Basterebbe questa citazione tratta da un'intervista al giudice emerito della Corte Costituzionale Sabino Cassese pubblicata ieri dall'Unità, per rendere questo post più superfluo di un pelo.
Di che stiamo a cianciare, a questo punto? Che mi sforzo a fare a scrivere? Se hanno già deciso che il sovranazionale deve prevalere sul nazionale, che esistono "organismi regolatori universali" che fanno da "contrappeso" agli organismi nazionali, ovvero ai popoli e che, infine, noi in quanto popoli non contiamo un cazzo e la democrazia si può cestinare, di cosa ci preoccupiamo?
Se le alte cariche "dialogano quotidianamente" con i Regolatori sovranazionali, immagino per essere regolate e regolare di conseguenza ciò che accade nelle loro bottegucce in franchising, ha senso ancora discutere dei risultati di qualunque elezione che si svolga e che si svolgerà nei paesi posti sotto lo sguardo del Grande Occhio? Se "il mondo è cambiato" (notate il pronunciamento della formula magica, l'avada kedavra del frame del cambiamento) vuol dire che il cambiamento può essere solo in una direzione, la loro. Quindi potrebbero mai, in qualunque circostanza, prevalere le forze che si oppongono a quel cambiamento, ovvero i popoli, derubricati a forze populiste, difesi ormai solo dai partiti della cosiddetta destra sociale?
NO
Se il fine giustifica i mezzi e le Costituzioni possono venire storpiate o cancellate al cenno di una qualunque fottuta banca d'affari, come si fa, di fronte a certe sempre più ricorrenti stranezze elettorali, a credere ancora alla democrazia, al suffragio universale, alla volontà del popolo e quindi, purtroppo, alla possibilità di salvarsi?
Alle presidenziali austriache infatti, ultimo esempio in ordine di tempo, "ha stato vinto" un vecchio arnese di settantadue anni dall'aspetto più triste e decomposto di Honecker, ed è tutto dire. Un verde, ovvero il nulla ripieno di niente avvolto di vuoto pneumatico in salsa di materia oscura. Una cacca politica spiaccicata. Verde ma pur sempre spiaccicata. Ricordo, agli ecologisti pronti a piccarsi del mio giudizio sprezzante, che i verdi europei, i gatekeepers soleridanciani, producono materia anfibia organica ma altamente inquinante come questa.
Alle presidenziali austriache infatti, ultimo esempio in ordine di tempo, "ha stato vinto" un vecchio arnese di settantadue anni dall'aspetto più triste e decomposto di Honecker, ed è tutto dire. Un verde, ovvero il nulla ripieno di niente avvolto di vuoto pneumatico in salsa di materia oscura. Una cacca politica spiaccicata. Verde ma pur sempre spiaccicata. Ricordo, agli ecologisti pronti a piccarsi del mio giudizio sprezzante, che i verdi europei, i gatekeepers soleridanciani, producono materia anfibia organica ma altamente inquinante come questa.
Tuttavia anche la cacca verde è tornata utile, nell'ultimo caso specifico, per dirla con Matteo Renzi, "per salvare l'Europa", la Sovranazione. Ovvero per proseguire il cammino trionfale della sottomissione a Bruxelles, dell'islamizzazione ed africanizzazione forzata dell'Austria, in culo a San Sobieski ed alla civiltà mitteleuropea.
Dice la leggenda che il contrappeso che ha riequilibrato - come sempre più spesso succede ultimamente - la bilancia sul più classico dei risultati sospetti: 50,3%- 49,7% ed ha ribaltato la prevista vittoria a valanga di Hofer (rappresentante il cambiamento che non s'ha da fare) sono stati i 700.000 e rotti voti inviati dagli elettori austriaci per posta al ballottaggio, a quanto pare risultati in maggioranza per l'omino verde, il quale in extremis si è imposto sull'avversario per soli 31.000 voti di scarto (cfr. Ministero degli interni austriaco).
Quelli dei pentiti dell'ultimo minuto, degli illuminati sulla via di Vienna, dei toccati dall'alito divino fetuso della globalizzazione, dei volonterosi in missione per conto del dio ONU per "impedire la vittoria dell'ultradestra ultranazionalista". (Parentesi. Un nazionalista ama la propria patria. Un ultranazionalista che fa, ultra-ama la propria ultrapatria? Lo sentite, vero, il tanfo della propaganda?)
