Attenzione, si avvertono i signori lettori che questo post conterrà toni molto incazzati e violenti e non avrò pietà perché sono in Mr. Blonde mode e anche se mi supplicate di non farlo vi torturerò lo stesso.
Non potete non aver sentito anche voi come i miei amati giornali e soprattutto telecinegiornaliluce stanno trattando il caso degli abusi pedofili nell’asilo di Rignano Flaminio. Per questi orribili fatti, per i quali a stento si trovano le parole per descriverli, mai come prima si sta sprecando l’aggettivo presunto. I presunti abusi, i presunti colpevoli, i presunti orrori, le presunte vittime, sgorgano come un sol vomito dalle bocche e dalle penne dei presunti giornalisti.
E va bene, siamo un popolo coerente: se quattro ragazzi vengono investiti da un ubriaco e la televisione ci ricorda gentilmente che è un rom, invochiamo tutti in coro la ghigliottina e andiamo ad incendiare il campo dal quale proviene. Se invece dei figli di troia lo cacciano nel culo di bambini di quattro anni (diconsi quattro, o anime belle) per carità, diventiamo tutti garantisti. Forse perchè le loro facce sono troppo simili alle nostre.
In fondo in fondo, stanno cercando di convincerci, sono bambini di quattro anni quindi si sono inventati tutto. Magari dopo aver riletto per l’ennesima volta l’opera omnia del Divin Marchese. E il culetto rotto da dove viene? E i genitali tagliuzzati? Cos’è, un nuovo modello di pannolino con il cavallo di Frisia incorporato? Hanno quattro anni i bimbi, brutti bastardi, e pensate che si siano inventati la faccenda del sangue da bere? O delle poppe delle maestre da massaggiare con l’olio? Chi dovrebbe solo denunciare dei fatti orribili e aiutare i bambini a non essere più tormentati si sente invece di dover ragionare come il pedofilo, che se glielo chiedete vi dirà che lui, quello che fa, lo fa per il bene dei bambini. Perchè lui i bambini li ama.
Prima di lasciare questa valle di lacrime mi piacerebbe un giorno conoscere di persona quell’emerita testa di cazzo di pennivendolo che per primo (o prima) ha avuto l’idea di definire “giochi erotici” gli abusi sessuali su bambini, ripeto, di quattro anni, con il risultato che ora tutti i suoi colleghi pubblici declamatori di balle teletrasmesse li definiscono a quel modo.
Giochi erotici, capite, come se si trattasse di loro e dei loro compagni e compagne di merende e scopate. Come se si parlasse di adulti consenzienti annoiati da troppe posizioni del missionario di sabato sera, a letto al buio e con su i calzini. Giochi erotici come quelli che i loro amici pubblicitari ammiccano di continuo con le loro campagne del cazzo sui gelati, gli yogurt e gli aperitivi.
Meravigliosa, veramente commovente, la solidarietà che, ci raccontano, “Buona Domenica” ha riservato all’autore televisivo coinvolto. Quando si dice che il mondo è governato dalle “corporations” non ci si riferisce mica alla Microsoft o alla Monsanto, ma alle vecchie e care corporazioni medievali. Chi tocca un macellaio dovrà renderne conto a tutta la categoria. E qui ci sono in campo nientepopodimenoche i generatori di televisione, ovvero i netturbini dell’etere con le loro truppe aviotrasportate. Tutti a fare quadrato attorno al possibile mostro per partito preso e solidarietà di cadreghino. Neanche un piccolo e schifosissimo dubbio, piccolo piccolo. Garantismo a rutto libero, il collega è sicuramente innocente perché i bambini si sono inventati tutto, come dicono gli avvocati difensori.
Già, quelli. Ecco, io penso che non ci sia niente di peggio di un avvocato che difende un pedofilo. Uno che ha il coraggio di insinuare che il piccolo con il culetto rotto certificato dal medico si è inventato tutto, che è in atto una calunnia, che le maestre sono “under attack”, come direbbe Bush. La pedofilia è una cosa per la quale prima bisognerebbe tagliare la testa in questione e poi cercare di ragionarci.
Io non ho alcuna pietà perché so quanto l’avere la sfiga di incontrare un pedofilo ti possa rovinare la vita per anni. Perché sai che non verresti mai creduta ed è una cosa che fa impazzire. E poi perché dovresti parlare quando per principio i bambini sono bugiardi? E poi perché se quando finalmente lo racconti, dopo vent’anni, magari trovi una parente che ti dice “beh, in fondo non ti ha mica violentata”.
