confini
    Ciao cara
    Sei divertentissima!

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  4. Anonimo14:04

    buona Festa della Donna carissima paperella :-)

    baciotto

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