Ricordate, senza i media e le quotidiane deiezioni menzognere da parte di giornalisti/e che si abbassano i pantaloni o alzano la gonna e la fanno lì, in mezzo al TG e sulle pagine dei loro giornalacci, gli organismi regolatori non riuscirebbero mai a regolarci.
Quelli dei pentiti dell'ultimo minuto, degli illuminati sulla via di Vienna, dei toccati dall'alito divino fetuso della globalizzazione, dei volonterosi in missione per conto del dio ONU per "impedire la vittoria dell'ultradestra ultranazionalista". (Parentesi. Un nazionalista ama la propria patria. Un ultranazionalista che fa, ultra-ama la propria ultrapatria? Lo sentite, vero, il tanfo della propaganda?)
Ricordate, senza i media e le quotidiane deiezioni menzognere da parte di giornalisti/e che si abbassano i pantaloni o alzano la gonna e la fanno lì, in mezzo al TG e sulle pagine dei loro giornalacci, gli organismi regolatori non riuscirebbero mai a regolarci.
Gli amici di penna dell'Entità Sovranazionale, soprattutto i colletti bianchi e le donne (te pareva), l'hanno salvata quindi dal populismo e, in premio, hanno avuto le congratulazioni e la foto autografata nientepopodimeno che di Gentiloni, colui che, scusate se ogni volta mi ripeto, doveva fare la legge sul conflitto di interessi di Berlusconi.
Se Honecker non riuscirà a tenere assieme i cocci di un paese la cui attuale maggioranza di governo è svaporata alle presidenziali, alle prossime politiche i contrappesisti si inventeranno qualcos'altro. Manderebbero in campo contro la destra perfino il commissario Rex, un cane. Lo farebbero vincere e Mattarella si congratulerebbe per il passo avanti fatto dall'Europa. Il primo cane presidente della Repubblica contro i populismi. La vittoria del diverso contro il razzismo. Un bel pastore tedesco ma con lo stile di vita del randagio che sarà presto quello di moltissimi di noi.
Se Honecker non riuscirà a tenere assieme i cocci di un paese la cui attuale maggioranza di governo è svaporata alle presidenziali, alle prossime politiche i contrappesisti si inventeranno qualcos'altro. Manderebbero in campo contro la destra perfino il commissario Rex, un cane. Lo farebbero vincere e Mattarella si congratulerebbe per il passo avanti fatto dall'Europa. Il primo cane presidente della Repubblica contro i populismi. La vittoria del diverso contro il razzismo. Un bel pastore tedesco ma con lo stile di vita del randagio che sarà presto quello di moltissimi di noi.
Il risultato del ballottaggio austriaco, a causa della ricomparsa del fenomeno del fifty-fifty, la solita quasi perfetta ma poco probabile, soprattutto se così ricorrente, parità tra gli schieramenti, ha insospettito anche Heinz Christian Strache, presidente dal 2005 del Partito della Libertà di Hofer. Ha annunciato che chiederà ulteriori controlli, dopo la pubblicazione dei dati finali ed alcuni pasticci comparsi sul sito del ministero degli interni, che ha pubblicato in anticipo i risultati che davano van der Bellen vincente. Per sbaglio, si sono giustificati. Era una prova.
La sensazione di deja-vu ci riporta ad illustri precedenti:
Presidenziali USA, 2000: 48,4-47,9
Il democratico Al Gore ottiene la maggioranza dei voti ma, grazie ai grandi elettori e dopo una diatriba andata avanti per giorni, con vari riconteggi e il pronunciamento finale della Corte Suprema, viene eletto presidente G.W. Bush. Anomalie: è dimostrato che in Florida, nello stato di cui era governatore Jeb Bush, fratello del candidato repubblicano, molti elettori afroamericani furono espunti arbitrariamente dalle liste elettorali e la vittoria di Gore nello stato fu annunciata prima della chiusura delle urne.