Non ho pietà e nessuno dovrebbe averne per quei figli di troia. Nemmeno Cristo l’ebbe. Fu una delle poche volte che si incazzò veramente e scagliò la sua divina maledizione. "Perché Dio è violento! E gli schiaffi di Dio appiccicano al muro tutti", come diceva Gaber.
Io non mi sento garantista di default per questi fatti, proprio per niente. Se risulteranno tutti innocenti mi cospargerò il capo di cenere, ma fintanto che ci sarà il più piccolo ed infinitesimale dubbio che uno qualunque dei bastardi abbia toccato, abusato e violato uno solo di quei bimbi io starò sempre e comunque dalla parte dei bimbi. Senza se e senza ma. Perché i bambini non si toccano, e che siate maledetti.
Non potete non aver sentito anche voi come i miei amati giornali e soprattutto telecinegiornaliluce stanno trattando il caso degli abusi pedofili nell’asilo di Rignano Flaminio. Per questi orribili fatti, per i quali a stento si trovano le parole per descriverli, mai come prima si sta sprecando l’aggettivo presunto. I presunti abusi, i presunti colpevoli, i presunti orrori, le presunte vittime, sgorgano come un sol vomito dalle bocche e dalle penne dei presunti giornalisti.
E va bene, siamo un popolo coerente: se quattro ragazzi vengono investiti da un ubriaco e la televisione ci ricorda gentilmente che è un rom, invochiamo tutti in coro la ghigliottina e andiamo ad incendiare il campo dal quale proviene. Se invece dei figli di troia lo cacciano nel culo di bambini di quattro anni (diconsi quattro, o anime belle) per carità, diventiamo tutti garantisti. Forse perchè le loro facce sono troppo simili alle nostre.
In fondo in fondo, stanno cercando di convincerci, sono bambini di quattro anni quindi si sono inventati tutto. Magari dopo aver riletto per l’ennesima volta l’opera omnia del Divin Marchese. E il culetto rotto da dove viene? E i genitali tagliuzzati? Cos’è, un nuovo modello di pannolino con il cavallo di Frisia incorporato? Hanno quattro anni i bimbi, brutti bastardi, e pensate che si siano inventati la faccenda del sangue da bere? O delle poppe delle maestre da massaggiare con l’olio? Chi dovrebbe solo denunciare dei fatti orribili e aiutare i bambini a non essere più tormentati si sente invece di dover ragionare come il pedofilo, che se glielo chiedete vi dirà che lui, quello che fa, lo fa per il bene dei bambini. Perchè lui i bambini li ama.
Prima di lasciare questa valle di lacrime mi piacerebbe un giorno conoscere di persona quell’emerita testa di cazzo di pennivendolo che per primo (o prima) ha avuto l’idea di definire “giochi erotici” gli abusi sessuali su bambini, ripeto, di quattro anni, con il risultato che ora tutti i suoi colleghi pubblici declamatori di balle teletrasmesse li definiscono a quel modo.
Giochi erotici, capite, come se si trattasse di loro e dei loro compagni e compagne di merende e scopate. Come se si parlasse di adulti consenzienti annoiati da troppe posizioni del missionario di sabato sera, a letto al buio e con su i calzini. Giochi erotici come quelli che i loro amici pubblicitari ammiccano di continuo con le loro campagne del cazzo sui gelati, gli yogurt e gli aperitivi.
Meravigliosa, veramente commovente, la solidarietà che, ci raccontano, “Buona Domenica” ha riservato all’autore televisivo coinvolto. Quando si dice che il mondo è governato dalle “corporations” non ci si riferisce mica alla Microsoft o alla Monsanto, ma alle vecchie e care corporazioni medievali. Chi tocca un macellaio dovrà renderne conto a tutta la categoria. E qui ci sono in campo nientepopodimenoche i generatori di televisione, ovvero i netturbini dell’etere con le loro truppe aviotrasportate. Tutti a fare quadrato attorno al possibile mostro per partito preso e solidarietà di cadreghino. Neanche un piccolo e schifosissimo dubbio, piccolo piccolo. Garantismo a rutto libero, il collega è sicuramente innocente perché i bambini si sono inventati tutto, come dicono gli avvocati difensori.
Già, quelli. Ecco, io penso che non ci sia niente di peggio di un avvocato che difende un pedofilo. Uno che ha il coraggio di insinuare che il piccolo con il culetto rotto certificato dal medico si è inventato tutto, che è in atto una calunnia, che le maestre sono “under attack”, come direbbe Bush. La pedofilia è una cosa per la quale prima bisognerebbe tagliare la testa in questione e poi cercare di ragionarci.
