Ah Meucci, cosa hai fatto! Perché hai inventato quell’oggetto così molesto e trillante nei momenti meno opportuni?
Certo non potevi immaginare, poveretto, che avrebbero utilizzato la tua prodigiosa invenzione per disturbare la gente che si gode il meritato riposo serale con telefonate promozionali. Né che ci sarebbe stato bisogno di un garante per la privacy che tutelasse i diritti dei poveri “telefonati”.
Leggo con piacere, ma attendo di toccare con mano i risultati concreti prima di ritenermi soddisfatta, che il Signor Garante, come tutti noi, si è rotto i maroni e ha promesso severe sanzioni a quelle compagnie che continueranno ad importunare quegli utenti che non avevano espresso il loro consenso ad essere intervistati per telefono. Già, vi ricordate quel modulo inviatoci dalla Telecom tempo fa, dove veniva richiesto di dichiarare se si era disposti a ricevere proposte commerciali e altre molestie per telefono? Io barrai ben bene tutti i NO, ma continuo ad essere importunata ad ogni ora del giorno e ora anche della sera.
Giunti a questo punto vi starete chiedendo che c’entra Cicciolina con questo post. Ci arrivo, ci arrivo.
L’altra sera, appena posata la tazzina del caffè, squilla il maledetto e rispondo. Dall’altra parte del filo una voce suadente mi chiede se ho qualche minuto per rispondere a poche domande. Vinta dalla soavità della vocina, da sventurata risposi si. Me la sono proprio cercata. Da qual momento ho dovuto inanellare risposte ad un questionario più lungo e palloso del famigerato MMPI. Un’infamissima indagine di mercato sui miei gusti in fatto di prodotti per il corpo e il viso pagata da quegli infamoni dell’Oreal, Nivea, Dove, Clinians e compagnia cantante.
Ad ogni domanda lettami dalla gentile intervistatrice - ma chi mi ricorda questa voce?, dovevo rispondere con dei numeri su una scala da 1 a 7. L’accento della signorina era molto particolare. Sicuramente non è italiana, penso, qualche pronuncia la sbaglia, sembra proprio un accento ungherese, magari chiama da Budapest.
“Quale di questi prodoti pensa che renderà la sua pele liscia e morbida?”
Ci sono, ma è lei, Cicciolina! La stessa voce, la stessa inflessione, lo stesso tono suadente.
Non sarà mica lei? Magari per pagare gli alimenti a Jeff Koons deve arrotondare. Stavo quasi per interromperla e dirle: “Ma dài Ilona, come ti sei ridotta. A proposito, lo sai cosa dice Rocco nella sua autobiografia? Che mentre lo facevate tu eri capace di parlare al telefono di politica con Pannella.”
Rispondo meccanicamente sempre più a caso, “2,3,6,7” e le domande continuano senza fine. “Quali prodotti pensa di acquistare nei prossimi mesi”, “da 1 a 7 quanto pensa che Dove la faccia sentire più gio-vàne?”
Per fortuna ho il portatile e vado su e giù per la stanza come una pantera dando i numeri, “2, 2, 3, 6…”
Finalmente giunge la cavalleria, “eccoci all’ultima domanda” e lei mi saluta, anonima ragazza di uno sperduto call-center, magari non a Budapest ma in Transilvania, sicuramente senza alcuna parentela con Ilona ma forse con Vlad l'impalatore.
Riaggancio e guardo il display del telefono: 29 minuti!!
Il mio compagno arriva e mi chiede “con chi diavolo stavi parlando?” Gli ho risposto, “Ma lo sai chi ha chiamato? Cicciolina. Aveva sbagliato numero!"
Certo non potevi immaginare, poveretto, che avrebbero utilizzato la tua prodigiosa invenzione per disturbare la gente che si gode il meritato riposo serale con telefonate promozionali. Né che ci sarebbe stato bisogno di un garante per la privacy che tutelasse i diritti dei poveri “telefonati”.
Leggo con piacere, ma attendo di toccare con mano i risultati concreti prima di ritenermi soddisfatta, che il Signor Garante, come tutti noi, si è rotto i maroni e ha promesso severe sanzioni a quelle compagnie che continueranno ad importunare quegli utenti che non avevano espresso il loro consenso ad essere intervistati per telefono. Già, vi ricordate quel modulo inviatoci dalla Telecom tempo fa, dove veniva richiesto di dichiarare se si era disposti a ricevere proposte commerciali e altre molestie per telefono? Io barrai ben bene tutti i NO, ma continuo ad essere importunata ad ogni ora del giorno e ora anche della sera.
Giunti a questo punto vi starete chiedendo che c’entra Cicciolina con questo post. Ci arrivo, ci arrivo.
L’altra sera, appena posata la tazzina del caffè, squilla il maledetto e rispondo. Dall’altra parte del filo una voce suadente mi chiede se ho qualche minuto per rispondere a poche domande. Vinta dalla soavità della vocina, da sventurata risposi si. Me la sono proprio cercata. Da qual momento ho dovuto inanellare risposte ad un questionario più lungo e palloso del famigerato MMPI. Un’infamissima indagine di mercato sui miei gusti in fatto di prodotti per il corpo e il viso pagata da quegli infamoni dell’Oreal, Nivea, Dove, Clinians e compagnia cantante.