Nel 2005, in occasione dell'inchiesta sui presunti brogli nello stato dell'Ohio per le presidenziali 2004, il programmatore Clinton Curtis dichiarò, in questo affidavit, di essere stato contattato nel 2000 da esponenti repubblicani per la realizzazione di un software in grado di modificare i risultati del voto elettronico.
Politiche ITALIA, 2006: 49,72-49,20
Vittoria del centrosinistra con uno scarto di soli 24.000 voti. Anomalie: si registra un 'improvviso ed inedito crollo delle schede bianche su tutto il territorio nazionale (-74%). Seguono accuse reciproche di brogli, inchieste, film e libri caduti infine nel nulla.
Presidenziali USA, 2004: 50,7-48,3
Rivince Bush ma stavolta si parla di brogli per lo stato dell'Ohio, dove lo scarto tra i due contendenti risulta di 100.000 voti.
Per quanto riguarda il voto postale, protagonista della vittoria di Honecker van der Bellen, vi è un acceso dibattito nel Regno Unito riguardo a questo metodo elettorale che, se da una parte può ovviare alla pigrizia di molti elettori, permettendo di votare da casa, dall'altra, secondo i suoi critici, non è altro che un espediente escogitato per mezzo di una legge apposita dal New Labour (asinistra) per raccattare voti in maniera fraudolenta. Alcuni giudici lo hanno definito un metodo da Repubblica delle Banane.
Quest'altro video della BBC che si riferisce ad un'inchiesta giudiziaria di Scotland Yard seguita alla denuncia di brogli durante le elezioni politiche del 2010, dimostra come sugli elenchi degli iscritti al voto postale possano risultare facilmente persone ed indirizzi inesistenti.
Con questi presupposti legati al voto postale e con l'ovetto fresco di giornata dell'Austria; dato il clima da terrorismo di massa e la propaganda senza freni dovuta all'agenda europeista da portare avanti a qualunque costo, possiamo stare tranquilli circa il referendum sul Brexit di giugno?
Con questi presupposti legati al voto postale e con l'ovetto fresco di giornata dell'Austria; dato il clima da terrorismo di massa e la propaganda senza freni dovuta all'agenda europeista da portare avanti a qualunque costo, possiamo stare tranquilli circa il referendum sul Brexit di giugno?
PER NIENTE
E' lecito dubitare anche, in prospettiva, della genuinità dei risultati che potrebbero uscire dal referendum di riforma costituzionale in Italia, dalle elezioni in Spagna, da quelle in Francia e, in definitiva, di tutte le consultazioni elettorali, per non parlare delle prossime presidenziali USA che si preannunciano al fulmicotone?
ASSOLUTAMENTE
Oltretutto, come sappiamo, c'è sempre lo stato di emergenza da dichiarare, il fateprestismo, qualora si rendesse necessario.
Vedete l'idea fluida di democrazia, il millantato fraccodivotismo che sostituisce i manipoli.
Riprendiamo l'intervista al compagno Cassese:
Capito? Voi non contate un cazzo, contano le minoranze forti. Come quelle che si fanno approvare le leggi cosmetiche mentre la maggioranza viene spolpata dalle élite che manovrano i Cameron e gli Obama. A proposito, secondo Napolitano ora è peccato anche l'antielitismo. Almeno è sincero.
Ogni volta che un risultato elettorale appare dubbio verrebbe da chiedersi: perché i perdenti impugnano sempre meno i risultati? In effetti dubito che Strache si comporterà diversamente da Al Gore, John Kerry e gli altri trombati che, dopo qualche bercio iniziale, si sono accomodati all'incasso di qualche poltrona in pelle umana, qualche carica prestigiosa, sostanziosi gettoni di presenza da consulenti e altre regalie. Il sistema ha previsto tutto, anche a silenziare gli oppositori.
fonte |
Era l''angolino della Storia. Che, come sapete, ha il viziaccio di ripetersi.
Good night, and good luck. We fucking need it.
UPDATE
Anche in UK il postino voterà sempre due volte? Oppure, per non far sbagliare i sudditi di Betty, si porta avanti con i lavori e suggerisce direttamente come votare? Guardate cosa stanno ricevendo gli iscritti al sistema di voto da Repubblica delle Banane. (grazie a Scenari Economici)