Io non ho alcuna pietà perché so quanto l’avere la sfiga di incontrare un pedofilo ti possa rovinare la vita per anni. Perché sai che non verresti mai creduta ed è una cosa che fa impazzire. E poi perché dovresti parlare quando per principio i bambini sono bugiardi? E poi perché se quando finalmente lo racconti, dopo vent’anni, magari trovi una parente che ti dice “beh, in fondo non ti ha mica violentata”.
Non ho pietà e nessuno dovrebbe averne per quei figli di troia. Nemmeno Cristo l’ebbe. Fu una delle poche volte che si incazzò veramente e scagliò la sua divina maledizione. "Perché Dio è violento! E gli schiaffi di Dio appiccicano al muro tutti", come diceva Gaber.
Io non mi sento garantista di default per questi fatti, proprio per niente. Se risulteranno tutti innocenti mi cospargerò il capo di cenere, ma fintanto che ci sarà il più piccolo ed infinitesimale dubbio che uno qualunque dei bastardi abbia toccato, abusato e violato uno solo di quei bimbi io starò sempre e comunque dalla parte dei bimbi. Senza se e senza ma. Perché i bambini non si toccano, e che siate maledetti.
10 e lode.
RispondiEliminaSono una persona tollerante in tutto, tranne che sulla pedofilia...che invece è trattata come se fosse un peccatuccio...
Condivido soprattuto il tuo focalizzare l'attenzione sui bambini, che curiosamente sono sempre in cima ai ciri ciribiri di tutti, ma che non vengono considerati un benamato niente dalla società degli adulti.
Io ho imparato dai bambini molte più cose di quel niente che ho tentato di "insegnare" loro.
Un sorriso fanciullino
Mister X di Comicomix
Sai Lame,
RispondiEliminaposso dirti a ragion veduta, purtroppo, che per una cosa del genere ucciderei.
E per stasera, fra me e te, in quanto a confessioni, abbiamo esaurito la scorta per il 2007.
Ti abbraccio.
l.
dimenticavo,
RispondiEliminapoi lo porti anche alla tua "casa al mare", ok?
l.
Bentornata lame, e tanto di cappello.
RispondiEliminaGarantismo non significa certo chiamare giochi erotici le violenze, né tanto meno indirizzare le coscienze nel dubitare della parte lesa.
Sugli avvocati, poi, ho una visione un po' manichea: dovrebbero solo lavorare per evitare abusi sugli accusati, non certo evitare la giusta punizione se questi sono colpevoli.
Ti lascio con un abbraccio fortissimo.
Pure io non ci vedo più quando si tratta di bambini, non so se sarei capace di uccidere (in certe situazioni bisogna capitarci e per fortuna a me non è mai capitato), ma la rabbia mi viene.
RispondiEliminaSolo che ultimamente stanno succedendo cose strane. Tu hai già scritto cose che non lascerebbero dubbi, ma ti invito a leggere qui e anche qui, così, tanto per fare. Magari li hai già letti..
Adesso che ti sei calmata posso augurarti un buon primo maggio? :-)
Certo che, se l'unico articolo innocentista è quello dei Bambini di Satana, c'è da stare allegri...
RispondiEliminaAnche perché l'articolo in questione è anche straordinariamente logico e pacato, molto più della storia del Rom investitore.
Io sono dell'idea che chi viene trovato senza ombra di dubbio colpevole di queste atrocità debba essere punito in maniera giusta, esemplare, senza sconti (personalmente avrei una forte tentazione di spellarlo vivo, ma la giustizia non è vendetta).
Ma fino all'ultima ombra di dubbio, purtroppo devo accontentarmi della rabbia di non avere la sfera di cristallo per conoscere con assoluta certezza la verità.
Quanto poi all'affidabilità del giornalismo, ultimamente non si riesce a distinguere più ciò che è notizia da ciò che è puro sciacallaggio.
Nota a margine: sono d'accordissimo con te sul fatto che la Corporazione degli Autori Televisivi abbia fatto quadrato attorno a Gianfranco Scancarello che (innocente fino a prova contraria!) non ha subìto la stessa sorte della Franzoni, dell'"extracomunitario fuggiasco" della strage di Erba, o di Enzo Tortora.
Il suo nome, in tv, non compare.
Buon per lui, ma questo trattamento di rispetto per la privacy dovrebbe essere riservato a tutti i comuni mortali.
Questo "due pesi e due misure" merita un disgusto a sé.
P.S. sul titolo: Dio, che sa, li ha già maledetti, a prescindere dalla nostra ottusità. E' forse l'unica consolazione.
