Sophie Scholl, coraggiosa bambina |
Ecco la sorpresa da scaricare e leggere, se volete. La mia tesi di laurea: "La fascinazione. Un'analisi psicostorica", rimasta dal 1997 sepolta negli archivi dell'Università di Bologna e che oggi ritorna alla luce grazie alla Rete ed alle meraviglie dell'eBook.
Come ho scritto nella necessaria postfazione ad uno scritto di quasi sedici anni fa, questa tesi di laurea giunse a coronamento di un percorso personale di ripresa degli studi quasi fuori tempo massimo, ad oltre trent'anni, in una materia, la psicologia, che nei miei interessi era sempre stata seconda solo alla medicina. Una sfida con me stessa, soprattutto, e di rivalsa contro un destino che mi aveva visto in gioventù impegnata quasi a tempo pieno solo nella musica. Più per volontà altrui, che mia.
In questo lavoro, suggeritomi dal compianto Prof. Giuseppe Mucciarelli, mio relatore ed insegnante di multiforme e rara capacità di ispirazione, ho potuto unire alla psicologia, qui nella sua variante psicostorica, elementi di sociologia, storia, politica, economia e medicina, in un approccio multidisciplinare che, secondo Mucciarelli, era assai consono alla mia capacità di interpretare fenomeni osservandoli da più punti di vista e interpretandoli secondo diverse chiavi di lettura.
Nove mesi di studio e redazione, praticamente la cosa più simile ad una gravidanza che mi sia capitato di portare a termine.
L'argomento fu scelto per caso, probabilmente durante uno di quei preziosi momenti in cui, finita la lezione, si ripristina l'antica tradizione del dialogo e della trasmissione di conoscenza tra insegnante ed allievo che finisce per travalicare i rigidi schemi dell'ambito del programma di studi per spaziare tra i più diversi argomenti. Solo in questo modo si può partire dai freddi test psicometrici per giungere ai meccanismi di fascinazione del nazismo e decidere di farci una tesi di laurea. Argomento sviscerato fino alla nausea, il nazismo, in migliaia e migliaia di lavori ben più illustri del mio ma che io credo di aver trattato in maniera originale, proprio per quella multidisciplinarità di cui parlavo.
Rileggendo la tesi oggi vi ritrovo ancora una certa freschezza e validità e penso che, anche per il non esperto in materia di psicologia, possa essere una lettura interessante. Senza contare che l'attualità politica e soprattutto economica sta ripresentando, secondo la legge dei corsi e ricorsi storici, inquietanti analogie con avvenimenti che, negli anni venti, posero le basi per l'insorgenza della fascinazione nazista. Scellerate politiche economiche pro-cicliche in risposta a crisi strutturali finanziarie che richiederebbero visioni di espansione fiduciosa; senso di sgomento e lutto nelle popolazioni per la perdita di riferimenti culturali, lavoro ed identità; paura di sprofondare nella povertà; un paese, la Germania, che, come allora, si trova al centro dell'attenzione e, purtroppo, con il cerino acceso in mano. Tutto questo rende, dovrei dire purtroppo, attuale il discorso su quali fattori possono distruggere la democrazia. Oggi come allora.
Ai tempi della mia laurea si era pensato di pubblicare il mio lavoro ma poi una mia malattia e la prematura dipartita del Prof. Mucciarelli hanno fatto sì che il volume finisse sepolto negli archivi dell'ateneo bolognese senza ulteriori possibilità di divulgazione.
L'avvento dell'ebook e la mia successiva ed attuale attività di blogger, mi permettono ora di mettere a disposizione dei lettori in Rete la mia ricerca in modo da poterla far rivivere sotto altra forma e sottoporla al loro giudizio.
Ho apportato solo alcune piccole modifiche, per il resto si tratta della stesura originale e definitiva del testo. Il download è libero e gratuito. Fatene buon uso e se vi piace, consigliatene la lettura agli amici.
In questo lavoro, suggeritomi dal compianto Prof. Giuseppe Mucciarelli, mio relatore ed insegnante di multiforme e rara capacità di ispirazione, ho potuto unire alla psicologia, qui nella sua variante psicostorica, elementi di sociologia, storia, politica, economia e medicina, in un approccio multidisciplinare che, secondo Mucciarelli, era assai consono alla mia capacità di interpretare fenomeni osservandoli da più punti di vista e interpretandoli secondo diverse chiavi di lettura.
Nove mesi di studio e redazione, praticamente la cosa più simile ad una gravidanza che mi sia capitato di portare a termine.
L'argomento fu scelto per caso, probabilmente durante uno di quei preziosi momenti in cui, finita la lezione, si ripristina l'antica tradizione del dialogo e della trasmissione di conoscenza tra insegnante ed allievo che finisce per travalicare i rigidi schemi dell'ambito del programma di studi per spaziare tra i più diversi argomenti. Solo in questo modo si può partire dai freddi test psicometrici per giungere ai meccanismi di fascinazione del nazismo e decidere di farci una tesi di laurea. Argomento sviscerato fino alla nausea, il nazismo, in migliaia e migliaia di lavori ben più illustri del mio ma che io credo di aver trattato in maniera originale, proprio per quella multidisciplinarità di cui parlavo.
Rileggendo la tesi oggi vi ritrovo ancora una certa freschezza e validità e penso che, anche per il non esperto in materia di psicologia, possa essere una lettura interessante. Senza contare che l'attualità politica e soprattutto economica sta ripresentando, secondo la legge dei corsi e ricorsi storici, inquietanti analogie con avvenimenti che, negli anni venti, posero le basi per l'insorgenza della fascinazione nazista. Scellerate politiche economiche pro-cicliche in risposta a crisi strutturali finanziarie che richiederebbero visioni di espansione fiduciosa; senso di sgomento e lutto nelle popolazioni per la perdita di riferimenti culturali, lavoro ed identità; paura di sprofondare nella povertà; un paese, la Germania, che, come allora, si trova al centro dell'attenzione e, purtroppo, con il cerino acceso in mano. Tutto questo rende, dovrei dire purtroppo, attuale il discorso su quali fattori possono distruggere la democrazia. Oggi come allora.
Ai tempi della mia laurea si era pensato di pubblicare il mio lavoro ma poi una mia malattia e la prematura dipartita del Prof. Mucciarelli hanno fatto sì che il volume finisse sepolto negli archivi dell'ateneo bolognese senza ulteriori possibilità di divulgazione.
L'avvento dell'ebook e la mia successiva ed attuale attività di blogger, mi permettono ora di mettere a disposizione dei lettori in Rete la mia ricerca in modo da poterla far rivivere sotto altra forma e sottoporla al loro giudizio.
Ho apportato solo alcune piccole modifiche, per il resto si tratta della stesura originale e definitiva del testo. Il download è libero e gratuito. Fatene buon uso e se vi piace, consigliatene la lettura agli amici.
P.S. Gradirei mi fossero segnalati eventuali malfunzionamenti dei file e difficoltà di visualizzazione sugli eBook reader. Oltre ad opinioni sul testo, ovviamente. Grazie davvero.