Considerate queste mie note come una piccola guida al voto, destinata non soltanto a chi ha bisogno di una piccola spintarella per vedere confermata la propria scelta ma soprattutto a chi non ha ancora scelto, è incerto o non vuole o non gliene frega di votare ma poi inevitabilmente continuerà a lamentarsi di come andranno le cose. Note destinate, infine e forse soprattutto, a chi ha solo paura.
Siamo immersi nella paura, di una paura paralizzante alimentata ogni giorno dal senso di insicurezza scientificamente inoculato nelle nostre esistenze, perché solo se abbiamo paura siamo abbastanza deboli da non poterli contrastare. Di chi parlo? Di coloro che ci vogliono male, che pensano che abbiamo troppo, che non ce lo siamo guadagnano onestamente con il lavoro nostro e delle generazioni che ci hanno preceduti. Che pensano che dobbiamo vivere nella precarietà che alimenta la loro sicurezza, quella sì abusiva, perché costruita a spese degli altri. Coloro che ci invidiano perché purtroppo non sono capaci e mai lo saranno di essere noi e di creare ciò che abbiamo creato. Noi italiani, questo popolo meraviglioso che ha l'onore di vivere nel paese più bello del mondo. Di una bellezza che toglie il fiato e che noi abbiammo reso ancora più bello con alcune delle creazioni più mirabili dell'umanità e che qualcuno vorrebbe sconciare, distruggere, lordare; un paese sul quale si vorrebbe che non splendesse più il sole. Italiani ai quali è stato insegnato solo a sminuire le proprie capacità, ad odiare sé stessi, ad assorbire l'invidia maligna di chi non sa far altro che tentare di distruggere il mondo; invidia che alla fine si è fatta cancro in grado di ucciderci. Noi invece ce la siamo sempre cavata, in ogni occasione, perché siamo un popolo intelligente, nonostante cerchino da decenni di rincretinirci con la TV spazzatura, con le letture da quattro soldi, con una scuola che deve cancellare le nostre eccellenze e la nostra genialità per livellarci tutti sullo stesso piano di presunti "nuovi italiani" a venire. La scuola "più migliore" della quale la rossa sindacalista cotonata è solo l'ultima dei carnefici.
Avete paura, lo so. Io no, perché so che ho tutto da perdere e voglio che siano sconfitti. Non gliela darò vinta, non lascerò che distruggano tutto. Neanche voi dovete aver paura.
Domenica dovete votare per voi, per la vostra famiglia, per coloro i quali vi stanno a cuore, per il vostro cane e gatto, per i vostri simili e per nessun altro. Non dovete votare pensando di avere degli obblighi verso dei perfetti estranei che non farebbero nulla per voi, se fossero al vostro posto. E' ora di sfoderare un sano egoismo e di non aver paura di usarlo. Non sentitevi in colpa, perché gli atti d'amore per noi stessi sono i più remunerativi. Tantomeno dovrete votare per degli ideali che non sentite vostri. E' poco cristiano tutto ciò? No, è l'unico modo per salvare il cristianesimo nel nostro paese, tra l'altro. Per risolvere un problema accade di doversi momentaneamente allontanare dalla soluzione ad esso più evidente.
Per votare in modo da salvare voi stessi dovete porvi una serie di semplici domande: "Chi sta facendo di tutto per danneggiarmi? Chi obiettivamente mi ha danneggiato di più negli ultimi tempi? Chi mi sta causando ansia, depressione, male di vivere? Chi mi sta mettendo in secondo piano per favorire altri? Chi minaccia il futuro mio e dei miei figli?"
La risposta vi arriverà da sola.
Per parlar chiaro, la partita elettorale si gioca su un semplice dilemma:
1) I problemi quotidiani del tipo "o mangi o muori" del popolo
o
2) L'idealismo magico fatto di accoglienza, ingegneria sociale, sogno europeo, nuovo ordine mondiale, antifascismo mitologico, utopia ecologista, società ideali tipo Gaia.
Coloro che non vogliono che troviate la risposta alle domande che vi ho suggerito di porvi, che vi condurebbe inevitabilmente a preferire chi risolverebbe i problemi quotidiani, cercano di terrorizzarvi con il fascismo. Se rispondete alle domande saprete che non è il fascismo a procurarvi sofferenza in questi tempi.