L'accusa è troppo grave per prendere il fatto alla leggera, e d'altro canto le false accuse di pedofilia non sono una novità: anche dalle mie parti, negli anni '60, un prete fu allontanato a causa della bugia di un bambino, degenerata poi in accusa di molestie collettiva. Quando se ne andò dal paese, i bimbi ammisero che uno di loro li aveva incitati a parlare contro di lui, che era del tutto innocente, ma che passò comunque il resto della sua vita isolato, nel sospetto dell'infamia.
RispondiEliminaQuindi attenzione, i bambini di oggi vedono molta più televisione di allora, subiscono interferenze mediatiche di ogni tipo, sanno di essere al di sopra di ogni sospetto, e ultimamente sanno anche essere piuttosto cattivi, chi ha bambini lo sa.
Detto questo, che Dio maledica i pedofili, e li bruci tutti nel suo inferno. Ma, prima, che sia provata senza ombra di dubbio la loro colpevolezza.
@lame, bellissimo, m'hai fatto incazzare piangere, ma grazie.
RispondiElimina@anonimo, un bambino di 4 anni i particolari li ha visti in "9 settimane e mezzo" o su una rete privata alle 2 di mattina? Il dottore era complice del bambino? Ma stiamo scherzando?
hai presente si un bimbo di 4 anni? che al terzo "è una bugia" su una cazzata scoppia a ridere perchè sa che quello che ha detto è una bugia?
non parliamo di quindicenni.
besos rojos;)
ladytux
Sono d'accordo con te e con i commenti che approvano il tuo post. Gli avvocati "per bene" fanno i civilisti perché nel penale c'è molto schifo nel dover aiutare spesso la "feccia" (insomma non credo sia lecito far del tutto per l'assoluzione di un colpevole, salvo riuscire a provare che sia stato un altro a commettere i fatti) Ma la stampa e i giornalisti sono quello che sono. A Roma in metrò è accaduto un gravissimo omicidio, ma nessuno si chiede che la colpevole 21 anni è stata buttata sulla strada a far la prostituta, con un'amica di 17 anni, non le giustifico ma sono vittime anch'esse, eppure sui media vengono definite "le prostitute romene". Così va il mondo... male, molto male!
RispondiElimina@ comicomix
RispondiEliminagrazie del commento. I bambini sono considerati fintanto che rientrano nei meccanismi del consumo. Se consumano e chiedono sono adorati, un pò meno se ciò che chiedono è solo attenzione e insegnamento di valori.
In questa società il bambino è anch'esso mercificato e posso perfino "comprarne uno", possibilmente "meno fortunato". Un domani me lo farò su misura bello, biondo e stronzo come me.
Capirai che in questo contesto la pedofilia va a nozze e combatterla significa un pò combattere questa società mercificata di merda.
@ mc
non c'è bisogno di dire altro. Ricambio l'abbraccio.
@ cima
un abbraccio anche a te, sta diventando un'ammucchiata! ;-)
@ ed
Certo, soprattutto nelle cause di divorzio spesso gli avvocati si inventano abusi sui figli per danneggiare la controparte.
Ma attenzione. Se partiamo dal principio che "potrebbero essere cose inventate" non avremo alcuna speranza di combattere i pedofili.
La pedofilia si regge, come la mafia, sull'omertà e la complicità. Si basa sul senso di proprietà dell'adulto sul bambino. E il pedofilo comune, non quello sadico che vuole anche fare male, è convinto di agire per il bene del bambino, è convinto di essere innocente.
Si deve partire sempre dal punto di vista del bambino, che certe cose obiettivamente non può essersele inventate, anche se è un perverso e polimorfo (secondo Freud). In ogni caso, se un bambino mente, è sempre per istigazione di un adulto e si tratta comunque di una violenza. I bambini hanno una "loro" sessualità che non deve MAI essere interferita da quella adulta.
Per evitare questa interferenza e la tragedia di un bimbo violato che non viene creduto ci vuole tolleranza zero. Parafrasando un vecchio detto cinese: bastona un pedofilo due volte al giorno, lui sa perchè.
@ demetrio
il nome dell'autore coinvolto è andato in tv, ma con l'aura di innocenza "alla Franzoni". Ben diverso da Tortora che fu sbattuto in prima pagina come mostro con tanto di inquadratura studiata quando fu portato fuori dal carcere. Dipende da quali santi hai in Paradiso, solo da quello.
@ anonimo
si, i bambini sanno essere cattivi se la bontà non gli viene insegnata dagli adulti. Però, come ho detto prima, se un bimbo mente è perchè è stato imboccato da un adulto.
Se un bimbo presenta un certo quadro di paura, rabbia, ripiegamento su sé stesso e depressione, credimi, ci sono pochi dubbi. E io non voglio che quella persona possa continuare a fare del male ad altri bambini.