Ad ogni domanda lettami dalla gentile intervistatrice - ma chi mi ricorda questa voce?, dovevo rispondere con dei numeri su una scala da 1 a 7. L’accento della signorina era molto particolare. Sicuramente non è italiana, penso, qualche pronuncia la sbaglia, sembra proprio un accento ungherese, magari chiama da Budapest.
“Quale di questi prodoti pensa che renderà la sua pele liscia e morbida?”
Ci sono, ma è lei, Cicciolina! La stessa voce, la stessa inflessione, lo stesso tono suadente.
Non sarà mica lei? Magari per pagare gli alimenti a Jeff Koons deve arrotondare. Stavo quasi per interromperla e dirle: “Ma dài Ilona, come ti sei ridotta. A proposito, lo sai cosa dice Rocco nella sua autobiografia? Che mentre lo facevate tu eri capace di parlare al telefono di politica con Pannella.”
Rispondo meccanicamente sempre più a caso, “2,3,6,7” e le domande continuano senza fine. “Quali prodotti pensa di acquistare nei prossimi mesi”, “da 1 a 7 quanto pensa che Dove la faccia sentire più gio-vàne?”
Per fortuna ho il portatile e vado su e giù per la stanza come una pantera dando i numeri, “2, 2, 3, 6…”
Finalmente giunge la cavalleria, “eccoci all’ultima domanda” e lei mi saluta, anonima ragazza di uno sperduto call-center, magari non a Budapest ma in Transilvania, sicuramente senza alcuna parentela con Ilona ma forse con Vlad l'impalatore.
Riaggancio e guardo il display del telefono: 29 minuti!!
Il mio compagno arriva e mi chiede “con chi diavolo stavi parlando?” Gli ho risposto, “Ma lo sai chi ha chiamato? Cicciolina. Aveva sbagliato numero!"
Dove posso fare la MMPI :) ?
RispondiEliminaA parte gli scherzi, una volta mi sono sottoposto ad una lunghissima analisi di mercato, ma per fortuna era "dal vivo", in casa di una mia amica, per fare un favore ad una sua amica che fa la sondaggista a tempo perso.
Nota #1: diciamo la verità, ho accettato solo per aumentare le chanches con la mia amica :D
Nota #2: da anarchico nemico del mercato, ho dato un buon 20-30% di risposte false in modo da sballare tutta la statistica...
Mah! Io ho risolto col Sirio 187 preso usato per 5 euri nel ciarpame della Bidonville di ottobre u.s.
RispondiEliminabasta configurarlo e semplicemente NON squilla con i numeri anonimi ossia per il 99% dei rompicoglioni professionisti dall' altra parte del filo squilla a vuoto. Il restante 1% che superasse il blocco con un numero in chiaro deve prima riuscire a beccarmi in casa. Come ultima ratio esiste il metodo dell' infermità mentale che consiste nel dialogare dando fuori di testa, urlando e rispondendo metà a tono e metà senza senso, in questi casi barrano il nominativo nel database come "persone non perfettamente sane di mente" oppure "famiglia non affidabile che fa solo perdere tempo" e fatto questo te li sei levati di torno per sempre almeno finchè il tuo nominativo non finisce nelle mani di un altra società di marketing.
In ogni modo si tratta di uno schifo che si verifica solo qui in Afrika, nei paesi civili puoi bloccare gratuitamente a comando le chiamate anonime senza dover per forza acquistare un apparecchio telefonico venduto salato dagli stessi che guarda caso non attivano quel servizio sulla rete.
http://www.swisscom-fixnet.ch/fx/privatkunden/telefonie/dienste/einstellungen/AbweisenanonymerAnrufer/Index.htm?languageId=it
Fantastico Pannella!
RispondiEliminaCerto che pensavo che fare sesso con Rocco fosse piu' stimolante,se Cicciolina non trova di meglio che parlare di politica con Pannella il povero Rocco è evidentemente piu'quantita che qualità!
Coyote Giallo
che cazzo di post...uahahahaha
RispondiEliminaA me Cicciolina non mi ha mai telefonato. Sono proprio sfortunato. ;-)
RispondiElimina@ justfrank
RispondiEliminaio ho studiato psicometria, purtroppo i questionari seri e attendibili sono pochissimi. La maggior parte sono fatti con i piedi, o per ottenere un certo risultato. Basta fare le domande giuste... ;-)
Com'è andata poi con l'amica?
Tutti diamo risposte false e difatti chi si occupa seriamente di questionari tiene in considerazione questo bias che si chiama "desiderabilità sociale".
Buon Anno!
@ rudolf
il tuo metodo di simulare l'infermità mentale mi sembra carino ma un pò faticoso. Magari basta mettersi a mugolare, o far finta di non parlare italiano, o ansimare fingendosi dei maniaci...
@ coyote giallo
in realtà Rocco faceva un paragone tra Cicciolina e Moana. Della seconda dice che anche sul "lavoro" era una che partecipava con entusiasmo. Della nostra amica ungherese invece fa capire che poteva anche fare altro nel mentre, per esempio telefonare a Pannella. E' una delle rare occasioni nelle quali non è questione di "manico".
@ lazzaroblu
ma lo dici in senso positivo o negativo? ;-)
@ tackutoha
tranquillo, potrebbe sempre chiamarti Eva Henger.
"E' una delle rare occasioni nelle quali non è questione di "manico"
RispondiEliminaAh beh,allora se me lo dici tu mi fido
Coyote Giallo