Ho notato che per coloro i quali la risposta sarà inevitabilmente votare in maniera opposta a come si è sempre votato saltano in ballo due forti tabù: votare superando l'appartenenza e votare contro la desiderabilità sociale. Vi hanno condizionato per decenni a pensare che la cosa buona e giusta fosse votare progressista e che una volta progressisti non si possa cambiare idea.
E' inutile che vi spieghi che se chi ha scelto l'utopia al posto del suo popolo, che governa illegittimamente dal 2011, che vi ha fottuto la pensione, il lavoro, la tranquillità, che vorrebbe stravolgere completamente la vostra vita, che vi ODIA e vorrebbe distruggervi e per giunta ha preso una strada che conduce all'eliminazionismo su base razziale (loro che vi accusano di razzismo!) si autodefinisce progressista, voi avete il diritto ed il dovere di rigettare la sua ideologia.
Sapete come la penso sul discorso "ma la sinistra non era così, è cambiata". La verità è che la sinistra che doveva essere non è mai esistita e che prima o poi, elaborato il lutto, lo capiranno tutti.
L'unica differenza è che ormai giocano a carte scoperte e non nascondono più le loro intenzioni. Se vi dicono che dovrete essere sostituiti dai loro bambocci africani vuol dire che lo pensano veramente ed hanno intenzione di farlo.
A questo punto che abbiate dei dubbi rispetto a votare loro contro lo ritengo imbarazzante per la vostra intelligenza.
Potreste essere tentati dall'astensione, dalla scheda bianca o dalla scheda nulla. L'astensione è vigliaccheria, la scheda bianca coglionaggine, perché vi prestate ai brogli. La scheda nulla è un diritto ma è anch'essa un modo vigliacco di non aver coraggio di andare fino in fondo.
Se intendete andare a votare, potreste essere tentati dall'opzione "partito nuovo, non ha mai governato, quindi è vergine e farebbe di sicuro bene". La banda degli onesti fatta di volonterosi incapaci un po' fresconi è stata messa lì apposta per raccattare i delusi del progressismo classico e per indurvi nell'errore sillogistico. Non cadete dalla padella nella brace. Il M5S condivide il globalismo perché insegue quelle società ideali che sono il sogno di tutti gli ingegneri sociali elitari.
Potreste essere tentati dall'opzione destra sociale. Sempre meglio che i progressisti con le loro 50 sfumature di rosso e i guardiani del cancello pentacolostellato ma tatticamente i voti a partiti che non supereranno il 5% non servirà ad arginare la grossa coalizione tra globalisti, ovvero il combinato PD-M5S, che è l'unica cosa che occorre scongiurare, perché è l'unica arma rimasta in mano ai burattinai.
A questo punto chiedetevi solo chi offre un programma di inversione di rotta verso l'impatto con l'iceberg. Chi propone di uscire con il minimo dei danni dalla trappola nella quale ci ha imprigionato una forma neoplastica di Europa. Che ci incatena e ci fa regredire ad un modello preindustriale con quell'euro di merda. Che ci impone regole che non possiamo onorare e che quindi non saremmo tenuti a rispettare ma che gli ultimi governi abusivi considerano imprescindibili. Che è il tallone di ferro sulla giugulare. La scelta, ed è quasi una TINA per una volta a nostro favore, è su chi può, con i numeri, giungere ad un ribaltamento della situazione.
Io le domande me le sono fatte e, con convinzione e consapevole che siamo in un'emergenza nazionale, per giunta con una legge elettorale fatta apposta per rendere precaria la democrazia e avendo tutte le cariche istituzionali contro, darò fiducia a Matteo Salvini, a Claudio Borghi e Alberto Bagnai. Non mi devo nemmeno sforzare perché c'è il programma e ci sono le persone. Anzi, sarà un piacere.
Se rispondendo alle mie domande giungete alla mia stesse conclusioni, vi invito a fare altrettanto.
Non abbiate paura.
Viva l'Italia!
Non abbiate paura.
Viva l'Italia!