O forse chi non c'è passato non può capire.
@ ladytux
grazie del commento.
@ spartacus
sai con chi ce l'ho? Con quelli che per decenni hanno riempito la testa a quelle ragazze dell'Est di cazzate, che qui era il Paradiso e che sarebbero diventate tutte ricche e signore. E con chi al loro paese non ha saputo dar loro dei valori più importanti dei vestiti firmati e del denaro.
Ciao. Non lo so , sono confusa. Da un lato condivido esattamente i sentimenti che esprimi nel post. In toto proprio. Dall'altro lato, non sapendo le cose se non dai media, penso che un minimo di sospensione del giudizo (tenedo fermo il dato che questo dovrebbe valere per tutti e non solo per "l'uomo biango")sia opportuna, perchè se questa gente, tutti o qualcuno, dovesse risuultare estranea ai fatti..beh, poveracci, la loro vita avrebbe come unico sbocco il suicidio.
RispondiEliminaCmq ti consiglio di leggere ( e magari rispondere) l'ultimo articolo su kelebek, che a me ha fatto riflettere ( e come vedi non ho ancora finito di elaborare una posizione in merito)
Ciao Lame
Cloro
@ cloroalclero
RispondiEliminavado a leggermi l'articolo.
Vedi, quello che non accetto non è l'ipotesi che possano essere innocenti (potrebbero esserlo) ma che i media, perchè uno di loro è un compagnuccio della parrocchietta, perchè le maestre "sono mamme anche loro", perchè insomma sono dei borghesucci nei quali i giornalisti si identificano, sposino la tesi innocentista, come con la Franzoni, con Berlusconi perseguitato dai giudici rossi ecc.
Il discorso che vorrei fosse fatto è questo: "ci sono state delle denunce in un'asilo. Si parla di abusi sessuali sui bimbi, La magistratura sta indagando." PUNTO. Nessun commento, nessuna presa di posizione. Invece parte la campagna di primavera in difesa degli accusati. E perchè? Perchè il clan difende i suoi membri.
La società, piuttosto che affrontare un cancro come la pedofilia con l'unico strumento adatto, il bisturi, cerca di negarne l'esistenza, e i media reggono il sacco e si fanno complici. Come la madre che sa che il marito mette le mani addosso alla figlia ma tace perchè non vuole perdere il ganzo e perchè lo scandalo le farebbe perdere i benefici che ha ottenuto.
La pedofilia come la mafia si regge su questo. L'omertà e la complicità. Taglia quelle due gambe e dovrà girare su un piatto a rotelle.
Sono d'accordo sul fatto che i media non possono e non devono minimizzare i reati di pedofilia. Non sono d'accordo sul fatto che sia quello che sta succedendo adesso.
RispondiEliminaNei primi due giorni in cui sono emerse le notizie sulla scuola di Rignano (ovvero proprio nei giorni in cui, per forza di cose, le notizie erano più parziali e quindi la prudenza doveva essere d'obbligo), sia i giornali che i tg hanno sposato in blocco la tesi della colpevolezza. I dubbi sono emersi dopo, ma questo non ha cambiato di molto la percezione... ad esempio, "Repubblica" dell'altro ieri aveva pubblicato un articolo di Bonini in cui si avanzavano dei dubbi sulla colpevolezza, ma questo a pagina 18: in prima pagina titolava "La scuola dell'orrore, nuove denunce", e un titolo così dà per scontato che le accuse siano tutte vere. Insomma, purtroppo di solito la prima impressione è quella che rimane più forte, e allora se questi accusati dovessero risultare poi innocenti non potrebbero comunque togliersi più l'ombra del sospetto del crimine più infamante che si possa immaginare.
Tutto questo per dire che dei media responsabili avrebbero dovuto usare i piedi di piombo sin dall'inizio, il che vuol dire dare la notizia evitando eccessi di giustizialismo o di garantismo. Ma questo equilibrio non è stato rispettato, appena hanno fiutato il mostro si sono lanciati con i titoli urlati e i racconti dell'orrore, e questo ovviamente ha dato spazio per la reazione ipergarantista successiva. Alla fine di tutto, gli unici che ci perdono sono proprio i bambini, che in tutto questo ambaradan mediatico non vedono certo aumentare le proprie tutele
Cchiù ne simmo, cchiù belli parimmo, no?
RispondiEliminaE poi, tra di noi, nessun problema di pedofilia... ;-)
A.I.U.T.O.
Grande Lame,
RispondiEliminagrande grande grande
In questi casi i media dimostrano tutta la loro incapacità di comunicare quello che succede.
