Vedete come la reincarnazione di "Roma Fascista" dell'anziano balilla interpreta la giornata di mercoledì, che passerà alla storia come quella della "ghigliottina" applicata dalla Presidenta alla Camera. Un bel 29 piovoso in stile Luigi Bonaparte. Bella metafora, la ghigliottina, chissà che non sia di buon auspicio. Altri giornali e tv la chiamano "tagliola" ma a loro piace di più ghigliottina. Li capisco, è l'inconscio che gli suggerisce che prima o poi finirà tutto lì.
Uno appena sceso da Marte che leggesse il fogliaccio penserebbe che il problema dell'Italia, invece che il partito bestemmia e la sua siderale infamia, fosse Casaleggio.
Non ascoltate mai le dirette parlamentari da Radio Radicale? Male. Aiutano a capire che certi giornali, per come le riportano, sono appunto cartaccia per pulire i vetri.
E' utile riassumere i fatti accaduti. Un governo illegittimo, formato da personaggi illegittimamente nominati e assurti ad un potere quasi assoluto, grazie ad un atto di sottomissione all'interesse particulare del mercantilismo europeo, e che governano il popolo con il distacco emotivo di un governo straniero di occupazione, ha imposto con la forza della prepotenza e a colpi di incostituzionalità ad un parlamento dove gli unici contrari sono stati il M5S ed altre tracce di opposizione, l'ennesimo ukase zarista.
Dietro la dicitura del decreto IMU-Bankitalia, come dire Mele-Pere, si cela infatti un fenomenale trucco contabile a favore della nostra banca centrale, già in precedenza privatizzata, per permetterne la ricapitalizzazione al fine di ingrassarne gli azionisti privati e, ma forse è solo un dettaglio, farsi bella grazie al doping in occasione delle prossime olimpiadi dei banchieri per le gare di stress test dei suoi atleti di punta, tra i quali l'Unicredit di Profumo e l'Intesa di Passera. Sempre la fragranza dozzinale delle solite banche di partito che, assieme al mitico Monte Paschi, senza la periodica mungitura della vacca statale e la rapina al contrario ai danni dei cittadini, sarebbero già fallite. Too pig to fail. Capìteli, c'hanno delle banche, porelli.
Tutto qui? Non solo, purtroppo. Secondo Nino Galloni, questo provvedimento nasconderebbe una minaccia ancora più grave per l'interesse nazionale, in quanto sarebbe una sorta di assicurazione contro il ripristino della piena sovranità monetaria dell'Italia in caso di uscita dall'euro.
Infatti, se le quote di Bankitalia, ferme ai 156 mila euro di valore del 1936, passassero ai 7,5 miliardi di euro voluti da Saccomanni, risulterebbe tecnicamente assai arduo, in caro di euroexit, rinazionalizzare la banca centrale, atto indispensabile per riappropriarsi della sovranità monetaria.
Se ciò fosse vero, in confronto il dividendo del 6%, quindi fino a 450 milioni di euro di profitti l'anno per gli azionisti privati, ovvero le "loro" banche, risulterebbe non più di una mancia. Senza contare che, grazie al decreto del Saccomanni ridens, le quote della Banca di Italia potranno essere vendute a soggetti stranieri purché comunitari. Una banca centrale (s)venduta a chi ci sta facendo la guerra economica. Non male, non male. Senza contare il problema dell'ORO, questione se possibile ancora più preoccupante.
Vi ricordo che il problema italiano è Casaleggio.
E così, visto che la posta in gioco dei padroni era alta e l'opposizione populista stava facendo il suo lavoro, l'imparziale sellina si è chiusa in camera caritatis con il barbudo fraticello piddino e si è deciso di fare il colpaccio. L'esponente del partito dell'unico partito di estrema sinistra rappresentato in parlamento, lo ricordo in caso lo aveste dimenticato, ha avuto l'onore di eseguire gli ordini.
La cosa comica è che gli elettori piddini sono stati raggirati utilizzando gli stessi argomenti che avrebbe usato Berlusconi con i suoi: il ricatto dell'IMU. E' stato fatto loro credere che se non si faceva come voleva il partito (non sono mica stati a spiegare loro la faccenda di Bankitalia nei dettagli), la morte sarebbe venuta su grandi ali nere sui proprietari di prime case che avrebbero dovuto ripagare l'IMU. A questi deficienti (nel senso degli elettori) non passa nemmeno per l'anticamera del cervello che pagheranno lo stesso e ancora di più con la (s)TASI. Perfino Mentana ha dovuto smentire in diretta TG il barbudo che affermava l'infame bugia senza che, inspiegabilmente, il naso gli si allungasse a dismisura.
A questo punto dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti che il PD al governo, assieme, ma questo è un dettaglio, all'Artist formerly known as Nano, è quanto di peggio si potesse immaginare.
E ovviamente Boy Giorgio è il sovrano ideale per questo regno di latta, per questo governo fantoccio da Manchukuò. Vero governo di occupazione incaricato dal nemico culone di fare l'inventario della robba da fottersi e poi di levarsi gentilmente dai coglioni e far governare direttamente a lui.
Dovrebbe inoltre essere ormai chiaro che il tradimento è funzionale, oltre al salvataggio delle loro banche fallite e di quelle dei loro amichetti di cordata, dei loro imperi locali fatti di partecipate, municipalizzate e cooperative della minchia, che nascondono la vocazione capitalistica al profitto dietro alla scusa del "servizio pubblico" e del "controllo sulla cosa pubblica", esercitando ovunque il principio dell'abuso di posizione dominante. Ho visto cose che voi umani...
Purtroppo, visto che la mens sinistra è governata dai meccanismi di difesa, ti capita, discorrendo amabilmente con i compagni residui, che ti dicano, oltre all'ormai classico "ma questa non è mica più sinistra", addirittura che "Napolitano non è mai stato comunista". E capita anche che, utilizzando un altro vecchio arnese della psicanalisi, l'identificazione con l'aggressore, la soldataglia piddina canti l'insopportabile "bella ciao" mentre stupra la democrazia in parlamento e il mostrino di Firenze si appresta a rottamarne il cadavere ancora caldo per consegnarne i trofei ai collezionisti pervertiti della finanza.
A proposito, grazie Silvio per averci salvati dal governo delle sinistre. Non ti perdonerò mai.