RispondiEliminaSi aggiungono particolari, non si dicono le fonti di tutte le informazioni date etc etc
Perciò la mia rabbia rimane senza oggetto.
Se la notizia è vera io non capisco un cacchio : questi come vivevano ? Completamente dissociati ? Si sdegnavano per un delitto ? Per una ruberia ? Si commuovevano per un film ? Potevano guardare un bambino disinteressatamente ?
Si può vivere così ?
Porca puttana Lame, spero di non aver mai un motivo per temere la tua ira.
RispondiEliminaSugli avvocati, beh, tutti hanno diritto alla difesa, se lo accettiamo come principio non devono esserci eccezioni. Mai, neanche "sentimentali". Partendo poi dal presupposto che l'avvocato sappia la verità, in una cosa del genere chiunque avrebbe consigliato di confessare. Al di là della gogna mediatica, c'è un processo coi controcazzi all'orizzonte. Per questo non capisco perché non si siano ancora consegnati, o sono innocenti o non hanno detto la verità nemmeno ai loro legali. Propendo per quest'ultima, anche se so essere un'ipotesi remota, perché la terza opzione sarebbe che gli avvocati sanno e tacciono, il che è ancora più infamante e sinceramente non riesco ad immaginare una disumanità simile.
A quanto pare nessuno di voi si ricorda di essere stato bambino....
RispondiEliminaIo mi ricordo che a 3 anni con altri amichetti ci mostravamo il pisellino tra di noi, e ci toccavamo, sapendo benissimo che non era una cosa innocente! E sapevamo anche cosa fare per mettere in cattiva luce maestre e suore. Se siete così convinti e sicuri di mandare all'ergastolo 8 persone, 8 educatori con esperienza, di cui non si è certi della colpevolezza, non sapete cosa sono certi bambini di oggi. Sono gli stessi che tra pochi anni potrebbero fare una strage in Virginia. Gli ipocriti siete voi, guardatevi intorno, siamo attorniati da tanti mostriciattoli ai quali viene inculcato inconsapevolmente, in ogni momento, il male, e loro, senza remore, lo ripetono. Guardate, guardate la televisione per ragazzi, rendetevi conto della pressione negativa alla quale sono sottoposti. Streghette, maghetti, wrestling, Simpson, e via discorrendo. Non è passato molto tempo da un "Robin Hood" televisivo per ragazzi, quasi un softcore, con l'eroe muscoloso, oliato e sexy, e le ragazze che lo toccavano vogliose. Alle 4 del pomeriggio. Altro che "9 settimane e mezzo", quel Robin Hood era studiato proprio per irretire i bambini. Che schifo. Pagato da noi.
Ciò non toglie che i pedofili accertati e/o colti in flagrante meritino non solo l'ergastolo, ma anche e soprattutto la castrazione chimica, e per me, anche se sono contrario per principio, addirittura la pena capitale. Ma che si possa avallare di punto in bianco un'accusa collettiva pubblica, allucinante per quanto nefanda, verso persone che fanno quel lavoro da tempo, tutte insieme e tutte d'accordo come fossero una setta, mi sa da basso film di Hollywood, e non sarà un pruritino anale a convincermi di accusare e condannare una maestra per stupro.
Inoltre, quelli che hanno avuto il coraggio di interrogare i bimbi, formulando ipotesi e facendo domande che un bimbo non dovrebbe nemmeno poter capire, ebbene quelli sono ancora più schifosi. Chiedo pubblicamente garanzia sia per gli accusati che per i bimbi. Saltare sul carro dei colpevolisti è così di moda oggi (penso alla povera Franzoni, della quale nessuno sarà mai in grado di provare l'innocenza, mentre secondo me lei lo è assolutamente, vittima di un evento che nessuno sa spiegare, e chi lo sa viene zittito da chi si sta arricchendo sulla morte di Samuele); eppure ne abbiamo viste di vittime che furono passate per aguzzini...e quante ne vedremo, anzi, saranno proprio quelli che adesso chiamiamo vittime i nostri aguzzini di domani.
cara lame,
RispondiEliminacredo che l'uso di "giochi erotici" sia stato meno malizioso di quanto dici tu; probabilmente il pennivendolo voleva richiamare il termine "giochi" che si attribuisce ad un bambino e l'aggettivo "erotici" che richiama al sesso. Forse, ma dico forse (con la stampa che c'è ora..) non era intenzione del giornalista sminuire. Ma tant'è che l'ha fatto ed è un pessimo giornalista che come dici tu sono parole come "abuso" e "violenza" a dover essere usate in questi casi.
Per il resto hai completamente ragione, non ho capito neanche io quel comunicato televisivo in cui si difende a priori una persona accusata di tale crudeltà.
Terrificante.
Il brutto è che ora non si può neanche dire "aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso", perchè non nutro più fiducia neanche in quella.
Speriamo faccia giustizia qualcuno altro.
Dio? No, non sono così ottimista.
uh, l'anonimo di prima sono io
RispondiEliminatusaichi
:)
Beh, anonimo, sei stato un bimbetto precoce, o almeno lo è stata la tua generazione.
RispondiEliminaSto per compiere 44 anni, e ho aspettato i miei 9/11 anni prima di mettere a confronto i pisellini e masturbarmi in compagnia, e a occhio mi sembra una cosa comune per quegli anni, in provincia di Napoli.
I miei figli hanno sei anni e mezzo e quattro e mezzo, ma mi sembrano tardi come mamma e papà.
È vero, comunque, che stiamo togliendo l'infanzia all'infanzia e i nostri figli stanno crescendo in un ambiente sociale enormemente più aggressivo e schizofrenico di quello dei loro genitori. Mettici pure il collasso dello stato sociale, la crisi della famiglia, la tivvù che ha deciso di dimenticare il ruolo educativo che può (e secondo me deve) avere, un società in cui chi ritiene di essere sottopagato (e tutte le categorie ritengono di esserlo) decide di lavorare poco e male, una cultura che esalta la ricchezza e l'edonismo (non mi è venuto un termine migliore) e vedrai come stiamo crescendo degli infelici.
Spero solo che questa crisi economica ci costringa a dare una seria svolta a questo andazzo.
Un'ultima cosa, anonimo: per essere garantista (e te ne rendo merito), non è necessario prendere come assunto che i bambini di oggi siano tutti dei mostriciattoli, fortunatamente non tutti sono come i miei piccerilli.
(Certo che se ti si potesse chiamare per nome (nick, alias) e, magari, leggere cosa pensi del resto del mondo se hai un blog sarebbe il massimo...).
@ meinong
RispondiEliminaricordi la banalità del male? Si, quelli vivevano normalmente perchè per il perverso la sua perversione è normale. L'unica cosa che può farli star male è la vergogna dello sputtanamento. Ma non il male che hanno fatto ai bambini.
@ david@home
;-)
@ anonimo
tu confondi la sessualità infantile, che è fatta di curiosità anche morbosa, di giochi del dottore ecc. tra bambini, con l'abuso di un bambino da parte di un adulto. Non puoi non sapere che si tratta di cose diametralmente diverse.
Non si deve nemmeno passare dalla pedofilia alla pedofobia, conme tu hai fatto. I bambini sanno essere stronzi, è vero, ma nessuno dovrebbe mai farci porcate.
Il "pruritino anale" non te lo commento perchè è meglio.
Sulla povera Franzoni. Tu allora eri a Cogne quella mattina e hai visto chi è l'assassino, ti prego dillo anche a noi chi è. ;-)
http://www.repubblica.it/2007/04/sezioni/cronaca/pedofilia-uno/scarcera-rignano/scarcera-rignano.html
RispondiEliminaLeggo con molto ritardo questo post, che condivido in pieno, rabbie e parolacce compresi. E' un dato di fatto che nei reati, soprattutto quelli a sfondo sessuale, si finisce per colpevolizzare le vittime e giustificare i colpevoli, e questo è abominevole.
RispondiEliminaIntanto vorrei segnalare un blog molto coraggioso che quando riesco sfoglio volentieri:
http://massimilianofrassi.splinder.com/
In secondo luogo vorrei anch'io abbracciare con forza Lameduck, e non serve che ne spieghi i motivi.
In terzo luogo vorrei spendere qualche parola per quanto scrive l'anonimo che descrive i bambini come "mostriciattoli" e ricorda la propria infanzia come tutt'altro che "innocente". Vorrei dirti che quanto ricordi della tua infanzia non è né comune né normale e non sarei affatto sorpresa di scoprire che tu abbia avuto esperienze "strane" che non ricordi più. E' un'esperienza molto comune in psicoterapia che una persona ricordi dopo molti anni abusi soprattutto ottenuti con la seduzione e non con la violenza. Non ho avuto esperienze personali del genere, per fortuna, ma come psicoterapeuta ho assistito varie volte all'affiorare di ricordi antichi in questo senso.
Quando un bambino è innaturalmente seduttivo, quando è esibizionista al di là della normale curiosità legata all'età, quando fa qualcosa di troppo "da grande" non dipende dalla televisione nè da un'educazione sbagliata. Dipende quasi sempre (e sinceramente io toglierei anche la parolina "quasi") da un'esperienza sessuale subìta in precedenza, anche se dimenticata, anche se non violenta, anche se apparentemente "minima" quali possono essere carezze troppo intime.
Lo stato devastante di confusione che si crea in un bambino fra piacere fisico (che è legato ad una stimolazione tattile di aree erogene normalmente responsive), paura, sensazione di "cosa cattiva" e sentimenti di affetto verso l'abusante, sono tali da generare una catena di reazioni, di "aggiustamenti", di distorsioni nel modo di relazionarsi con gli altri, che hanno SEMPRE conseguenze durature nella vita. E tali conseguenze sono molto difficili da correggere...
@ uyulala
RispondiEliminacarissima, non sai quanto condivida le tue parole. Innanzitutto ti ringrazio per il link che mi hai dato. Appena ho una certa calma vado a leggermi il blog con attenzione.
Sai, forse dal mio scritto si intuiva un certo coming out e posso dirti che la situazione che hai descritto del bambino abusato la comprendo fin troppo bene...
Per fortuna ho incontrato un vero uomo che ha saputo prendermi per mano e condurmi fuori dal tunnel.
E' verissimo quando dici che è la seduzione che danneggia. Non è necessaria una vera e propria violenza carnale, ma l'intromissione della sessualità adulta (e in questo caso deviata) in quella infantile ancora in formazione.
La cosa che mi ha sempre fatto impazzire è l'incredulità della gente riguardo agli abusi sui bambini, le frasi tipo: se lo è inventato, l'accusa di isteria, il senso di impotenza che ti dà il sapere che non sarai creduta. Il dolore che nasce da dover ammettere che certe cose possono venire anche da lontani parenti.
Da qui nasce la mia rabbia odierna al pensiero che, per difendere la meschina tranquillità piccolo-borghese, si facciano le fiaccolate per i pedofili e si dimentichino i bimbi. Come ho detto nel post, del garantismo in questo caso me ne frego, sto dalla parte dei piccoli.
Grazie ancora per il tuo commento.
I bambini a 4 anni, se incitati da genitori psicotici e caproni, confermano tutto quello che il genitore vuole. I video di rignano sono allucinanti, i veri violatori sono quei pazzi dei genitori. a rignano non è successo nulla, i bambini inventano che è una bellezza, vi assicuro.
RispondiElimina@ anonimo
RispondiEliminascusa, ma la tua mi sembra solo una provocazione fine a se stessa.
Sebbene sia anche vero che esistono genitori che incitano i propri figli a bugie così pesanti, questi sono una netta minoranza e solitamente sono casi confinati a battaglie di separazione fra coniugi. E' vero che l'errore umano è sempre in agguato, ma solitamente questi casi vengono scoperti con facilità,. I bambini che subiscono queste strumentalizzazioni hanno altri problemi, ben distinguibili da quelli di chi ha subìto abusi.
RispondiEliminaUn atteggiamento come quello di anonimo sinceramente può addirittura arrivare a farmi pensare che dietro l'anonimato si celi non tanto (o non solo) una persona abusata nell'infanzia, ma forse anche un abusante. Spero tanto di sbagliarmi...
Sembra l'articolo di una demente.
RispondiEliminaIl titolo è OK ma il contenuto...
Alcune puntualizzazioni:
1. i bambini sono bugiardi
2. non esistono (come ha detto una mamma in televisione) violenze fisiche, ma (quali non si sa) violenze psicologiche
3. tutta la storia non sta in piedi (rivedere se possibile la trasmissione di Mentana)
4. non si può mettere in carcere delle persone sino a che non è provata la loro colpevolezza
@ anonimo
RispondiEliminaE' facile e coraggioso dare del demente quando ci si nasconde dietro l'anonimato (si fa per dire).
Scusami, ma mi sembra che qui tutti siano anonimi (si fa per dire).
RispondiEliminaAnche se mi fossi firmato con un nick tipo AnatraZoppa cosa sarebbe cambiato?
@ anonimo
RispondiEliminasarebbe cambiato che, dovendo dare del demente a qualcuno, presentandosi almeno con un nick si sarebbe fatta una figura migliore.
Mi dispiace dirlo, ma ancora una volta hai le idee poco chiare.
RispondiEliminaPrima dici una cosa ("è facile e coraggioso... quando ci si nasconde....") e poi, quando ti ho fatto notare che comunque tutti sono anonimi, dici che allora ho fatto brutta figura. Non ti sembrano due cose diverse?
Riguardo alla parola demente, forse è un po' forte, ma lo è maggiormente l'articolo
a cui si riferisce.
Penso comunque che la nostra sia una discussione sterile e poco interessante per i tuoi lettori, quindi ti saluto e ti faccio comunque i complimenti per il blog.